"Il nostro governo avrebbe dovuto informare il Segretario Generale del consiglio europeo di aver adottato misure restrittive delle libertà fondamentali. Non avendolo mai fatto, la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo (CEDU) deve considerarsi pienamente vigente sul territorio nazionale ed è quindi possibile per i cittadini chiederne il rispetto dinanzi ai Tribunali nazionali e alla Corte europea di Strasburgo".
"È stato l’Osservatorio Permanente sulla Legalità Costituzionale a presentare un esposto al Consiglio d’Europa.
L’Osservatorio è nato da una costola del Comitato Rodotà presieduto dal giurista Ugo Mattei, proprio quando, causa pandemia, sono state imposte le prime limitazioni alle libertà. È formato da professori e giuristi di varia estrazione".
"Prima considerazione. La nostra Costituzione prevede che le libertà fondamentali si possano limitare solo con le leggi. Sono previsti i “poteri eccezionali” da parte dei governi unicamente in caso di guerra.
Lo Stato di emergenza della protezione Civile, invece, consente di intervenire tempestivamente per calamità naturali ma non autorizza limitazioni delle libertà fondamentali, se non per quanto indispensabile (si pensi, ad esempio, al divieto di circolare in zone terremotate per rischio di crolli).
Ne consegue che il governo, intervenendo su libertà fondamentali attraverso decreti del Presidente del Consiglio (Dcpm) ha usato uno strumento inadeguato".
Fonte: https://blog.ilgiornale.it/locati/2020/10/23/liberta-negate-si-puo-fare-ricorso/?_ga=2.142499892.722497503.1603739935-513048104.1603739935
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