La storia criminale di quella banda di "carabinieri" di Piacenza (anche qui avrei dovuto inserire le virgolette, dato che sono tutti meridionali), dimostra alcune cose:
1 - devono essere sempre previsti dei controllari per controllare chi (ci) controlla;
2 - si deve legalizzare la droga leggere, perché non è possibile mandare in galera qualcuno per qualche grammo di hashish (anche se uno dei loro arrestati finì 3 anni in carcere perché quel bastardo criminale di Montella gliene infilò in tasca dell'altra che aveva a sua disposizione)
3 - che chi lavora per lo Stato e in particolare nelle forze di polizia e armate, quando commette un reato, anche solo uno, deve pagare il doppio rispetto ad un normale cittadino. E nessuno deve parlare di "sbaglio" come fa Salvini, perché non si tratta di sbagli ma di reati compiuti con l'intenzione di compierli a lungo, facendo del male a degli innocenti.
Mi auguro che ogni membro della banda criminale dei finti carabinieri venga condannato a minimo 30 anni di galera per tutti quei reati.
E assieme a loro gli altri torturatori del carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
PEZZI DI MERDA BRUCIATE ALL'INFERNO!
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