Commenti tratti dal blog di Nicola Porro, che approva Monti:
Oliverotto: "FAKE CUTS questo è il vero nome della manovra. Ed un giornalista serio
come lei ancora sprona un governo di professori sostenuto da un
parlamento delegittimato, che pensa solo a protrarre la propria
sopravvivenza, a tagliare le province? Oggi tutti sanno e nessuno ha il
coraggio di dirlo, che tagliare le province non produce alcun risparmio è
pura demagogia per tacitare una opinione pubblica che giustamente vuole
tagliare gli sprechi. Gli sprechi stanno a Roma non in periferia !
tagliare con il criterio della dimensione è demenziale ,se si vuol
tagliare si taglino le meno efficienti !!!! no le più piccole . Se
guarda le ultime classifiche pubblicate sulla efficienza delle province
scoprirà che ai primi posti ci sono le più piccole e le ultime
istituite.Il resto serve a gettare fumo negli occhi facendo danno alle
periferie che producono sostengono l’Italia. Questa campagna stampa
contro le province ha mandanti precisi che vogliono perpetuare e
mimetizzare i veri sprechi romani."
angelopoggio "Dal 2000 ad oggi gli impiegati pubblici sono 175000 in meno. Come mai la spesa pubblica aumenta?
Sono loro il vero problema italiano o i pubblici impiegati, quelli che
guadagnano meno si 1500 euro al mese sono il capro espiatorio di questo
sistema pilotato oggi da baqnchieri e finanzieri?
Boooooo vai a capire come stanno veramente le cose.
Giovanni: "Porro come al solito si allinea alla volgata corrente.
Non si tratta di essere pro o contro gli sprechi (chi è favorevole agli
sprechi?), ma di capire cosa c’entrano i tagli con il debito.
Qui si usa l’economia buona per il padre di famiglia come se fosse la
regola corretta per la gestione di uno stato. Ma un padre di famiglia ha
una entrata certa a fronte di spese variabili: se le spese superano lo
stipendio, allora si deve tagliare. Lo stato si trova in una situazione
opposta, ha spese certe (per lo stato sociale) ed entrate incerte
(dipendono dall’andamento dell’economia). In altre parole, le entrate
dello stato dipendono pure da quanto spende. Se taglia le spese, calano
le entrate.
Proprio come sta accadendo ora.
La semplice e amara verità è che il problema del debito non si potrà mai
risolvere con il taglio delle spese, anche se queste fossero sprechi.
Allora avanti con il taglio degli sprechi (ma questi vanno tagliati
sempre, non c’è bisogno di essere in crisi). E basta con la menzogna che
tagliando gli sprechi risolveremo la questione del debito."
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