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12 giugno 2010

A vanvera. Sempre gli altri.

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Con un presidente del Consiglio che marchia incessantemente a fuoco lo stivale dell'Italia coi loghi delle sue aziende, in primis il Biscione, tramite le mille leggi vergogna ad personam e ad aziendam e che urla e insulta da comizi e da interviste Tv sia oppositori che giornalisti e giudici, e con un presidente della Repubblica che firma sempre ogni legge del governo (tranne una volta, per dare il contentino) perchè, dice, "anche se non firmassi mi tornerebbe indietro la legge tale e quale", chi fa le cose a vanvera sarebbe chi chiede a quest'ultimo di non firmare il ddl sulle intercettazioni?

Vanvera, uhm, come quella volta in cui tantissimi italiani fuorono contro la legge (detta lodo) Alfano perchè da loro giudicato anti-costituzionale e ritenuta tale anche dalla Corte Costituzionale che la bocciò? Se sì, chi parla e lavora a vanvera è invece chi firmò quella legge scandalosa.

Prossimamente mi piacerebbe parlare un pò della democrazia e della politica in termini generali, poichè della nostra democrazia occidentale c'è poco di cui vantarsi e poco da "esportare".
Infatti il popolo si arrende ed è costretto a votare chi più appare in Tv e di certo ciò sarà a discapito della massa e tutto a vantaggio di chi possiede canali tramite i quali attuare censure o modificare in parte i fatti per instillare nella testa della gente luoghi comuni, certezze dure a morire create ad hoc in un ufficio da dei veri professionisti (non quelli che intimano, "parlando a vanvera", a Napolitano di non firmare una legge vergognosa).

Il popolo viene rimbambito e in un certo senso usato per consentire ad un singolo (e alla sua "crew") di ottenere benefici in cambio di qualche favore che sfocia nell'illegalità (ad esempio il condono edilizio, fiscale) o che prende il posto di diritti (ad esempio votando un certo politico si può ottenere un posto di lavoro in un Istituzione, in un Ente, saltando il concorso e quindi fregando il prossimo che aveva il diritto di cercare quel dato impiegato tramite la "meritocrazia").

La democrazia dovrebbe essere cosa differente, dovrebbe essere composta da gente innanzitutto non ricca e che non ha mai cercato di arricchirsi, neanche onestamente e da gente che attraverso letture e studi sappia andare oltre il particolare, che quindi abbia una visione ampia e aperta verso il futuro, il prossimo, non chiusa a riccio in difesa della casta o delle caste o di tradizioni che negano spazi al prossimo.

E' a causa dei ricchi o dei poveri che vorrebbero esserlo, se siamo costretti a "parlare a vanvera"..

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11 giugno 2010

Non fidiamoci degli stranieri

Non fidiamoci dei giornalisti stranieri!

Molto spesso nella blogosfera si prendono ad esempio varie famose testate giornalistiche straniere per mostrare la fondatezza dei propri dubbi sull'operato di Berlusconi.
Penso sia capitato a tutti, me incluso, ma ci sono almeno due però da evidenziare (o sottolineare, fate voi):

1) Giornali come Times, Economist, NYTimes, etc., son tutti di proprietà di oligarchi, di finanzieri che Berlusconi se lo mangiano, di gente che mostra le notizie così come essi stessi, come i loro colleghi/rivali di casta e come il governo USA (e stretti alleati) vogliono.
In primis l'economia, il dominio del capitale occidentale nel mondo, poi la bontà delle scelte degli uomini bianchi al comando, comprese quelle guerrafondaie e come non pensare che non usino la povertà, assolutamente da combattere, come scusa per invadere Paesi non industrializzati e iniziare lo sfruttamento di risorse naturali e umani per mezzo anche della tanto acclamata scolarizzazione che crea servili impiegati e tecnici e poi consumatori insaziabili? Inutile dire, ma lo dico, che i problemi riguarderanno il calo dei profitti, i problemi in Borsa, non i licenziati, disoccupati, l'inquinamento e non saranno incluse le proteste di minoranze, anarchici, ambientalisti, insomma gente onesta! Negli USA, di volta in volta, verrà dato spazio all'opposizione che può essere repubblicana o democratica, ma ciò non è sinonimo di libertà di stampa e parola, infatti fan parte della stessa cricca di miliardari.

2) Questo tipo di quotidiani e riviste, dipendendo da proprietari che occupano posizioni di vertice in svariati settori e dipendendo dalla pubblicità di altri industriali, genera notizie e attacchi contro personalità altrettanto ricche e famose, mostrando ai lettori motivazioni legali e morali.
In questo esempio ricade il nostro premier Berlusconi che viene spesso attaccato, e giustamente, dai media stranieri, ma come detto, non dobbiamo farci ingannare.
Infatti è facile notare nella storia di questi giornali la disparità di trattamento fra alleati e nemici (se commette un reato un amico, non se ne parla o se ne parla 100 volte di meno) e fra alleati non tanto allineati e quelli più servili.
Berlusconi ricade fra gli alleati non tanto allineati, infatti se ha appoggiato le guerre in Iraq e Afghanistan, ha anche stretti rapporti economici e d'amicizia con la Russia di Putin e la Libia di Gheddafi invisi ai poteri forti occidentali.

Tutto ciò per redarguirvi dal prendere come verità assoluta ogni cosa,
anche se veritiera e utile alle nostre tesi, detta dai famosi giornali stranieri e dalle associazione cosidette non-governative come Freedom House, poichè per una verità detta ce ne sono 10 scomode censurate.
Altro che "legge bavaglio".. e lo dico io che sono contro questa ennesima legge-vergogna.

Giornata storica

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Prima pagina L'Unità, 11 giugno 2010

Giornata storica non per l'inizio dei Mondiali e neanche per una sicura vittoria dell'Italia di cui non dobbiamo assolutamente nè sperare nè gioire poichè sarebbe solo un'arma di distrAzione di massa, ma per la Legge Bavaglio che ha fatto il suo primo passo avanti verso la sua definitiva consacrazione, nonchè anche verso l'esecrazione dell'Italia da parte del cosidetto mondo libero.

Riepilogando in modo sintetico, simulando quindi il futuro del giornalismo nonchè del bloggherismo di news, c'è una cricca (spero a breve di inventare un altro termine) di politici e affaristi, diciamo di amiconi (anemoni?) che ha pensato bene, alla faccia della sicurezza che li ha portati a governare, di regolamentare le intercettazioni con la scusa dei costi e della privacy.
Per entrambi i problemi si sarebbero potute attuare misure non restrittive verso chi indaga.
Purtroppo una maggioranza populista ed egoista, nonché catto-fascista, ha voluto legiferare anche per colpire i blogger e per salvare i pedofili. Obbligo di rettifica entro 48 ore per i primi (dovremo essere incessamente connessi) e niente carcere per chi violenta in modo lieve (?) un minore.
Alla faccia della tanto acclamata "castrazione chimica".
Ecco il testo sull'obbligo di rettifica:
“Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”
Con le stesse caratteristiche grafiche. Bene, quindi se in un articolo c'è una vignetta scabrosa, questa dovrà ricomparire sopra le giustificazione del politicante di turno. Fantastico!

Ringraziamo i giornali che se ne sono infischiati della Rete, dei Blog..

Link:
"DDL il bavaglio anche alla Rete è servito" Guido Scorza

"Il numero delle intercettazioni in Italia" AlphaKappa
"DDL il pasticciaccio continua" Marco Valerio Principato/New York Times
Prima pagina La Repubblica 11 giugno 2010

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10 giugno 2010

Nuovo TG1: come prima, più di prima

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Il TG1 fa la festa al "direttorone" Augusto Minzoloni con un nuovo sito web e con una nuova veste grafica anche per l'edizione Tv.

E' da ormai un anno che c'è un nuovo direttore che ha spostato la linea editoriale del telegiornale ancor più che in passato verso il buon operato del (ovviamente buon) governo di Berlusconi, e ciò non può che rincuorare gli ascoltatori.
Riconoscendo come giusta (?) questa scelta per un servile senso patriottico, ho voluto capire se con la nuova edizione ci sarebbero stati stravolgimenti o no.
Per fortuna non sono rimasto deluso.

Ecco la sequenza delle notizie:

"Il TG1 è una finestra sul mondo, un'informazione 24 ore su 24, per dirla all'americana All news."
E le notizie chi te le imbocca? La CIA, Confindustria, il signor Franco? Si scherza!
"Nuovi titoli, nuove grafiche"
Sembrano dei bambini, comunque il direttore è sempre lui..

Dopo la presentazione del "nuovo" TG1 si parla subito delle pensioni, dell'equiparazione dell'età pensionabile degli impiegati della pubblica amministrazione. Sia uomini che donne a 65 anni.
E' una notizia vecchia, ma la novità esce dalla bocca di Brunetta che con fare bonario ci dice che il notevole risparmio sarà utilizzato per gli asili e per l'assistenza ai non autosufficenti. Vi ha convinto?

Anche se la notizia del giorno sarebbe il SI' del Senato al DDL Intercettazioni, la seconda notizia riguarda l'economia ed i dati positivi del PIL, infatti è stato recentemente registrato un aumento della produzione industriale italiana, soprattutto grazie all'export (cioè grazie ai clienti stranieri).
Sempre utile leccare il culo a chi ti paga lo stipendio (si vada alla voce pubblicità).

Si continua a parlare di economia, ma di quella statale, infatti la terza notizia riguarda la manovra finanziaria che, secondo Bersani, "mette le mani nelle tasche dei soliti (e non dice chi sarebbero, ndb) ed è iniqua".
I Verdi avrebbero fatto un sit-in di fronte a Montecitorio, ma la cronista non ci dice a difesa di chi o contro he cosa. I ciechi ringraziano, e pure i distratti con gli occhi sul piatto o su un foglio come me.
Cicchitto la giustifica perchè causata da un certo quadro internazionale e perchè sicuramente più morbida di quella attuata in Spagna e in Francia.

Finalmente si parla del ddl intercettazioni che ha superato l'esame in Senato.
Ovviamente non si parla del testo o di tutte le problematiche riscontrate da poliziotti, magistrati, giornalisti e lettori, ma delle tensioni in Aula causate dall'IDV, partito cacciato interamente dal presidente del Senato Schifani.
Addirittura si parla di "tensione alle stelle".
La gente avrà capito il perchè delle proteste dell'IDV? Sì, per folklore, infatti vediamo un Di Pietro in mezzo al Popolo Viola in una piazza romana intento a parlare, per 2 secondi, di resistenza.
Ci sono gli interventi di D'Alia (UDC) e della Finocchiaro (PD) che parla di "massacro della libertà d'informazione", e il servizio non può che concludersi boriosamente con gli interventi di Bricolo (Lega Nord) e Gasparri (PDL) e gli applausi a quest'ultimo, per aver asserito che questa legge unisce sicurezza e privacy e bisogna esserne orgogliosi.
Un gran bel servizio, non c'è che dire. Se si fossero sforzati di mostrare i punti centrali della legge lo sarebbe stato ancora di più.

Aumenta la protesta contro il ddl intercettazioni? Anzichè far sentire le ragioni dei contestatori, si pensa bene di spegnere le fiamme criminose con l'ausilio di Napolitano che si scaglia contro "i professionisti della richiesta al presidente di non firmare che parlano a vanvera"

Ma sì che se ne parla delle intercettazioni, che sbadato che sono!
Dopo la breve intervista al presidente della Repubblica e al servizio a lui dedicato in visita alla Marina a Napoli, una piacente voce femminile ci ricorda che sono ben 130.000 le intercettazioni in Italia che colpiscono 1 abitante ogni 460. Pensate che persino il "Santo Padre" (ma per te sarà santo e sarà padre) ha subito quest'onta mentre si congratulava al telefono con Bertolaso per il dopo-terremoto aquilano. Solo lui? No, la lista della vergogna continua con Hillary Clinton, il magistrato di Trani e decine di vip.
Troppo faticoso evidenziare come molti siano stati intercettati indirettamente perchè..al telefono con gente intercettata.
Faticoso e deleterio per il piano del governo che vuole farci tremare al solo udire da parte nostra della parola "intercettazione".

Se si è parlato troppo di politica e di economia (e così è stato, inutile negarlo), è giusto cambiare totalmente argomento passando ai Mondiali (già lo sport?!?) con l'esperto Franzelli in studio, cronista sportivo che assillerà i nostri timpani per un mese intero: "La figura dominante è Nelson Mandela"; "A Soweto la palla ovale del rugby, sport nazionale, è scomparsa a favore di quella sferica del calcio"; "Soweto, ghetto nero simbolo dell'emarginazione su base razziale"; "Lippi, a 62 anni, vuole fare il bis, perchè le critiche rendono più forti"; "Gli azzurri non pensano ad altro, se arriveranno fra i primi 3 devolveranno parte dei loro premi alla fondazione dell'Unità d'Italia" (i massoni inglesi? ndb); "Al contrario di Duisburg, qui il laghetto non c'è";"Tutte le notizie degli azzurri sul sito TG1.rai.it"; "Ci sono già le scommesse: signori, fatevi sotto!"; "L'Italia che punta sui nostri ragazzi: già giocati 2 milioni di Euro"; "Tutti commentano: L'Italia è un pò vecchia, Speriamo bene, Siamo i maestri nelle partite secche, Faremo subito le valige. I migliori: De Rossi, Gattuto, Pazzini, io ma ho le stampelle."
Interviste alla gente sul ddl neanche a peso d'oro.


Oh bene, si torna a parlare di politica con Berlusconi che in presenza di Zapatero, in visita a Roma, si vanta di aver difeso l'Euro e baccaglia il premier spagnolo dicendo che c'è una grande condivisione su tutto con la Spagna. All'improvviso però Silvio fugge (i maligni su Internet parlano di fuga dalle domande dei giornalisti), il TG1 si finge divertito e, grazie a Bonaiuti, veniamo a conoscenza che il gesto del premier italiano è di cortesia.
Certo, infatti Zapatero guarda imbarazzato la porta da cui è fuggito Berlusconi..

Dramma. Inizia la sequela di drammi: tre pescherecci italiani sono stati sequestrati da motovedette della Marina libica. Stop.
E' assolutamente vietato parlar male degli alleati. Regola uno del Minzo Club.
Drammi di cronaca nera su ragazze ammazzate e scomparse, su Stasi e i suoi file pedopornografici (alla faccia della privacy), il tutto però inframmezzato dalla combinazione vincente del SuperEnalotto e il suo invincibile Numero Jolly.

Se prima si è parlato della Libia (per 2 secondi), ora è il turno della Corte Costituzionale che reputa illegittima l'aggravante di clandestinità se a compiere il reato è uno straniero. Questo è ciò che ci dice brevemente il TG1 (la notizia è troppo negativa e anti-italiana per essere approfondita, quindi vi consiglio di andare sul sito de La Stampa).

Ambiente: si parlerà della condanna della Corte Europea nei nostri confronti, causa villaggio turistico sardo sito in zona SIC (altamente delicata e da proteggere)? No, per questo tipo di notizie c'è GreenReport.
Ma và, il dramma è sempre è solo là, negli States, in Lousiana dove anche Kevin Costner si fa avanti coi suoi brevetti di macchine aspiranti che separano il petrolio dall'acqua, macchine economiche ed efficaci ma ignorate da tutti.
Ancora esteri e stavolta si parla di natura selvaggia ed incontaminata: dentro un cofano è stato trovato un serpente. "Un irrequieto animale domestico", secondo l'inviato a Londra.
Ambiente Italia: in Campania una montagna si muove da 20 anni, la strada sembra un'onda senza fine: meglio di Gardaland!
Ambiente Italia2: dice Giorgino."Siamo già in piena estate, c'è un improssivo caldo al Sud". "Caldo africano fino a domenica" conferma la cronista.
Venerdi, sabato e domenica. Weekend con il morto? No, infatti basta premunirsi di inseparabile bottiglietta d'acqua, ombrellino parasole, ventaglio e piedi a mollo.
Immancabili sono anche i seguenti consigli: gelato, fughe al mare che per chi se lo ritrova sotto casa (genio!), piscina in città sognando le vacanze e soliti problemi: "Non si respira, ma andiamo avanti", avanti ma senza pretese, figurarsi le speranze.

WoW, è ora il turno del servizio riguardante il restyling del sito web del TG1 con la giornalista pronta a dirci "dove cliccare" (cit. Giorgiono che parla per farsi capire dagli anziani, forse per convincerli a comprare un computer).
L'indirizzo è sempre lo stesso (evvai, non mi sbaglierò!): tg1.rai.it

Ah, dimenticavo, il sito del TG1 è una finestra aperta sul mondo, più che un sito è un portale per dirla all'americana "all news" ed è una grande avventura multimediale con notizie, immagini, video, etc.
Insomma, ci sono cambiamenti che mettono assieme tradizione e innovazione.

Innovativi come il look da macho del direttore Minzolini che non poteva non realizzare un editoriale nel quale afferma che il Tg1 è il tg con la t maiuscola (ma io l'ho messa una volta su 3, va bene the same?), che è imparziale al netto di patine ideologiche (spero di aver capito bene) e tenta di accorciare le distanze fra il freddo mondo dei media e i cittadini.
L'Italia, aggiunge il direttorone, chiede sacrifici e profonde riforme per una sua modernizzazione. Lo sappiamo già caro Augusto, non abbiamo bisogno del tuo autorevole e distaccato intervento che suggella le romantiche idee di Silvio.
Se c'è una cosa che trovo pleonastica oltrechè di propaganda, è il ribadire concetti già espressi dal capo di governo. Ma forse è giusto così, perchè noi "stiamo meglio di Spagna e Inghilterra e distanti anni luce dalla Grecia".
Ma Berlusconi non plaudiva la Spagna, poco prima? Mah

Il Tg1 delle 20 si conclude con la colonna sonora del film Alice nel Paese delle meraviglie ad opera di Avril Lavigne, la quale ha composto una nenia mica da ridere.

Oh no, miracolo, c'è ancora tempo per il comunicato del sindacato USIGRAI dei giornalisti RAI che si dicono fermamente contrati alla Legge Bavaglio. Solo Dio sa quanti anni sono costati a Giorgino che ha dovuto sudare 7 e più camice durante la lettura di questo sovversivo testo.

Insomma, il TG1 non è cambiato affatto: il fatto del giorno è stato messo come quarta notizia (anzi quinta, considerando la presentazione della grafica) senza spiegazioni sulla legge, operazione svolta dagli oppositori però ridicolizzati da certe inquadrature (Bersani del PD che, parlando al cellulare in mezzo alla strada, si fa quasi investire da un motorino) o da frasi tagliate come successo per Di Pietro (folkloristico in piazza col Popolo Viola) e grande enfasi su notizie di poco conto.

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Finalmente abbiamo scoperto chi comanda in Italia

Se certe leggi esistono per cause di forza maggiore ("E' l'Europa che ci obbliga", sentiamo spesso dire dai nostri governanti), oggi sappiamo invece che ci sono impedimenti tutti italiani, che impediscono le necessarie riforme per modernizzare il Paese, anzi, il Bel Paese.
E io che pensavo che l'Italia fosse già stata modernizzata abbastanza dal mitico Craxi e da 8 anni di Berlusconi. Non basta ancora, andiamo avanti dunque!


Nel giorno dell'ennesima legge vergogna, ritenuta indegna anche dalla Polizia, oltreché da giornalisti, editori, magistrati e cittadini che si interessano un minimo alla Giustizia e all'Informazione, Il Giornale dei fratelli Berlusconi (Paolo e Silvio) pensa bene, in prima pagina, di scaricare i mali dell'Italia contemporanea, che però si porta dietro da sempre, sui carrozzoni statali, in modo tale da colpire gli impiegati statali, coloro i quali comandano. Sì, l'unione statale+potere non fa una piega. E, oltre a comandare, sono anche fannulloni.
Niente finanzieri, niente banchieri, niente industriali, niente politici, niente lobbies. No. Enti pubblici e statali.

Il colpire chi è ritenuto di essere uno sfruttatore dei carrozzoni statali ed elettore di Sinistra (e forse un pò a torto, siccome alcuni/molti statali votavano AN) è un classico stratagemma che i dirigenti di destra dei mass-media utilizzano per far ricadere le proprie colpe su gente che non riesce a trovare spazio su giornali e telegiornali per discolparsi e per elencare, mostrare i propri lati positivi.

Quando il governo deve tagliare
gli stipendi degli statali (senza colpire i ricconi) e il welfare (le cui conseguenze graveranno sui ceti bassi, ma anche su quelli medi se non hanno risparmiato a dovere) bisogna, sugli argomenti importanti, dividere il popolo che nelle vesti del singolo telespettatore (il quale è assorbito da un modo felice ma virtuale come quello della Tv coi suoi programmi luccicanti e le sue irrealistiche pubblicità) è alquanto menefreghista delle sorti del prossimo suo simile, poichè il piccolo schermo è sempre a disposizione del capo più carismatico, le cui colpe divengono casomai limiti, i quali a loro volta sono causati da impedimenti più grandi di lui, come abbiamo già notato (la Ue, l'Fmi, la Costituzione, etc.).

L'operazione odierna de Il Giornale, seppur parzialmente ammirevole perchè punta ad evidenziare i probabili o evidenti sprechi, è anche parzialmente vergognosa, perchè i tagli del Governo colpiranno una moltitudine di italiani del ceto medio che ora avranno problemi con la crescita dei figli, e perchè gli sprechi nascono anche dalla corruzione e dai conflitti d'interessi che bloccano la competizione, oltrechè dalle migliaia di poltrone che prima si promette di eliminare e poi invece rimangono (si veda il caso delle Province).
Gli sprechi nascono anche dai costi di ferrovie ed autostrade che in Italia sono il triplo rispetto a quelli dei Paesi confinanti..

Certezze e dubbi del Corriere

Ci sono due tipi di propaganda: quella palese, in cui vengono stravolte le notizie, in cui i titoli urlati la fanno da padrone, e quella viscida.
Quest'ultima è ricca nel Corriere della Sera, infatti sfruttando la sua autorevolezza dettata da non so cosa (nel passato era pure peggio, siccome fu comandata dalla P2), si permette solitamente di usare due pesi e due misure. Nei confronti degli esponenti del governo, è completamente garantista, ben oltre i canoni normali, mentre con gli altri politici lancia campagna mediatiche senza se e senza ma, come in questi giorni contro Antonio Di Pietro.
Qui l'ultimo video (e il testo integrale) di Travaglio che narra la vicenda.

Il giornalista Massimo Franco del Corriere della Sera, nel suo ultimo articolo dal titolo
"Le tante spine di un sì blindato" (si riferisce al ddl intercettazioni e al relativo voto in Senato), cerca di mostrarsi super-partes, ma è palese come sia soltanto una copertura atta, fra le varie cose, a non tenere in considerazione i messaggi lanciati dall'opposizione per mano dell'IDV.

Ho dunque evidenziato alcune frasi:

"..l`aula del Senato occupata dai dipietristi che si atteggiano a resistenti «contro il dittatore Berlusconi»"
Da notare il "si atteggiano", come se stessero facendo finta giusto per attirare l'attenzione del popolino, col proseguimento "contro il dittatore Berlusconi" fra virgolette, per mostrarci il suo distacco dall'accusa dipietrista.

".. un voto di fiducia che il centrodestra impone ad un`opposizione in rivolta e ad una Lega inquieta."
Insomma, ci saranno diatribe sul Federalismo, ma a sentire Bricolo della Lega Nord, ho notato una generosa elargiazione di populismo a favore del centro-destra intero. Ma va detto che il giornalista non poteva prevederlo.

"Il Pd lascia capire che contro la «legge bavaglio», come viene chiamata a sinistra, si potrà ricorrere alla Corte costituzionale. L`ldv evoca l`ennesimo referendum e vede nel Cavaliere un`improbabile reincarnazione di Benito Mussolini."
Questa doppietta di frasi è da incorniciare: Legge Bavaglio, così viene chiamata a Sinistra. E in che altro modo la si potrebbe chiamare? Legge antiscribacchino?
Berlusconi, pardon, il Cavaliere è un improbabile reincarnazione di Mussolini.
E perchè mai? E' il capo di svariate aziende, è il capo del partito più votato, è il presidente del Consiglio, si fa le leggi ad personam per divenire un intoccabile e pure le leggi ad aziendam per assicurare un futuro immerso nell'oro ai figli.. Inoltre lo cita spesso, sia per rivalutarlo, sia per mostrarsi impotente, perchè se anche il Duce non aveva potere (sì-sì, come no..), figurarsi lui con questa Costituzione catto-comunista.
Il fatto che venga chiamato Cavaliere in quest'occasione, accentua maggiormente l'improbabilità, per il giornalista milanese, di questa rassomiglianza.

"E poi c`è l`incognita del Quirinale, che dovrà esaminare il testo finale."

Incognita? Se volete ridete pure, perchè sappiamo bene che Napolitano si sente in dovere di firmare ogni legge, tranne una ogni tanto (giusto per mostrarsi democratico e per dare un contentino ai "professionisti delle richieste al Presidente di non firmare"), perchè anche se firmasse la legge gli tornerebbe indietro e dovrebbe firmarla. E' ora che i giornalisti di giornali importanti evidenzino che il presidente della Repubblica, mandando indietro una legge, può, anzi deve, inviare anche un messaggio con sopra elencati i motivi del suo gesto, affinchè la maggioranza effettui cambi o migliorie.

"..il responso odierno del Senato segnerà una vittoria per Berlusconi."
Con una maggioranza unita contro le intercettazioni, osare parlare di un successo personale di Silvio è un'esagerazione.

Ricapitoliamo:
Se l'opposizione ha certe idee, vengono ritenute bizzarre. Se il giornalista ha titubanze sulle future mosse, in questo caso di Napolitano, il lettore non può, da bravo cittadino fiducioso nelle Istituzioni, che essere certo del mistero del futuro che può riservare di sì come dei no.
Una cosa giusta però la dice, il signor Massimo Franco:
"
Il testo è considerato un ibrido insieme insufficiente e preoccupante. Non è abbastanza restrittivo rispetto a quello che voleva Berlusconi; ma lo è comunque troppo per chi lo ritiene un colpo alla libertà di informazione."
Questo è un sentore generale, infatti per fortuna o purtroppo non sappiamo il suo punto di vista.

Orrore quotidiano 02

Il 6 giugno diedi il via alla mia rubrichetta "Orrore quotidiano" che prende spunto da uno spezzone del film "Ecce Bombo" di Nanni Moretti.
Oggi mi è sembrata la volta buona per la seconda puntata:

Tutti gli stipendi di chi ci comanda. Da oggi pubblichiamo i redditi di chi lavora negli enti pubblici. (Il Giornale)
Va bene che non comanda Silvio, ma questi sono i famosi fannulloni.

Il piacere unico del giornale fresco d'edicola. (Il Giornale)
E quello di inzozzarsi le dita col petrolio

Il miliardario morto per non pagare le tasse (Il Giornale)
Chi ha tanti soldi si inventa ogni trucco per averne sempre di più, sai che novità.

Renzo Bossi smascherato. Sotto sotto fa il tifo per l'Italia. (Il Giornale)
Io tiferei per l'Inghilterra, siccome è stata questa nazione a cospirare per l'Unità d'Italia, ma non ditelo ai giornalisti che vivono delle cazzatelle del presente.

Se Darth Vader e Winnie the Pooh vanno in analisi (La Repubblica)

Il giaguaro catturato da un profumo (La Repubblica)

Vi spiego perchè è stato inventato l'abbraccio (La Repubblica)
Per annusare le donne e per le palpatine?

Perchè Fini non rompe col il Cavaliere (Il Corriere della Sera)
Dovrei forse leggere un paginone di PiGiBattista che parla di Fini che è tornato all'ovile? Ma neanche se mi pagano!

I talebani uccidono un bambino di 7 anni (Il Corriere della Sera)
Sono talebani, che altro possono fare? Ma non è peggio quando sono gli USA o la Nato a bombardare villaggi di civili innocenti? Ma và, la guerra è sempre giusta.

A Barcellona pedoni divisi: ecco le corsie per i turisti. (Il Corriere della Sera)
Notizia che consiglio a Minzolini.

I grandi yatch in fuga dall'Italia. (Il Corriere della Sera)
Finalmente, era ora che lasciassero spazio. A chi? Ai delfini?
Ma và, ai condomini galleggianti.


Disoccupazione e tagli al welfare. La crisi adesso non diventi sociale (La Stampa).
Un pò tardi per preoccuparsene.

Costacurta: "La mia Borsa del calcio" (Il Sole 24 Ore)

Hollywood perde l'esclusiva, arriva l'Oscar fai da te (Il Sole 24 Ore)

Luttazzi: "Il video contro di me? Diffamazione" (L'unità)
Solo perchè il principale comico statunitense da cui hai copiato non può fare lo stesso con te, essendo scomparso più di 15 anni fa..

DRIIIIIIIIIIIIIIN
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
BUM BUM BUM

Tanto per scherzare: sarà proporzionato?

Gran bel nasone quello di Silvio. Sarà proporzionato al ..?


Clamorosamente si trova la versione non censurata, ma piiiccola-piccola (qui si che c'è proporzione):


Entro 3 anni sconfitto il cancro. Ma guarirà tutti?

Cosa si fa per sconfiggere il cancro?

Si levano i soldi a chi opera già contro esso, mentre li si dà a chi è in procinto di studiare nuove tecniche, come la
la MolMed che, guarda caso, ha come principale azionista Berlusconi (mia prima fonte: L'Ungormite) e uno dei suoi innumerevoli figli nel cda (quando si dice il nepot...ehm, la meritocrazia) e che, sempre per puro caso, trova sede nell'ospedale privato San Raffaele di Don Verzè, quello che finanzia studi su come campare fino a 120 anni.
Altri ci stanno già provando coi sondini, ma confido in altre tecniche meglio ancora se più invasive, così sentirò tutto l'amore dei medici e scienziati intorno a me.


Dicevamo? Sì, la MolMed sconfiggerà il cancro tramite delle pillole e, grazie a Mestranger1 che su OKNotizie ha pubblicato un documento ufficiale in versione .PDF, possiamo ufficializzare il partneraiato fra questa e la Regione Lombardia del, guarda caso, pidiellino Formigoni che la finanzierà per 1,4 milioni di Euro (neanche tanto, se vogliamo).

Bello, si potrà guarire con una delle pillole allo studio, mentre la seconda potrebbe prevenire. Basta operazioni invasive, talvolta inutili (contro cui si è scagliato recentemente Silvio e si scagliò anche il sociologo anarchico Illich, cercando senza troppa fortuna rimedi naturali. L'ho sempre detto che Silvio è anarchico e non osate fare battuta mettendo una e al posto della seconda a), ma la domanda è: se ne produranno tante per tutti? Essendo una società privata saranno prima offerte magari ai clienti ricchi del S.Raffaele e poi vendute, producendone poche, con un elevato prezzo?

Come funzionano queste cose? Chi lo sa, lo dica.
Io so che in Veneto, se sei troppo
handicappati, non gli garba tanto curarti..

9 giugno 2010

Poco potere: a causa di?

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Lui prima dice che il potere ce l'hanno più o meno i gerar..ehm i ministri, ora dice che il potere non ce l'ha a causa della
Costituzione catto-comunista..

Ma perchè non nomina mai le banche e l'FMI?
Paura di fare la fine di Kennedy? Ah no, è vero, gli unici assassini sono gli aquilani, disposti a sparare a causa delle inchieste della Magistratura sui vertici della Protezioni Civile per il mancato allarme del terremoto. Ennesima "gaffe" (eufemismo) per screditare i pm.

Per fortuna che in nostro e suo soccorso giungono quelli de Il Giornale (clamorosamente della famiglia Berlusconi), asserendo che chi comanda sono gli statali impiegati negli enti.

Ah, lui è Silvio Berlusconi, il re degli slogan.

Giustamente Bersani dice: "Se non gli piace (la Costituzione, ndb) se ne vada a casa" anche perchè, aggiungerei io, sopra ci avrebbe leggerissimamente giurato un pò di volte..

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Internet per la pace

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Nuovo prodotto tecnologico con, che combinazione, la pagina di un grande quotidiano americano.

A cosa serve Internet? E' un mezzo rivoluzionario? Verremo censurati? O verremo incentivati?

E' giusto porsi domande sull'utilità di Internet, se questa rete mondiale di computer possa suggellare cambiamenti oppure no
.
E' un ottimo mezzo per far circolare informazioni ed opinioni da parte di tutti, cosa mai successa nella storia, ma non è detto che raggiungano una moltitudine di persone, poichè articoli e files di ogni tipo subiscono il verdetto di motori di ricerca e aggregatori di notizie.
Non c'è un'entità superiore che metta al primo posto gli articoli più pensanti e pesanti, ma una maggioranza che sancisce la supremazia, ad esempio, dei combattenti contro il "regime berlusconiano". Se non parli di Berlusconi, muori. Allora tanto vale lavorare per lui, in Mediaset, al TG1 o al Corriere della Sera e, anzichè morire, fare la bella vita.

Ci può essere libertà d'espressione, ma soprattutto di circolazione delle idee, delle notizie, se Internet è al soldo dei motori di ricerca di proprietà di grandi aziende?
Questi possono mettere al primo posto siti e blog che hanno più visite, anzichè quelli con informazioni più certe, meno faziose, più generali e quindi interessanti, etc.; possono censurare o possono creare e modificare filtri in base al Paese nel quale operano. Non c'è ancora, che io sappia, un motore di ricerca popolare e, anche se esistesse, rischierebbe lo stesso di attuare la censura, siccome ogni Stato, ogni governo, fa pressioni alle aziende delle telecomunicazioni per spiare i cittadini.

I mass-media ultimamente parlano molto di Internet, ma visionando i loro servizi è chiaro come questo strumento venga visto come un fine, come venga sfruttato per meri fini commerciali e privatistici e non come mezzo per lo scambio di vedute personali fra migliaia se non milioni di persone sconosciute che, facendo ciò, possono giungere ad una consapevolezza diversa da quella offerta dal sistema corporativistico dell'informazione che mira tutto nell'accentrare l'attenzione su ciò che nagiva sopra il nostro sistema piramidale e non sul sistema stesso.

Abbiamo dunque sia quotidiani che telegiornali di ogni tipo e specie che, usando i nuovi strumenti atti alla consultazione dei siti web, come i nuovi cellulari della Apple o quello di Google, parlano di informazione, di grandi novità, quando ciò che recepisco non è che un allungamento dei loro tentacoli verso i nostri pensieri, soprattutto quando siamo all'aria aperta, dove solitamente siamo soli coi nostri pensieri.

Il futuro si prospetta cupo: i giornalisti che prima erano intransigenti verso i giovani che ascoltavano musica con l'ausilio degli auricolari, nel mentre che venivano trasportati come buoi dalla casa alla scuola coi mezzi pubblici (ovviamente esaltando sia la scuola che i trasporti, bleah), ora, chissà come mai, diventano promotori di altrettanto alienanti prodotti tecnologici portatili.

Già ora coi cellulari che dobbiamo costantemente tenere accesi, pena l'essere tacciati di bizzarria, è impossibile evadere; nel prossimo futuro quando tutti avremo sempre l'informazione a portata di tasca, sarà impossibile non commentare in ogni luogo, sia ameno che desolante, gli ultimi reati di questo politico o quell'industriale, reati che, in un mondo basato sull'accumulo, sono inevitabili, ma l'importante sarà non mettere mai in dubbio questo nostro mondo "civile" e soprattutto da esportare!

Troppe informazione dunque, e soprattutto da parte dei grandi.
No, Internet non merita il Nobel per la pace, ma il premio come miglior futuro incubo e miglior creatore di zombie.

Link:
Impigliati nella Rete. Paolo Landi

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Cos'è la povertà?

Ho appena inviato una lettera (e-mail) al direttore de La Stampa, Mario Calabresi, siccome nel suo quotidiano si parla e si parlerà di lotta alla povertà nel mondo.

"Cos'è la povertà?"

Gentile direttore,

in questi ultimi giorni si torna a parlare di povertà da combattere nel "Terzo Mondo", ma è bene avere una visione ampia, non limitata alla nostra concezione di benessere e povertà, senza mettere certi Paesi all'ultimo gradino di un podio che in realtà non esiste.

Sono tantissime le persone, sia infanti che adulti, che soffrono la fame, ma non vivono in questa condizione perchè guadagnano meno di 1 dollaro al giorno, ma perchè il loro territorio si è depauperato per le più varie cause: siccità, desertificazione, grandi dighe, monocoltura intensiva, impossibilità nel riconvertire terre considerate perdute.
Se gli affamati, di qualsiasi Continente e Paese, ottenessero 2, 5, o anche 10 dollari al giorno non cambierebbe nulla, poichè nel loro sistema si bada al cibo e agli attrezzi auto-prodotti, non al consumo di merce che, da noi, rende un bambino povero e infelice se non ha un pupazzo o una figurina.
Inoltre significherebbe obbligarli nel dedicare la loro vita al guadagno individuale, creando una società egoista in perenne lotta col prossimo.
Puntare sui soldi significa dunque eliminare ogni speranza per un loro futuro composto di convivialità. Se in certe zone la situazione è disperata, come prima cosa bisogna renderli autonomi. Ai soldi si deve badare nel futuro, come secondo problema.


Anche scolirazzare i bambini è un pericolo, poichè esportando il nostro sistema d'istruzione obbligatorio (in questo caso i 5 anni delle elementari) non gli verrebbero insegnate tecniche agricole, ma si creerebbe semplicemente un popolo istruito in modo astratto e una massa di disoccupati che non vorrà più chinarsi sulla terra, considerando che i maestri non danno insegnamenti su come procacciarsi il cibo. Inoltre si creerebbe una forte disparità fra chi ha potuto istruirsi e chi no, causa età, malattia o perchè costretto a coltivare e cacciare. Il colmo sarebbe che gli istruiti prendessero in giro i contadini poichè sprovvisiti di titolo di studio caduto dall'alto.

Non c'è bisogno di scuole e di maestri, ma di agricoltori generosi, anche africani, che hanno saputo ridare vita ai loro terreni e territori considerati ormai persi.
Spero che i poveri del mondo si diano una mossa prima del nostro arrivo e dei bisogni che costruiremo su misura per loro, o faranno parte della massa degli schiavi moderni che lavorano 12 ore al giorno per 6-7 giorni a settimana per produrre i nostri telefonini, sperando un giorno di acquistarne uno anch'essi.

Link:
"Non sopporto la solidarietà" ItaliasenzaValori

8 giugno 2010

Propaganda e status quo

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Nei media, che siano telegiornali o quotidiani, sorgono delle problematiche, nate non dalla popolazione, riguardanti temi importanti per cui si mira a trovare una soluzione.

Lo scambio di opinioni è cosa buona e giusta, ma e' evidente che per non risolvere totalmente un problema vengano usati artifici intesi come dibattiti, affinchè quel problema entri nella testa di tutte le persone e non sia più depennabile.
Per averne la certezza lo si amplia o lo si crea solo grazie a qualche evento temporaneo, in modo che comunque la causa scatenante rimanga intatta.
Dei professionisti della politica o degli strateghi militari hanno degli obiettivi?
Vengono portati alla conoscenza dei cittadini le varie soluzioni ideate da loro, e la gente è così costretta a discutere e scegliere fra una manciata di opzioni, senza trovare il "cancro da estirpare", che diverrà una sorta di "pietra filosofale".

Qualche esempio:

C'è la crisi economica che attanaglia tutta l'Europa? Abbiamo un debito pubblico esplosivo?
Si dibatte sulle riforme necessarie atte a far crescere il PIL, ma nessuno mette in dubbio i suoi limiti composti ad esempio dall'obbligo di una crescita infinita, dal considerare positivo il consumismo e quindi l'inquinamento ed una vita svenduta al commercio e alle industrie, dalla cementificazione che deturpa il paesaggio, distrugge la natura e annienta la produzione agricola, lo spreco di energia elettrica, dal non considerare gli scambi, i baratti, il volontariato che non generano spreco, ma fiducia verso il prossimo. In questo modo si incentiva un dannoso consumo che annienta la vita ed è tutto a vantaggio degli industriali che, guarda caso, sono i finanziatori dei mass-media ed anche i primi amici dei politici quando non lo sono anch'essi.

E nessuno bada alle cause del debito pubblico, ma sembra venga considerata una cosa normale la sua crescita, una cosa verso cui nessuno sa trovare una soluzione definitiva, se non quella di tagliare il welfare, che quindi diventa un'apprezzata soluzione e, anche in questo caso, i pochi privati che detengono la maggior parte del capitale sono contenti.

C'è una guerra in Afghanistan in cui siamo coinvolti?

Innanzitutto la si chiama, almeno inizialmente per farla digerire a tutti, "Missione di pace" (e parlare di pace con le armi addosso è l'atto più sadico e cinico che io possa immaginare) e si menziona come giustificazione il terrorismo, che fa meno vittime degli eserciti, e "l'esportazione della democrazia per il povero popolo afgano", come se questo ce l'avesse chiesto o come se scegliere fra 2-3-4 partiti di islamici poco differenti fra loro, sia sinonimo di libertà.

Dopo aver dibattuto sulla Costituzione per cercare di capire se consente o meno l'uso delle armi all'estero, cala il silenzio più totale, anche sui costi (l'unico settore che non viene mai colpito dalla crisi è la Difesa), poichè i dirigenti dei mezzi di comunicazione di massa (comandanti dai politici e dagli industriali che dalle guerre guadagno miliardi, oltrechè dai militari con le loro medagliette sul petto), con altri incessanti dibattiti nascondono la questione, sperando che il popolo se ne dimentichi e, non portato alla conoscenza di massacri ed altre "amenità" necessarie, la immaginino come una vacanza in stile "Deserto dei Tartari".

Se ne torna a parlare solo quando muore un militare della propria nazione, come la news di un fulmine che ha fatto secco un turista a Rimini di cui non si sa nulla sulla sua vita fino a quel momento, e solo quando lui muore escono dal letargo i politici e litigano sul fatto se sia giusto o meno uscire da questa missione. Si possono bombardare villaggi di civili, ma si piange solo quando muore uno con le armi con la bandiera di una determinata nazione.
La propaganda mette il turbo per colpire i nemici dell'elite, sfruttando il senso patriottico insito in ogni bravo cittadino, ma scansa le notizie sul numero dei morti che il proprio Stato crea, incrementa. I media sposano le cause delle guerre e il dissenso è ammesso solo per fatti a noi vicini: morte di un soldato, appunto, o discussione sui costi.

In questo modo nessuno in Tv e sui giornali parla del perchè si ricorre ad una guerra. Nessuno si chiede se avrà una conclusione entro tempi brevi, del perchè proprio in quella zona, chi ha creato e finanziato i terroristi e così via.
In conclusione la guerra è giusta.


Nell'Abruzzo post-terremoto ci sono migliaia di sfollati a distanza di più di un anno, ci sono pm che indagano sul mancato allarme da parte degli esperti della Protezione Civile e del Cnr, nelle "tendopoli" ci fu una sorta di dittatura della Protezione Civile, poichè era vietato riunirsi e compiere volantinaggio?
Cavolate: i Tg mostrano le nuove perfette casette per alcuni fortunati gioiosi che col loro sorriso cancellano le lacrime di chi è ancora lontano dalla propria casa d'origine e da amici e parenti e continua a vivere nel dramma; la Protezione Civile di San Guido viene incensata siccome risponde alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e addirittura, più che il dramma degli aquilani, si parla del possibile attentato agli uomini al comando di Super Guido, sicuramente aizzati dalla folle e anti-italiana Sabina Guzzanti.
I problemi vengono completamente rovesciati.

Ci informiamo dalla casta degli appartenenti all'Ordine dei Giornalisti che come padroni hanno miliardari azionisti di ogni istituto, azienda, etc.?
Peccato veniale se solo un laureato e un iscritto, o un raccomandato servile, può scrivere sui giornali nazionali e farsi leggere da milioni di connazionali, molto meglio scendere in piazza perchè l'amico dei loro padroni editori, Berlusconi, legifera un bel "bavaglione" ricco anche di multe.
Sui giornali il termine "regime" compare solo quando i giornalisti e gli editori vengono colpiti. Tutte le altre leggi vergogna che passo dopo passo creano un vero regime, sono leggi da discutere animatamente nei salotti Tv per poi, a fine puntata, salutarsi con un bel sorriso e al diavolo chi muore in galera e i respinti in Libia alla faccia della nostra civiltà occidentale. Son cose che capitano, ma se ne parliamo poi chi ci aiuterà a difendere i nostri privilegi, chi andrà in giro a consumare con la mente vuota e quindi leggera? Se la gente non spende, addio pubblicità e addio al nostro bel lavoro..

Boom di divorzi e di omicidi in famiglia.
Nessuno osa mettere in dubbio l'istituzione della famiglia, infatti dopo notizie drammatiche relativa ad essa, compare magicamente una buona nuova sui bebè appena sfornati dalle dive.
Poco importa se in famiglia si crea, molte volte da subito o in quasi tutti i casi col passare del tempo, lo stesso rapporto che c'è fra carcerato e secondino, poco importa se è il regno del patriarca, del padre-padrone che si esalta tramite i suoi possessi materiali e anche fisici su moglie e figli, con questi che cresceranno in un ambiente dalle vedute ristrette.

La famiglia, dal mio punto di vista, non ha alcun motivo di esistere, infatti venne inventata nell'antichità, quando non esisteva l'esame del DNA, per assicurare al maschio la certezza della paternità.
La donna (femmina) era imprigionata (oh sì, poteva uscire, ma tanto c'era la cintura di castità che si apriva con una chiave, come fosse la porta di casa o una cassaforte) nella proprietà del virile maschio e per lui doveva (ehm..deve) sbrigare faccende domestiche e assicurargli una prole (sfornare figli a gogò). Ovvio che allo Stato piaccia e la incentivi. Più futuri cittadini=crescita Pil=maggiori entrate fiscali.
Per la donna è una forzatura, un obbligo, infatti matri-monio significa proprio "obbligo della donna", ma questo neanche le enciclopedia lo dicono.

Molto meglio, nei Tg, discutere di come risolvere il problema dei litigi tramite psicologi e, prima, accordarsi tramite un avvocato. Cosa non si fa per rilanciare l'economia!

Insomma, è come se la televisione, e gli altri mezzi, ci imboccasse dei temi e noi dovessimo per forza analizzarli, anzichè dire subito un secco sì o un secco no.

Link:
"L'inquietante rassicurazione della TV" Italia Senza Valori

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5 anni di sollazzo in meno

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Il mondo non gira proprio come vorrei io. Ricordo che durante il primo anno di scuola superiore pensavo che non avrei retto per 5 anni (che per me divennero 6 non a caso) e, cosa succede ora? Che le lavoratrici statali andranno in pensione non più a 60, bensì a 65 anni, in perfetta parità coi lavoratori, lavorando quindi 5 anni in più.

A molti sembrerà giusto per l'uguaglianza (termine orribile) dei sessi e per le condizioni economiche attuali (crollasse una volta per sempre questo sistema, sarebbe meglio, anzichè vivacchiare distruggendo ogni cosa), ma le donne del Sud Europa sono ancora sottomesse in famigghia (volevo dire famiglia, scusate): sono loro che cucinano, lavano, stirano, cuciono e stanno coi figli piccoli.

Non dobbiamo farci ingannare dai volti sereni e tirati di Edwige Fenech e Ornella Muti.

E noi giovani?
Vivremo di più (beh noi sì, i cinesi e i nigeriani nelle miniere, dove lavorano per noi, non penso) e allora becchiamoci anche noi 5 anni di lavoro in più, quel che è giusto è giusto, le industrie poverine sono in crisi e dobbiamo darci dentro se vogliamo che lo Stato incassi tanti bei soldini per le auto blu o i cacciabombardieri. La Patria prima di tutto!
Ma lavorare da vecchi e stare in pensione da giovani, no eh?

PS: per tutti i comunisti in lettura, sappiate che non è colpa di Silvio, ma dell'infingarda UE, anche se forse i nostri dissestati conti..contano.

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La verità delle fogne

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I miserabili esistono a causa di chi si gode la vita


Il mondo viene comandato dai ricchi che molto spesso sono nepotisti, ma senza i miserabili, la cui condizione di povertà non viene risolta volutamente come per creare caste di "intoccabili", tutto crollerebbe.

I potenti si danno arie
, parlano vaporosamente di democrazia, diritti e progresso, di sviluppo che porta benessere, ma alla fine siamo davvero tutti uguali e lo si nota negli escrementi e nelle gesta umane tutte clamorosamente vittime della carne.
Nei rifiuti più in senso lato, invece, si nota l'uguaglianza degli umani in quanto divoratori come animali, ma c'è anche disparità perchè il povero subisce il rumore, l'inquinamento e la quantità di materiale gettato e sprecato dal ricco.


C'è questo estratto dal libro "I miserabili" di Victor Hugo che trovo geniale:


"La fogna è un filosofo cinico. Dice tutto. Questa sincerità dei rifiuti ci attira, riposa l'animo. Quando, alla superficie, si è passato tutto il tempo a subire lo spettacolo delle grandi arie prese dalla ragione di Stato, dai giuramenti, dalla saggezza politica, dalla giustizia umana, dalle probità professionali, dai rigori della posizione, dalle toghe incorrutibili, è veramente un sollievo scendere in una fogna e vedere della melma indubitabile."

Che il benessere di cui parlano questi tronfi potenti sia una truffa colossale è semplice da capire: noi viviamo beatamente usando computer, automobili, lavorando in industrie ipertecnologiche grazie al petrolio e ad altri combustili fossili, nostri schiavi energetici senza i quali saremo ben poco superiori agli animali, e molti prodotti che acquistiamo con superficialità, sia tecnologici che tessili, sono prodotti da poveri operai cinesi, schiavi umani, per conto di multinazionali occidentali.
Più si cerca di diffondere benessere (sviluppo economico, industriale), più le risorse vengono "spremute" e più i nostri schiavi cinesi, indiani, rumeni, nigeriani e messicani sono costretti a lavorare con la bocca cucita.
Spaventati?
Stasera tranquillizzatevi mandando 1 sms in beneficenza per i poveri bambini negri del mondo e domani potrete continuare senza problema a dar da mangiare alle nostre aziende belve.


Diciamo che ogni "bella persona" che vediamo sorridente, ha indirettamente almeno 1.000 schiavi sotto di sè.

Link:
"111 bambini morti nelle miniere di oro in Nigeria" Peacelink
"Suicidi nella fabbrica cinese della Apple" La Repubblica

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7 giugno 2010

Quello che non voleva mettere le mani nelle tasche degli italiani

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Ma Berlusconi non era quello che voleva abbassare le aliquote..
che mal digeriva il divieto del pagamento in contanti..
che a differenza della Sinistra lui non avrebbe mai messo le mani nelle tasche degli italiani?


Gli italiani lo avrebbero votato anche per queste cose, non solo per la "caccia al negher".

L'aliquota più alta dell'IRPEF rimane del 43%
, non scende al 33% come nei suoi sogni e, inoltre, i super-manager dovranno versare il 10% dei ricavi da bonus e stock-options.

Leggendo il
Corriere della Sera, però, sembra che questa idea sia più populista che altro, infatti porterà ben pochi soldi nelle casse dello Stato, perchè i banchieri hanno un trucco e perchè potrebbe colpire certamente molti più ricchi, invece..:
"
Ecco dunque un'aliquota addizionale del 10% sulla parte variabile delle retribuzioni che superi il triplo della parte fissa. Si dà il caso, però, che questo non accada più dal 2007: da quando la Banca d'Italia esortò le banche a contenere la componente speculativa dei compensi. E oggi i banchieri sono ben felici di rafforzare il fisso. Il decreto azzoppa un cavallo morto."
Mucchetti prosegue chiedendo "
Perché colpire un banchiere e non un manager industriale con una retribuzione analoga? E perché trascurare l'imprenditore o l'azionista di riferimento che esalti il rendimento a breve termine del capitale ricorrendo alla leva finanziaria nella stessa, esagerata e pericolosa misura del più arrembante private equity?" e perchè medici e magistrati che svolgono lavori imprescindibili si dovranno sacrificare, mentre ciò non avverrà per assicuratori, speculatori immobiliari, notai, avvocati ed ereditieri milionari?
Insomma, si colpiscono sempre e solo gli statali, tanto i manager hanno le loro scappatoie.

Gli impiegati statali invece dicono addio agli aumenti per 4 anni (2010-2013).
Certo, a questi non vengono presi direttamente soldi, ma c'è sempre l'inflazione, il rincaro di ogni merce e servizio, per depauperare i loro già esigui conti correnti.

Agli invalidi sarà alzata la percentuale di invalidità atta a fargli ricevere la pensione (dal 75 all'85%).

La soglia per la tracciabilità dei pagamenti passa da €12.500 a €5.000.

Gli automobilisti che percorrono le autostrade e i loro raccordi, da luglio dovranno subire i rincari nei tratti gestiti dall'Anas, compresi primi 108 km della Salerno-Reggio Calabria, il Grande Raccordo Anulare e la superstrada Torino-Caselle (aeroporto).

Ora capisco perchè disse che lui non ha potere
. Ha ragione, anche se il ddl intercettazioni sembra scritto proprio da lui..

Comunque, per chi non l'avesse ancora capito, siamo nelle mani dell'FMI e Berlusconi può dire tutto ciò che vuole, ma sappiate che le sue frasi sono e rimangono barzellette. Anche se le tasse che Comuni e Regioni saranno costretti ad alzare causa minori finanziamenti dallo Stato saranno reali come macigni, come già successo nel recente passato con l'abolizione ICI (se nel vostro paese stanno costruendo a tutto spiano distruggendo il paesaggio e il territorio, ora sapete il motivo).

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