Diatriba fra Michele Serra (Repubblica) e Piero Ostellino (Corriere).
Il secondo non vuole badare ai vizi privati del presdelcons (in questo caso Berlusconi, ovvio), perchè tanto ciò che fa non rientra nei programmi di governo.
Il primo gli risponde che i comportamenti del capo di governo possono invece essere giudicati dai cittadini.
Mette in mezzo Robespierre e Torquemada, perchè il termine giudicare ad Ostellino potrebbe far venire in mente atti illiberali, ma da quando in qua uno ricco e potente non cede ai temporali piaceri della carne (fresca)? E se chi lo giudica male fosse solo invidioso?
Ma soprattutto, perchè parlare di queste porcate private, anzichè badare all'illusione dello sviluppo che ci propinano da ambo le parti, sviluppo che va avanti solo grazie alle guerre per prendere il petrolio e imporre certe valute?
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