Come ci si può stupire che ci siano dei ladroni nei partiti se questi, proprio come la società, sono organizzati a piramide?
Là dove c'è un capo, questo può fare quello che vuole finchè non viene scoperto da chi è pagato per far rispettare la Legge (che comunque non vieta il dominio, aaaaanzi), perchè quel capo è divenuto tale proprio per ottenere tanti vantaggi sconosciuti alla massa, vantaggi per sè, la moglie, i figli, insomma, tutto un magna-magna familistico (potere e famiglia sono due pietre fondanti il Patriarcato, certo, anche la famiglia, visto che è la prima forma di proprietà privata del "pater familias"). Si parla di tesorieri. Ma come nel caso dei capi, loro lavorano all'incirca da soli, incassano e decidono loro, praticamente anche loro comandano nel loro settore, anche loro hanno una bella fetta di potere. Senza questi punti di riferimento, ci sarebbe un controllo totale dettato dal fatto che tutti quanti gli appartenenti ad una data organizzazione (in questo caso un partito) avrebbero il potere/diritto di interessarsi a tutti gli affari di questa, mentre ora chi sta in alto decide e gli altri devono abbozzare.
Non sono casi isolati. Pochi mesi fa si parlava del tesoriere dell'UDC, poi è spuntato quello della Margherita e ora quello della Lega Nord. La gerarchia ha sempre e solo generato interessi, profitti, comodità ai pochi che comandano e in questi ultimi casi c'è gente che sta in alto e fa quello che vuole. Niente di nuovo!
Non badiamo ai singoli casi, pensiamo sempre in generale!
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