Il 15 agosto le città si mostrano per quello che sono: delle scenografie atte alla distruzione e al consumo più sfrenato, dove ogni singolo cittadino si comporta esattamente come un Berlusconi in piccolo, compreso il lato puttaniere.
Vediamo giganteschi parcheggi (più tanti nuovi in costruzione o progettazione, tanto per spingerci a consumare ancora di più il petrolio) e piazze d'asfalto, mobili distrutti in giro, più tutta una serie di caducità che arricchisce di non senso, perlomeno, questo tipo di vita.
La gente pensa solo ad accumulare denaro per 11 mesi, poi ad agosto grazie alle ferie si sente arrivata perchè può andare al mare, non rendendosi conto del loro ruolo di schiavi economici, e come se non bastasse, appunto, gettano via di tutto inconsapevoli che così se fanno del bene all'economia, fanno del male all'ambiente e anche a loro stessi, infatti se gettano ciò che hanno comprato, magari poco fa, come possono illudersi di essere felici la prossima volta che vanno al centro commerciale?
Non so se è ben chiaro, ma la gente è troppo egoista e materialista, continuando a fare questa vita il cervello non si evolve, regredisce perchè non trova stimoli. Questo schiavismo mentale ed economico si lega in maniera indissolubile alla schiavitù delle festività, delle convenzioni: è natale, devo andare in montagna a farmi vedere, è agosto, devo andare al mare a farmi vedere. Si fa perchè così vuole la società, non perchè piace fare quella data cosa (che poi se ognuno è diverso dall'alto, non si capisce perchè mai tutti quanti aspirino alle stesse cose: famigghia, posto fisso - in un lager? - vacanze nei periodi più truci, vestiti e profumi all'ultimo grido, bleah, ecc.).
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