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16 giugno 2012

L'Italia ce la farà o non ce la farà? Chissenefrega!

Lo Stato italiano riuscirà a mettere a posto i propri conti economici?
Chissenefrega, tanto i porazzi continueranno ad esser tali, non è che quando c'era la crescita economica forsennata degli anni 60-70-80, i poveri non venivano sfruttati sul luogo del lavoro, non abitavano in catapecchie, ecc.
Non cambieranno mica le nostre vite costrette a vivera nella miseria non solo economica ma morale e ambientale, anche perchè la democrazia, tranne durante i referendum (non certo piovuti dall'alto ma richiesti da pochi gruppi parlamentari, movimenti fuori dalle sale di comando), non è mai esistita, prova ne è il recente accordo Italia-Libia sui rimpatri forzati dei migranti e tutti i vari capi e dirigenti scelti e messi nelle varie istituzioni e aziende statali non certo dal popolo. Vorrei sapere cosa decidiamo noi a parte un simbolo di partito!!!
Ma speriamo che non solo l'Italia non ce la faccia, ma che tutto il sistema crolli, visto che è fondato sullo sfruttamento del lavoro umano e animale, visto che genera morti e feriti gravi sulle strade e morti nelle fabbriche. Decine al giorno di morti e centinaia di feriti!
E che dire dello spreco di risorse naturali, delle discariche, delle nostre vite regalate al consumismo?
Basta, non se ne può più!!!

Accordi Italia-Libia, come ai tempi di Silvio e Gheddafi

La data da segnare è questa: 3 aprile 2012, e chi c'era al governo italiano? Monti!
E cosa successe? Che si firmò un bell'accordo fra Italia e Libia per rispedire in Libia i migranti marittimi, partiti presumibilmente da quello Stato africano. E lo sappiamo solo ora grazie ad Amnesty International, mica grazie a Napolitano, alla naziunanala italianal di calcio o altre cose molto in voga.

Alla faccia della democrazia!
Ci sono in ballo VITE UMANE e oltre a non renderci partecipi, neanche ci dicono nulla! Ehy, a rispedire in Libia gli africani in cerca di asilo politico, di aiuto umanitario, non sono stati mica gli anarco-insurrezionalisti, oggi sempre più in voga come non mai!!!

LINK: ANSA

Suicidio e ritorno

Mastella avrebbe dovuto suicidarsi un po' di tempo fa, ma oltre a non compiere come promesso questo inSANO gesto, non aveva neanche azzeccato, ma vabbè, certe previsioni si basano solo sull'odio personale, quindi niente di razionale.

Mediaticamente era in effetti morto, ma sa sempre come fare per tornare in auge grazie a delle sparate (verbali) che da sempre contraddistinguono il suo operato politico, anzi, il suo stile di vita:
"Punire chi raccomanda è una vergogna", perchè d'altronde se uno trova uno bravo, dall'ottimo c.v., bisogno di un lavoro, perchè mai non lo si dovrebbe segnalare?

Segnalare o raccomandare, intendendo con ciò dargli una proficua spintarella?
Bravo? Dall'ottimo curriculum? Lascialo decidere all'azienda statale o para-statale se tutto ciò è vero e se la sapienza di quel dato ragazzo può essere utile, perchè mettendo il faccione e la vociona del politico di turno, il giudizio finale sarà in parte truccato.

15 giugno 2012

Feltri e Gelmini

Badare ad un lavoro non per ciò che si può fare di utile, ma per i soldi che si incassano.
Questa la filosofia di vita di Vittorio Feltri, direttore del quotidiano monarchico (gulp!) Libero: "Io guadagno 700mila euro l'anno, non posso rinunciare all'attuale reddito per andare a prendere quella straccia di indennità parlamentare. Non voglio campare, voglio vivere". Eh sì, perchè infatti i miliardi di umani che vivono, lo fanno grazie ai 700 mila euro l'anno? Certo che è facile guadagnare tutti quei soldi quando si ricevono, senza dare niente in cambio, a parte qualche articolo (uuuh che fatica!), milioni di euro pubblici!
Ma la cosa più preoccupante è questa frase: "La Costituzione indica le regole e con queste regole, ormai, chiunque va (o vada?) al governo è destinato a non governare"

L'orrore, sempre marchiato destra, continua:
"Un prof di ginnastica il nuovo dg dell'INGV"

Incredibile il potere della Gelmini, quella che da Brescia andò in Calabria per laurearsi, che ha suggerito/imposto un suo amico, conterraneo e collega del PDL, tale Massimo Ghilardi, che con la geologia non centra un fico secco, come capo della direzione generale della Ricerca del Miur (stipendio base 106.628 euro) per “comprovate e qualificate esperienze professionali”. Quali? Si chiede Il Fatto Quotidiano.


Vi invito a leggere il commento della signora Maria A:
"Mio marito è geologo in regione; si occupa di frane ed esondazioni. Il suo lavoro è una vera e propria passione. La sua è una lotta giornaliera tra speculazioni e dissipazione selvaggia del territorio. In questi anni ho visto suoi colleghi spregiudicati fare carriera mentre la sua non si muove di un millimetro: troppo onesto, non corruttibile, troppa coscienza. Quando c'è una pratica che scotta, il suo dirigente se la tiene e non gliela fa arrivare neanche sul tavolo, sa che non passerebbe mai. Stimato da tutti ma ritenuto "non adatto" per certi posti. Due mesi fa eravamo in macchina in superstrada, si è fermato all'improvviso in una piazzola di sosta e lo vedo scendere con la sua macchina fotografica. Aveva visto il versante di una collina con una parte di terreno che sta venedo giù. lì ci passa una strada alquanto trafficata. La voleva mandare al comune come segnalazione, la strada andava chiusa (vi è anche una strada alternativa). Nonostante siano passati due mesi, e la segnalazione sia stata prontamente fatta, nulla ha fatto il Comune. Alla prima pioggia abbondante la frana verrà giù senza ulteriore preavviso. Speriamo che nessuno passi in quel momento. Leggo questo articolo e gli dico: " ma chi te lo fa fare! Tanto non vieni ascoltato!". Semplicemente mi risponde: "Che ci posso fare, mio padre mi ha cresciuto onesto". Ha ragione ed io ne sono orgogliosa. Ma quanta gente competente in questo paese viene relegata in un angolo, quante cose importanti potrebbero fare e non hanno la minima opportunità!"


14 giugno 2012

La migliore risposta a Cassano


La risposta a Cassano la trovate al minuto 3!

Orgettine

Dopo Sara Tommasi, è il turno di .. Nicole Minetti, "che fa formalmente parte del gruppo di lavoro impegnato da mesi nella stesura di una legge contro la violenza sulle donne non vi ha quasi mai partecipato. L'argomento non la interessa, preferisce dedicarsi all'hard."
Fonte: (porno) Diva e Donna

13 giugno 2012

Ma perchè la gente?

Ma perchè la gente si ammassa facendo finta di ballare?

Ma perchè la gente si ammassa facendo finta di
parlare?

Ma perchè la gente si ammassa facendo finta di
studiare

Ma perchè la gente si ammassa facendo finta di
pregare

Ma perchè la gente si ammassa facendo finta di
comprare cose buone?

Ma perchè la gente si ammassa facendo finta di
viaggiare

Ora indovinate i luoghi nei quali la gente compie tutte queste falsità.

Treni: sì Tav/Tac, no treni locali

Dalla rubrica "Lettere" de La Stampa del 13 giugno 2012:

Treni locali strategie globali

"Leggo con dispiacere dell’eventualità di sopprimere treni locali e ferrovie, anche piemontesi. Cavour diceva che lo stato di una nazione si riconosce da quello delle sue ferrovie; per il Piemonte di oggi, purtroppo, è proprio così. In nome di strategie globali, le linee minori vengono ora chiamate «rami secchi» sulla base di dati manipolabili più o meno a piacimento, a seconda che si voglia aggiungere il costo dell’ammortamento (ridicolo su linee progettate anche 150 anni fa). Non solo si passa al bus con tutte le sue soggezioni (nebbia, possibili incidenti, pericolosità delle strade extraurbane) ma si decide di sopprimere «temporaneamente» strutture (binari, stazioni, semafori, segnali, passaggi a livello) che nel giro di un solo anno saranno irrecuperabili."

M. Rossomandi


Tecnocrazia: gli interessi delle banche

Dalla rubrica "Lettere" de La Stampa di oggi 13 giugno 2012:

Banche salvate e a noi chi ci salva?

"L’economia reale va male, cosa si deve fare? Noi cominciamo a finanziare le banche, poi si vedrà. Non circola abbastanza denaro? Rifinanziamo le banche. Non capisco perché si debba finanziare chi del denaro ne fa solo business e non economia reale. Le banche hanno intascato il denaro della Bce a interessi irrisori (1%) e lo hanno prestato allo Stato al 6%. Com’è possibile che non abbiano tratto profitto? Se l’avessero prestato direttamente, lo Stato (noi) avrebbe risparmiato una marea di interessi."

Giuseppe Filippone

Dipendenti pubblici, ma quali privilegiati!

Dalla rubrica "Lettere" de La Stampa del 12 giugno 2012:

Privilegi pubblici ma anche privati

"Sono una dipendente regionale e mi sento una vera privilegiata, perché non posso essere licenziata... o così si vuol far credere.
In questo periodo di abbattimento dei privilegi è giusto eliminarne qualcuno, per rendere tutti i lavoratori uguali: sono d’accordo, però bisogna renderli uguali su tutti i fronti, non solo su ciò che fa comodo. Ad esempio, noi dipendenti pubblici siamo meno uguali degli altri nella gestione degli ingressi (esclusivamente con concorso), degli stipendi (inferiori ai dipendenti privati, a parità di livello), della responsabilità (amministrativa, per tutti i pubblici funzionari, non solo per i dirigenti), degli straordinari (tetto massimo fissato per motivi di bilancio a inizio anno), delle trasferte (straordinari non riconosciuti e indennità abolita per legge), delle sostituzioni di maternità o dei posti vacanti (bloccati totalmente o parzialmente, con conseguente redistribuzione del lavoro fra i colleghi rimasti)...
Cara ministro Fornero, vista la sua delega per le Pari Opportunità, se ha veramente intenzione di renderci uguali ai dipendenti privati, come può vedere ha un bel po’ di fronti su cui intervenire."

Anna pellegrino

Capannoni di carta

Copio e incollo dalla rubrica "Lettere" de La Stampa del 12 giugno 2012:

Capannoni e responsabilità

"Nel vedere le tristi immagini dei capannoni crollati col recente terremoto, mi è tornata alla mente una considerazione che feci quando vidi per la prima volta queste costruzioni prefabbricate. Ero scettico sull’utilizzo di questa tecnica, perché mi faceva pensare alle costruzioni che facevo da bambino con le carte. Non pensavo ai terremoti ma solo alla possibilità di possibili urti sui pilastri, e non è questa una considerazione col «senno del poi». Tuttavia quello che, come ingegnere, mi lascia più perplesso è il fatto che chi si è occupato nel passato del problema e ha dettato le norme relative a questo tipo di costruzioni (prima delle modifiche del 2005) lo abbia fatto con tanta leggerezza, al punto che oggi se ne stia occupando la magistratura.
Le imprese costruttrici puntavano chiaramente al guadagno (pur senza etica professionale), ma chi ha approvato la normativa tecnica a cosa ha puntato? Si tratta solo di incompetenza o opportunità? Il costo è molto alto: la perdita di vite umane!"

Ermanno Pirola


12 giugno 2012

Vasco Rossi non canta per l'Emilia

Vasco Rossi, emiliano, non canterà nel concertone dedicato ai terremotati emiliani. Ma questo lo sapete già.

Scrivo questo "post" per elencare brevemente alcune cose:

il concertone non sarà gratuito, un biglietto costerà infatti 30 euro, ma la cifra raccolta non verrà data ai cantanti, ai loro manager, alle case discografiche, ecc., bensì interamente devoluta in beneficenza per aiutare gli sfollati emiliani.

Cosa succede?

Succede che alcuni fanZ di Vasco, dei veri adepti il cui lavoro principale è idolatrarlo e difenderlo a spada tratta (o a spino tratto, che è meglio, sia chiaro), dicono che lui, a differenza di altri che chiedono il cachet, non è un mercenario e la beneficenza la fa in un altro modo.
Io spero che dall'alto del suo successo commerciale, faccia tanta buona beneficenza senza pubblicizzarsi, ma la sua scelta può anche essere vista in maniera opposta: Vasco non parteciperà al concertone perchè i vari cantanti si esibiranno aggratis. La frittata ha due facce..

Il calcio rende tutti uomini medi, Napolitano compreso

Sciame sismico del 20 e del 29 maggio con relativi morti, feriti e sfollati?
Massì, una visitina a giugno..

Partita dell'Italia agli Europei?
Eccolo lì nella tribuna d'onore e poi ad abbracciare gli eroi (?brrrr!)

Viva l'ItaGlia! Ma avrà portato dei cachi in Polonia?

Allo Stato preferisco un pazzo

Questa è la lettera che ho appena inviato ad alcuni quotidiani:

"Non si capisce come mai se centinaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri e guardie carcerarie arrestano illegalmente e massacrano, ancora più illegalmente, decine e decine di giovani senza alcuna colpa (Genova, G8 2001, insieme di parole e cifre che ancora oggi fa venire i brividi, ed evento sanguinoso per cui anche l'Iran ci incolpa), nessuno viene arrestato e nessuno paga in alcuna maniera, anzi, alcuni hanno addirittura ottenuto promozioni (non solo loro, anche i black block, quelli veri non vennero presi). Macellai, capi-macellai e mandanti politici (all'epoca nei posti di comando c'erano De Gennaro, Fini, Scajola e Caselli), tutti ancora liberi dopo 11 anni dal massacro avventuo per strada, nella scuola e nel carcere.
Dicevo, non si capisce come mai nessuno, a parte i PM, voglia pure questo massacro, neanche Di Pietro, mentre tutti vogliono punire in ogni modo l'attentatore di Brindisi. Io ho molta più paura di uno Stato che mi sovrasta e che in ogni istante può ammazzarmi per niente (ricordiamo le bombe degli anni '60 e '70, oltre a tutte le guerre realizzate dagli Stati) di un pazzo che ammazza innocenti una volta ogni 100 anni."

La vergogna italiana sta per concludersi con un nulla di fatto, con un liberi tutti:

"Nessuno degli imputati nel processo per l'irruzione alla scuola Diaz di Genova rischia, se le condanne saranno confermate dalla Cassazione, di finire in carcere. La sentenza della corte d'appello di Genova, impugnata davanti alla Suprema Corte, ha condannato 25 imputati con pene comprese tra i 5 anni (quella piu' alta comminata all'ex dirigente del reparto mobile di Roma, Vincenzo Canterini) e i tre anni e quattro mesi di reclusione. Per tutte le condanne si applicherebbe lo sconto di pena di tre anni perche' coperte da indulto. Cio' che potrebbe pesare in modo particolare, soprattutto sugli alti funzionari di polizia condannati in appello e', invece, la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, che si applicherebbe a tutti gli imputati condannati con pena superiore a tre anni."
Fonte: AGI


Ma lo Stato è uguale in tutte le parti del mondo:
"Io credo che lo Stato ci vuole estinguere, ci vuole sterminare. Io penso questo perché non immagini quanti compagni sono stati uccisi… I Carabineros dicono che sono incidenti oppure legittima difesa, quando in realtà non è così."(Testimonianza di un ragazzo Mapuche in Cile)
Fonte: Beppe Grillo
E', per dirla in poche parole, un centro di potere di uomini arroganti, prepotenti, criminali, assassini, sadici, che vogliono eliminare chiunque non voglia sottostare al loro innaturale e ingiusto potere

11 giugno 2012

Napolitano il calciatore

Questo, all'incirca, il succo del discorso di Napolitano ieri sera:

"Bravo Buffon, bravo e bravi tutti quanti!
Meno male che ci siete voi calciatori, il calcio, le partite, le non sconfitte, gli europei, l'estate, il caldo..
Grazie, tutto ciò porterà sicuramente a distendere gli animi della gggente!"

Marò India: su Libero un lettore intelligente

Tonietto dice:

"Il termine accusati ingiustamente mi sembra alquanto inappropiato, hanno ucciso 2 uomini a prescindere dal motivo,è giusto che vengano processati,non in india ma in italia,cosa facciamo come nei film,rambo,007 o altri,li riportiamo a casa e rimangono liberi?vorrei vedere se 2 militari indiani avessero ucciso 2 italiani..."

10 giugno 2012

Napolitano 2 volte fuori tempo massimo

Sarà la vecchiaia..

Napolitano prima arriva fuori tempo massimo in Emilia a trovare gli sfollati, dopo, dice il contrario di quello che aveva affermato fino "all'altro ieri" sull'invasione sovietica in Ungheria nel 1956.

Basta prenderci per i fondelli, basta insultarci con questa ipocrisia. Napolitano.. quello convinto che dopo la prima forte scossa del 20 maggio, l'Emilia si sarebbe ripresa e sarebbe ripartita subito. Evvai, sproniamo i datori di lavoro, prima di accertarsi della solidità delle fabbrichette, a far tornare gli operai al più presto a lavoro.

Sarebbe quasi da denuncia per aver negato un possibile fatto pericoloso, ovvero l'avvento di nuove scosse che appunto ci sono purtroppo state.