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23 luglio 2021

VACCINI: cosa dicono il Parlamento Europeo e il National Geographic?

 PARLIAMENTARY ASSEMBRY, COUNCIL OF EUROPE

https://pace.coe.int/en/files/29004/html

attuare sistemi efficaci per monitorare i vaccini e la loro sicurezza in seguito alla loro introduzione alla popolazione in generale, anche al fine di monitorarne gli effetti a lungo termine; mettere in atto programmi indipendenti di indennizzo dei vaccini per garantire il risarcimento dei danni indebiti e dei danni derivanti dalla vaccinazione;

prestare particolare attenzione all'eventuale insider trading da parte di dirigenti farmaceutici o aziende farmaceutiche che si arricchiscono indebitamente a spese pubbliche, attuando le raccomandazioni contenute nella risoluzione 2071 (2015) "Sanità pubblica e interessi dell'industria farmaceutica: come garantire il primato degli interessi di salute pubblica?";

garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno è sotto pressione politica, sociale o di altro tipo per essere vaccinato se non lo desidera; garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, a causa di possibili rischi per la salute o non voler essere vaccinato;

(ho tradotto utilizzando Bing Translate copiando e incollando il testo originale in inglese)

 

NATIONAL GEOGRAPHIC (numero cartaceo di novembre 2017)

“A parte rare eccezioni, i vaccini vengono prodotti da aziende private che operano per profitto. Fino a poco fa la produzione a livello mondiale è stata appannaggio quasi esclusivo di una manciata di giganti farmaceutici statunitensi ed europei. 

Come sottolineano i rappresentanti di queste aziende quando organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere le sollecitano ad abbassare i prezzi (o a rendere pubblici i libri contabili per dimostrare perché non possono), lo sviluppo di un nuovo vaccino è particolarmente costoso.

In genere si tratta di inoculare un batterio o un virus inattivato, o un suo frammento, in soggetti sani da sottoporre poi a un lungo periodo di controllo e attesa, per verificare che il vaccino non sia nocivo, che stimoli una risposta immunitaria contro il patogeno e che i soggetti a cui viene somministrato contraggano la malattia meno spesso rispetto ai non vaccinati.

E per farlo ci vogliono anni.

  

ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÀ

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_28_aprile_2021.pdf



 

Vedete cari amici? 100.000 morti se non di più tra gli Over 70, il 67% dei quali aveva 3 o più patologie.

Ora siamo in zona bianca, nei luoghi chiusi usiamo le mascherine, però per svolgere alcune attività o per usufruire di certi servizi dobbiamo essere vaccinati (o tamponati nelle precedenti 48 ore, mi pare). Ma vi pare normale? A me no! Quando e se aumenteranno notevolmente i contagi, ma sopratttutto i posti letto occupati, allora sì, ma ora proprio no.

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