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4 aprile 2020

SANZIONI PER CHI NON RISPETTA IL DECRETO

Il decreto Conte e quelli dei vari governatori (le Regioni hanno potere legislativo) pensano bene di colpire passeggiatori e sportivi solitari e innocenti, anziché scagliarsi contro le vere cause che hanno portato ad una diffusione inimmaginabile del virus in alcune zone d'Italia come la Lombardia.

Politici e giornalisti vogliono far credere alla massa che la diffusione del virus non avvenga nei luoghi affollati come molti posti di lavoro (Confindustria è sempre stata contro la creazione di una Zona Rossa a Bergamo!), ma che avvenga a causa dei runner untori.
Ora vengono accusati i genitori che vogliono far compiere il giro dell'isolato ai propri figli piccoli, e poi vedrete che verrà il turno dei cani!

Ma perché avviene tutto ciò?
Avviene perché le persone a casa non sanno cosa fare e anziché ragionare è più facile accusare quelle persone che, invece, in casa non ci stanno.
Non importa se hanno giustificati motivi e se stanno poco per strada, l'importante è trovare qualcuno che possa essere definito colpevole e che sia ben visibile. In questo modo la massa non si occupa di casi politici, di malasanità, ecc., ma solo di cose inutili atte a dividere il popolo.

A parte questa "dietrologia", vediamo quanto rischiamo nel caso non rispettassimo il decreto.

SPOSTAMENTI INGIUSTIFICATI

La sanzione va da €400 a €3.000 con un aumento di 1/3 se il mancato rispetto delle varie misure avviene mediante l'utilizzo di un veicolo. Quindi sì, anche i pedoni vengono sanzionati.

Le persone multate prima del 25 marzo vedono trasformarsi la vecchia denuncia in una sanzione da €200.
Chi esce di casa pur essendo risultato POSITIVO e quindi ufficialmente messo in quarantena, viene punito con la reclusione da 1 a 5 anni.

FALSA AUTOCERTIFICAZIONE

Si va nel penale perché si tratta di un reato di falso commesso ai danni di pubblici ufficiali. Chi dichiara il falso sull'identità o qualità personali proprie o di altri rischia da 1 a 6 anni di reclusione.

ATTIVITA' APERTE

Chi tiene aperto il proprio negozio non rispettando l'obbligo chiusura, rischia una chiusura da 5 a 30 giorni.
Chi può rimanere aperto e non fa rispettare la distanza minima di sicurezza di metro, rischia la sospensione dell'attività.

Dati trovati su: Lavoro e Diritti





La bufala delle mascherine e del phon

Mio padre mi informa di aver sentito un virologo dire che è possibile "pulire" le mascherine chirurgiche usa e getta col phon, grazie all'alta temperatura.

Eppure, ho replicato, il virus scompare solo con acqua calda e sapone o alcol.

Incuriosito e strabiliato, ho compiuto subito una veloce ricerca e ho trovato la risposta del prof. Pedone nel sito HappyAgeing:

"Non so quale sia la fonte di questo ‘si dice’. Come fa ad essere sicuro/a che il phon in questione generi esattamente una temperatura di 80°, che questa temperatura per 5-10 secondi porti l’oggetto in questione a 60° per il tempo necessario a uccidere il virus, e soprattutto, nel caso delle mascherine, che le temperature in questione non le rendano inservibili? Ci sono troppe variabili, consiglio caldamente di attenersi ai metodi sicuramente efficaci: disinfettanti per superfici e soluzione alcolica o acqua e sapone per le mani. Le mascherine in genere sono monouso: vanno cambiate, non lavate/scaldate/sterilizzate etc."


In pratica, non sappiamo quanti gradi raggiungono le mascherine colpite dal getto di aria calda emesso dai phon, così come non sappiamo se questi oggetti delicati rimangono sicuri...

Meglio spruzzarci sopra un po' di alcol e dopo 2-3 volte buttarle.

3 aprile 2020

CORONAVIRUS: professore tedesco contro gli arresti domiciliari

Finalmente una ricerca seria!

E' quella compiuta dall'epidemiologo tedesco Streeck (Corriere della Sera) che sta cercando di capire esattamente in quali situazioni il virus si diffonde.

Per ora ha appurato che i contagi non avvengono nei supermercati.

In effetti, pensandoci bene, si è sempre abbastanza distanziati dal prossimo se non per pochi istanti, ma si tratta di secondi in cui non si apre quasi mai la bocca perché si sta aspettando il turno nel reparto gastronomia, oppure si sta scegliendo tra una barattolo e l'altro.

E secondo lui, o meglio, secondo le sue ricerche, il contagio non avviene neanche nei mezzi pubblici. Dipende, però, da quanto sono frequenti i passaggi dei bus e tram in Germania e quante persone lo prendono. In certi Paesi europei molte persone si spostano in bici anche d'inverno e in territori meno inquinati rispetto al Nord Italia.
Per cui questo discorso può andare bene in Germania, Olanda, Danimarca, Svezia, non penso in Italia...

A parte ciò, lui a queste conclusioni ci è arrivato isolando 1.000 persone in una provincia, "ricostruendo nel dettaglio le situazioni in cuò può essere avvenuto un contagio".
Ad esempio, con un dottorando, hanno preso in esame una festa di Carnevale svolgendo un'attività investigativa per sapere dove sedevano le persone infettate e con chi e per sapere se avevano usato il bicchiere di qualcun'altro, ecc.

"Il problema è che quando si è capito che c'era un'epidemia, non è stato fatto il test a chi era presente. Sono stati solo invitati a mettersi in quarantena".

Afferma che bisogna eseguire tanti test perché i politici devono prendere decisioni su quali misure abbiano un senso e quali no, quali dovrebbero essere allentate e quali invece rafforzate.

Ma solo verso la fine dell'articolo viene il bello (secondo me):

"Abbiamo notato subito che i focolai più grossi sono scoppiati sempre dopo alcuni GRANDI EVENTI, come FESTE SPENSIERATE"

Capito? Feste come quelle fatte in Tirolo o eventi come la partita tra Atalanta e Valencia, non passeggiate e corse come dicono i vari politicanti che terrorizzano tutti quanti e accusano tutti quanti indiscriminatamente.

E conclude:

"Da queste esperienze ne consegue che NON ABBIAMO BISOGNO DI RESTRIZIONI ESTREME SUL LUNGO PERIODO"

CORONAVIRUS: IL DIVIETO AGLI SPOSTAMENTI E' INUTILE

In un periodo in cui ci sono tantissimi contagiati e morti, è normale voler e dover rispettare le regole imposte da Governo, Regioni, ecc., perché sono improntate sul buon senso, ovvero sul distaccamento sociale per evitare il più possibile nuovi casi di contagio.

Però, se fino a qualche settimana fa era possibile lavorare parzialmente, camminare, fare sport, spostarsi, ecc., pur sempre rispettando le distanze gli uni dagli altri, perché, poi, improvvisamente, sia istituzioni che cittadini si sono istericamente impanicati, al punto da accusare gente innocente per strada?

Devono rendersi conto di due cose molto semplici.

Uno: i contagi avvengono nella stragrande maggioranza dei casi in posti ben determinati, come mezzi pubblici (tram, bus, treni, aerei), luoghi pubblici (bar, discoteche, scuole, palestre, chiese, ospedali, case di riposo, ecc.), luoghi privati (alcune fabbriche e alcuni uffici a seconda dei lavori da svolgere e dalla densità di persone in spazi limitati).

Due: gli attuali malati e morti sono persone contagiate non in questi giorni di clausura, di quarantena, di arresti domiciliari, ma nei giorni precedenti, si può andare indietro anche di una ventina di giorni, senza tralasciare il fatto che molte persone vengono ricoverate in ospedale non al palesarsi dei sintomi, ma quando hanno già problemi piuttosto gravi.

Visti i punti Uno e Due, mi pare ovvio che sia da considerarsi assurdo il vietare alle persone di recarsi nelle piazze e nei parchi. Non dico che il rischio non ci sia, ma è limitato, anche perché ormai le persone sono preoccupate e quindi si pensa e si spera responsabilizzate.

Questa limitazione dei nostri spostamenti deve finire il prima possibile, perché le persone non riescono più a sopportare il fatto di non poter andare a lavorare per guadagnarsi di che vivere e di non poter poi, nel tempo libero, andare a distrarsi nei più disparati posti.

Bisogna fare attenzione e bisogna punire chi si assembra, ma lasciate la libertà ai singoli e alle famiglie di respirare!

Se fino a qualche giorno fa camminare e correre non era un reato, perché adesso lo è?

CAPRAVIRUS!

CORONAVIRUS: GIORNALISTI SPIONI CONTRO I PEDONI

La televisione, i telegiornali, i giornalisti, ecc. sono in grado di modificare la nostra percezione di un determinato problema, evidenziando soltanto i lati negativi, con lo scopo di creare una massa composta da una maggioranza omogenea che sia pronta a scagliarsi contro dei singoli furbetti (furbetti secondo loro), tralasciando i veri problemi.

Nel caso del Sars-Cov-2, ecco ad esempio il TG5 intento a criticare le persone comuni che, nonostante i divieti, sarebbero sempre in giro senza motivo.

La domanda sorge spontanea:

ma che ne sanno loro che non abbiano validi motivi per spostarsi?
E quante città hanno monitorato? Sempre che le abbiano monitorate attraverso dati e non attraverso le loro impressioni faziose.

Secondo un giornalista del TG5 di oggi 3 Aprile 2020, le persone escono di casa con la SCUSA della spesa, dei medicinali, del cane e della corsa (che tra l'altro è ormai vietata, e riprendere 1 persona su 1 milione che corre non è un dato statisticamente rilevante per farci credere che siano tutti menefreghisti).

Anziché plaudire gli italiani che nella stragrande maggioranza dei casi seguono le varie regole per evitare il contagio, ecco che i giornali sanno soltanto, o quasi, accusarli.

Ma perché si comportano così?

Perché anche loro sono vittime del complesso dello spione.
Stando molto tempo a casa, le persone, quando non sanno cosa fare si affacciano per vedere chi c'è in giro e viste queste regole stringenti, si divertono a comportarsi da portinai e guardiani.
Godono nello scovare tanti potenziali furbetti da sanzionare.
E, se qualcuno sgarra, ecco che per loro la realtà è ben peggiore di ciò che vedono, ovvero, secondo loro, tantissimi italiani sono dei disgraziati senza rispetto.

Insomma, anzichè informare, questi giornalisti non fanno altro che comportarsi come un uomo medio, anzi, medio-basso.


2 aprile 2020

I fantastici amici russi che NON aiutano gli italiani

In Thailandia ci sono tanti turisti di tutto il mondo intrappolati a causa della pandemia e della quarantena anche lì imposta a tutti.

Il problema consiste dunque nel fatto che queste persone stranieri, tra cui diversi italiani, si trovano nella condizione di non poter tornare nel proprio Paese, non perché sia vietato recarsi presso l'aeroporto internazionale, cosa ancora possibile, ma perché mancano gli aerei o perché...

"Tutti gli italiani che ho sentito si sono registrati sul sito dell’ambasciata che rilascia lettere di garanzia per estendere i visti, ma di voli di emergenza italiani non se ne parla. Ci sono dei rescue flight svizzeri e tedeschi che, a caro prezzo, trasportano anche cittadini di altri Paesi UE. Quelli economici come Aeroflot si sono rivelati delle truffe: Paola e Gert, una coppia italo-tedesca aveva acquistato il volo Aeroflot del 29 marzo per Roma via Mosca, sono stati lasciati a terra al check-in, insieme ad altri europei col biglietto pagato e confermato, dalla compagnia per imbarcare cittadini russi senza prenotazione. Stile si salvi chi può! Il confronto tra i voli programmati e quelli decollati, sul sito del Suvarnabhumi Airport, sembra una battaglia navale con metà degli aerei spariti dai tabelloni."

Fonte: La Stampa

Medico di Bergamo accusa Regione e ASL

Su La Stampa di qualche giorno fa, ho trovato un'intervista ad un medico di famiglia di Bergamo che accusa la Regione Lombardia e l'Asl di Bergamo.

Riporto solo alcuni punti.

Il primo che mi ha colpito è la risposta alla notizia del calo dei ricoverati negli ospedali di Bergamo che per lui non è un buon segnale, perché semplicemente non c'è più posto e i medici di famiglia sono costretti a gestire situazioni che 2 mesi fa avrebbero ricoverato alla "velocità della luce".

Ora ci sono 1.200 pazienti in ossigenoterapia domiciliare, cosa grave perché è difficile farsi curare così come è difficile cambiare le bombole di ossigeno, perché a ciò non provvede l'Asl.

Il secondo punto riguarda la quantità di medici:

le unità speciali per le visite a domicilio, istituite dalla Regione Lombardia la settimana scorsa, funzionano male perché nella provincia di Bergamo dovrebbero esserci 20 medici, quando invece ce ne sono solo 6, i quali riescono a compiere 60 visite al giorno quando ne servirebbero 5 volte tanto.

Ma non mancano solo i medici, mancano anche i dispositivi di protezione!

Alla domanda "Ne avete parlato con la Regione, con la Asl?", ha risposte che raramente la nostra opinione è stata richiesta e che in 2 mesi ci sono stati un paio di incontri ufficiali, l'ultimo il 5 marzo.

MAMMINE ANSIOGENE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Sono comparse improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, le mammine ansiose e ansiogene.

Qualche settimana fa, quando i decreti di mister duce-Conte erano meno estremi, lasciavano giocare i loro pargoli al parco con altri bambini, mentre loro li guardavano stando ben ravvicinate tra di loro senza distanza di sicurezza e senza mascherine.

Poi, un bel giorno (bello per modo di dire, dati i numeri di ammalati e morti, specialmente in certe Province), hanno cambiato diametralmente atteggiamento e da ieri hanno riversato le loro preoccuapazioni online, nei post in cui si parla della tristissima ora d'aria (o mezz'ora? o decina di minuti?) per i minorenni.

Sono tanti i commenti di madri (più madri che padri) preoccupate, allarmate e scandalizzate di questa concessione. Probabilmente, a furia di portare i pargoletti dai medici, sono portate a desiderare e a rispettare indicazioni ben precise dall'autorità sanitaria, quando questa si palesa.

Il fatto è che un giro sotto casa, compiuto per sgranchirsi le gambe, non dovrebbe destare alcun problema, specie se si abita in una zona in cui ci sono poche persone in giro e i marciapiedi e le piazze sono larghe. Come ben sappiamo, ci basta stare lontani dal prossimo di qualche metro per non rischiare di venire contagiati, cosa che può capitare quando una persona tossisce o starnutisce senza mascherina chirurgica.

Questa paura e questo desiderio di protezione totale, cozza però con i comportamenti di queste madri che, nella parte di vita precedente questa emergenza, riempivano i figli di grassi e di zuccheri, di carne piena di antibiotici, li portavano a scuola in automobile, meglio se diesel, posteggiandola in 2^ o 3^ fila, inzozzando l'aria e rendendo difficoltosa la circolazione ai ciclisti che rischivano di venire investiti, o che gli vietavano di praticare sport per paura di infortuni, facendoli diventare pigri e obesi, con problemi circolatori e disturbi ortopedici.

In nome della salute, che purtroppo non può mai essere garantita, non possiamo allontanarci dal nostro quartiere, non possiamo incontrare persone, non possiamo riunirci (diritto fondamentale in una democrazia), non possiamo in molti casi lavorare, ecc.

Stiamo perdendo soldi, amicizie, libertà.

Ci sono persone che stanno impazzendo nel dover vedere e sentire le solite persone con cui vivono in casa, o nel non poter vedere nessuno se abitano da sole, oppure hanno incubi dettati da questi arresti domiciliari perché ogni giorno è per forza uguale a quelli precedenti e risulta impossibile immaginarsi in un altro posto, perché pare di essere dentro un "fine pena mai".

Alcuni dicono: "Voi che state a casa non dovete lamentarvi, pensate a chi viene intubato, a chi lavora negli ospedali".

Certo, la maggior parte di noi è privilegiata, ma anche prima e anche dopo questa emergenza c'erano e ci saranno tantissimi malati e tantissimi infermieri che rischiano la vita e che sudano per salvarla, mentre la massa viveva come aveva sempre vissuto o provava a cambiare la propria vita, cosa che oggi ci viene vietata, vita che per molti non è neanche più uguale, dato che in pratica hanno perso il lavoro e non ci sono nuove opportunità.

Ma siamo schiavi della dittatura sanitaria, delle mammine ansiogene o di tutto un complesso di professionisti e istituzioni che assieme alle mammine ci vogliono costantemente preoccupati e fermi?

Sulle mammine ansiogene ho trovato questo bellissimo articolo presente su RivistaStudio.

1 aprile 2020

Da oggi potete camminare coi vostri figli

Il Viminale rende noto che è possibile compiere una breve passeggiata con i propri figli o in prossimità della propria abitazione (non si di quanti metri ci si potrà  distanziare, l'ideale penso possa essere il famoso 'giro dell'isolato' che facevo di sera con mio papà quando uscivamo a buttare l'immondizia ahah) o per situazioni di necessità (come la spesa) o salute (vabbé, ovvio, spero anche prima!).

RIEPILOGO:

CAMMINATA COI FIGLI INTORNO AL PROPRIO PALAZZO/VILLA
CAMMINATA COI FIGLI PER ANDARE A FARE LA SPESA NEI NEGOZI/SUPERMERCATI DI QUARTIERE
CAMMINATA COI FIGLI PER ANDARE A FARSI CURARE SE DAVVERO NECESSARIO

NO CORSA
NO SPORT
NO INCONTRI CON ALTRI BIMBI E PERSONE
NO SPOSTAMENTI A CASA DEI NONNI, AMICI, ALTRI PARENTI

ATTENZIONE: i governatori di Lombardia, Piemonte e Campania si dicono contrari, per cui controllate i loro decreti.

Salvini e il Papa ci hanno salvato dal virus!

Sarà un caso, ma da quando il papa ha pregato da solo e da quando Salvini e la D'Urso hanno recitato il rosario, sta calando il numero dei contagi.

...

Ovviamente si tratta di un puro caso, dettato dal fatto che non si tratta di nuovi casi relativi al giorno in cui vengono rilevati, in quanto il virus ha un periodo di incubazione che può superare le 2 settimane. Si tratta perciò di persone contagiate qualche settimana fa.
Col tempo, grazie alle misure di contenimento attuate per evitare il diffondersi del virus, il numero di contagiati è calato, sta calando e calerà (stavo per scrivere calenda e calenderà...) fino forse ad azzerarsi tra metà aprile e maggio.

Resto comunque contrario a queste misure, a questo decreto, 1° perché si tratta di decreti del presidente del Consiglio e a me non risulta che in Italia viga un regime dittatoriale, 2° perché non serve a niente vietare anche ai singoli di camminare, correre e pedalare da soli o ben distanziati dagli altri, quando il virus viene diffuso nei luoghi pubblici e privati affollati (uffici, fabbriche, bus, tram, treni, ospedali, case di riposo, palestre, discoteche, scuole, ecc.), 3° perché il virus non si è diffuso, per fortuna, in maniera uniforme nel Paese.
Pur abitando nel Nord Italia, la mia Provincia conta pochi morti e contagiati, per cui creare un panico così forte per un dramma che colpisce lo 0,qualcosa della popolazione è assolutamente ridicolo.

Non stupiamoci se al Sud alcune persone se ne fregano dei divieti.
Certo, bisogna essere prudenti. Ma i politici lo sono stati quando non chiusero le fabbriche in Lombardia, quando non chiusero i mezzi pubblici e le stazioni ferroviarie? Bisogna farlo subito. Così il problema rimaneva in Lombardia e parte dell'Emilia-Romagna (Piacenza) e magari ora non saremmo trovati chiusi in casa.

OSPEDALE FIERA MILANO GRAZIE AI SOLDI DELLA BENEFICENZA

Alla faccia del divieto di assembramento e tutti gli altri divieti imposti sia dal governo Conte che dai vari presidenti di Regione e sindaci-sceriffi, odiosi come ... non lo so, non c'è un termine di paragone possibile, ecco che Fontana, Gallera e altri si sono riuniti per festeggiare l'inaugurazione dell'ospedale in zona Fiera a Milano.

Tutto bello, a parte questa piccola dimenticanza della legge. Ma hanno la scusa pronta: "Avevamo le mascherine!" Provate voi ad andare in giro in 100, ammassati, con le mascherine. Voglio vedere se non arriva un bel gruppo di poliziotti coi manganelli ah ah ah

Solite ridicolaggini italiote.

E, se ho ben capito, l'ospedale è stato tirato sù grazie alle donazioni per un totale di 21 milioni di euro (10 dal Silvio nazionale), così come quello di Bergamo. Per cui non certo grazie alle risorse cacciate fuori da Fontana & Co.

Se ne sapete di più, commentate, grazie!

30 marzo 2020

LE CURVE DEI CONTAGIATI NELLE REGIONI ITALIANE

Nel sito dell'AIFI (associazione italiana fisioterapisti) possiamo vedere i dati giornalieri suddivisi per regioni.

I numeri dei contagiati stanno calando o no? Il picco sarà già stato raggiunto o no?
Innanzitutto diciamo che nel Nord Italia era dal 18 marzo 2020 che non si registravano numeri di contagi così "bassi", ovvero circa 3.000, quando nei giorni tra il 19 e il 29 i numeri oscillavano tra 4 e 6.000 circa.

Veniamo alle regioni che stanno avendo una diminuzione o comunque non una variazione:

Valle d'Aosta, 0, il totale rimane 584, dopo un'impennata tra il 26 e il 29 marzo.
Lombardia, in flessione da 2 giorni, circa 1.000 nei singoli ultimi 2 giorni.
Friuli Venezia-Giulia, solo 65 nuovi casi negli ultimi 2 giorni.
Emilia-Romagna: 412, contro i 736 di ieri.
Umbria, solo 28 oggi.
Abruzzo, 52 contro i 160 di ieri.
Basilicata, +12.
Calabria, anch'essa in discesa a +33.

Attenzione, non è detto che ogni giorno venga fatto lo stesso numero di tamponi e non vuol dire che il numero dei morti stia calando o sia destinato a calare nel breve.
Resta il fatto che questi numeri ufficiali sono importanti anche per il morale.

COSA FA LA SVEZIA CONTRO IL CORONAVIRUS?

Su Il Post possiamo sapere come si comporta la Svezia con il Covid-19.

Titolo: LA SVEZIA NON STA FACENDO COME GLI ALTRI

E già questa è una bella notizia!

Ma leggiamo l'articolo:

"Ma c’è una raccontata eccezione che riguarda la Svezia, un paese che nonostante quasi quattromila casi di contagio individuati e oltre 100 morti in qualche modo legate al coronavirus, sta prendendo misure molto meno drastiche degli altri.

In Svezia sono ancora aperti i ristoranti, i bar, gli impianti sciistici e certe scuole e, solo dal 29 marzo, sono vietati gli assembramenti con più di 50 persone.

Si basa, molto in breve, su una grande fiducia del governo nei suoi cittadini e sulla scelta di puntare su pochi e chiari messaggi utili, ma anche su una serie di altri ragionamenti.

le strade sono evidentemente meno affollate del solito e i passeggerei del trasporto pubblico a Stoccolma si sono più o meno dimezzati".

Dimezzati da soli, capitooo, senza imposizioni!

"Come ha scritto BBC, la strategia del governo svedese si basa tutta sulla «responsabilità personale» dei cittadini e «le autorità sanitarie e i politici stanno ancora sperando di ridurre la diffusione del virus senza dover introdurre misure draconiane».

I messaggi del governo si concentrano molto, per esempio, sulle precauzioni che ogni cittadino deve prendere, soprattutto sull’importanza di lavarsi bene e spesso le mani".

Insomma, in Svezia lo Stato si fida dei cittadini, perché sa che sono responsabili, e i cittadini si fidano dello Stato perché non viene subìto.

"Stefan Löfven, primo ministro svedese dal 2014, ha parlato in un messaggio televisivo alla nazione della necessità di non diffondere «panico e dicerie» e ha detto: «Nessuno è da solo in questa crisi, ma ognuno ha una grande responsabilità». Löfven non ha escluso che nei prossimi giorni possano essere prese misure più restrittive per contenere il contagio, ma ha detto: «Non possiamo fare leggi per vietare tutto»."

Figuratevi se in Svezia faranno come da noi dove ci vieta di passeggiare e correre. AH AH AH

"Altre comunicazioni del governo svedese – che nel frattempo ha previsto una serie di stanziamenti a favore dell’economia – hanno inoltre sottolineato l’importanza fisica e mentale dell’attività all’aria aperta. Il presidente della Camera di commercio di Stoccolma ha detto a BBC: «Dobbiamo bilanciare la minimizzazione dei rischi di salute dovuti a una diffusione del virus con l’impatto economico di una crisi sanitaria»."

Ecco, capito???

"Secondo recenti sondaggi citati dal New York Times, la maggioranza degli svedesi è a favore delle scelte finora fatte dal governo e solo il 14 per cento di loro ha detto di ritenere che sia stato fatto troppo poco".

COSA DICE L'OMS DEL CORONAVIRUS?

Nel sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità troviamo una bella pagina con Domande e Risposte.

Ne ho selezionate alcune:

 
People can catch COVID-19 from others who have the virus. The disease can spread from person to person through small droplets from the nose or mouth which are spread when a person with COVID-19 coughs or exhales. These droplets land on objects and surfaces around the person. Other people then catch COVID-19 by touching these objects or surfaces, then touching their eyes, nose or mouth. People can also catch COVID-19 if they breathe in droplets from a person with COVID-19 who coughs out or exhales droplets. This is why it is important to stay more than 1 meter (3 feet) away from a person who is sick.
Studies to date suggest that the virus that causes COVID-19 is mainly transmitted through contact with respiratory droplets rather than through the air.

In pratica dice che questo virus si trasmette con goccioline che fuoriescono dal naso e/o dalla bocca e che per questo motivo, dobbiamo distanziarci dal prossimo di almeno 1 metro, se questo è malato.
Il virus è maggiormente trasmissibile attraverso questo tipo di contatto rispetto a quello con l'aria.

Can CoVID-19 be caught from a person who has no symptoms?

The main way the disease spreads is through respiratory droplets expelled by someone who is coughing. The risk of catching COVID-19 from someone with no symptoms at all is very low.
However, many people with COVID-19 experience only mild symptoms. This is particularly true at the early stages of the disease. It is therefore possible to catch COVID-19 from someone who has, for example, just a mild cough and does not feel ill.    

Il rischio che una persona venga contagiata da qualcuno che non ha sintomi è molto basso.
Ciò nonosante, molte persone positive che hanno sintomi come una lieve tosse, possono contagiare il prossimo.

You can reduce your chances of being infected or spreading COVID-19 by taking some simple precautions:

Regularly and thoroughly clean your hands with an alcohol-based hand rub or wash them with soap and water.

Maintain at least 1 metre (3 feet) distance between yourself and anyone who is coughing or sneezing.

Avoid touching eyes, nose and mouth.

Make sure you, and the people around you, follow good respiratory hygiene. This means covering your mouth and nose with your bent elbow or tissue when you cough or sneeze. Then dispose of the used tissue immediately.

Stay home if you feel unwell. If you have a fever, cough and difficulty breathing, seek medical attention and call in advance. Follow the directions of your local health authority.

Traduco:

lavatevi le mani con acqua e sapone (in un altro sito leggevo meglio se con acqua calda);
mantenete 1 metro di distanza dal prossimo che sta tossendo o starnutendo;
evitate di toccare occhi, naso e bocca;
coprite bocca e naso col gomito piegato quando tossite e starnutite, dopodiché riponete via l'indumento usato;
state a casa se non vi sentite bene; se avete febbre, tosse, difficoltà a respirare chiamate il medico e seguite le indicazioni della vostra autorità sanitaria;

 
Illness due to COVID-19 infection is generally mild, especially for children and young adults. However, it can cause serious illness: about 1 in every 5 people who catch it need hospital care. It is therefore quite normal for people to worry about how the COVID-19 outbreak will affect them and their loved ones.
We can channel our concerns into actions to protect ourselves, our loved ones and our communities. First and foremost among these actions is regular and thorough hand-washing and good respiratory hygiene. Secondly, keep informed and follow the advice of the local health authorities including any restrictions put in place on travel, movement and gatherings.

La malattia dovuta all'infezione da COVID-19 è generalmente lieve, specialmente per bambini e giovani adulti. Però 1 persona su 5 che viene contagiata, ha bisogno di cure mediche in ospedale.
Per proteggere sé stessi, i propri famigliari e la propria comunità, bisogna lavarsi le mani e avere una buona igiene respiratoria. Bisogna restare informati e seguire gli avvisi delle autorità sanitarie locali, incluse le restrizioni sui viaggi, movimenti e incontri.

Come potete notare, l'OMS non parla direttamente di quarantena forzata di massa, ma ne fa un lieve cenno in questo punto. Anche perché poco prima ha detto che solo le persone con sintomi devono stare a casa e, se ricordo bene, nel primo decreto di Febbraio 2020, si poteva ancora lavorare, ovviamente in sicurezza, e andare al parco...

 
While we are still learning about how COVID-2019 affects people, older persons and persons with pre-existing medical conditions (such as high blood pressure, heart disease, lung disease, cancer or diabetes) appear to develop serious illness more often than others.

Anche se il virus può colpire tutti, le persone che possono sviluppare una seria malattia sono le persone anziane e quelle con patologie pregresse.

 
Only wear a mask if you are ill with COVID-19 symptoms (especially coughing) or looking after someone who may have COVID-19. Disposable face mask can only be used once. If you are not ill or looking after someone who is ill then you are wasting a mask.

Usate le mascherine solo se avete sintomi o se vi prendete cura di qualcuno che potrebbe avere il COVID-19. La mascherina monouso va usata una sola volta. Se non siete malati o se non curate dei malati, non usate la mascherina, andrebbe sprecata.



 
Yes. The likelihood of an infected person contaminating commercial goods is low and the risk of catching the virus that causes COVID-19 from a package that has been moved, travelled, and exposed to different conditions and temperature is also low.