Scandalo che deve entrare nei libri di Storia:
i vertici tedeschi della multinazionale tedesca ThyssenKrupp, ovvero Harald Espenhahn e Gerard Priegnitz, condannati rispettivamente a 9 anni e 8 mesi e a 6 anni e 10 mesi di reclusione, devono ancora scontare la loro pena.
Il motivo è presto detto: il mandato di cattura inviato dall'Italia alla Germania nel maggio 2016, non è stato ancora eseguito.
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