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22 settembre 2011

Gli amici si vedono nel momento del bisogno


"L’indagine si basa su quanto dichiarato spontaneamente ai magistrati da un imprenditore settantenne, anche lui originario di Avellino, che si chiama Paolo Viscione. L’imprenditore scopre da Milanese di essere indagato per reati finanziari. Milanese promette di occuparsi del suo caso, dandogli informazioni e tentando di mettere a posto la situazione, e in cambio chiede regali, favori e denaro. Viscione racconta di aver dato a Milanese oltre un milione di euro. Denaro in contanti per oltre 600.000 euro, consegnati 100.000 euro alla volta. Orologi, gioielli, viaggi a New York, Ferrari, Bentley. Milanese è accusato di avere incassato altri vantaggi personali anche da altre due persone, arrestate ieri, in cambio delle loro nomine in società controllate dal ministero dell’Economia."

Fonte: IlPost.it

Fonte: lecosedasalvare.blogspot.com

Psicologicamente e sociologicamente parlando (forse), un proprio amico e un proprio collega, deve essere sempre difeso non tanto in nome dell'amicizia, ma perchè ci si immedesima e, vedendo la tragedia incombere, si vuole evitare di correre il rischio che questa (la tragedia) piombi non solo su di lui.

Se si fa parte di un'istituzione dello Stato, si può cercare di bloccare quell'altra istituzione che vuole rovinar-ti/gli la vita, mentre se sei un privato cittadino, se sei un singolo individuo che non fa parte dello Stato, ma che non può fare altro che subire le sue decisioni, la tragedia sarà tutta tua.

Oggi, come anche altre volte recentemente, un parlamento, Milanese ex GDF (uuuuh quanto gli piacciono i soldi a li finanzieri!) non è stato arrestato perchè i suoi amici e colleghi (del PDL e della Lega Nord, quest'ultimi erano quelli duri e puri contro i ladroni e i mafiosi, così si mostravano 18 anni fa) hanno votato NO, hanno detto NO ai pm di Napoli.

Pensate, i parlamentari possono dire NO ad un arresto.
E' incredibile, è impensabile, è scandaloso. E non me ne frega niente se nel cdx ci sono stati dei franchi tiratori che hanno votato SI, non me ne frega se il governo rischia o meno di cadere. Mi interessa invece che qualcuno si occupi di questo potere che va contro la Giustizia. Quando i pm invocano l'arresto di un parlamentare, non dovrebbero essere i suoi amici e colleghi a decidere se mandarlo in gattabuia o meno, ma figure super partes come ad esempio il presidente della Repubblica.
Lo so che lo sapete, ma non smetterò mai di essere incredulo di fronte ad abusi di potere simili, anche se sono ben conscio che la maggior parte delle persone che entrano in politica e che finiscono a Roma, pensano solo alla carriera e al patrimonio che, incrementando sempre di più e con amicizie sempre più importanti, li fanno sentire degli intoccabili.

Avrebbe un senso, questa possibilità e questo NO, se la richiesta d'arresto avesse motivi palesamente politici - come ai tempi del Fascismo - , ma se, come in questo caso, ci sono di mezzo reati finanziari, io sinceramente lo Stato di Polizia, la cui tesi è stata avvalorata dal piduista Berlusconi (lui, e i massoni come lui, sì che vorrebbe un tale Stato dove gli oppositori vengono zittiti con le buone e con le cattive) non lo metterei in ballo, anzi!

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