Se a molti sembra quasi naturale che i partiti ricevano i (gonfiati) rimborsi elettorali per 5 anni, Maurizio Turco dei Radicali ci dice che la legge del 93, relativa appunto a questo tipo di rimborso, non deriva dal famoso referendum, ma è una legge a sè fatta dai partiti (sconfitti) per continuare a mangiare liberamente:
"In un primo momento i rimborsi costavano alla Stato 47 milioni di euro per l’intera legislatura. Ora il costo è lievitato sino a 90 milioni, la legislatura è di 5 anni quindi, se la matematica non è un’opinione, i partiti hanno quintuplicato le entrate. Occorre anche tener presente che il grosso degli aumenti è avvenuto negli ultimi 10 anni: prima hanno aumentato la quota del finanziamento standard passando da mille lire a mille euro (quando ci fu il cambio della moneta). Poi decisero che il finanziamento non era per un anno ma per ogni anno della legislatura e infine che i soldi potevano essere intascati anche se le legislatura non fosse giunta in porto."
E sulla tanto contestata Radio Radicale che prende dei finanziamenti:
"Radio Radicale non gode di un finanziamento pubblico [..], ma ha vinto una gara d’appalto. Inoltre, Radio Radicale deve essere equiparata per taluni versi ai giornali di partito e per altri versi a un servizio (pubblico, ndb): perché se la Rai fosse più seria noi chiuderemo subito."
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