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27 marzo 2010
Minzolini, beccati questo e stà zitto!
Inutile scrivervi le lamentele di Minzolini riguardanti la multina che l'AGcom ha spedito con la posta prioritaria al suo TG1 e al TG5 per non aver rispettato la par condicio.
Come se non bastasse questo squilibro e il fazioso ed ignorante Minzolini, ecco che, parlando delle corna spunta il diavolo (o una cosa simile), ovvero Berlusconi che dice: "Multate Santoro!!!" Ma come...un garantista come lui...(Fonte: Repubblica)
Voglio parlarvi di questa sera dove, un pò come ogni altra sera ed ogni giorno (ed ogni mattina ed ogni notte), i giornalisti del TG1 sono venuti ancora una volta meno al loro dovere professionale, infatti anzichè approfondire dei fatti, si sono limitati a svolgere un ruolo da portavoce.
E questo almeno in 2 casi:
1-Berlusconi incontra Gheddafi e riesce a far eliminare le sanzioni libiche verso la Svizzera (i giornalisti del TG1 non spiegano il motivo del loro esistere e neanche io ho voglia di farlo) e, tocco finale "per Berlusconi si è risolto un problema che avrebbe potuto avere ripercussioni per l'intera Europa".
Abbiamo, pardon, ha risolto un possibile conflitto mondiale e cosa aspettiamo a ringraziarlo supinamente? AHAHAH
2-Servizio papale a difesa della Chiesa S.p.A. e di Ratzinger, accusati dai media stranieri
(ovviamente non viene menzionata la testata, cioè il New York Times, perchè, furbescamente, in questo modo gli italfessi possono pensare che siano accuse lanciate da qualche schizzinoso giornale comunista francese) di aver taciuto sui casi di pedofilia riscontrati dalla stessa Chiesa e via dicendo, riportando verso la fine del servizio questa frase: "mai nessuno come Ratzinger ha lottato contro la pedofilia" AHAHAH No scusate, c'è poco da ridere, perchè probabilmente è vero, ma secondo voi un capo di un'istituzione (o di una multinazionale) in crisi può permettersi il rischio di cacciare via gli ultimi preti rimasti? No, infatti quando li scopre con le "mani" nella "marmellata" li sposta e basta. E questo è avvenuto ed avviene sia negli USA che in Irlanda ed in Italia.
Penso che questi "giornalisti" siano scontenti del loro lavoro e stiano cercando di farsi assoldare dal loro capo Silvio per Zelig!
La TV ha invaso il Web
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Come avrete notato non ho parlato del "più grande evento italiano sul web!", ovvero Annozero in versione non ufficiale, soprannominato per l'occasione Raiperunanotte (Rai?).
Pochi mesi fa scrissi un articolo critico su Beppe Grillo (sulla sua censura, sulla sua illiberalità, egocentrismo, ecc. - link) e, così come lui odia il confronto, il dialogo, una politica civile, ecco che nel salotto buono, e forse moralista, di Santoro, Travaglio, Vauro and friends, ci si comporta come dei berluscones qualsiasi.
Sì, perchè nonostante loro siano per "l'informazione libera" come ieri ha ribadito anche Luttazzi (libera da chi e/o cosa? Forse libera dai loro ego, ma ci vorranno decenni per liberarci da questo male) e siano quindi contro la censura, il gruppo era formato dai soliti noti più qualche big come ospite (Luttazzi appunto, poi Benigni, Monicelli, Gabanelli, ecc.) che, guarda caso, puntavano il dito contro Berlusconi e il modo di gestire il "sistema Italia" in questi ultimi 15-20 anni, fregandosene di gente che viene censurata anche da loro.
Si pensi infatti all'ex giornalista di Report, Barnard, o si pensi ai cospirazionisti del web che parlano di scie chimiche e signoraggio, ad esempio.
Il web, il grande web, il più grande evento del web! Ma quale web!
Lo show di ieri era l'invasione del web da parte della tv!
Nonostante questa conclusione possa essere alla portata di tutti, centinaia di migliaia di internauti si sono collegati, ieri sera, nei siti che han trasmesso la diretta in streaming di Annozero, perchè di questo in astinenza (neanche un mese di assenza da Rai Due!), probabilmente a causa dell'ipnotica sigletta.
Ragazzi, "è una cosa pazzesca", c'è da fare una rivoluzione: non si può stare un mese senza i "talk show", ovvero senza i programmi di approfondimento politico! Scherzi, con un mese così, Berlusconi si accaparrerà altri milioni di voti, se invece Annozero andasse in onda glieli leverebbe sicuramente ahah
E allora via, doniamo soldi alla cricca Santoro&Travaglio, anche te che non hai mai fatto nulal per il prossimo, forza, non puoi non lasciarti trascinare da quest'onda (il viola sarebbe ora di rimetterlo nell'armadio) che trascina la libertà (giusto la parola, non esageriamo!) verso le nostre cementificate coste, pena il saluto schifato degli altri blogger e vicini di casa.
Un pò di vero web c'era: qualche blogger per scrivere la cronostoria "live" del "più grande evento italiano della storia del web".
Ragazzi, guardate come sono magnanimi questi vips della tv: da veri leader(s) dell'informazione libera ospitano dei giovani blogger che, essendo liberi e avendo sicuramente uno spirito critico, la critica maggiore (l'unica, anzi) l'hanno riposta verso i cantanti Venditti e Morgan (e i potenti in coro, come Aldo Giovanni e Giacomo, dicono: "Ci stiamo caccando sotto!").
Questo lavoro penso che sia assimilabile a quello dei vari Feltri e Belpietro verso Berlusconi: una bella leccata.
Nel web c'è qualche rinomato blogger che propone l'astensionismo perchè la democrazia rappresentativa non consente, a noi comuni cittadini, di prendere alcuna decisione all'infuori della X sulla scheda elettorale e, allo stesso tempo, tesse le lodi di questo "programma-carrozzone" in cui se vuoi affrontare altri argomenti e problemi vieni tenuto a debita distanza.
E' un antisistema che diventa sistema. C'è una sorta di forte bipolarismo, in cui A è il sistema conosciuto da tutti e B, da anti, data l'autorevolezza e dato il potere ormai acquisito, copia le caratteristiche di A verso il resto della popolazione. Allora perchè parlare del programma, dei giornalisti e degli altri ospiti se la gente veramente libera viene censurata e non ascoltata? Lasciamo che si parlino fra loro e prima o poi il loro castello crollerà.
Sui blog di Grillo e de Il Fatto Quotidiano sono numerosi i casi di messaggi di comuni internauti scomparsi nel nulla...
Ecco perchè il vispo salotto santoriano non mi ha entusiasmato.
Lo ringrazio solo per averci resi edotti con gli interventi del simpatico Cornacchione e per la cover degli Elio e Le Storie Tese della sanremese canzone "Italia Amore Mio".
Come volevasi dimostrare, a destra venerano Berlusconi, a sinistra i "giornalisti liberi" e intanto la massa rimane tale e quale a prima: pecorona.
Tolta la carie Berlusconi, avanti col dolore Santoro&Travaglio alla milza.
PS: io la faccio nel vaso, non sono mica uno zozzone :)
Come avrete notato non ho parlato del "più grande evento italiano sul web!", ovvero Annozero in versione non ufficiale, soprannominato per l'occasione Raiperunanotte (Rai?).
Pochi mesi fa scrissi un articolo critico su Beppe Grillo (sulla sua censura, sulla sua illiberalità, egocentrismo, ecc. - link) e, così come lui odia il confronto, il dialogo, una politica civile, ecco che nel salotto buono, e forse moralista, di Santoro, Travaglio, Vauro and friends, ci si comporta come dei berluscones qualsiasi.
Sì, perchè nonostante loro siano per "l'informazione libera" come ieri ha ribadito anche Luttazzi (libera da chi e/o cosa? Forse libera dai loro ego, ma ci vorranno decenni per liberarci da questo male) e siano quindi contro la censura, il gruppo era formato dai soliti noti più qualche big come ospite (Luttazzi appunto, poi Benigni, Monicelli, Gabanelli, ecc.) che, guarda caso, puntavano il dito contro Berlusconi e il modo di gestire il "sistema Italia" in questi ultimi 15-20 anni, fregandosene di gente che viene censurata anche da loro.
Si pensi infatti all'ex giornalista di Report, Barnard, o si pensi ai cospirazionisti del web che parlano di scie chimiche e signoraggio, ad esempio.
Il web, il grande web, il più grande evento del web! Ma quale web!
Lo show di ieri era l'invasione del web da parte della tv!
Nonostante questa conclusione possa essere alla portata di tutti, centinaia di migliaia di internauti si sono collegati, ieri sera, nei siti che han trasmesso la diretta in streaming di Annozero, perchè di questo in astinenza (neanche un mese di assenza da Rai Due!), probabilmente a causa dell'ipnotica sigletta.
Ragazzi, "è una cosa pazzesca", c'è da fare una rivoluzione: non si può stare un mese senza i "talk show", ovvero senza i programmi di approfondimento politico! Scherzi, con un mese così, Berlusconi si accaparrerà altri milioni di voti, se invece Annozero andasse in onda glieli leverebbe sicuramente ahah
E allora via, doniamo soldi alla cricca Santoro&Travaglio, anche te che non hai mai fatto nulal per il prossimo, forza, non puoi non lasciarti trascinare da quest'onda (il viola sarebbe ora di rimetterlo nell'armadio) che trascina la libertà (giusto la parola, non esageriamo!) verso le nostre cementificate coste, pena il saluto schifato degli altri blogger e vicini di casa.
Un pò di vero web c'era: qualche blogger per scrivere la cronostoria "live" del "più grande evento italiano della storia del web".
Ragazzi, guardate come sono magnanimi questi vips della tv: da veri leader(s) dell'informazione libera ospitano dei giovani blogger che, essendo liberi e avendo sicuramente uno spirito critico, la critica maggiore (l'unica, anzi) l'hanno riposta verso i cantanti Venditti e Morgan (e i potenti in coro, come Aldo Giovanni e Giacomo, dicono: "Ci stiamo caccando sotto!").
Questo lavoro penso che sia assimilabile a quello dei vari Feltri e Belpietro verso Berlusconi: una bella leccata.
Nel web c'è qualche rinomato blogger che propone l'astensionismo perchè la democrazia rappresentativa non consente, a noi comuni cittadini, di prendere alcuna decisione all'infuori della X sulla scheda elettorale e, allo stesso tempo, tesse le lodi di questo "programma-carrozzone" in cui se vuoi affrontare altri argomenti e problemi vieni tenuto a debita distanza.
E' un antisistema che diventa sistema. C'è una sorta di forte bipolarismo, in cui A è il sistema conosciuto da tutti e B, da anti, data l'autorevolezza e dato il potere ormai acquisito, copia le caratteristiche di A verso il resto della popolazione. Allora perchè parlare del programma, dei giornalisti e degli altri ospiti se la gente veramente libera viene censurata e non ascoltata? Lasciamo che si parlino fra loro e prima o poi il loro castello crollerà.
Sui blog di Grillo e de Il Fatto Quotidiano sono numerosi i casi di messaggi di comuni internauti scomparsi nel nulla...
Ecco perchè il vispo salotto santoriano non mi ha entusiasmato.
Lo ringrazio solo per averci resi edotti con gli interventi del simpatico Cornacchione e per la cover degli Elio e Le Storie Tese della sanremese canzone "Italia Amore Mio".
Come volevasi dimostrare, a destra venerano Berlusconi, a sinistra i "giornalisti liberi" e intanto la massa rimane tale e quale a prima: pecorona.
Tolta la carie Berlusconi, avanti col dolore Santoro&Travaglio alla milza.
PS: io la faccio nel vaso, non sono mica uno zozzone :)
26 marzo 2010
Tutto il verde di Silvio
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Silvio il palazzinaro indomito degli anni '70, quello di Milano 2 e Milano 3, ovvero quartieri isolati da Milano (quindi chiamarli col nome di una città è esagerato) e solo per borghesi medio-ricchi, lo scorso sabato a Roma promise "più verdeee" e questo sarebbe possibile buttando giù gli eco-mostri e piantando alberi nelle zone una volta intensamente sfruttate e, sicuramente, non costruendo più case, ecc.
Forse intendeva più case nel verde e per far ciò non c'è bisogno di lui: basta costruire in campagna et voilà il verde privatizzato, recitanto e la campagna distrutta.
Il problema è che oltre al più verde, lui da sempre propone anche "più caseee" ed infatti i candidati del PDL alle Regionali, han promesso che manterranno gli impegni relativi al "piano casa" attraverso il quale i privati potranno ingrandire le loro abitazioni in casi ben determinati (vedremo..). Secondo Agnoletto "non ci sarà nessuna possibilita' di controllo sul territorio e sull'ambiente, con in piu' il rischio concreto di un ulteriore peggioramento della qualita' della vita. Non dimentichiamoci che meno di un anno fa la giunta regionale ha tolto 500 milioni di euro destinati al piano regionale di edilizia pubblica utilizzandoli per la costruzione della nuova sede della Regione (tra l'altro distruggendo il boschetto di Gioia di Milano, ndb), con tanto di eliporto per l'elicottero del governatore e giardino pensile: uno scandalo, considerato che riesce ad ottenere alloggio in case di edilizia pubblica solo il 5% di chi e' regolarmente in lista" (fonte: Asca).
Come se non bastasse ciò, ecco questa news che ha avuto secondo me poco risalto: 50.000 nuovi alloggi di edilizia popolare (link: economiafinanza).
Sono tante le famiglie in attesa di un buco: 600.000 (gulp!) secondo Tricarico dell'Anci, ma sono anche tante quelle case sfitte che vengono occupate da gente sfrattata e senza speranze. A Pisa è stata occupata una palazzina tenuta volutamente sfitta dal 2002 (link: Pisanotizie) e, secondo il Comune, il totale delle case nuove ma vuote ammonta a 4.000 case (penso alloggi, perchè 4.000 nuovi cubi mi sembra una cifra esagerata). Tempo fa, a Report, portarono alla ribalta il caso di famiglie romane che occuparono un nuovo palazzo per finti ricchi nel Sud della città e, ovviamente, desoltamente vuoto.
Sono curioso di sapere quante persone abitano e vivono (parola grossa) nel nuovo quartiere a Nord della Capitale, una zona residenziale (quindi per dare case ai poveri, verrà devastato ancora maggioramente l'agro romano) che vedete in Google Maps cliccando qui.
In ogni città e paese non hanno mai costruito, negli ultimi 20-30 anni, per i poveri, disoccupati, licenziati e sfrattati, ma sempre e solo palazzetti e palazzacci per impiegati e professionisti che, molte volte, rimangono mezzi vuoti. Pensare ora ai poveri mi sembra una presa in giro, tra l'altro con sicuri effetti dannosi, siccome le città si dovranno espandere senza senso, considerati gli errori di questo recente passato.
Berlusconi, secondo voi, poteva tenersi fuori da questo business, nonostante sia diventato multi-miliardario con i canali televisivi?
No, infatti apprendo dal sito www.stopalconsumoditerritorio.it che la società immobiliare della famiglia Berlusconi, ha in progetto un insediamento abitativo di 150.000 metri cubi ad Arcore (una Milano 4), vicino al Parco Valle Lambro che da Erba raggiunge Monza, toccando anche la campagna di Arcore (qui la mappa della restante campagna arcoriana, accanto al fiume Lambro, di cui i Berlusconi penso siano interessati ad invadere) e non penso che si tratti di palazzi per poveri..
Come se non bastassero i metri cubi di cemento armato per le case, ecco che la Lombardia rischia di avere meno verde pubblico intatto causa strade, ovvero grazie all'autostrada che collegherà Varese a Lecco, passando per Como dove si vedrà sorgere una tangenziale.
Sono due le zone in pericolo: una pineta a Sud di Varese e la brughiera a Sud di Como.
Qui e qui le mappe.
Nel secondo caso la distruzione avverrà poichè la Regione di Formigoni non vuole spendere i soldi necessari per costruire una galleria (qui un link dove poter firmare una petizione per la salvaguardia di questa zona e qui una lettera sulla pineta di Tradate).
Secondo voi è normale che per far spostare delle scatolette inquinanti di metallo, si debbano rovinare per sempre polmoni verdi, campagne rigogliose, e tutta la vita che v'è dentro, miracolosamente scampati al boom economico degli anni 50-60 dello scorso secolo?
Sviluppo e progresso significa distruggere?
Aspetto che Silvio mi indichi dove situerà il "più verde per tutti". Forse sui balconi...
Silvio il palazzinaro indomito degli anni '70, quello di Milano 2 e Milano 3, ovvero quartieri isolati da Milano (quindi chiamarli col nome di una città è esagerato) e solo per borghesi medio-ricchi, lo scorso sabato a Roma promise "più verdeee" e questo sarebbe possibile buttando giù gli eco-mostri e piantando alberi nelle zone una volta intensamente sfruttate e, sicuramente, non costruendo più case, ecc.
Forse intendeva più case nel verde e per far ciò non c'è bisogno di lui: basta costruire in campagna et voilà il verde privatizzato, recitanto e la campagna distrutta.
Il problema è che oltre al più verde, lui da sempre propone anche "più caseee" ed infatti i candidati del PDL alle Regionali, han promesso che manterranno gli impegni relativi al "piano casa" attraverso il quale i privati potranno ingrandire le loro abitazioni in casi ben determinati (vedremo..). Secondo Agnoletto "non ci sarà nessuna possibilita' di controllo sul territorio e sull'ambiente, con in piu' il rischio concreto di un ulteriore peggioramento della qualita' della vita. Non dimentichiamoci che meno di un anno fa la giunta regionale ha tolto 500 milioni di euro destinati al piano regionale di edilizia pubblica utilizzandoli per la costruzione della nuova sede della Regione (tra l'altro distruggendo il boschetto di Gioia di Milano, ndb), con tanto di eliporto per l'elicottero del governatore e giardino pensile: uno scandalo, considerato che riesce ad ottenere alloggio in case di edilizia pubblica solo il 5% di chi e' regolarmente in lista" (fonte: Asca).
Come se non bastasse ciò, ecco questa news che ha avuto secondo me poco risalto: 50.000 nuovi alloggi di edilizia popolare (link: economiafinanza).
Sono tante le famiglie in attesa di un buco: 600.000 (gulp!) secondo Tricarico dell'Anci, ma sono anche tante quelle case sfitte che vengono occupate da gente sfrattata e senza speranze. A Pisa è stata occupata una palazzina tenuta volutamente sfitta dal 2002 (link: Pisanotizie) e, secondo il Comune, il totale delle case nuove ma vuote ammonta a 4.000 case (penso alloggi, perchè 4.000 nuovi cubi mi sembra una cifra esagerata). Tempo fa, a Report, portarono alla ribalta il caso di famiglie romane che occuparono un nuovo palazzo per finti ricchi nel Sud della città e, ovviamente, desoltamente vuoto.
Sono curioso di sapere quante persone abitano e vivono (parola grossa) nel nuovo quartiere a Nord della Capitale, una zona residenziale (quindi per dare case ai poveri, verrà devastato ancora maggioramente l'agro romano) che vedete in Google Maps cliccando qui.
In ogni città e paese non hanno mai costruito, negli ultimi 20-30 anni, per i poveri, disoccupati, licenziati e sfrattati, ma sempre e solo palazzetti e palazzacci per impiegati e professionisti che, molte volte, rimangono mezzi vuoti. Pensare ora ai poveri mi sembra una presa in giro, tra l'altro con sicuri effetti dannosi, siccome le città si dovranno espandere senza senso, considerati gli errori di questo recente passato.
Berlusconi, secondo voi, poteva tenersi fuori da questo business, nonostante sia diventato multi-miliardario con i canali televisivi?
No, infatti apprendo dal sito www.stopalconsumoditerritorio.it che la società immobiliare della famiglia Berlusconi, ha in progetto un insediamento abitativo di 150.000 metri cubi ad Arcore (una Milano 4), vicino al Parco Valle Lambro che da Erba raggiunge Monza, toccando anche la campagna di Arcore (qui la mappa della restante campagna arcoriana, accanto al fiume Lambro, di cui i Berlusconi penso siano interessati ad invadere) e non penso che si tratti di palazzi per poveri..
Come se non bastassero i metri cubi di cemento armato per le case, ecco che la Lombardia rischia di avere meno verde pubblico intatto causa strade, ovvero grazie all'autostrada che collegherà Varese a Lecco, passando per Como dove si vedrà sorgere una tangenziale.
Sono due le zone in pericolo: una pineta a Sud di Varese e la brughiera a Sud di Como.
Qui e qui le mappe.
Nel secondo caso la distruzione avverrà poichè la Regione di Formigoni non vuole spendere i soldi necessari per costruire una galleria (qui un link dove poter firmare una petizione per la salvaguardia di questa zona e qui una lettera sulla pineta di Tradate).
Secondo voi è normale che per far spostare delle scatolette inquinanti di metallo, si debbano rovinare per sempre polmoni verdi, campagne rigogliose, e tutta la vita che v'è dentro, miracolosamente scampati al boom economico degli anni 50-60 dello scorso secolo?
Sviluppo e progresso significa distruggere?
Aspetto che Silvio mi indichi dove situerà il "più verde per tutti". Forse sui balconi...
23 marzo 2010
Pubblicità in città
Si fa presto, è quindi un'operazione banale, condannare la tv per la troppa pubblicità che ci propina e grazie alla quale ci fornisce vari programmi, soprattutto quando non consideriamo che il primo luogo pieno di questa propaganda consumistica è la città dei civili cittadini che come miti non hanno miti nel verso senso della parola, ma ciò che gli viene proposto e riproposto continuamente
Anche chi si crede superiore ad essa in realtà la subisce: trovandola normale ("E' normale che ci sia la pubblicità, così il Comune incassa dei soldi") non si rende conto che sposta le nostre esigenze da un ideale e astratto luogo di pace al supermercato, non si rende conto di stare attraversando un paesaggio che non gli fornisce stimoli e che è abbruttito.
Non si rende conto perchè è pubblicità esso stesso
La città è una sfilza senza fine di case, e già solo questo dovrebbe farci riflettere sul nonsenso delle città nelle quali i cittadini vengono compressi e nelle quali ogni singolo palazzo viene oscurato da un altro. E' una giungla, ma di case e lamiere, dove non c'è alcuna atmosfera nè mistero (e ne vita autentica), ma solo il di già conosciuto che è tale anche in zone mai attraversate prima. Tutte le zone infatti ci fanno sentire "a casa nostra" attraverso i cartelloni pubblicitari che uniformizzano le più diverse esistenze portandole al consumo in quel dato grande centro commerciale.
Inoltre zone anonime subiscono ancora di più questa loro condizione a causa dei cartelloni pubblicitari che coi loro colori prendono il sopravvento.
Banali cubetti atti all'abitazione, trovano una propria caratteristica vitale solo attraverso il posizionamento di cartellonistica posta nelle loro mura
E' un paesaggio venduto, il nostro contemporaneo, mai esistito prima, un paesaggio che non riesce a trasmetterci alcun senso esistenziale. Mi si può obiettare che è quasi impossibile per chiunque farlo trovare al prossimo e che anche chi dovrebbe fornircelo non ha una risposta per sè.
Il fatto è che non ci si pone affatto il problema: si attraversa la città e i suoi sobborghi non per raggiungere il nirvana, ma giusto per raggiungere un luogo lavorativo, di produzione o di venta, dalla propria abitazione che, considerando l'incremento dei rifiuti e anche del pil (a parte gli ultimi 2 anni), risulta essere una sorta di magazzino o la copia in piccolo di una vetrina che dovrà presto ospitare nuove merci (è solo la continua produzione ad incrementare con certezza il PIL, ed è la sola che ci fa mangiare senza dover coltivare ed allevare ed uccidere direttamente).
Eccoci dunque, per il dio PIL (il "Re del mondo che ci tiene prigioniero il cuore" di Battiato?), costretti ad adorare i padelloni satellitari, i decoder per i canali tv satellitari o del digitale terrestre (che presto finiranno nelle discariche per ritrovare i decoder di inizio anni '90), i cd, i cd-i, i mini-disc, i dvd, i lettori mp3, le tv, le tv lcd, al plasma, navigatori 2d e 3d (proprio noi, popolo di navigatori ahah) e così via. Tutto ciò non migliora le nostre vite, infatti possiamo goderci un qualsiasi film grazie al suo messaggio e non per via delle qualità visiva.
Lungo ogni corso la società preme contro di noi obbligandoci ad ammirare le ultime novità (presto gettate con disprezzo), intimandoci all'acquisto, pena la cacciata verso l'inferno della solitudine.
Come nel film di John Carpenter "Essi vivono", i veri messaggi che invadono la nostra vita non riguardano la bellezza, il rispetto, l'ambiente, la felicità, ma l'ubblidienza ad ogni azienda, ente, entità e l'acquisto automatico attuato senza pensieri.
Senza la pubblicità e senza i suoi messaggi più o meno subliminali, compreremo solo cose da noi ritenute davvero utili (e bello, se è il caso), invece la costante somministrazione di nuovi prodotti (piccoli, per farci desiderare di vederli grandi dal vivo) che compaiono anche nei depliants inseriti nelle nostre buche delle lettere, ce ne fà desiderare di ogni sorta.
Perchè li desideriamo e li compriamo?
Essenzialmente perchè, come detto prima, ci spostiamo per la città per andare a lavoro e quindi se produciamo, vendiamo o forniamo servizi ed in cambio otteniamo dei soldi, l'unico loro scopo sarà quello di farci comprare altra roba prodotta e venduta e questo loro scopo permierà la nostra quasi totale vita. C'è chi dona la propria vita a Dio come le monache di clausura e chi al Dio Denaro. Spesso prendo per irrazionali e pazzi i religiosi, ma la massa di gente comune lo è molto di più, nella sua fredda razionalità calcolatrice.
Ultimamente sono molte le pubblicità "verdi" con auto immerse nella foresta, con ragazze in biancheria intima stese su prati accarezzati dal sole mattutino.
Mi chiedo che senso abbiano. Io penso che senza cartelloni e la carta usata per essi, di verde reale ce ne sarebbe di più.
Oltre a spingerci all'acquisto, alcuni cartelloni dovrebbero essere riservati per messaggi verso giovani e anziani (ovvero coloro che sono fuori dal mondo produttivo), ma anche verso tutti quanti, illuminandoli con aforismi dei più diversi filosofi, anche orientali, giusto per non farli sentire spersi in città come dentro una gigantesca fabbrica il primo giorno di lavoro.
Anche chi si crede superiore ad essa in realtà la subisce: trovandola normale ("E' normale che ci sia la pubblicità, così il Comune incassa dei soldi") non si rende conto che sposta le nostre esigenze da un ideale e astratto luogo di pace al supermercato, non si rende conto di stare attraversando un paesaggio che non gli fornisce stimoli e che è abbruttito.
Non si rende conto perchè è pubblicità esso stesso
La città è una sfilza senza fine di case, e già solo questo dovrebbe farci riflettere sul nonsenso delle città nelle quali i cittadini vengono compressi e nelle quali ogni singolo palazzo viene oscurato da un altro. E' una giungla, ma di case e lamiere, dove non c'è alcuna atmosfera nè mistero (e ne vita autentica), ma solo il di già conosciuto che è tale anche in zone mai attraversate prima. Tutte le zone infatti ci fanno sentire "a casa nostra" attraverso i cartelloni pubblicitari che uniformizzano le più diverse esistenze portandole al consumo in quel dato grande centro commerciale.
Inoltre zone anonime subiscono ancora di più questa loro condizione a causa dei cartelloni pubblicitari che coi loro colori prendono il sopravvento.
Banali cubetti atti all'abitazione, trovano una propria caratteristica vitale solo attraverso il posizionamento di cartellonistica posta nelle loro mura
E' un paesaggio venduto, il nostro contemporaneo, mai esistito prima, un paesaggio che non riesce a trasmetterci alcun senso esistenziale. Mi si può obiettare che è quasi impossibile per chiunque farlo trovare al prossimo e che anche chi dovrebbe fornircelo non ha una risposta per sè.
Anche in spazi aperti, ma in realtà chiusi da staccionate e filo spinato, si sognano altri mondi, veramente liberi (veramente veri?E se sì quanto lontani dal nostro mondo?).
Il fatto è che non ci si pone affatto il problema: si attraversa la città e i suoi sobborghi non per raggiungere il nirvana, ma giusto per raggiungere un luogo lavorativo, di produzione o di venta, dalla propria abitazione che, considerando l'incremento dei rifiuti e anche del pil (a parte gli ultimi 2 anni), risulta essere una sorta di magazzino o la copia in piccolo di una vetrina che dovrà presto ospitare nuove merci (è solo la continua produzione ad incrementare con certezza il PIL, ed è la sola che ci fa mangiare senza dover coltivare ed allevare ed uccidere direttamente).
Eccoci dunque, per il dio PIL (il "Re del mondo che ci tiene prigioniero il cuore" di Battiato?), costretti ad adorare i padelloni satellitari, i decoder per i canali tv satellitari o del digitale terrestre (che presto finiranno nelle discariche per ritrovare i decoder di inizio anni '90), i cd, i cd-i, i mini-disc, i dvd, i lettori mp3, le tv, le tv lcd, al plasma, navigatori 2d e 3d (proprio noi, popolo di navigatori ahah) e così via. Tutto ciò non migliora le nostre vite, infatti possiamo goderci un qualsiasi film grazie al suo messaggio e non per via delle qualità visiva.
Lungo ogni corso la società preme contro di noi obbligandoci ad ammirare le ultime novità (presto gettate con disprezzo), intimandoci all'acquisto, pena la cacciata verso l'inferno della solitudine.
Come nel film di John Carpenter "Essi vivono", i veri messaggi che invadono la nostra vita non riguardano la bellezza, il rispetto, l'ambiente, la felicità, ma l'ubblidienza ad ogni azienda, ente, entità e l'acquisto automatico attuato senza pensieri.
Senza la pubblicità e senza i suoi messaggi più o meno subliminali, compreremo solo cose da noi ritenute davvero utili (e bello, se è il caso), invece la costante somministrazione di nuovi prodotti (piccoli, per farci desiderare di vederli grandi dal vivo) che compaiono anche nei depliants inseriti nelle nostre buche delle lettere, ce ne fà desiderare di ogni sorta.
Perchè li desideriamo e li compriamo?
Essenzialmente perchè, come detto prima, ci spostiamo per la città per andare a lavoro e quindi se produciamo, vendiamo o forniamo servizi ed in cambio otteniamo dei soldi, l'unico loro scopo sarà quello di farci comprare altra roba prodotta e venduta e questo loro scopo permierà la nostra quasi totale vita. C'è chi dona la propria vita a Dio come le monache di clausura e chi al Dio Denaro. Spesso prendo per irrazionali e pazzi i religiosi, ma la massa di gente comune lo è molto di più, nella sua fredda razionalità calcolatrice.
Ultimamente sono molte le pubblicità "verdi" con auto immerse nella foresta, con ragazze in biancheria intima stese su prati accarezzati dal sole mattutino.
Mi chiedo che senso abbiano. Io penso che senza cartelloni e la carta usata per essi, di verde reale ce ne sarebbe di più.
Oltre a spingerci all'acquisto, alcuni cartelloni dovrebbero essere riservati per messaggi verso giovani e anziani (ovvero coloro che sono fuori dal mondo produttivo), ma anche verso tutti quanti, illuminandoli con aforismi dei più diversi filosofi, anche orientali, giusto per non farli sentire spersi in città come dentro una gigantesca fabbrica il primo giorno di lavoro.
22 marzo 2010
E' colpa di Internet
Dei ragazzini costruiscono una bomba carta grazie ad istruzioni trovate su un sito Internet?
E' colpa di Internet!
Case discografiche e catene di negozi di film in noleggio sono in crisi e chiudono?
E' colpa di Internet!
Queste sono due affermazioni che ho sentito e letto in questi due ultimi giorni su tv e carta stampata.
Ma chi è Internet, un signore che fa da capro espiatorio?
Perchè nessuno parla invece del lavoro che Internet dà, grazie ai maledetti mp3, mpeg e jpg, attraverso la produzione e vendita di cd-rom vergini e hard disk?
Io in passato mi sono già espresso sulla pirateria e provo a riassumere il mio sempreverde pensiero: le canzoni scaricate non equivalgono a quelle che verrebbero comprate, difatti uno che scarica canzoni pop, ma che generalmente ascolta metal, non le comprerebbe mai anche se sprovvisto del computer. Ma gli mp3 spingono anche all'acquisto, difatti grazie ad Internet si scoprono tanti generi prima snobbati e tante band ingiustamente tenute da parte dai canali televisi pubblici, commerciali, generalisti e musicali.
Come scritto in questo articolo di Repubblica (link), c'è una continua guerra fra tecnologie: prima c'era il cinema (inteso come luogo fisico), sostituito poi dal salotto grazie a Blockbuster (ora in bancarotta), distrutto a sua volta dai canali televisivi a pagamento (penso in buona salute, si pensi a Sky dello squalo Murdoch) ed ora anche da Internet grazie ai negozi virtuali (Amazon, ITunes), oltrechè ovviamente dai pirati (è indubbio che vi siano pirati che masterizzando impunemente guadagnano un sacco di ingiusti soldi).
Ma, siccome la prima cosa che sento dire in questo giorni è appunto E' COLPA DI INTERNET, evidentemente per i mass media rivali di questa tecnologia di comunicazione, quest'ultimo va bene solo per vedere e mandare in onda i filmatini di cani e gatti che fanno cadere i bebè...
E' colpa di Internet!
Case discografiche e catene di negozi di film in noleggio sono in crisi e chiudono?
E' colpa di Internet!
Queste sono due affermazioni che ho sentito e letto in questi due ultimi giorni su tv e carta stampata.
Ma chi è Internet, un signore che fa da capro espiatorio?
Perchè nessuno parla invece del lavoro che Internet dà, grazie ai maledetti mp3, mpeg e jpg, attraverso la produzione e vendita di cd-rom vergini e hard disk?
Io in passato mi sono già espresso sulla pirateria e provo a riassumere il mio sempreverde pensiero: le canzoni scaricate non equivalgono a quelle che verrebbero comprate, difatti uno che scarica canzoni pop, ma che generalmente ascolta metal, non le comprerebbe mai anche se sprovvisto del computer. Ma gli mp3 spingono anche all'acquisto, difatti grazie ad Internet si scoprono tanti generi prima snobbati e tante band ingiustamente tenute da parte dai canali televisi pubblici, commerciali, generalisti e musicali.
Come scritto in questo articolo di Repubblica (link), c'è una continua guerra fra tecnologie: prima c'era il cinema (inteso come luogo fisico), sostituito poi dal salotto grazie a Blockbuster (ora in bancarotta), distrutto a sua volta dai canali televisivi a pagamento (penso in buona salute, si pensi a Sky dello squalo Murdoch) ed ora anche da Internet grazie ai negozi virtuali (Amazon, ITunes), oltrechè ovviamente dai pirati (è indubbio che vi siano pirati che masterizzando impunemente guadagnano un sacco di ingiusti soldi).
Ma, siccome la prima cosa che sento dire in questo giorni è appunto E' COLPA DI INTERNET, evidentemente per i mass media rivali di questa tecnologia di comunicazione, quest'ultimo va bene solo per vedere e mandare in onda i filmatini di cani e gatti che fanno cadere i bebè...
21 marzo 2010
Tg1, pigliati delle reponsabilità
Possibile che ogni sera il TG1 debba aprire con le affermazioni di Silvio?
Ok, ci può stare, d'altronde è il capo e il destino del nostro Paese dipende da lui (se ha salvato la Fininvest dai 4 mila 500 miliardi di lire di debiti, può fare tutto!), ma siccome il PDL è ancora arrabbiato sulla conta delle persone presenti ieri in piazza a Roma, perchè questo tiggì non si assume un pò di responsabilità facendo lui la conta, mostrandoci la formuletta magica o perlomeno mostrandoci le differenze fra le foto del concerto del 1° maggio e quelle di ieri?
Sempre ieri, a Roma e a Milano, ci sono state altre due manifestazioni importanti: contro la privatizzazione della gestione dell'acqua pubblica e contro le mafie, manifestazione, questa, capitanata dall'associazione Libera di Dio Ciotti.
Se il TG1 ha pensato bene di riparlare della manifestazione di ieri tramite le inutili parole di Berlusconi, perchè non far sentire al popolo desideroso d'informazione/i, le parole del prete coraggioso e dei ragazzi che non vogliono rincari sulla bolletta dell'acqua?
Perchè dobbiamo continuare a subire solo certe notizie, con altre bellamente tenute nascoste, come se nulla fosse successo, mentre invece è successo?
Perchè il TG1, alle 20:06, smette già di parlare di politica, per raccontarci la tragedia sfiorata di 9 sub a Napoli? E perchè alle 20:16 parla già della primavera?
Dopodichè: "Maghi e truffe, viaggio nelle sette" Ma un bel viaggio fra i preti pedofili no, eh? Meglio affidarsi alle vendicative (roftl) parole del Papa verso questi criminali.
Sembra di vivere dentro una barzelletta, guardando questo spazzagiornale.
Vi faccio una domanda:
"VOLETE IL PRINCIPALE TELEGIORNALE DELLA TIVVU PUBBLICA, QUINDI PAGATO DA TUTTI VOOOI, FAZIOSO E CENSORIOOO?"
"NOOOOOOOOO!"
Bravi, vedo che avete studiato (cit.) :)
Buone notizie: mentre Minzolini prende sempre le difese di Berlusconi e censura fatti, volti ed opinioni, ecco che Current TV di Al Gore (visibile sul satellite al canale 130 di Sky), trasmetterà Raiperunanotte, tramissione condotta da Santoro.
Questo il comunicato ufficiale:
"Current tells the stories no one else is telling. That’s why we are proud to carry important information shows like Annozero, particularly at a time when other channels are not. Current Italia is committed to independence and truth-telling. We will continue to work with our audience and the Italian creative community on creating and producing the important stories of the day"
Ok, ci può stare, d'altronde è il capo e il destino del nostro Paese dipende da lui (se ha salvato la Fininvest dai 4 mila 500 miliardi di lire di debiti, può fare tutto!), ma siccome il PDL è ancora arrabbiato sulla conta delle persone presenti ieri in piazza a Roma, perchè questo tiggì non si assume un pò di responsabilità facendo lui la conta, mostrandoci la formuletta magica o perlomeno mostrandoci le differenze fra le foto del concerto del 1° maggio e quelle di ieri?
Sempre ieri, a Roma e a Milano, ci sono state altre due manifestazioni importanti: contro la privatizzazione della gestione dell'acqua pubblica e contro le mafie, manifestazione, questa, capitanata dall'associazione Libera di Dio Ciotti.
Se il TG1 ha pensato bene di riparlare della manifestazione di ieri tramite le inutili parole di Berlusconi, perchè non far sentire al popolo desideroso d'informazione/i, le parole del prete coraggioso e dei ragazzi che non vogliono rincari sulla bolletta dell'acqua?
Perchè dobbiamo continuare a subire solo certe notizie, con altre bellamente tenute nascoste, come se nulla fosse successo, mentre invece è successo?
Perchè il TG1, alle 20:06, smette già di parlare di politica, per raccontarci la tragedia sfiorata di 9 sub a Napoli? E perchè alle 20:16 parla già della primavera?
Dopodichè: "Maghi e truffe, viaggio nelle sette" Ma un bel viaggio fra i preti pedofili no, eh? Meglio affidarsi alle vendicative (roftl) parole del Papa verso questi criminali.
Sembra di vivere dentro una barzelletta, guardando questo spazzagiornale.
Vi faccio una domanda:
"VOLETE IL PRINCIPALE TELEGIORNALE DELLA TIVVU PUBBLICA, QUINDI PAGATO DA TUTTI VOOOI, FAZIOSO E CENSORIOOO?"
"NOOOOOOOOO!"
Bravi, vedo che avete studiato (cit.) :)
Buone notizie: mentre Minzolini prende sempre le difese di Berlusconi e censura fatti, volti ed opinioni, ecco che Current TV di Al Gore (visibile sul satellite al canale 130 di Sky), trasmetterà Raiperunanotte, tramissione condotta da Santoro.
Questo il comunicato ufficiale:
"Current tells the stories no one else is telling. That’s why we are proud to carry important information shows like Annozero, particularly at a time when other channels are not. Current Italia is committed to independence and truth-telling. We will continue to work with our audience and the Italian creative community on creating and producing the important stories of the day"
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