I taxisti affermano che chi si rivolge a UBER lo fa a suo rischio e pericolo perché non garantisce alcuna sicurezza, però poi vedendo le loro manifestazioni di protesta (contro UBER, ovviamente), una persona normale cosa dovrebbe pensare?
Che sono un branco di animali rincoglioniti e feroci.
Per cui solo un pazzo può preferire il loro servizio a quello di UBER dove troviamo tanti bravi ragazzi che cercano di raggranellare qualche soldo con questo innovativo servizio.
Inoltre sfruttare la tragedia di Parigi (Je suis Charlie Hebdo) scrivendo Je suis taxi legale, mi fa veramente vomitare e incazzare!
16 commenti:
Sarà. Ma come una rondine non fa primavera pochi tassisti coglioni che prendono a calci il portone dell'Authorithy dei trasporti non fanno un'intera categoria. Volevo comunque segnalarti che attorno al 25 gennaio è sorto un gruppo, patrocinato da Uber, che si chiama Je Suis Uber - Torino. https://www.facebook.com/jesuisubertorino?fref=ts Vedi tu se vomitare a incazzarti anche per questi, o se i bravi ragazzi che cercano di raggranellare qualche soldo lavorando come abusivi al di fuori di qualsiasi regola e controllo amministrativo e fiscale meritano, a tuo parere, un atteggiamento diverso.
Grazie per la segnalazione!
Se anche loro hanno sfruttato il motto francese sono anch'essi degli emeriti stronzi!
Le violenze però fino ad ora sono state compiute solo dai tassisti.
Inoltre se UBER ha partita IVA e paga tasse imposte e contributi BEN VENGA.
Il fatto è proprio questo, Danx: Uber preleva l'importo della corsa direttamente dalla carta di credito (l'importo viene calcolato con un tassametro virtuale - non accreditato e non certificato come quello dei taxi) e l'accredito va sul conto di Uber in Olanda. Esentasse in Italia. E data la normativa olandese sulle web company lì paga un lussuoso 1,duebarattolipercento di tasse http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/19217_internet-company-olanda-nuovo-paradiso-fiscale.htm. Alla fine della settimana viene erogato il compenso complessivo decurtato del 20% sul c/c del driver e nominalmente si tratta di un rimborso spese nel caso dei POP, quindi esentasse anche per il conducente. Contributi? In che senso? A che titolo? Uber ha una dozzina di dipendenti in Italia. I quali immagino siano in regola con le normative sul lavoro. Ma tutti quelli che guidano no. E nemmeno potrebbero, essendo abusivi.
Anche gli autisti di UBER son dei dipendenti, ho trovato a riguardo questo bel commento:
" il conducente Uber non può evadere neanche un centesimo perchè riceve fattura da Uber e volendo lo stato può tassarlo completamente sia relativamente all'irpef che all'inps.... mentre i tassisti dichiarano quello che vogliono sulla base del consiglio del loro commercialista... e infatti si posizionano sempre appena sopra gli studi di settore...."
http://www.omniauto.it/magazine/27477/uber-uberpop-tassisti-sono-abusivi
E io come un altro lettore di quel sito penso che il dover acquistare a caro prezzo delle licenze sia una cosa assurda e illogica, significa che solo uno ricco può lavorare come tassista?
Si dice che in UK basti superare un esame e le tariffe infatti son più basse che in Italia.
Vista la spesa mi pare OVVIO che il tassista media evada.
Perdonami Danx. ma i tuoi metodi di reperimento informazioni su questo argomento lasciano a desiderare. Oppure vuoi leggere solo ciò che conferma i tuoi pregiudizi negativi sui tassisti (che sono a volte/spesso delle teste di cazzo, ma hanno ragioni da vendere) o positivi rispetto a una presunta innovazione tecnologica che non esiste. Ti consegno qualche link. Se vorrai approfondire l'argomento sarà valsa la pena, per me, commentarti.
http://ilmanifesto.info/sotto-il-nero-cofano-di-uber/ (pubblicato anche su Internazionale)
http://www.huffingtonpost.it/guido-viale/uber-taxisti-milano-google_b_5362499.html
http://sistematorino.blogspot.it/2015/02/mercato-uber-alles-la-sinistra-alle.html
Se sai l'inglese, puoi farti una cultura sull'argomento dipendenti Uber
https://www.google.it/search?q=uber+dipendenti&oq=uber+dipendenti&aqs=chrome..69i57.4221j0j7&sourceid=chrome&es_sm=0&ie=UTF-8#q=are+uber+drivers+employees+or+independent+contractors
Poi fatti fare un'obiezione metodologica: non puoi portare a favore delle tue tesi un commento di un chissachi pescato in rete. Dei 4 commenti presenti sotto l'articolo, non ce n'è uno che non dica fregnacce prive di riscontro. Quando non false e facilissime da smontare, in particolare proprio quella che preferisci
http://www.ilgiornale.it/news/milano/uber-spunta-video-lautista-spacciatore-1022986.html
L'ultimo articolo lascia il tempo che trova: se un autista UBER spaccia droga e gli è venne ritirata la patente, vuol dire che son così tutti gli altri?
E vuol dire che di tassisti simili non ce ne siano?
Non ho mai usato UBER e non ho neanche scaricato l'app, ma penso che per essere credibile, e quanto mi risulta lo sia, debba avere una sorta di classificazione dei propri autisti, come avviene in BlaBlaCar. Per cui se un autista va veloce, passa col rosso, fuma, spaccia, ecc., chiunque dovrebbero poterlo votare negativamente.
Che poi UBER paghi o non paghi le tasse in Italia a me non interessa, se per questo anche Google ha sede all'estero e Rai e Mediaset pagano l'1%!!! Insomma, i grandi gruppi pagano sempre meno di quel che paga un lavoratore o un'azienda normale, ma il punto della mia questione non è questo, il punto del mio post è la cafonaggine dei taxisti che potevano avere ragione, ma che usando brutte parole e rompendo automobili altrui, sono passati totalmente dalla parte del torto, per cui se loro affermano che per i clienti sia più sicuro usare un taxi, io confuto la loro tesi.
Il bello è che sotto quell'articolo schifoso de Il Giornale ho trovato tanti commentatori che la pensano come me AH AH AH Grazie, mi hai fornito un ottimo ASSIST!
https://it.notizie.yahoo.com/carabinieri-denunciano-tassista-per-truffa-roma-095720487.html
Fai degli errori concettuali, Danx. Molto grossi. I commenti non informati (come i tuoi peraltro) non valgono nulla, se non come passatempo da bar sport. Non suffragano nulla, tutt'al più confermano che non sei l'unico a partire da un presupposto umorale tutto tuo che nessun dato di fatto può scalfire. Il dato di fatto è che Uber non controlla i propri driver, non che tutti i driver spacciano e hanno precedenti. Il dato di fatto è che i driver non sono dipendenti e non pagano tasse e contributi (non avevi detto "se UBER ha partita IVA e paga tasse imposte e contributi BEN VENGA"? Beh, non lo fanno) E il fatto che il comportamento di un singolo non vada esteso a tutta una categoria non vale anche per i tassisti?
Se poi la tua posizione ideologica è a favore della totale liberalizzazione dei servizi pubblici (come quello dei taxi, trasporto pubblico non di linea) e ritieni che debbano tutti essere affidati al mercato, ok. Aspettatelo a breve per sanità, scuola, servizi sociali... immagina che bello quando avrai bisogno di un'ambulanza e dovrai usare una app a capodanno, e UberAmbulance applicherà il surge pricing e ti preleveranno 1000 euro dalla carta di credito perché c'è tanta gente che sta richiedendo il servizio. Ah, dove sarebbe successo che i tassisti hanno rotto automobili altrui? E anche se, si tratterebbe di alcune persone che fanno i tassisti, non de ** I ** tassisti. Il fatto che gli Ultras olandesi abbiano devastato Roma non significa che tutti gli olandesi o tutti i tifosi di calcio siano così.
Se non pagano le imposte che le paghino.
Se le pagano non deve esistere alcun problema, alcun divieto, dato che il pagare licenze per trasportare persone è un'assurdità mi pare soltanto italiana.
Le scuole private e gli ospedali privati già esistono, come esistono le scuole e gli ospedali pubblici, mentre i taxi pubblici non esistono.
Perdonami Danx, sei MOLTO disinformato sull'argomento. I taxi sono pubblici (pensa che si chiamano autopubbliche!) praticamente in tutto il mondo, e in tutto il modo sono inserite in un mercato di compravendita.
A New York, per esempio http://www.youreporter.it/foto_Tassisti_di_New_York_schiavi_al_servizio_dei_broker
Sono pubblici così come i bar sono dei locali pubblici, ma sono creati, comprati e gestiti da privati.
C'E' UN BEL PO' DI DIFFERENZA EHHH TRA UN SERVIZIO PUBBLICO COME QUELLO DEI BUS O DELLE SCUOLE E QUELLO DEI TAXI CHE SON TOTALMENTE PRIVATI!!!
E cmq con ste manifestazioni hanno dimostrato di che pasta sono fatti i taxisti..
Sei de coccia, Danx. E disinformato. E mica poco. Quello dei taxi E' un servizio pubblico, e per di più i costi sono integralmente sostenuti da piccoli artigiani. Tanto per dire, questa è l'intestazione del regolamento del Comune di Milano "REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO PUBBLICO DELLE AUTOVETTURE DA PIAZZA (TAXI) E REGOLAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DELLE AUTOVETTURE DA PIAZZA (TAXI)" https://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/in+comune/in+comune/regolamenti_new/taxi_regolamentoservizioecaratteristicheautovetture
Pensavo di essere stato chiaro: anche i bar offrono un servizio pubblico ma sono privati tanto quanto i taxi, per cui per me non è certo una cosa pubblica bensì privata.
Prima li avevi paragonati non so perché alla scuola e all'ospedale pubblico, mah!!
Sarò di coccio ma te vivi in un altro mondo.
La scuola pubblica è praticamente gratis, il taxi che tu definisci pubblico no, anche perché i taxisti appunto devono pagare fior di quattrini le loro licenze! Mentre il biglietto di un bus/tram costa mooolto meno, ed è infatti pubblico.
In conclusione: I TAXI COSTANO PARECCHIO, UBER COSTA DI MENO, ERGO LA GENTE CERCA UBER.
Se uber poi offrirà un servizio non all'altezza di quello che promette fallirà.
L'importante è che i taxisti non insultino chi dirige e lavori in UBER, ops, l'hanno fatto e anche pesantemente.
Per cui sconsiglio di prendere mai un taxi, poiché non si sa con che razza di autista/persona si avrà a che fare! Molto probabilmente un cafone manesco!
La pulsione pedagogica mi si è esaurita, quindi questo sarà il mio ultimo intervento. Poi pazienza.
a) la scuola pubblica NON è gratis. Non solo a partire dalle medie i libri sono a carico degli studenti, ma anche la mensa, e ci sono tasse di iscrizione. Ma, al di là dell'esborso personale del cittadino, la scuola costa allo STATO, che siamo noi. Ed è giusto così, sia ben chiaro. Peccato che negli ultimi decenni i finanziamenti alla scuola pubblica siano andati sempre diminuendo, a fronte di contributi (anticostituzionali) alla scuola privata, mascherati da contributi al cittadino per la scelta della scuola. Si vede che non hai figli. Fin dall'asilo si tirano fuori soldi, e non pochi, per consentire alle scuole di continuare a funzionare. Alcuni istituti ti chiedono addirittura la carta igienica.
b) Idem per gli autobus. Il biglietto costa 1,50€ MA è un piccolo contributo che non ripaga completamente il servizio, che è pagato dal Comune nell'ambito del proprio bilancio, quindi dal cittadino.
c) Il servizio taxi E' a tutti gli effetti pratici e legali un servizio pubblico, con obblighi regolamentazioni e TARIFFE stabilite dal Comune - non dai tassisti - per il quale però il Comune NON SBORSA UN EURO PUBBLICO. Tutti i costi del servizio PUBBLICO, automobile, assicurazione, benzina, manutenzione, CONTROLLI da parte del COMUNE, sono a carico dei tassisti.
L'economia è una materia un po' complessina, Danx. E anche la politica. Devi considerare anche ciò che sta dietro a quello che esce dal TUO portafoglio. Solo un ultimo esempio: io ho fatto un intervento al tunnel carpale. Ho spesso 66 euro di Ticket. La collettività ha speso altri 800 euro, per il DGR del mio day hospital. Che vanno all'ospedale pubblico o convenzionato presso cui ho fatto l'intervento. Ovviamente - per me e la mia ideologia - sono andata in un ospedale pubblico, affinché quei soldi non andassero a ingrassare le casse di un istituto privato. Studia meglio, Danx. Studia di più.
Non ho figli e non ne voglio, non tanto per me, quanto per loro: la vita non ha senso, dura poco ed è piena di difficoltà (in Italia, figurarsi in Asia, Africa, ecc.!), e ne ha ancora meno se uno è costretto a sopravvivere dentro 4 mura non solo di casa ma anche di scuola, chiesa, caserma, ospedale, ecc.
Tralasciamo questo excursus esistenziale e torniamo ai servizi pubblici:
il taxista essendo un privato deve lavorare nella concorrenza.
Le licenze deve scomparire, costano troppo, fanno diminuire il numero di possibili nuovi taxisti e fanno aumentare le tariffe. Se voglio trasportare la gente devo poterlo fare dopo aver acquistato un auto che rispetta le norme sulla sicurezza e sull'ambiente e dopo aver superato un esame di guida. E basta! Al massimo si può optare per una sorta di bollo annuale.. 200 euro l'anno da dare al Comune. Non certo 150 mila euro da dare ancora prima di iniziare l'attività.
E magari ci fossero taxi pubblici, in questa maniera le persone che soffrono di agorafobia o claustrofobia potrebbe spostarsi tranquillamente per la città evitando gli affollati tram e bus. Magari il Comune elargisse un servizio simile pagato da chi paga tasse ed imposte.
Le tasse e le imposte servono proprio a creare e mantenere servizi pubblici e un servizio simile non mi pare esista.
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