Non ci capisco più niente: a settembre grande entusiasmo, ora la depressione.
I dati sono questi, comunque:
http://www.lastampa.it/2016/10/18/economia/gennaioagosto-crollano-le-assunzioni-i-licenziamenti-GDTQeO3Kk96DLuzEIhjpjJ/pagina.html
La fine del superbonus per le assunzioni ha provocato una riduzione del
numero dei nuovi contratti di lavoro firmati dalle aziende private.
Secondo i dati dell’Osservatorio Inps, in particolare crollano le
assunzioni a tempo indeterminato, mentre invece l’abolizione
dell’articolo 18 contenuta nel Jobs Act ha fatto impennare il numero dei
licenziamenti.
non appena è venuta meno in modo significativo la convenienza ad
assumere, il numero delle conversioni di contratti più precari e delle
assunzioni “nuove” si sta riducendo sempre più rispetto al boom del
2015, “drogato” dagli incentivi più generosi.
La riduzione è più consistente per i contratti a tempo indeterminato (-8,3%) che per quelli a tempo determinato (-5,2%).
Intanto, però, si registra una forte crescita dei licenziamenti. Quelli
«normali» sono passati per i primi otto mesi dell’anno da 290.656 a
304.437, con un aumento di quasi 14.000 unità. Quelli «per giusta causa
o giustificato motivo soggettivo» (sostanzialmente quelli per ragioni
disciplinari o assimilabili, resi molto più facili dalla riforma del
lavoro) nei primi 8 mesi del 2016 sono passati da 36.048 a 46.255, con
un balzo di 11.020 unità in più, che corrisponde a un aumento su base
annua del 28,3%.
Nessun commento:
Posta un commento