"Avanti un altro", potrebbe dire Tonino Di Pietro in veste di medico curante dei pazienti afflitti da braccino lungo (per arraffare tangenti).
Nei giorni in cui Berlusconi dà il via alla Legge Anti Corruzione, giusto per non mostrarsi troppo egoisticamente anarchico, un altro dei suoi è stato messo sotto accusa. Dopo il tangentaro di Milano, ecco spuntare tal Di Girolamo, senatore eletto all'estero e, si dice, coi voti della 'ndrangheta sita in Germania. Lui si difende, affermando che prese tanti voti anche in altre nazioni dove la presenza di questa italica associazione a delinquere non è presente.
Ma chi sta sopra di lui, tale Mokbel, ha (o ebbe) stretti legami con personaggi di..ehm..dubbio gusto (banda della Magliana ed eversori neri)
La lista degli incandidabili del principale partito del centro-destra italiano si allunga, ma da sempre è lunga, lunghissima, tanto da infastidire la gente comune, la gente obbligatoriamente onesta che non vede così tanti criminali neanche nei quartieri popolari ghetto.
Nonostante ciò, sono convinto che gli italiani, istrutiti a dover per mezzo delle parole del loro Duce, se ne fregheranno di questo partito fatto ad immagine e somiglianza dell'imprenditore italiano più discusso: ogni intervento della Magistratura è pura faziosità ideologica, è un'intromissione nel diritto dei politici di esercitare il potere conferitogli dal popolo sovrano (e schiavo della tv e dei luoghi comuni e delle informazioni create a tavolino), e bla bla bla.
Di Girolamo lo arresteranno? Il Parlamento voterà finalmente sì ad una richiesta del GIP?
Link:
Così Mokbel spendeva i nomi dei politici (Il Messaggero)
Fini: "Voterei per arresto Di Girolamo" (Ansa)