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Il Brunetta e la Gelmini se la prendono con i bamboccioni, ovvero quei 20-30enni che non si fanno una famiglia con relativa prole, casa, mutuo, auto, tv e tutte le menate varie di chi è ben inserito nel sistema senza farsi troppi pensieri e problemi.
Entrambi affermano che, fino ai 30 anni, sia stata sempre la loro mamma a rifargli il letto.
Evidentemente da un meschino è per ripicca vogliono che gli italiani escano (visti i soggetti ci starebbe bene la coniugazione fantozziano eschino) di casa a 18 anni.
Peccato che:
a 18 anni le superiori siano ancora da completare;
molti vogliano proseguire con gli studi;
per trovare un lavoro stabile, con relative garanzie e sicurezze, sia necessario aspettare 2-3 anni (tempo necessario per i vari stages e contrattini, in pratica l'esperienza richiesta da tutte le aziende).
Ovviamente, se la legge obbligasse i bamboccioni (mah) ad uscire di casa (giusto per acquistarne un'altra, che rivoluzione! Ecco a cosa serve questa loro fuoriuscita), vorrei tanto che lo Stato garantisse una sottospecie di reddito minimo garantito.
1 commento:
Basta con questa demagogia dall' alto
Fatti non "pugnette"
Invece di dire "a 18 anni fuori di casa"; pensino a garantire sostegno alle famiglia dei ragazzi che vogliono proseguire gli studi;
ai precari; a chi vuole un futuro.
Basta gente come Brunetta.Non se ne può più
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