Se Beppe Grillo fa male a denigrare i giornalisti e a trattarli anche male (mi ricordo quando venne intervistato da Ilaria D'Amico su LA7 e lui non rispettò i patti, volendo fare un monologo aggressivo che non era dettato dalla rabbia, ma dalla sua voglia di proporre in ogni ambito, in ogni ora, il suo personaggio per farasi apprezzare da un certo tipo di pubblico che ha bisogno di radicalità), i membri del Movimento 5 Stelle fanno invece bene a non andare in Tv, anche se ciò deriva da un ordine dall'alto, cosa che a me non piace mai.
Andando in Tv si "nobilita" questo mezzo atto soltanto a confondere la gente che non può nè partecipare nè cercare notizie, ma solo subire parole, slogan, colori e rumori e, così facendo, si sminuisce il mezzo Computer+Internet che tornerebbe ad essere considerato il divertimento dei ragazzetti.
Bisogna eliminare il concetto che vuole la Tv come grande mezzo d'informazione di massa. Grande sì, ma solo perchè milioni di persone guardano gli stessi 2-3 programmi e canali, non certo grande nell'essere utile verso la gente, perchè è utile solo ai potenti per dividere la gente (proprio come fanno i partiti) e ancora meglio per spegnere il cervello della gente, magari meno istruita (in senso lato, io non bado al "pezzo di carta"), attraverso trasmissioni di pettegolezzi morbosi sia sui "VIP" che sui propri simili che vanno a battibeccare nei finti tribunali, le cui conduttrici in realtà sono lì solo per poi propugnarci ogni cosa da comprare.
Non conta il contenuto, contano i soldi che si possono e devono fare. Dentro la Tv più merda c'è, meglio è, ma anche per la Rete vale lo stesso discorso, infatti i siti porno sono i più visitati..
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