Su CHANGE.ORG potete firmare QUESTA petizione a favore di una povera donna di Brindisi, licenziata IMPROVVISAMENTE nel 2011 da una ditta statunitense (Lyondell-IBasell) per motivi di riassetto economico, così dice l'azienda, mentre la povera donna, affetta da cancro, parla invece di un picco di produzione raggiunto proprio in quei giorni.. le due cose cozzano, si sente puzza di bruciato.
La puzza è del cervello bruciato di questi loschi industriali e di chi per conto loro va in giro per gli uffici a leggere le lettere di licenziamento senza fermarsi un istante per ascoltare i pensieri altrui (trovate l'incredibile storia all'interno di questa petizione).
La verità è che a certe aziende non frega nulla della salute dei dipendenti, ovvero gente che passa la propria vita per lavorare per queste, che rinuncia alla propria vita in cambio di uno stipendiuccio, e peggio che mai se ai dipendenti arriva la tristissima notizia della presenza di un cancro!
Cavolacci loro e anche cavolacci nostri, a tutti può capitare!
Capitare non solo di subire quest'ingiustizia della natura ma anche quest'ingiustizia sociale.
Negli U.S.A. molte multinazionali sono solite scaricare i costi sanitari dei dipendenti sulla società e pare che questa mentalità abbia preso piede con tranquillità anche in Italia.
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