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2 gennaio 2010

Niente oblio per Craxi

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Gli ultimi giorni del 2009 sono stati politicamente molto caldi, come sempre, ma non per riforme o processi, bensì per la volontà del sindaco di Milano, Letizia Moratti, di dedicare una via o un giardino pubblico a Bettino Craxi.


Ecco un pò di commenti da parte degli attuali politici:
"Dobbiamo impedire che l’idea di Letizia Moratti di onorare Craxi nella sua Milano ridia voce a tutta la canaglia che ha cercato di annichilire questa nostra Italia, puntando ad attribuire ad una sola parte politica la responsabilità e la colpa della cosiddetta questione morale". Franco Frattini, ministro degli Esteri;
''La decisione che il sindaco di Milano Letizia Moratti mi ha personalmente preannunciato e' un gesto nobile che mi rende orgogliosa e che chiude una lunga stagione di menzogne, rendendo giustizia ai tanti cittadini milanesi che non dimenticano il duro lavoro e gli sforzi che Bettino Craxi ha dedicato alla sua città" Stefania Craxi, sottosegretaria di Stato agli Esteri;
"La missione positiva in vita del cittadino milanese Craxi fu di gran lunga superiore alle cose negative attribuitegli" Bobo Craxi, PSI;
"Brava la Moratti che ha deciso di dedicare una strada a Bettino Craxi, grande milanese e grande statista" Margherita Boniver, PDL;
"Un consiglio alla Moratti: si occupi di altro". Matto Salvini, Lega Nord;
"Voglio darmi un impegno ben preciso per i primi giorni del 2010: impedire uno scempio della legalità, della memoria, dedicando una strada o una piazza in onore di Bettino Craxi"
Antonio Di Pietro, Italia dei Valori.

Craxi è stato un famoso leader del Partito Socialista Italiano, morendo il19 gennaio 2000 da latitante in Tunisia.

E' ovviamente grave, ma comprensibile, che molti politici nostrani vogliano rendergli omaggio e possiamo suddividere i vari nostalgici in 4 gruppi:
c'è chi lo vuole ricordare perchè i propri colleghi di partito furono sui amici, colleghi (Letizia Moratti); chi perchè fu il loro capo nel PSI (Tremonti, inventore all'epoca della truffa dell'8x1000, Brunetta, Frattini, ecc.); chi perchè grazie a lui incrementò il proprio successo (Berlusconi); infine chi, in modo più viscido, compie del revisionismo per definirlo vittima della Giustizia italiana, in modo tale da riformarla, magari bipartisanamente, per non fare la fine di Bettino. In realtà, vittima, lo è già per quasi tutti i politici del centro-destra, infatti non perdono mai tempo nell'affermare con sicumera che "la magistratura ha più potere della politica; mentre la magistratura può condizionare la politica in maniera pesante con l'uso politico che si fa della giustizia, il potere politico, cioè quello eletto dal popolo, spesso è in balia della cattiva giustizia" (Brunetta, Il Sole 24 ore), ma Craxi al pari altri politici, non venne mai indagato, processato e condannato per le idee politiche, ma per reati che vedrebbero condannati qualsiasi persona. E' quindi impensabile questo attaccamento al capo, come se lui ci avesse fatto da modello, da esempio, come se avesse dato ottimi e giusti insegnamenti agli attuali governanti. E' semplicemente un sentimento patriarcale, questa difesa a spada tratta, stesso sentimento che vede la maggioranza dei politici presenti in Parlamento e la maggioranza (relativa) degli italiani al fianco di Berlusconi.

Craxi avrebbe portato all'estero centinaia miliardi di lire provenienti da tangenti e ruberie varie (si pensi al crac del Banco Ambrosiano) e venne condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere nel processo Eni-Sani, a 4 anni e 6 mesi nel processo Metropolitana Milanese.
Nei processi non conclusi, venne condannato a 3 anni di carcere nel processo Enimont (in cui venne condannato anche Bossi, il quale anni fa si rammaricò di non aver fatto nulla per l'ex nemico Craxi quando nel 1998 gli chiese aiuto), a 5 anni e 9 mesi nel processo Contro Protezione (processo annullato nel giugno del 1999 dalla Cassazione), a 5 anni e 5 mesi nel processo Enel, a 4 anni nel processo All Iberian (reato prescritto nel 2000).
Totale anni definitivi: 10 anni. Totale anni rischiati: 28 anni e 2 mesi.

I demeriti, oltre a queste condanne derivanti da tangenti, furono l'incremento del debito pubblico che, durante il suo governo (1983-87), passò da 234 a 522 miliardi di euro (dati valuta 2006), e il rapporto fra debito pubblico e PIL che raggiunse il 90% (si pensi che il Trattato di Maastricht previde, per l'ingresso nell'Unione Europa, il 60%).
Fece anche cose buone, come l'abbandono dello stipendio mensile, la congrua, che lo Stato versava ai preti cattolici (sostituita, però, dal truffalino 8x1000 ideato da Tremonti); l'annullamento della religione di Stato; l'insegnamento facoltativo dell'ora di religione nelle scuole pubbliche; l'obbligo del registratore di cassa e dello scontrino fiscale; una legge urbanistica (non rispettata) per reprimere gli abusi; il "decreto Berlusconi" che permise la diffusione nazionale di canali televisivi appartenenti a gruppi privati, facendo però un regalo soltanto a Berlusconi.

In campo internazionale è famoso per l'appoggio al dittatore somalo Siad Barre e per il caso Sigonella: nel 1985, nel Mar Mediterrano, la nave da crociera Achille Lauro venne assaltata da un gruppo di terroristi palestinesi, con a capo Abu Abbas, per dirottarla verso Israele dove avrebbero voluto colpire una base militare.
Un cittadino statunitense venne ucciso, e la sua condizione di paraplegico scatenò le ire di Reagan, presidente degli USA, il quale tentò di prelevare i criminali attraverso i suoi marines presenti in Italia, nella base Nato di Sigonella (Sicilia). L'Italia, invece, optò per l'impunità del commando, in cambio soltanto della liberazione degli ostaggi (questo probabilmente per l'amicizia di Craxi col leader palestinese Arafat).
In volo verso l'Africa, l'aereo nel quale vennero messi i palestinesi pronti per un ritorno nelle loro lande, venne affiancato da 4 aerei caccia americani F-14 che lo constrinsero ad atterrare appunto a Sigonella. Qui i militari italiani e americani ringhiarono gli uni contro gli altri ed alla fine venne decisa la destinazione di quel Boeing: Ciampino, per far processare i terroristi islamici in Italia. In realtà, Abbu Abbas, potè scappare e venne trovato soltanto nel 2004 dagli americani in Iraq. Questo fece uscire i Repubblicani dal Governo Craxi, essendo fedeli alleati degli USA.

Ha sicuramente rinnovato la società italiana, con una spinta verso la laicità e una buona lotta all'evasione ma, come ricorda Nicola Tranfaglia, il leader socialiste sul piano della difesa della legalità, della lotta alle mafie e alla pubblica corruzione, fu carente.

Io, come Di Pietro e tanti altri, sono contrario ad una via a lui dedicata, ma per un motivo diverso da quello dell'ex pm, infatti per me la dedica di una via non rappresenta un onore, ma l'oblio, la dimenticanza. E di lui non ci dobbiamo scordare.
Il mio timore risiede nel chiudere la sua storia dentro un rettangolino indicante una via o un giardinetto, in modo tale che il suo nome e il suo cognome perdano il sentore di criminalità, per divenire un banale nome indicante non un personaggio politico su cui discutere animatamente, ma un semplice luogo della città. Difatti, sono tanti quei personaggi un tempo famosi che, ricevendo come onore la dedica di una via, sono caduti ingiustamente nell'oblio, perchè rappresentanti solo una piccola parte di una città e perchè di loro ci viene detto al massimo la professione e non le storie, le imprese, le idee, gli ideali, ecc.

Purtroppo però, oltre a tante vie a lui dedicate, vi sono anche statue, come quella presente nel comune di Aulla, comune dedipietrizzato, in cui l'ex sindaco Lucio Barani affermava, nel 2000, che Tangentopoli fece 10.000 vittime.
Ecco i paesi in cui si può camminare "sotto il segno" di Bettino:
Foggia, Lecce, Botrugno (prov. di Lecce), Grosseto, Valmontone (prov. di Roma), Marano Marchesato e Scalea (prov. di Cosenza).

Link:
Moratti vuole dedicare a Craxi una via. Asca
Alle celebrazioni di Craxi atteso anche il premier. Il Corriere della Sera
Craxi, l'esilio della giustizia. Il Fatto Quotidiano
Enimont. Di Pietro vince un anno dopo. LaRepubblica
Bossi: "Craxi mi chiese aiuto, non feci nulla" Davide Blog
Bettino nostro che sei nei cieli Marco Travaglio
Perchè è inopportuno riabilitare Craxi L'Unità
La storia della statua di Aulla 02blog

31 dicembre 2009

Seconda decade del 3° Millennio

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E così domani, per il calendario cristiano, entreremo nella seconda decade del Terzo Millennio, il 2010.


Quando iniziò il 2000, ci fu una grande festa in molte zone della Terra, perchè quell'anno rappresentava e rappresenta tutt'ora il futuro, un futuro altamente tecnologico per tutti quanti, sognato da almeno 30 anni.
Ma i calendari e gli inizi dei vari anni sono delle convenzioni, difatti la vita non cambia passando dal 31 dicembre al 1° gennaio e, se come molti credono, Cristo fosse nato 4 anni prima del fatidico "anno zero", stanotte festeggeremo il 2014, mentre nel 2000 avremmo festeggiato il 2004, sicuramente con meno enfasi. Inoltre, l'inizio del Terzo Millennio non si distacca molto, in fatto di tecnologia, apertura mentale, libertà, inquinamento ed altro, dalla parte finale del Secondo. Si pensi che gli ebrei hanno cominciato l'anno nuovo, per loro il 5770, il 19 settembre.

I numeri, soprattutto questi anni "tondi", hanno un'ottima funzione: servono per regalarci illusioni di cambiamento e dare una scossa alle nostre speranze, come se nel 2010 (e in passato nel 2000), allo scoccare della mezzanotte, sentissimo lo start dato da una pistola per iniziare subito a muoverci cercando di realizzare quei sogni messi e lasciati nel cassetto per mesi.
Anche se questo cambio di anno è una convenzione (religiosa), nel 2010 si deve cambiare, soprattutto perchè il decennio che sta per terminare ha visto troppe catastrofi e guerre in tutto il globo terrestre!

Penso che noi italiani potremmo festeggiare il 150° anno, brindando il 18 febbraio: nel 1861, infatti, in quella data il re Vittorio Emanuele II inaugurò, a Torino (prima capitale d'Italia) il nuovo Parlamento del Regno d'Italia.

Per divertimento, sono andato su Wikipedia a cercare i nati famosi del 2000.
Tra i vari mi preme segnalare Marla Olmstead, pittrice astrattista, paragonata a Pollock e a Kandinsky (alcuni dicono che sia il padre l'autore dei quadri); Teofil Milenkovic, violinista italiano con 300 concerti alle spalle; Gabriele Paolino, attore dal viso tondo e simpatico come Paolo Villaggio.

30 dicembre 2009

Il vecchio Moccioso

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Silvio Berlusconi è un vecchio e in quanto tale torna bambino.

Lo notiamo dalla sua semplice divisione fra buoni e cattivi, fra chi ama e chi odia, sempre senza cercarne e comprenderne le motivazioni, sempre accusando il prossimo (per colpe in realtà sue, di B.), senza mai compiere una seria desamina dei suoi demeriti, ma sempre volendo essere il soggetto meritante sconfinata attenzione. Necessita di tanta attenzione, anche se è lui ad essere al servizio nostro e non il contrario, ma, essendo un imprenditore di film, è conscio del fatto che la gente necessiti di provare e di sprigionare forti emozioni per il più carismatico personaggio quale lui è.

Lui cerca amore, anzi vuole amore, seminando però odio (si pensi agli insulti dei comizi suoi e dei suoi fidi alleati; alla prepotenza della sua maggioranza politica in diversi modi e su diversi temi) e, nel caso non gli venga concesso codesto amore, eccolo demonizzare una caterva di avversari (anche scongelati), di lavoratori superpartes accusandoli di seminare odio e di provarlo, pur non potendolo dimostrare con frasi e fatti. Questo perchè, come un bambino, non conosce il senso del ridicolo e, sempre come un bambino, è straffottente.

Lui ama, mentre gli altri odiano. La gente lo (deve) ama(re), mentre la parte di dissidenti eversori lo (deve) invidia(re). Questo susseguirsi di dovere e di Re, non penso sia casuale.

Come si fa a parlare di amore quando, essendo semplicemente un'invenzione patriarcale per giustificare la voglia di possesso, il capo è lui e lui deve possedere? Lui, il capo, ci conquista, ma non perchè ci stimi, ma banalmente perchè gli siamo utili.
Lo eravamo prima, arricchendolo tramite le nostre tv sintonizzate sui suoi canali, tramite il tifo calcistico, tramite i servizi delle sue banche ed assicurazioni di cui abbiamo fatto uso, ecc.; lo siamo ora, con lui politico, perchè il nostro cosidetto amore, gli concede un potere quasi infinito, che sfocia nel legiferare per il bene suo e delle aziende sue, ed anche nell'incontrare leader stranieri, coi quali stringere accordi magari anche per allargare il suo business.

L'amore viene dal desiderio di possesso, e il possesso dall'egoismo, una sorta di istinto che porta il singolo a badare solo a sè stesso, sia da povero che da ricco perchè, essendo animale e non uno spirito, non un angelo, l'essere umano deve coprirsi e mangiare più che può e, sempre come un animale, deve riprodursi per lasciare i propri geni nel mondo in sfida alla propria mortalità e, per fare ciò, deve incrementare il suo prestigio.

Consci della sua malattia mentale che consta nel volersi riprodurre il più possibile (come Veronica Lario ci ha insegnato la scorsa estate), sappiamo che vorrebbe avere tanti Silviucci sparsi per la Penisola ma, non potendo realizzare questo suo sogno, si accontenta di plasmarci sia esteriormente che intellettualmente.
Fintanto che governare non si distaccherà dall'esercitare potere, noi popolo saremo sempre soggetti alla volontà del capo di assoggettamento (indipendentemente da chi esso sia). Come nel passato, governare non è sinonimo di amministrare, ma di comandare, difatti per il capo è ammissibile (anzi, desiderabile ed ottenibile) una sola religione (fonte dell'immortalità dei buoni), un determinato "look" (scrigno della nostra purezza), una sola lingua, per terminare con un solo gruppo televisivo e un solo partito (gli unici depositari di verità, in realtà queste stanno in Tribunale, ma non ditelo a nessuno), in modo da raggiungere la fetta più grande possibile della popolazione, dotandola di regole che il conformismo non farà mutare e che renderà eversivi quegli esseri umani che non ne saranno schiavi.

Chi subisce attenzioni (considerate amorose dal pedinatore, disturbatore, pseudo conquistatore) diverrà vittima, perchè oggetto del desiderio dell'altro, oggetto che non deve mutare, ma splendere e muoversi, odorare e parlare come solo lui (lei) vuole.
Sia che creda o non creda all'amore ne sarà vittima, perchè costantemente perseguitato.

Ma se in un rapporto di coppia l'amore è destinato a finire, perchè l'uso che il singolo fa dell'altro termina con l'espletazione di alcune azioni/funzioni naturali (corteggiamento, riproduzione, accudimento e crescita della prole), o perchè il partner non colpisce la fantasia, non entusiasma più, insomma perchè non è una novità degna di attenzione (al pari di oggetti usa e getta e apparecchi tecnologici), ecco che invece il leader ha sempre l'opportunità di reinventarsi (ne va della sua vita ricca di privilegi), di prometterci tante cose belle (senza mai realizzarle, in modo tale da poterle ripromettere alle successive elezioni) e, data la distanza fisica che eviterà al telespettatore di odiare certi "tic" e magari l'odore e l'alito, ci stupirà sempre, magari anche solo grazie ad un nuovo motto o colore di riferimento del partito. Si noti, infatti, la grande gioia che scaturisce dalle folle quando il leader compare nei vari paesi e nelle varie città, magari canticchiando tutti allegramente una canzonetta.
C'è acclamazione perchè c'è l'evento.

La banalità dell'amore/odio (il secondo sentimento è sempre più veritiero del primo) serve per raggiungere la totalità del popolo, inzuppato fin dalla nascita in un mondo pieno d'amore (si pensi alle favole col lieto fine, alle poesie tenue, alle canzoni melodiche di cui è ricco il nostro Bel Paese, a vari film con le coppie, ecc.), popolo che dal capo sarà ricambiato con un sentimento d'amore ben rappresentato dai lucchetti dei racconti di Moccia, ovvero con un legame possessivo, un desiderio di possessivo possesso, per fortuna falsamente eterno.

L'unica cosa eterna è sempre e solo l'immagine del potente.

28 dicembre 2009

Satrapo non ancora fuggente

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In televisione non se ne parla, ma sono molte le persone, anche straniere, che si interrogano sull'autenticità dell'aggressione subita da Berlusconi il 13 dicembre a Milano.

I motivi sono molteplici: ad esempio, dai video si nota un microfonista dare il "via" all'attentatore che agisce senza disturbo alcuno, mentre il cameraman si gira proprio verso l'aggressore; non si sentono grida di dolore del premier, nonostante siano udibili le voci altrui; la vittima non viene subito portata via, sia per andare a farsi curare, sia per fuggire da una zona insidiosa, perchè magari presenta altri delinquenti o, peggio, terroristi; il sangue non fluisce copiose nè dal naso (comprensibile), nè dalla bocca, ma anzi, dalle foto di lui in auto pochi istanti dopo il colpo, risulta già coagulato e non presente sulla camicia; anzichè, come già detto, fuggire, Silvio pensa bene di uscire dall'auto per mostrarsi al suo pubblico, con le guardie del corpo intente a sollevarlo, come se sapessero dell'assenza di altri "terroristi"; quando finalmente le varie automobili berlusconiane e governative, si dirigono molto lentamente verso l'ospedale, ed inoltre Berlusconi viaggia col finestrino aperto (vuole rischiare di prendere un'altra botta?); l'ospedale, inoltre, non è stato scelto pubblico, ma privato, infatti s'è recato al San Raffaele, del suo amico Don Verzè.
Qui e qui dei video scettici di alcuni utenti di Youtube.

Non si può dire se sia vero o falso, dovrebbe indagare a fondo la Procura di Milano, ed è quello che vari utenti di Facebook hanno chiesto (link), ma sicuramente questa vicenda ha surclassato, nella speciale classifica d'importanza nei massmedia e non solo, il processo Dell'Utri in cui anche lui è implicato, in quanto alcuni pentiti, fra cui l'ormai celebre pentito di Mafia Spatuzza, fanno il nome di Berlusconi accusandolo di aver intessuto rapporti con boss mafiosi.
Pur nel dolore, questa vicenda ha sollevato l'immagine del premier che da "carnefice", diventa per tutti vittima.

Si dice che ora sia ad Arcore, in attesa di un suo rientro nella vita politica previsto per il 7 Gennaio 2010, ma potrebbe essere da qualsiasi altra parte, siccome l'abbiamo solamente sentito per via telefonica tramite il TG1 (link), solo tramite la sua voce: l'assenza del suo corpo e del suo sorriso (anche se presente sottoforma di foto e video d'archivio), incrementa l'importanza del momento, non essendo noi abituati ad ascoltare e basta la tv.
Tra poche settimane si celebreranno i 10 anni della morte di Bettino Craxi, il suo vecchio amico leader del PSI. Magari è lì in Tunisia a crogiolarsi al sole.
Il successo di Berlusconi è dovuto anche alla sua maniacale perfezione dell'immagine, per questo non ha voluto mostrarsi ferito e incerottato ai telespettatori o, forse, ha voluto farci credere che sia in queste condizioni, giusto per aumentare il nostro interesse e la nostra compassione. Ogni dubbio dovrebbe poter scomparire dopo la Befana, quando vedremo le cicatrici sulla bocca.

Il TG1 dunque, dopo averci "molestati" con la caduta del Papa (trascurando le dimissioni dei due vescovi irlandesi accusati di aver coperto, col menefreghismo del Vaticano e di Ratzinger, centinaia di molestie sessuali compiute da diversi preti per decenni. La Stampa e La Repubblica) e con la lettera di Berlusconi al Papa ("Il governo esprime valori cristiani"; peccato che i valori di una religione a volte collidano con i valori di una Repubblica), ha pensato bene di renderci partecipi di un mini comizio dell'imprenditore-premier, incalzandolo sul dramma dell'aggressione al Papa, grazie alla quale ne ha approfittato per accusare i suoi nemici (pur non nominandoli, sappiamo che sono giornalisti e politici), affermando che bisogna contrastare i fenomeni di estremismo,
le "fabbriche di menzogne ed odio", senza che io e penso la maggioranza degli italiani, possano trovare una correlazione fra le parole di un politico esagitato come Di Pietro (cattolico) e l'aggressione (bonaria) al Papa da parte di una ragazza, senza citare casi particolari, frasi e titoli precisi di giornale, forse per la volontà di creare un insano mistero che può portare all'immaginazione di sanguinosi nemici, o forse per il semplice motivo del crche non ci sono frasi di odio da parte di Repubblica, Unità o Travaglio, ma semplici critiche sull'operato del governo e dati di fatto sul suo "curriculum" da processato.
Ci ha ammorbato con le sue condizioni di salute (in miglioramento, infatti ha "già cominciato a mangiare cibi solidi"!), con una battuta agghiacciante ("sono stato fortunato, avrei potuto passare un natale sotto terra e con questa neve e questo gelo di milano e del nord non sarebbe stato piacevole"), con l'affetto degli italiani (che han compiuto un "pellegrinaggio continuo qui ad Arcore ... e mi hanno chiamato tutti i leader dei Paesi amici ... una vicinanza commovente che mi ripaga di tutte le calunnie che ho dovuto subire negli anni passati" ... meglio non sapere quali siano i Paesi amici) e col suo impegno lavorativo ("...continuare a lavorare a quelle riforme necessarie per migliorare la vita di tutti noi ... gli italiani che mi incoraggiano ad andare avanti sono il 67%, 2 su 3"... indagati? ahah )

Le sue frasi sono sempre le stesse, elementari per poter essere comprese da tutti (addirittura parla di pellegrinaggio, per farsi comprendere ed essere ammirato anche dai vecchi zappatori, che consisterebbe in un viaggio di ricerca spirituale verso un luogo considerato sacro, ma questo l'anchorman non glielo ha fatto notare, impegnato com'era ad annuire), banali per poter accusare nemici immaginari e speranzose per tranquillizare il povero popolo che, grazie a lui, può sognare un futuro prosperoso: "Vorrei mandare a tutti un auguri di salute, di serentià, di prosperità che mi viene dal cuore". Salute, evidentemente lui ne abbisogna; serenità, idem, essendo contrastato da molti giornalisti e pure da bloggers; prosperità, idem, per la sua Mediaset che sta facendo "shopping" in Spagna.

Se siete così morbosi dal sapere quali sono state le incalzanti domande del giornalista Attilio Romita, eccovele servite:
"Abbiamo in collegamento telefonico con noi da Arcore, il PREMIER Silvio Berlusconi. Buonasera PRESIDENTE"
"Qual è la sua reazione di fronte a queste immagini così drammatiche?"
"PRESIDENTE quali sono le sue condizioni di salute, quando tornerà a lavorare a pieno regime?"
"Lei ha ricevuto molti messaggi di solidarietà. Quali sono i suoi propositi per l'anno nuovo?"
"PRESIDENTE, grazie e buon Natale a lei".

Una sottospecie di intervista, un minicomizio, incentrato sui problemi di Silvio, sull'affetto degli italiani per Silvio, sulla brutalità dei nemici di Silvio, dunque.
Un servizio da vero telegiornale di regime, dove conta solamente la figura del leader che, se soffre, devono soffrire tutti piangendo, che, se è attaccato, deve essere difeso da tutti, meglio se chiudendo la bocca altrui, per il bene del Paese s'intende.
Non sembra di vivere in una Repubblica, fondata sul popolo, quindi dove il capo di governo lavora per creare diritti ed uguaglianza, dove lavora facendosi piccolo piccolo perchè ciò che conta è il popolo, ma in una dittatura dove il popolo viene messo da parte, una dittatura costruita ad immagine e somiglianza del dittatore, incentrata solo di lui (sulla sua bellezza che non risente del passare del tempo, sui suoi problemi di salute causati dai nemici, sulle sue incredibili idee, sui suoi irrisolvibili problemi, ecc) e sui suoi pochi e potenti amici, come in questo caso il Papa.

Nelle dittature, il fiato sul collo dei cittadini, le indagini dei giornalisti e di taluni magistrati, dà fastidio e tutto ciò va represso. Questa è la cosa che vuole fare Berlusconi (già fatta al G8 del 2001!), imitando il nemico dell'Occidente Ahmadinejad, noto censuratore di "social network" come Twitter, dove gli internauti possono scambiarsi infiniti messaggini ogni giorno, entrando in contatto con sempre nuove persone, imitando il terrorista Osama Bin Laden ("Obama getta semi di odio"), imitando il satrapo rumeno Ceausescu che, dall'alto della sua condizione di privilegiato (viveva in un palazzo immenso, ricco di oro, dove si lavava immergendosi in una vasca riempita di acqua minerale francese),
esaltava da un balcone la (finta) ricchezza della Romania dinnanzi ad un popolo che viveva e moriva di stenti e, perciò, non più adorante nel famoso 1989.
Altre similitudini, sono ravvisabili con Mussolini ed Hitler: "
E’ in atto una campagna d’odio contro di me, il fascismo e l’Italia", gridava il primo; "Gli ebrei alimentano una campagna di odio internazionale contro il governo". Una tecnica un pò antiquanta... Ovviamente erano tutte palle o, nel caso fossero state vere campagne d'odio, ne avevano ben donde!

Quando si è al vertice di una società, è facile distaccarsene e minimizzare i suoi problemi.
E' facile rimuovere il problema di una qualsiasi crisi, quando si vive nel lusso più sfrenato.

Non si può avere un premier impegnato a difendersi, non da nemici dello Stato, ma dalla Magistratura; non si può avere un premier che vorrebbe eliminare il problema dei disoccupati, dei precari e dei licenziati in tronco (tra cui impiegati pubblici, come i 250 dell'ente ambientale ISPRA), semplicemente facendoli scendere dai tetti, o semplicemente negando servizi televisivi a riguardo.


Penso che Berlusconi, proprio per questa necessità di coprire, nascondere le manifestazioni di protesta (ad esempio il No B Day non è stato mandato in onda da alcun canale Rai) e il crollo economico, sia al corrente del malcontento e, se Ceausescu cercò di fuggire grazie ad un elicottero dal suo imperioso palazzo, il nostro forse romberà fuoriuscendo dai cancelli di palazzo Grazioli, ora libero da ogni possibile bus disturbatore (
"Cancellata la fermata del bus davanti alla residenza di Berlusconi", Corriere della Sera).

27 dicembre 2009

Agevolazioni crociate

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Con la Finanziaria 2010, Tremonti ha deciso di essere generoso verso le piccole realtà, ovviamente non tutte, soprattutto verso quelle che il più delle volte fan riferimento a qualche parlamentare.

Queste "mance" prevedono elargizioni, oltrechè che per la fibra ottica per i collegamenti Internet, piste ciclabili ed altre opere utili, anche per il recupero ed il restauro di immobili di arcidiocesi, di chiese, di seminari diocesani ed ostelli ("per la formazione dei ragazzi").
Da questa pagina de Il Fatto Quotidiano, il cui autore è Stefano Feltri, il quale ha spulciato fra le tante tabelle della Finanziaria, la somma totale per questo tipo di interventi ammonta a €860.000. Tra l'altro, nel caso della chiesa di San Francesco di Aversa (Caserta), i soldi son stati prelevati da un fondo per la tutela dell'ambiente.
Può interessare anche questa pagina de L'Espresso sulla "legge mancia".

Lo Stato si rifarà con la mancia degli aquilani. Infatti se è vero che è stata prorogata la sospensione di tasse, contributi e tributi, è vero anche che, pur rimanendo io in attesa di migliori news, varrà solo
per i titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo con volume d'affari non superiore a 200mila euro l'anno (link Il Tempo).

In realtà questa generosità non è una novità, infatti già nel 2005 il governo Berlusconi aveva stabilito che ben €20 milioni, derivati dal gettito dell'8x1000, sarebbero stati usati per il restauro di beni ed edifici a carattere religioso di valore storico ed artistico (link Gazzetta Ufficiale).
Fra i vari edifici, eccone alcuni molto dispendiosi:
Arcidiocesi di Siracusa, €400 mila;
Chiesa Cattedrale Maria SS. Assunta in Cielo, di Ugento (Lecce), €400 mila ; restauro del palazzo vescovile di Pontremoli, €200 mila; Fondazione Accademia Nazionale S. Cecilia, per la realizzazione di una sede espositiva idonea ad ospitare l'intera collezione di strumenti musicali antichi e moderni, €400 mila; AVSI per la sicurezza alimentare nella provincia del Nord Kovu, Congo, €202 mila (purtroppo dal Congo giungono notizie poco confortanti, infatti il Corriere della Sera del 26 novembre 2009 titola "Soldi ai guerriglieri Hutu in Congo", il missionario saveriano Piergiorgio Lanaro, sarebbe coinvolto nello sfruttamento delle risorse minerarie, oro, del Congo orientale, dove operano i suoi miliziani).

Sono incredibili queste elargizioni, quando allo stesso tempo lo Stato per mano del governo, taglia i fondi per le comunità montane, in un Paese come il nostro vittima di innumerevoli dissesti idrogeologici (causati da menefreghismo, abbandono e/o opere distruttive di pendii, argini, ecc.). Infatti, denuncia l'Uncem dalle pagine del numero di Gennaio 2010 della rivista Qui Touring, i contributi dei fondi per le comunità montane passeranno dai €189,5 milioni del 2008 ai miseri €10 milioni previsti per il 2011. Ora una bella notizia, se così possiamo chiamarla: lo Stato ha finalmenet sbloccato, con 5 anni di ritardo, trasferimenti alle Regioni pari a €22 milioni (link UNCEM PDF).

Quali sono i più grandi regali che lo Stato Italiano fa al Vaticano?

8x1000: nella dichiarazione dei redditi, ogni cittadino può scegliere fra sette enti, ovvero, lo
Stato, la Chiesa cattolica, l'Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, le Assemblee di Dio in Italia, l'Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia e l'Unione Comunità Ebraiche Italiane.
Perchè è un regalo alla Chiesa Cattolica? Perchè prende più del dovuto.
Infatti, quando un cittadino non compilta questa sezione, il suo 8x1000 andrà all'ente ricevente più scelte. L'89% del gettito totale va alla Chiesa Cattolica, quando in realtà è stata scelta solo dal 35%.
Vediamo, brevemente, come il miliardo di euro circa, incassato annualmente, viene speso (anno 2008): €345 milioni per l'edilizia di culto e le diocesi (tot. esigenze di culto per la popolazione italiana €424 milioni e 500 mila), mentre il tanto pubblicizzato, per televisione e per posta, terzo mondo, solo €205 milioni (link 8Xmille PDF). Secondo la UAAR, solo l'8,6% viene usato per aiutare i poveri del terzo mondo.
La pagina dove approfondire l'argomento la trovate nel sito dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR).

Esenzione ICI:
col penultimo governo Berlusconi, venne concessa l'esenzione totale dal pagamento dell'ICI per ogni immobile
(profit e no-profit) di proprietà della Chiesa, comprese, quindi, quelle strutture atte all'ospitalità come gli alberghi (il turismo religioso frutta €4 miliardi l'anno, fonte Superdossier), danneggiando la concorrenza laica e andando contro alla Corte di Cassazione, secondo cui l’esenzione dall’ICI poteva applicarsi solamente quando nell’immobile si svolge un’attività esplicitamente meritevole.
Col governo Prodi cambiò poco, difatti nel 2006 l'esenzione valeva solo per gli edifici con natura non esclusivamente commerciale, ovvero, ad un albergo della Chiesa, bastava e basta inserire una cappella per sfuggire all'imposta.
Secondo l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), questo provvedimento ha negato ai Comuni, entrate per un totale di €700 milioni circa.
Nell'agosto 2007 la Commissione Europea ha chiesto al governo italiano informazioni supplementari su tali vantaggi fiscali. Non risulta che né il governo Prodi, né il governo Berlusconi che subentrò nel 2008 le abbiano mai risposto (fonte UAAR).

Acqua:
dal 1929, anno dei Patti Lateranensi,
"L’Italia provvederà, a mezzo degli accordi occorrenti con gli enti interessati alla Città del Vaticano un’adeguata dotazione d’acqua in proprietà”, infatti ogni anno gli regaliamo 5 milioni di metri cubi d'acqua. Vi sono anche le acque reflue. Il Vaticano per anni è stato debitore dell'azienda municipale romana, la ACEA, per un totale di €22 milioni, cifra donata dal governo D'Alema nel 1999. Nel 2004 di nuovo: €25 milioni più altri 5 per far sì che il Vaticano si doti di un sistema autonomo. Fonte: Lastknight

Scuola:
ogni anno lo Stato Italiano spende circa €500 milioni per gli stipendi dei professori di religione (cattolica), che vengono scelti dalla CEI.
I privilegi sono estesi anche a loro, in quanto scatti stipendiali e di anzianità valgono, fra i precari, solo per gli insegnanti di religione
(link Ascuoladibugie/RosanelPugno).
La Finanziaria di Tremonti, prevede lo stanziamento di €130 milioni per le scuole cattoliche, dopo che il precedente ministro dell'economia (del governo Prodi) aveva stralciato questo privilegio (fonte: Cronachelaiche)

Dopo aver letto questi dati, è inconcepibile l'elargizione anche solo di €1 per la ristrutturazione di chiese, conventi e seminari vari.

Frase del giorno:

"Nessuno può essere costretto a partecipare o a contribuire pecuniariamente a qualsivoglia culto, edificio o ministero religioso"
(Thomas Jefferson, fonte Curzio Maltese)

In ITALIA solo Silvio c'è!!!

Le ultime 3 perle prenatalizie e post natività, de Il Giornale:


Silvio campeggia sempre nei nostri cuori, Silvio è il nostro faro.
Scherziamo? Senza Silvio siamo spacciati, senza Silvio che senso ha vivere? Lui è tutto ciò che adoriamo e veneriamo, perchè senza moriremmo di stenti, come assetati.
Silvio legge e scrive, Silvio prega, Silvio è benedetto, Silvio è come Gesù bambino;
Silvio ha dilemmi esistenziali neanche fosse un precario extracomunitario pronto a farsi una vacanze negli italici lager, Silvio ha problemi che noi non riusciamo neanche ad immaginare, Silvio adora andare in piazza far la gente, ma non al mercato a comprare zucchine, no, Silvio adora parlare a migliaia di persone;
Silvio è innamorato, così tanto che usava il Sismi per spiare i magistrati che indagavano sui reati suoi e della sua azienda per legiferare poi ad personam o ad aziendam; Silvio ama la politica, ma quella di 20 anni fa, infatti s'è preso nel suo Governo uno stuolo di ex democristiani e socialisti da far schiattare la famiglia Craxi per l'invidia; Silvio ama e vuole essere amato, Silvio dà e vuole ricevere il nostro morbido affetto, a Natale gli avete regalato dei morbidi guanciali?
Mi raccomando, ha bisogno di dolcezza e morbidezza...Tarantini noooo, dai sono le Sante Feste, tutto quel silicone risparmialo per st'estate!!!

Questo quotidiano fu di Montanelli, il quale non si piegò ai voleri del capo di Arcore per farne un giornale ad aziendam e ad personam, e così scattò subito la vendetta verso questo "povero vecchio": non sarà ad aziendam, ma solo ad personam, per esaltare le gesta, le idee e l'alta moralità ed etica del più grande capo che abbia mai avuto non solo la Brianza, non solo la Lombardia, non solo la Padania, non solo l'Italia, ma anche...sì solo l'Italia. Purtroppo Silvio, dati gli svariati impegni econfinanzgiudiziari, s'è limitato a legiferare solo per noi italiani.
Un quotidiano ridotto a fare da velina,
unico esempio in Europa di propaganda presidenziale, ovviamente solo fino a che Silvio sarà presidente, dopodichè tornerà a sbraitare contro i futuri presidenti del Consiglio cumunisti, così come son stati cumunisti gli ultimi tre presidenti della Repubblica (Scalfaro, DC di De Gasperi e Scelba; Ciampi, presidente di Bankitalia. L'unico che realmente lo fu, è Napolitano, che addiritturà appoggiò l'invasione sovietica dell'Ungheria nel 1956). Un quotidiano dove le casalingue e gli autisti di tram possono sognare di vivere assieme al loro benefattore che, tra l'altro, "s'è fatto da solo"...e che era fatto ce n'eravamo resi conto subito (cit. Benigni)!