ITALIA IN CRISI
"L’ultimo rapporto del Censis ha rilevato come nel quinquennio 2008-2013 i disoccupati Over 50 siano aumentati del 146,1%, con una netta prevalenza di uomini (+160,2%) rispetto alle donne
(+111,1%). Tra gli italiani ultracinquantenni che restano senza lavoro
(460mila nel 2013), il 61,4% non trova una nuova occupazione entro
l’anno, solo per il 38,6% la disoccupazione dura meno di 12 mesi."
"Quello dei lavoratori anziani è un mercato in profonda mutazione, estremamente dinamico, si viene licenziati di più e molto spesso bisogna rinunciare alle progressioni verticali a favore di spostamenti orizzontali o addirittura discendenti pur di mantenere il posto di lavoro"
Fonte: IL FATTO QUOTIDIANO
Molti, anche quelli che hanno svolto lavori non umili quali l'impiegato se non il dirigente, sono costretti comunque a continuare a lavorare per i prossimi 5 anni (di più o di meno, dipende dall'età, dall'anzianità del singolo), perché altrimenti non riceverebbero alcuna pensione!
Il dramma è proprio questo: anche se uno ha versato, deve continuare a lavorare fino all'ultimo se no è fottuto da questo sistema che ci stritola, che ci vuole in realtà non stritolati, ma ingabbiati e costretti a lavorare oserei dire a cottimo, anche se non c'è lavoro, anche se questo è peggiore del lavoro del passato, anche se non si ha più un'età ideale per imparare e fare lavori faticosi, anche se appunto uno ha versato contributi per 25 anni.
Molto meglio, forse, negli U.S.A. dove uno si tiene tutti i soldi senza INPS in mezzo alle balle!!!
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