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12 dicembre 2019

Renzi solito furbetto italiano

Il buon Matteo Renzi, anziché atteggiarsi a martire di una supposta inGiustizia italiana, dovrebbe mostrare perché non ci sarebbe alcuna mossa oscura, alcun conflitto di interessi, dovrebbe mostrare la sua massima trasparenza.

E invece non spiega perché la famiglia Maestrelli gli prestò 700 mila euro sul conto personale per la sua villazza fiorentina e versarono altri 300 mila euro alla fondazione Open fondata dallo stesso Renzi nel 2012. Riccardo Maestrelli non è certo una figura estranea a Renzi, infatti viene inserito nel cda di una società di Cassa Deposito e Prestiti.

Non è l'unica transazione strana.

Si è venuti a sapere, demolando un pezzetto di privacy che protegge le fondazioni, che la Open ha ricevuto soldi anche da importanti imprenditori italiani come Toto, la cui holding gestisce un tratto della rete autrostradale italiana.

La Stampa menziona anche Librandi, autore di un super versamento di 800 mila euro!
Poi c'è Vittorio Farina, 100 mila euro. Arrestato nel 2017 per bancarotta fraudolenta.
Da menzionare anche Davide Serra, finanziere, e Filippo Landi, ex componente del cda di Finmeccanica, nominato guarda caso proprio durante il governo Renzi. Doveva ricambiare il favore?
Caspita quanti cattivi pensieri si possono fare!

Non ci sono solo italiani tra i generosissimi finanziatori, ci sono anche una società lussemburghese, la Wadi Ventures, e una di Dubai. Per non parlare del Kingdom Wealth funds (500 mila euro), fondo di investimento sostenuto da imprenditori e finanzieri degli Emirati Arabi Uniti.

Tutti questi imprenditori, queste famiglie, queste persone, anziché versare i soldi al PD che, in quanto partito, deve rendere tutto visibile, li versarono alla fondazione renziana. Come mai? In cambio di qualche favore? Grazie alla privacy che avvolge le fondazioni, gli italiani non possono sapere quanti soldi, e da chi, queste hanno ricevuto e incassato. Ma per fortuna ci sono i magistrati!

Se queste fondazioni sono poi guidate dalle stesse persone che guidano i partiti, la frittata è fatta. Se ai tempi del PD renziano al suo fianco c'erano Boschi e Lotti e se nella Open ci sono le stesse persone, è facile fare 2+2 ipotizzando che i suoi finanziatori non volessero far sapere di questi versamenti.


Il bello di Renzi è che è pieno di amici disposti ad aiutarlo: il suo documentario non lo voleva nessuno, perché il buon Matteo chiedeva troppi soldi. Allora chi lo ha aiutato? La sua amica Marinella Soldi, molto probabilmente. Infatti lavora per l'emittente Discovery che glielo ha comprato. Ma lei chi sarebbe? Una ex candidata renziana per la Rai. Fonte: La Stampa.

Ora fa la vittima, ma prima incassava milioni di euro per fare cosa e in cambio di cosa?
Queste sono le cose importantissime che magistrati e italiani vogliono sapere.

Per saperne di più basta ovviamente digitare su Goole "Renzi fondazione Open" oppure "Finanziamenti illeciti Open" e chiavi di ricerca simili.

C'è da divertirsi!

PS: e volete sapere perché Renzi di tanto in tanto minaccia velatamente di far cadere il governo? Semplice: per bloccare la riforma elettorale che non gli garba e per evitare la riduzione dei parlamenti. Tutto a suo uso e consumo. Ecco la grande sensiblità politica e democratica renziana.