Quando dico, anzi, scrivo, che la scuola serve per creare dei futuri cittadini ligi, e non certo per diffondere la cultura, se non quella appunto dell'ubbidienza coatta senza se e senza ma e della cieca fiducia nella scienza nonostante le bombe atomiche, i gas nervini, il pm10, ecc., non scrivo cavolate.
Infatti, recente è l'idea da parte del governo, di istituire delle pagelle per valutare i dipendenti pubblici (ora non mi interessa sapere se si tratta di tutti quanti o solo dei salariati o solo dei capi).
Qualcuno potrà dire: "Eh sì, la scuola com'è fa schifo!".
Ma no, il mio discorso è più ampio, perchè è un istituzione fondamentale della società, e ciò vuol dire che ciò che ci viene impartito influenzerà per sempre la nostra psiche. E' come la Chiesa che istituisce il catechismo per bambini e ragazzini, è la stessa identica cosa: si prende la massa di bambini esistenti in un territorio (chiamato Nazione/Paese/Stato, perchè tutto di proprietà di uno Stato: non c'è un ettaro libero dal suo dominio o da quello di qualche privatizzatore), per far sì che si abbia almeno la metà di essi ubbidienti ad essa, perchè se non ci andrebbero, reputerebbero innaturale e fastidiosa la Chiesa, come nel caso della scuola lo Stato o altre istituzioni, enti che ci calpestano.
Il trucco dei potenti sta nel farci sentire normale, cose totalmente ingiuste, aggressive, manipolatorie, anormali, innaturali, devianti, distruttive.
Li prendono tutti, la scuola è dell'obbligo, perchè tutti devono concorrere al benessere presente e futuro della società patriarcal-capitalistica, anche se non hanno chiesto nè di venire al mondo nè di far parte di questa società; e anche qui: a noi sembra normale, ci nasciamo e ci cresciamo all'interno, abbiamo la nostra cameretta, lo stipendiuccio e tutto sembra filare liscio, solo fino a quando non ci toccano con licenziamenti o con le botte del maritino, ecc.
Insomma, tutti giudicati: chi non riesce a farsi incasellare dentro un bel numerino (dal 6 al 10, suppongo), sarà costretto a vivere da "senza tetto", perchè non viene apprezzato il singolo in quanto tale coi suoi pregi e difetti, con le sue potenzialità e i suoi naturali limiti, ma viene apprezzata la massa omologata.
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