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27 aprile 2011

Similitudini con la Tv russa

Verso la fine del numero di metà marzo di Internazionale (n.889, copertina dedicata al Giappone) c'è un articolo a firma di Peter Pomerantsev sulla televisione russa, sui nuovi programmi e su piccoli trucchi per disinformare la gente. Ovviamente ciò non è solo simile all'Italia, ma al resto del mondo (USA in testa).

Vediamo i due punti salienti che ho evidenziato:

"Le emittenti russe si dividono in due gruppi. In quello principale ci sono i colossi, noti come canali centrali. Sono i megafoni del Cremlino. Il produttore senza tanti giri di parole mi annuncia: "Ci serve qualcosa che tranquillizzi il Paese. Il Cremlino è preoccupato dalla crisi finanziaria. Ha qualche idea?" Il secondo gruppo è formato dai canali d'intrattenimto. Non si occupano d'informazione nè di politica e sono costretti a cavarsela da soli. I loro uffici open space sono brulicanti di giovani moscoviti belli e appariscenti che sembrano usciti da una rivista di moda."

"La messinscena più evidente è quella dei notiziari, che in genere hanno una formula molto precisa. In apertura c'è una visita del presidente in un ospedale, una scuola, una fattoria. Segue una notizia seria di politica interna: i boschi in fiamme, i problemi economici. La terza è una notizia di politica estera, scelta per mostrare che i problemi della Russia non sono nulla in confronto a quelli di altri Paesi. Alla fine c'è sempre una bella notizia: la nascita di un tigrotto in uno zoo, la vittoria della Russia all'Eurofestival".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Minzolinsky!

Danx ha detto...

Proprio lui, eheh