Ogni volta che una parte di popolazione o anche soltanto singole persone compiono un atto di violenza, ad esempio una gambizzazione, il lancio di una bomba carta o altro, ecco che arrivano quegli schiavi mentali, economici e fisici degli statalisti che tramite i mass-media dicono al resto della massa, per non farla svegliare dal proprio torpore, che con la violenza non si ottiene nulla.
Va bene, è giusto, hanno ragione, anche io sono contro la violenza, ma uno statalista dice il falso se anche lui si mette dalla parte della non violenza.
Proprio ieri leggevo dei moti di Milano del 1898 repressi nel sangue ad operato di esercito e dannati carabinieri dello Stato monarchico italiano. E le guerre di conquista per costituire l'Impero italiano? E le guerre attuali? Se uno Stato litiga con un altro Stato, ci sono buone possibilità che nasca una guerra. Perchè mai se ad una persona o ad un gruppo di persone, sta sul cazzo una parte dei rappresentanti dello Stato o tutto lo Stato intiero, non può dichiarargli guerra e ucciderli tutti?
Basta ipocrisie!
1 commento:
La violenza ha un grande impatto, anche mediatico, la violenza serve, è stato il motore della storia, non c'è che dire.
Lo Stato, però, può difendersi e mettere in galera chi lo attacca e fingere che la violenza non serve, no?
Legittimo lo Stato e illegittimo chi lo attacca, questo è il gioco e bisogna accettarlo.
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