Per la serie: non c'è più speranza!
Se Scajola ci lascia in eredità accordi sul nucleare, anzichè cercare di affondarli, ecco che arrivano in suo soccorso i bei nomi dell'intellighenzia scientifica atea e sinistra in suo soccorso.
Il Sole 24 Ore intervista brevemente l'astrofisica Margherita Hack sul ritorno al nucleare.
Queste le sue principali affermazioni:
"Non si può discutere di nucleare sulla base di preconcetti che non hanno fondamento scientifico.";
"Gli standard di sicurezza ormai sono elevati. Con il paradosso che i paesi confinanti con l'Italia, Francia, Svizzera, Slovenia, investono sul nucleare."
"Si possono trovare soluzioni interrando le scorie in luoghi assolutamente sicuri. Ma al nucleare non si può rinunciare."
Mi dispiace che l'intervista non sia più approfondita, ma rimanga in superficie come se cercasse di convincere "certi lettori" con una discutibile p/maternale della Hack.
La sicurezza non esiste, perchè la centrale non si controlla da sola, devono infatti sempre esserci degli umani e questi possono sbagliare.
Gli incidenti del 2008 in Francia (30mila metri cubi di acqua contaminata da Uranio sversata nei fiumi dal solo impianto di Tricastin della Areva, società che ha da poco stipulato un accordo con la Ansaldo per il ritorno del nucleare in Italia) e in Slovenia, non se li sono inventati gli antinuclearisti con le loro fisime.
Conseguenze? Addetti irradiati, acqua imbevibile e fiumi col divieto di pesca.
Chiamali pre-concetti. Chiamala ideologia. Basta qualche negligenza e il danno è fatto.
E le scorie, dove le mettiamo? In Germania si stanno scervellando per trovare segni che durino nei secoli dei secoli, affinchè i futuri abitanti di questo pianeta sappiano che lì, dentro quella data montagna, ci sono rifiuti tossici. Non è semplice: le lingue cambiano e si estinguono. Inoltre, capitano sversamenti. Anche in questo caso, c'è sempre il bisogno incessante di addetti alla sicurezza.
E' vero che non si può puntare tutto sulle rinnovabili, eObama lo sa bene (negli USA sono previste 3 nuove centrali nucleari), ma se si deve puntare sul nucleare, sarebbe bene non nasconderne i problemi intrinsechi. Appena si sa di un incidente, giornalisti e cittadini rabbrividiscono, e non solo quelli che abitano accanto alle centrali.
Dicono i favorevoli al nucleare, compresa la Hack, che avendo centrali nucleari vicino ai nostri confini tanto vale costruirne anche noi.
Questa cosa (idea?concetto?tesi?teoria?) non regge: costruirne altre, incrementerebbe le probabilità di essere colpiti da radiazioni.
Più centrali = più insicurezza che colpirebbe il "quieto" vivere di molti italiani del centro e sud Italia (due centrali sono previste in provincia di Viterbo).
Oltre alla Hack, fra i favorevoli, c'è un nome conosciuto alla massa ed è Umberto Veronesi e non ce ne dobbiamo stupire, infatti è famoso anche per aver negato impatti negativi degli inceneritori sulla nostra salute. Certo, se vivi a 50 km di distanza e i venti soffiano in direzione opposta, puoi vivere tranquillo..
Questi scienziati ce l'hanno con "il pressappochismo e gli atteggiamenti antiscientifici" e affermano convinti che "il nuclare possa aiutare a combattere le emissioni di C02".
I pressapochisti sono loro, siccome ci forniscono di pochissimi dati.
Gli scienziati vicini a Margherita Hack e a Veronesi hanno scritto pochi giorni fa al PD chiedendo a Bersani di "evitare il rischio che nel Pd prenda piede uno spirito antiscientifico, un atteggiamento elitario e snobistico che isolerebbe l'Italia, non solo in questo campo, dalle frontiere dell'innovazione."
Il nucleare non è innovativo, è ormai una tecnologia vecchia. Probabilmente questa di terza generazione che la Francia vuole venderci (o rifilarci, dopo il casino combinato in Finlandia?) sarà sostituita da una quarta non appena entreranno in funzione le nostre nuove e linde centrali nucleari al nord e centro Italia.
Si potrebbe dire che sia necessaria e risparmiosa, ma i favorevoli non menzionano mai il ciclo di vita delle centrali e il costo del loro smantellamento e dello stoccaggio delle scorie, che si protrae per migliaia di anni, così come non contano, per quanto riguarda la tanto menzionata CO2, i lavori nelle miniere africane e il trasporto da lì in Europa).
L'opinione pubblica (il grafico sopra compare nel blog de Il Fatto Quotidiano, giornale dove scrive Travaglio che venera Montanelli, soprattutto per quanto riguarda il suo lavoro negli ultimi anni della sua vita..) ce l'ha con i politici avanti con l'età.
Perchè non se la prende mai con gli scienziati?
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3 commenti:
Ciao Danx,
Chi quella vecchietta che è andata su Radio Padania a fare una trasmissione poco tempo fa??
Per me può rimanere a vita all'ospizio e non rompere più tanto Io il nucleare non lo voglio!!!
Se vi va leggete e commentate cosa realmente ci svela il battibecco tra mario tozzi & chicco testi andato in onda su Rai 3 l'altro giorno; Si parlava anche qua di nucleare .... http://raimondoorru.blogspot.com/2010/05/nucleare-vietato-dire-no-non-ti.html
Questa volta non sono d'accordo con la Hack. Il nucleare è pericoloso (qui lo farebbero le mafie quindi sai che fior fior di centrali), ancora non si smaltiscono le scorie che erano delle vecchie centrali e ogni tanto le ritrovano in qualche pascolo o in mare. Si spendono molti soldi per le centrali che non verranno mai fatte, perchè quando cambierà il governo, cambierà la legge. Obama punta alle energie rinnovabili, noi torniamo indietro. In Germania 300mila persone lavorano tra fotovoltaico ed eolico. Noi che abbiamo più sole e vento di tutti i paesi d'Europa che facciamo? Torniamo al nuleare!
Attenzione: Obama sta finanziando delle nuove centrali nucleari negli USA:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-energetico/business/obama-nucleare.shtml?uuid=60dabd44-1a4a-11df-b39c-ca87d4d3472d&DocRulesView=Libero
L'Italia ne potrebe fare a meno perchè se è vero che le nuove 4 c.nuc. produrrebbero il 25% del ns. fabbisogno di energia elettrica, è anche vero che dall'estero importiamo solo l'11%... Avremmo un surplus.
A che pro? A che costo?
Mi sa che conviene pagare energia a francesi e svizzeri..
Il problema è che senza le nuove centrali l'Enel non avrebbe nuovi mega ricavi..poverina e i francesi dell'EDF non saprebbero come fare per rientrare nei loro costi delle fallimentari centrali che fanno in Finlandia, ecc
Il resto del mondo ne può avere bisogno perchè sta crescendo (asia, brasile, ecc.), ma l'ITALIA?
Che ce ne faremo di quel 14% di energia in più?
Vi linko questo articolo veramente del KAISER:
http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=28660
Questo un pò più serio:
http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/05/11/nucleare-le-centrali-colabrodo-in-usa/comment-page-1/
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