Copio/incollo dal blog "La politica dopo Silvio":
Michela Vittoria Brambilla avrebbe cercato di raddoppiare lo stipendio al direttore dell'ENIT, Paolo Rubini (che lavorò già assieme all'ex ministro del Turismo nei Circoli delle Libertà), che sarebbe passato, senza il solerte intervento del capo del "Dipartimento per lo sviluppo", Caterina Cittadino, dai miseri 190mila a ben 400mila Euro l'anno, che a dirla tutta sono addirittura pochi di questi tempi, considerando le nuove tasse, eheh
Se si pensa che il conflitto di interessi berlusconiano si sia finalmente risolto grazie alla detronizzazione di Silvio Berlusconi, ci si sbaglia. Infatti il presidente del Senato, che è ancora Renato Schifani (PDL) e il presidente della Camera, che è ancora Gianfranco Fini (FLI) hanno nominato l'avvocato Giovanni Pitruzzella come presidente dell'"Autorità garante della concorrenza e del mercato" (praticamente il ruolo, in piccolo, che ha ricoperto Mario Monti in Europa per 8 anni), cioè l'Antitrust.
Chi è Pitruzzella? E' amico intimo di Schifani, ma anche consulente di Raffaele Lombardo e dell'ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, ora in prigione. Non male, in un colpo solo abbiamo ottenuto due pugni in faccia: un pugno per il conflitto d'interessi, un secondo pugno per la meritocrazia che anche stavolta ha perso contro le raccomandazioni e le amicizie interessante.
Nonostante esistesse già il Formez, Renato Brunetta ha pensato bene di creare il Formez Italia, mettendo a capo di questo ente di formazione per la pubblica amministrazione, addirittura il sindaco di Ravello, Secondo Amalfitano (20.000 Euro al mese, più premio di 70.000 Euro ottenuto a luglio 2011) che celebrò le nozze dell'ex ministro la scorsa estate.
Amalfinato è stato affiancato da Paolo Giovanni Bernini, cioè l'ex consigliere dell'ex ministro Lunardi.
Bernini è "famoso" per aver intrattenuto rapporti con un mafioso e per aver intascato a Parma, in qualità di assessore, una bella mazzetta. Questo signore prendeva 4.000 Euro al mes, divenuti 7.000 da ottobre, anche se ora si discute di dimissioni.
Maria Stella Gelmini, ex ministro dell'Istruzione, ha pensato bene, fra le varie ultime cose (fra queste rientra il decreto con cui si "valorizzano" i collegi privati e l'aumento delle tasse regionali per il diritto allo studio), di dare una poltrona del CNR al 74enne (!) Gennaro Ferrara, ex rettore dell'Università di Napoli, famosa per essere la più nepotista d'Italia.
Bossi! Umbertone The Viking Bossi non poteva mancare: ci ha regalato l'abolizione del catalogo nazionale delle armi da sparo, vecchio pallino della Lega Nord, inserito nel recente maxi-emendamento. Questa norma ha fatto arrabbiare il PD e ha destato l'allarme dell'associazione funzionari di Polizia, secondo cui si tratta della liberalizzazione del commercio delle armi più pericolose in Italia.
Infine c'è il segretario amministrativo dell'UDC, Giuseppe Naro. Anche se l'UDC era all'opposizione, non ci si deve dimentare che ha avuto un lungo trascorso fra le file del centro-destra.
1 commento:
Tra le rimanenze del Governo Berlusconi ti segnalo anche questa
ciao
http://www.lacrisi2009.com/2011/11/il-grande-cambiamento-e-una-rimanenza.html
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