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1 gennaio 2009

Per il 2009 no bavaglio e no nanodittatura

Inizio il 2009 come ho concluso il 2008:

speranzoso nella democrazia diretta attraverso i referendum, ad esempio quello contro il Lodo Alfano e dubbioso, molto dubbioso, sul desiderio e volontà di S.B. di avere una Repubblica Presidenziale con tutto ciò che ne consegue.

Secondo Antonio Di Pietro "
arrivare al presidenzialismo è solo l'ultimo anello di catena di interventi che vorrebbero modificare la nostra democrazia in una vera e propria oligarchia"
Questo pericolo è fondato, siccome S.B. vuole toccare la Magistratura, infatti i magistrati secondo i desideri di S.B. dovranno solo "istruire processi su elementi forniti da altri che sono riconducibili, in modo diretto, al governo. La polizia risponde al ministro dell'Interno".

Non dimentichiamo le limitazioni sulle intercettazioni e loro divulgazione (legge Bavaglio).
In un mondo in cui i nostri dati sono catalogati da ogni ente ed azienda (leggete questa lettera di Stefano Rodotà sulla Privacy, Internet, ecc. qui), il vero problema secondo i nostri parlamentari al Governo (e in maniera forse più subdola anche per alcuni dell'opposizione, che fan finta di essere diversi...) sono le troppe informazioni che i magistrati potrebbero avere ascoltando le telefonate di politici ed imprenditori, facendo leva sul pericolo di una intromissione nelle nostre vite usando come spauracchio il numero di milioni di italiani intercettati, quando in realtà sono poche migliaia.
Negli USA si viene processati ed arrestati per conversazioni che parlano di reati (ultimo il caso Blago che cercò di vendere il seggio al Senato dell'Illinois lasciato vuoto da Obama), sempre negli USA ci sono leggi per spiare le email e i files scambiati su Internet, ma i nostri politici della maggioranza comportandosi da ignoranti e furbacchioni ignorano ciò e al popolo italiano, attraverso i TG, fan credere che in Italia ve ne siano di più che negli States.

Arresti opposizione: appurato il fatto che la dirigenza di un partito non può essere dentro il cervello dei suoi iscritti, noto che c'è una differenza sostanziale tra PD e IDV. Il Pd si professa garantista, mentre l'IDV, non appena un suo membro è indagato, lo caccia. Nonostante ciò si parla a vanvera di reati (mai compiuti) dal figlio di Antonio Di Pietro con fare scandalizzato, mentre è normale per la stampa in generale e per tutti i politici (tranne che per quelli dell'IDV ovviamente) quasi piangere per i politici arrestati ed indagati (non dimentichiamo la fila di politici in carcere per salutare e rincuorare Del Turco, ora bello libero nella sua villa).

Provano a far crollare la fiducia che sempre più italiani ripongono nell'IDV e provano a far accettare all'IDV le leggi scandalose sulle intercettazioni, divulgazioni, cambio di costituzione e contro la magistratura.

Con l'anno nuovo non informatevi più attraverso i TG, ve ne prego!