Appena due sere fa cercavo i divertenti, sagaci e cinici articoli di Paolo Villaggio scritti per l'Unità qualche anno fa (2009, 2010, ecc.) e stamattina leggo con stupore della sua morte.
Lui ha sempre parlato della sua morte asserendo di conoscere la data, insomma ci scherzava sù, perché anche quando non era vecchissimo, si sentiva tale o voleva farci pena per non so quale motivo, insomma, io pensavo campasse più a lungo, come se più ne parlasse, più campasse. Spero di essermi fatto capire :)
Alcuni giornalisti e anche persone che fanno un altro lavoro, parlano di Fantozzi come di un personaggio/maschera che ha rappresentato l'italiano medio.
Non è vero!
Paolo Villaggio, attraverso Fantozzi, ha voluto mostrarci ben altro tramite un impiegato per così dire modello, ovvero ubbidiente, servile e sfruttato. Infatti ci ha mostrato la società così com'è con tutte le tue limitazioni, confini, prigioni, regole, regolette, leggi dette, scritte e non scritte, colleghi viscidi, sbruffoni, cafoni, colleghe bruttine che però ci fanno girare la testa perchè sono le uniche donne che ci rivolgono perlomeno un saluto, mogli bruttissime che però ci sono in teoria fedeli e che dobbiamo continuare a mantenere perchè se divorziassimo chissà cosa penserebbero i vicini di casa e i famigliari, figli anch'essi orribili e deficienti che però, essendo figli unici e nostri, dobbiamo alla fin fine ritenere fantastici anche se per colpa nostra tali non sono e non si evolveranno mai, capi bastardissimi visti come santoni, anzichè come divinità oltre ogni legge umana che dicono e fanno ciò che vogliono, sport e gite viste non come momenti di relax e libertà ma come ennesimi obblighi per evitare di pensare e scappare da questo incubo chiamato società e sistema occidentale/capitalistico.
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