Ormai da un mese, se non due, non c'è giorno in cui il Tg1, e penso anche tanti tiggì, non aprano (o non inseriscano fra le principali notizie) con la "notizia" del papa ex o novo che dice questo e quest'altro.
Non siamo un popolo di cattolici, siamo dei telespettatori costretti a subire una televisione cattolica, il Tg1 sembra una tv della parrocchia.. ecco il papa, i vescovi.. ecco tutta l'altra sfilza di magnasghei che sono i politici, e via andare, tutti felici e contenti di aver sentito le fantastiche parole di chi sta sopra di noi.
I tiggì sono davvero una cosa inutilissima per noi, ma utilissima per i potenti!
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23 marzo 2013
22 marzo 2013
Piccola Sofia, ad essere troppo buoni si fa del male
Dentro il grande web, c'è chi si diverte a fare il cattivo e chi il super buono.
Purtroppo anche questi ultimi sono pericolosi, infatti stanno diffondendo petizioni per la ormai famosa piccola Sofia che soffre di una malattia incurabile. Purtroppo, perché vogliono convincere il Ministero della Salute a dare l'ok per una cura, una terapia, denominata "compassionevole".
Come potete invece leggere QUI, grazie ad una lettera di svariati dottori in medicina potrete capire quanto sia assurdo somministrare medicinali il cui effetto benefico è sconosciuto, perché ciò aprirebbe le porte alla commercializzazione di qualsiasi altro farmaco con la scusa del "non c'è niente di meglio, proviamo questo, ormai peggio di così non può andare".
Purtroppo anche questi ultimi sono pericolosi, infatti stanno diffondendo petizioni per la ormai famosa piccola Sofia che soffre di una malattia incurabile. Purtroppo, perché vogliono convincere il Ministero della Salute a dare l'ok per una cura, una terapia, denominata "compassionevole".
Come potete invece leggere QUI, grazie ad una lettera di svariati dottori in medicina potrete capire quanto sia assurdo somministrare medicinali il cui effetto benefico è sconosciuto, perché ciò aprirebbe le porte alla commercializzazione di qualsiasi altro farmaco con la scusa del "non c'è niente di meglio, proviamo questo, ormai peggio di così non può andare".
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