Date un lavoro ai giovani..poveretti!
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DATE
UN
LAVORO
AI
GIO VA NI!
Ma il lavoro già ci sarebbe, solo che non viene retribuito, o viene retribuito poco, se non molto poco, o ancora, viene retribuito poco/molto poco a sprazzi. Non è il calo della produttività, della ricchezza in generale, ad aver contribuito a questa povertà giovanile (ma non solo..), bensì sono le varie leggi che consentono ai datori di lavori di fare i furbetti, i mezzi schiavisti.
E la crescita, cioè, la mancanza costante del segno "+" di fronte a dei numeretti riguardanti la produzione e l'economia, che problema è? Ci sono meno soldi? Ebbè, qual è il problema? Basta spenderne di meno. Via super stipendi, al bando gli sprechi e gli appalti familistici, vendita di tutti i mezzi militari da veri assassini e via dicendo. Una famiglia i cui stipendi dei membri sono calati o in cui ne manca uno, mica muore di fame. Vende un garage, un'auto, non compra la tv e computer nuovo, non va in vacanza, e così non muore e continua a mangiare. L'essere felici, sereni, in pace con sè stessi e il prossimo mica dipende dai soldi e dalla roba: se in questa famiglia le persone non vanno d'accordo non è mica per i soldi, è pieno di genitori arroganti e stronzi (perchè) pieni di soldi che rovinano la mente e la vita dei figli. Siamo convinti, da veri romantici, che la tristezza, l'odio e quant'altro campeggino solo nella povertà. Allora chissà odio c'era nelle case dei nostri nonni, ma daaai!
Napolitano, dall'alto della sua veneranda età, mica vivrà nell'illusione della crescita continua, spero?!? Crescita de che? Ma lo che nel PIL son conteggiate anche le ambulanze, visto che più incidenti ci sono, più l'economia cresce grazie alla benza usata per i soccorsi e carri attrezzi, all'elettricità degli ospedali, alle riparazioni o nuovi acquisti, e nelle disgrazie totali anche grazie ai carri funebri?
Ma il lavoro già ci sarebbe, solo che non viene retribuito, o viene retribuito poco, se non molto poco, o ancora, viene retribuito poco/molto poco a sprazzi. Non è il calo della produttività, della ricchezza in generale, ad aver contribuito a questa povertà giovanile (ma non solo..), bensì sono le varie leggi che consentono ai datori di lavori di fare i furbetti, i mezzi schiavisti.
E la crescita, cioè, la mancanza costante del segno "+" di fronte a dei numeretti riguardanti la produzione e l'economia, che problema è? Ci sono meno soldi? Ebbè, qual è il problema? Basta spenderne di meno. Via super stipendi, al bando gli sprechi e gli appalti familistici, vendita di tutti i mezzi militari da veri assassini e via dicendo. Una famiglia i cui stipendi dei membri sono calati o in cui ne manca uno, mica muore di fame. Vende un garage, un'auto, non compra la tv e computer nuovo, non va in vacanza, e così non muore e continua a mangiare. L'essere felici, sereni, in pace con sè stessi e il prossimo mica dipende dai soldi e dalla roba: se in questa famiglia le persone non vanno d'accordo non è mica per i soldi, è pieno di genitori arroganti e stronzi (perchè) pieni di soldi che rovinano la mente e la vita dei figli. Siamo convinti, da veri romantici, che la tristezza, l'odio e quant'altro campeggino solo nella povertà. Allora chissà odio c'era nelle case dei nostri nonni, ma daaai!
Napolitano, dall'alto della sua veneranda età, mica vivrà nell'illusione della crescita continua, spero?!? Crescita de che? Ma lo che nel PIL son conteggiate anche le ambulanze, visto che più incidenti ci sono, più l'economia cresce grazie alla benza usata per i soccorsi e carri attrezzi, all'elettricità degli ospedali, alle riparazioni o nuovi acquisti, e nelle disgrazie totali anche grazie ai carri funebri?
Lo vada a dire ai giovani morti in fabbrica, tipo alla Thyssen Krupp di Torino, che i giovani hanno bisogno di lavoro!
Abbiamo solo bisogno di una grotta e di qualche prelibato frutto e siamo a posto. Nel tempo restante ci faremo una vita OLTRE la stupida mania (a volte assassina) del lavoro.
Abbiamo solo bisogno di una grotta e di qualche prelibato frutto e siamo a posto. Nel tempo restante ci faremo una vita OLTRE la stupida mania (a volte assassina) del lavoro.
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