Lo sapevate? Se per un terremoto, anzi, se per il cemento armato poco cemento e per nulla armanto, vi crolla la casa, dovrete pagare voi la demolizione e lo sgombero delle macerie, non il costruttore criminale e lo Stato che non controlla.
Grazie Silvio, Grazie Mario (che schifo di nomi banali, tra l'altro).
E grazie ancora Mario per l'IMU che tutti, anche i porazzi senza entrate, sono costretti a pagare per tenere in piedi uno Stato criminale.
Questo blog utilizza solo strumenti forniti da Google per i blog, come ad esempio il numero dei visitatori e la possibilità di seguire le novità del blog. Nessun vostro dato (nome, email, sesso, ecc.) verrà da me visto e/o memorizzato e/o diffuso, venduto, ecc.
Non vengono utilizzati software di altre terze parti.
9 giugno 2012
Se un massacro non è da punire, non lo dev'essere neanche una bomba
Che bel Paese l'ItaGlia, pieno di persone oneste, anzi, che bello Stato che si ritrova a subire l'ItaGlia, pieno di criminali!
In questi giorni la gente se la prende, giustamente, in modo assatanato col pazzo criminale che piazzò un ordigno dinnanzi ad una scuola di Brindisi, però la gente si ferma lì, vive nel presente, così c'è bisogno di un commento come questo per ristabilire un po' di verità storica:
"Non è consentito mettere bombe all'ingresso di una scuola, ma è consentito spezzare teste, braccia, gambe, costole,tagli a persone giovani che dormono all'interno di una scuola , c'è in tutto questo qualcosa che non riesco a capire"
Questo è un bel commento che ho trovato nel sito del Fatto Quotidiano, sotto un odierno articolo sui sanguinosi pestaggi del G8 del 2001. Manca poco tempo per vedere condannati 3 pezzi grossi.
In questi giorni la gente se la prende, giustamente, in modo assatanato col pazzo criminale che piazzò un ordigno dinnanzi ad una scuola di Brindisi, però la gente si ferma lì, vive nel presente, così c'è bisogno di un commento come questo per ristabilire un po' di verità storica:
"Non è consentito mettere bombe all'ingresso di una scuola, ma è consentito spezzare teste, braccia, gambe, costole,tagli a persone giovani che dormono all'interno di una scuola , c'è in tutto questo qualcosa che non riesco a capire"
Questo è un bel commento che ho trovato nel sito del Fatto Quotidiano, sotto un odierno articolo sui sanguinosi pestaggi del G8 del 2001. Manca poco tempo per vedere condannati 3 pezzi grossi.
6 giugno 2012
Le manifestazioni sono ritrovi di persone libere. Gli Stati non s'intromettano
In Russia sta per essere approvata l'ennesima legge liberticida (in ItaGlia diremmo porcata) del governo Putin (minchia, ancora lì sto stronzo?) contro le manifestazioni che saranno sempre più facilmente ritenute illegali, perchè essendo lui contro la democrazia, difficilmente concederà le autorizzazioni necessarie.
Leggete il tutto sul Fatto Quotidiano, cliccando qui.
Questo il mio commento:
"Ennesima dimostrazione che gli Stati sono centri di potere che badano al loro potere, gli Stati sono da sempre e saranno per sempre liberticidi.
Anche se concedessero sempre le autorizzazioni per le manifestazioni, perchè mai devono essere loro a dire alle persone se possono o non possono fare una cosa? Dentro gli Stati ci stanno chi, tanti Gesù Cristi figli di Dio e quindi giusti e intoccabili, o tante persone comune con manie di grandezza e sadiche?"
E qui, ora, aggiungo un'altra cosa:
le persone, definite cittadine di uno Stato (azz, che sudditanza), non hanno mai deciso la nascita di uno Stato e non hanno mai potuto dire che il ritrovo di politici e industriali fosse illegale, non autorizzato da loro e non hanno mai potuto cacciarli pestandoli e arrestandoli e facendosi pagare delle salate multe (alla faccia della Mafia, anche lo Stato è una mafia bell'e buona!). No, perchè noi gli diamo il voto e loro si ritrovano e votano quel che vogliono con la scusa della rappresentanza. Ma i cittadini, io e te, tutti quanti noi, non abbiamo mai potuto scegliere se vivere dentro uno Stato o meno, e neanche abbiamo potuto scegliere se viverci sfruttando una democrazia rappresentativa o diretta. Guarda caso, di democrazie dirette non ne esistono nelle nostre società tecnocratiche e fasciocomuniste.
Leggete il tutto sul Fatto Quotidiano, cliccando qui.
Questo il mio commento:
"Ennesima dimostrazione che gli Stati sono centri di potere che badano al loro potere, gli Stati sono da sempre e saranno per sempre liberticidi.
Anche se concedessero sempre le autorizzazioni per le manifestazioni, perchè mai devono essere loro a dire alle persone se possono o non possono fare una cosa? Dentro gli Stati ci stanno chi, tanti Gesù Cristi figli di Dio e quindi giusti e intoccabili, o tante persone comune con manie di grandezza e sadiche?"
E qui, ora, aggiungo un'altra cosa:
le persone, definite cittadine di uno Stato (azz, che sudditanza), non hanno mai deciso la nascita di uno Stato e non hanno mai potuto dire che il ritrovo di politici e industriali fosse illegale, non autorizzato da loro e non hanno mai potuto cacciarli pestandoli e arrestandoli e facendosi pagare delle salate multe (alla faccia della Mafia, anche lo Stato è una mafia bell'e buona!). No, perchè noi gli diamo il voto e loro si ritrovano e votano quel che vogliono con la scusa della rappresentanza. Ma i cittadini, io e te, tutti quanti noi, non abbiamo mai potuto scegliere se vivere dentro uno Stato o meno, e neanche abbiamo potuto scegliere se viverci sfruttando una democrazia rappresentativa o diretta. Guarda caso, di democrazie dirette non ne esistono nelle nostre società tecnocratiche e fasciocomuniste.
L'Emilia e il lavoro che nobilita l'uomo (ricco)
Mi ha molto colpito, ma non stupito, questo fatto riguardante il lavoro in Emilia durante questi giorni di scosse telluriche:
"Dopo gli eventi sismici che il 20 e il 29 maggio hanno messo in ginocchio il cuore del tessuto economico e industriale dell’Emilia Romagna, dalle città più colpite si chiede a gran voce di poter ricominciare a lavorare, a produrre. Ma, per diverse aziende, sono i lavoratori a doversi assumere ogni responsabilità relativa alla propria incolumità. Ad alcuni operai, denuncia la Cgil Emilia Romagna, che in questi giorni ha ricevuto svariate segnalazioni provenienti dal modenese e dal reggiano, “è stato chiesto di firmare un documento che recita: ciascun dipendente che ritiene opportuno continuare a svolgere la propria attività libera la proprietà da qualsiasi responsabilità civile o penale"
Fonte: Il Fatto Quotidiano.
Sappiamo bene, tutti quanti, che diversi operai ed impiegati hanno perso la vita una volta travolti dai resti dei capannoni dove lavoravano. Dopo il, potremo definirlo così, "big one", la gente, anche su istigazione dei politici piccoli e grandi (ricorderò sempre le parole di Napolitano e Monti che pensavano sì alle persone, ma anche all'economie, i quali confidavano che l'Emilia sarebbe presto ripartita), oltreche ovviamente dei propri datori di lavoro, è tornata a sudare le ordinarie 7 camicie rischiando la vita.
Ma oltre ai ricchi e potenti, anche loro non sono stati da meno, infatti si può ben dire che tutti volevano tornare a lavorare, perchè d'altronde senza stipendio è difficile vivere. In questa società è così: abbiamo tanta roba che ci vizia e che ci spinge a lavorare tante ore per poterle rinnovare o mantenere e, visto che gli stipendi, in rapporto alle nostre spese, sono miseri, non si può saltare neanche una settimana di lavoro, neanche per motivi serissimi come quello riguardante il rischio di perdere la vita.
La gente è disposta a rischiare la vita perchè ha paura di non poter più sostenere un certo stile di vita, fra l'altro non scelto ma subito per farsi accettare dalla società.
I datori di lavoro, che sfruttano la società che ci educa parlandoci della "nobiltà del lavoro" (ma i nobili mica lavorano..), istigano molte volte al suicidio, e non solo in questi giorni emiliani, ma in qualsiasi altro posto quando ci obbligano a compiere azioni mai fatte prima, senza dirci nulla sulla sicurezza e magari facendoci lavorare in nero. Ma è chiaro che la colpa è appunto sia della gente comune che degli industriali, infatti se questi istigano, i primi recepiscono, accettano, assimilano e perpetuano questo sistema, così ecco che la mamma dice al figlio "Cosa fai se non lavori??", e il figlio dopo poco tempo si sentirà disperato se non avrà un lavoro stabile, allora ecco la fila di persone docili, ubbidienti, entrare nei capannoni ogni giorno per sentirsi ben visti e volut da famiglia, amici, conoscenti e società intera.
In una società impostata sulla produzione coatta, sul consumo egostico e sul profitto per pochi (cosa che viene sempre omessa), non si può pensare di non lavorare neanche per motivi legati alla sicurezza personale, perchè il lavoro riempie le nostre misere vite.
"Dopo gli eventi sismici che il 20 e il 29 maggio hanno messo in ginocchio il cuore del tessuto economico e industriale dell’Emilia Romagna, dalle città più colpite si chiede a gran voce di poter ricominciare a lavorare, a produrre. Ma, per diverse aziende, sono i lavoratori a doversi assumere ogni responsabilità relativa alla propria incolumità. Ad alcuni operai, denuncia la Cgil Emilia Romagna, che in questi giorni ha ricevuto svariate segnalazioni provenienti dal modenese e dal reggiano, “è stato chiesto di firmare un documento che recita: ciascun dipendente che ritiene opportuno continuare a svolgere la propria attività libera la proprietà da qualsiasi responsabilità civile o penale"
Fonte: Il Fatto Quotidiano.
Sappiamo bene, tutti quanti, che diversi operai ed impiegati hanno perso la vita una volta travolti dai resti dei capannoni dove lavoravano. Dopo il, potremo definirlo così, "big one", la gente, anche su istigazione dei politici piccoli e grandi (ricorderò sempre le parole di Napolitano e Monti che pensavano sì alle persone, ma anche all'economie, i quali confidavano che l'Emilia sarebbe presto ripartita), oltreche ovviamente dei propri datori di lavoro, è tornata a sudare le ordinarie 7 camicie rischiando la vita.
Ma oltre ai ricchi e potenti, anche loro non sono stati da meno, infatti si può ben dire che tutti volevano tornare a lavorare, perchè d'altronde senza stipendio è difficile vivere. In questa società è così: abbiamo tanta roba che ci vizia e che ci spinge a lavorare tante ore per poterle rinnovare o mantenere e, visto che gli stipendi, in rapporto alle nostre spese, sono miseri, non si può saltare neanche una settimana di lavoro, neanche per motivi serissimi come quello riguardante il rischio di perdere la vita.
La gente è disposta a rischiare la vita perchè ha paura di non poter più sostenere un certo stile di vita, fra l'altro non scelto ma subito per farsi accettare dalla società.
I datori di lavoro, che sfruttano la società che ci educa parlandoci della "nobiltà del lavoro" (ma i nobili mica lavorano..), istigano molte volte al suicidio, e non solo in questi giorni emiliani, ma in qualsiasi altro posto quando ci obbligano a compiere azioni mai fatte prima, senza dirci nulla sulla sicurezza e magari facendoci lavorare in nero. Ma è chiaro che la colpa è appunto sia della gente comune che degli industriali, infatti se questi istigano, i primi recepiscono, accettano, assimilano e perpetuano questo sistema, così ecco che la mamma dice al figlio "Cosa fai se non lavori??", e il figlio dopo poco tempo si sentirà disperato se non avrà un lavoro stabile, allora ecco la fila di persone docili, ubbidienti, entrare nei capannoni ogni giorno per sentirsi ben visti e volut da famiglia, amici, conoscenti e società intera.
In una società impostata sulla produzione coatta, sul consumo egostico e sul profitto per pochi (cosa che viene sempre omessa), non si può pensare di non lavorare neanche per motivi legati alla sicurezza personale, perchè il lavoro riempie le nostre misere vite.
5 giugno 2012
I singoli possono aiutare i terremotati
La situazione in Emilia non è grave e greve come a L'Aquila tre anni fa, dove l'arrogante Protezione InCivile aveva privatizzato e militarizzato le "tendopoli".
Copio e incollo dal sito Informa-azione
"Ciao a tutti!
giusto due cosine per chi è in procinto di partire per Modena e paesini o che vorrà andare..
Ieri (sabato 2 giugno) in un pò di amici e amiche siamo stati a Mirandola e San Martino dove abbiamo collaborato con delle tendopoli di gente autogestita.
A Miradola è stato installato una sorta di punto di raccolta e smistamento da cui partire e cucinare (ci sono tre fuoconi e bomboe del gas con gazebo e tedone per raccolta cibo).
Da lì poi si pensava di muoversi di volta in volta verso i punti più bisognosi (per esempio Carpi dove nei parchi i mercenari della protezione civile et simila non son o nemmeno passati)
A Mirandola il punto è in via Favorita, nel parco in fondo alla via.
La gente è stata presa benissimo dal nostro supporto e tutti hanno manifestato la volontà di restare indipendeneti dalla protezione civile, anche se si pensa che fra poco i bastardi procederanno col ricatto stile L'Aquila: "o entri nei nostri campi o non entri nelle liste di ricostruzione casa!"
Bisognerà vedere la gente come reagirà...l'importante ed esserci.
Il cibo arriva in grosse quantità più volte al giorno perchè ci sono un botto di volontari indipendenti che hanno affittato camion e furgoni e arrivano là da tutta Italia.
FONDAMENTALE SMENTIRE LE VOCI MESSE IN GIRO CHE I VOLONTARI SINGOLI NON POSSONO ENTRARE DA NESSUNA PARTE O DANNO SOLO FASTIDIO: C'E' PIENA AGIBILITA' NELLE TENDOPOLI AUTOGESTITE E SI PUO' FARE TANTISSIMO!
Il punto a Mirandola è ovviamente un punto provvisorio dove ci si è installati MA CI SIAMO GIA' DATI UN MINI CALENDARIO PERCHE' CI SIA SEMPRE QUALCUNO DI NOI (almeno fino a martedì) PERCIO' FATE RIFERIMENTO A QUEL PUNTO SE PENSATE DI SCENDERE. (calendario non solo per il cibo ma attività di svago, cineforum per bimbi, musica etc...chi ha creatività da diffondere ben venga! le giornate sono lunghe e le notti pure!)
Oggi (domenica 3) molti compagn* andavano a Carpi nei parchi dove i migranti sono TOTALMENTE ABBANDONATI a se stessi. Siamo riusciti ad avere dei contatti con la gente delle campagne che non è ancora stata minimamente supportata o soccorsa. che sarebbero scesi stamattina lì alla FAVORITA per prendere un pò di roba da mangiare e tutto ciò che gli serve.
Quando i mercenari si porranno minacciosi a voler sgomberare queste esperienze (e si dice già in giro che fra una settimana/dieci giorni potrebbe arrivare una classica ordinanza) sarà fondamentale non lasciare sole queste persone di fronte alla violenza di Stato...
Mi pare tutto...
L'AUTOGESTIONE ANCORA UNA VOLTA ENTUSIASMA GLI ANIMI DELLA GENTE CHE LA SCOPRE!"
Copio e incollo dal sito Informa-azione
"Ciao a tutti!
giusto due cosine per chi è in procinto di partire per Modena e paesini o che vorrà andare..
Ieri (sabato 2 giugno) in un pò di amici e amiche siamo stati a Mirandola e San Martino dove abbiamo collaborato con delle tendopoli di gente autogestita.
A Miradola è stato installato una sorta di punto di raccolta e smistamento da cui partire e cucinare (ci sono tre fuoconi e bomboe del gas con gazebo e tedone per raccolta cibo).
Da lì poi si pensava di muoversi di volta in volta verso i punti più bisognosi (per esempio Carpi dove nei parchi i mercenari della protezione civile et simila non son o nemmeno passati)
A Mirandola il punto è in via Favorita, nel parco in fondo alla via.
La gente è stata presa benissimo dal nostro supporto e tutti hanno manifestato la volontà di restare indipendeneti dalla protezione civile, anche se si pensa che fra poco i bastardi procederanno col ricatto stile L'Aquila: "o entri nei nostri campi o non entri nelle liste di ricostruzione casa!"
Bisognerà vedere la gente come reagirà...l'importante ed esserci.
Il cibo arriva in grosse quantità più volte al giorno perchè ci sono un botto di volontari indipendenti che hanno affittato camion e furgoni e arrivano là da tutta Italia.
FONDAMENTALE SMENTIRE LE VOCI MESSE IN GIRO CHE I VOLONTARI SINGOLI NON POSSONO ENTRARE DA NESSUNA PARTE O DANNO SOLO FASTIDIO: C'E' PIENA AGIBILITA' NELLE TENDOPOLI AUTOGESTITE E SI PUO' FARE TANTISSIMO!
Il punto a Mirandola è ovviamente un punto provvisorio dove ci si è installati MA CI SIAMO GIA' DATI UN MINI CALENDARIO PERCHE' CI SIA SEMPRE QUALCUNO DI NOI (almeno fino a martedì) PERCIO' FATE RIFERIMENTO A QUEL PUNTO SE PENSATE DI SCENDERE. (calendario non solo per il cibo ma attività di svago, cineforum per bimbi, musica etc...chi ha creatività da diffondere ben venga! le giornate sono lunghe e le notti pure!)
Oggi (domenica 3) molti compagn* andavano a Carpi nei parchi dove i migranti sono TOTALMENTE ABBANDONATI a se stessi. Siamo riusciti ad avere dei contatti con la gente delle campagne che non è ancora stata minimamente supportata o soccorsa. che sarebbero scesi stamattina lì alla FAVORITA per prendere un pò di roba da mangiare e tutto ciò che gli serve.
Quando i mercenari si porranno minacciosi a voler sgomberare queste esperienze (e si dice già in giro che fra una settimana/dieci giorni potrebbe arrivare una classica ordinanza) sarà fondamentale non lasciare sole queste persone di fronte alla violenza di Stato...
Mi pare tutto...
L'AUTOGESTIONE ANCORA UNA VOLTA ENTUSIASMA GLI ANIMI DELLA GENTE CHE LA SCOPRE!"
4 giugno 2012
La truffa del rimborso elettorale
Se a molti sembra quasi naturale che i partiti ricevano i (gonfiati) rimborsi elettorali per 5 anni, Maurizio Turco dei Radicali ci dice che la legge del 93, relativa appunto a questo tipo di rimborso, non deriva dal famoso referendum, ma è una legge a sè fatta dai partiti (sconfitti) per continuare a mangiare liberamente:
"In un primo momento i rimborsi costavano alla Stato 47 milioni di euro per l’intera legislatura. Ora il costo è lievitato sino a 90 milioni, la legislatura è di 5 anni quindi, se la matematica non è un’opinione, i partiti hanno quintuplicato le entrate. Occorre anche tener presente che il grosso degli aumenti è avvenuto negli ultimi 10 anni: prima hanno aumentato la quota del finanziamento standard passando da mille lire a mille euro (quando ci fu il cambio della moneta). Poi decisero che il finanziamento non era per un anno ma per ogni anno della legislatura e infine che i soldi potevano essere intascati anche se le legislatura non fosse giunta in porto."
E sulla tanto contestata Radio Radicale che prende dei finanziamenti:
"Radio Radicale non gode di un finanziamento pubblico [..], ma ha vinto una gara d’appalto. Inoltre, Radio Radicale deve essere equiparata per taluni versi ai giornali di partito e per altri versi a un servizio (pubblico, ndb): perché se la Rai fosse più seria noi chiuderemo subito."
"In un primo momento i rimborsi costavano alla Stato 47 milioni di euro per l’intera legislatura. Ora il costo è lievitato sino a 90 milioni, la legislatura è di 5 anni quindi, se la matematica non è un’opinione, i partiti hanno quintuplicato le entrate. Occorre anche tener presente che il grosso degli aumenti è avvenuto negli ultimi 10 anni: prima hanno aumentato la quota del finanziamento standard passando da mille lire a mille euro (quando ci fu il cambio della moneta). Poi decisero che il finanziamento non era per un anno ma per ogni anno della legislatura e infine che i soldi potevano essere intascati anche se le legislatura non fosse giunta in porto."
E sulla tanto contestata Radio Radicale che prende dei finanziamenti:
"Radio Radicale non gode di un finanziamento pubblico [..], ma ha vinto una gara d’appalto. Inoltre, Radio Radicale deve essere equiparata per taluni versi ai giornali di partito e per altri versi a un servizio (pubblico, ndb): perché se la Rai fosse più seria noi chiuderemo subito."
3 giugno 2012
Riassunto della religione cattolica
Favole
Senso di superiorità per le masse
Senso di inferiorità per i singoli
Senso del peccato per i singoi
Ubbidienza per masse e singoli
Divieti a iosa
Incassi miliardari.
Ma cosa produce? Nulla!
Iscriviti a:
Post (Atom)