C'è un ottimo articolo (come sempre!) di Zagrebelsky sulla Stampa di qualche giorno fa.
Mi sono segnato alcuni punti:
1) non ci saranno modifiche possibili perché in caso contrario il governo porrà la questione di fiducia: annuncio inusuale perché formulato prima ancora che il testo fosse definito ed eventuali difficoltà di approvazione manifeste.
2) Dopo anni di decadimento dei principi costituzionali sul processo legislativo e sul rapporto tra governo e Parlamento, assistiamo ad una forzatura preoccupante perché riguarda un tema proprio del nucleo centrale della sovranità dello Stato, quello della potestà punitiva. bla bla bla, lo Stato rinuncia a punire la violazione della legge penale. La prescrizione dei reati e ora l'inedità improcedibilità che vi si sovrappone ne sono l'applicazione.
3) Dopo il lavoro svolto dalla Commissione degli esperti nominata dalla ministra della Giustizia, nessuna delle osservazioni, degli argomenti critici, degli allarmi lanciati da istituzioni e singoli esperti (ad es CSM e 4 autorevoli processualisti) ha trovato riscontro. Non dico accoglimento, ma segno di attenzione e magari un principio di risposta, per dire che le critiche non sono fondate.
4) Nemmeno l'indicazione che il sistema della decadenza del processo senza decisione nel merito dell'accusa entra in collisione con il diritto dell'UE e con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani, sembra aver impensierito un governo che pur si identifica nell'europeismo.
Anche dalla nostra Costituzione si trae il diritto degli imputati a vedersi assolti o condannati, dopo che lo Stato ha iniziato nei loro confronti un processo penale.
5) Invece di scegliere di gettare alle ortiche le sentenze di 1° grado, quando non osserveranno i termini di ragionevolezza stabili dalla legge, non si è nemmeno iniziato a pensare se non sia meglio studiare come far sì che le enetrate nel circuito processuale siano tali e tante da consentire la loro conclusione (ad esempio con la depenalizzazione).
6) Gli esperti sono stati degradati a tecnici, facendo credere che si tratti di difensori di un vecchio e inaccettabile sistema di potere. Il risultato sul punto delle prescrizioni è senza pregio e pieno di rischi.
Per una riforma che si vuole ambiziosa, il metodo è stato pessimo.
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