Dopo i tristi fatti di Roma (Tor Sapienza, dove la gente fascista ce l'ha coi neri in quanto neri, pensando che prima del loro arriva il loro bel quartierino fosse una linda e solare zona di Stoccolma), è stato dato molto risalto ai vigili di Torino che son stati assaliti da automobilisti e clienti di una panetteria in una zona semi centrale della città.
Spiego per chi non ne ha saputo nulla: arrivano 2 vigili, multano le auto in sosta vietata (doppia fila in una via alquanto stretta), alcune auto non le multano perché arrivano i proprietari che ringraziano e se ne vanno, ma ad un certo punto un tizio prende la multa ma lascia lì l'auto e torna in panetteria. A questo punto i vigili lo seguono ma vengono insultati dal panettiere e dalle altre persone.
Vista la rissa, i vigili chiamano rinforzi e da 2 si passa a 6 vigili urbani.
Questi devono fare fronte alla protesta e alla violenza di queste persone (?), cosicche passano anche loro alle vie di fatto tirando qualche scappellotto e mettendo le manette al più iracondo, ovvero il panettiere.
Insomma, con sta gente esasperata che ci sta in giro e che se ne frega del prossimo e delle leggi, che si sente vittima quando invece è carnefice, non ci si può aspettare di meglio.
Ma perché parlo di questo tristo fatterello?
Perché ho letto su un giornale il commento di un signore che, tra le varie cose giustissime, ha scritto anche che "faccio fatica ad accettare questa anarchia".
Ma quale anarchia? Anarchia significa semplicemente non accettare l'architettura sociale, per cui chi è contro può o attaccare o starsene per i fatti suoi cercando di non farsi incasellare/imprigionare dalle convenzioni sociali che impongono a tutti noi di rivestire dei ruoli ben precisi e definiti, ecc., ecc.
In questo caso non si ravvede alcun tipo di anarchia: non c'è nessun anarchico sceso in strada per distruggere le istituzioni, soltanto normalissimi cittadini incazzati, ma non incazzati giustamente contro, che ne so, consiglieri regionali ladroni, poliziotti assassini o Equitalia, no, cittadini incazzati in quanto STRONZI di natura o di educazione, ma educazione non anarchica, bensì educazione italica dove viene insegnata la legge del più furbo e stronzo che la fa franca perché sa sempre come intimidire l'onesto.
Spero di essermi spiegato.
Nel caso non ci fossi riuscito, ribadisco che non c'è stata alcuna anarchia in quel frangente in quella via, ma soliti battibecchi e litigi tra gente stronza che diventa ancora più stronza quando il proprio menefreghismo e la propria inciviltà vengono evidenziati da chi di dovere.
Secondo voi tutti quelli che litigano, insultano e picchiano sono anarchici? ahahahah ma dai, ma se la pensate davvero così sparatevi in bocca e per sicurezza pure in testa!
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