Ha fatto giustamente molto discutere l'incontro di Renzi col principe dittatore saudita avvenuto poche settimane fa.
Da cosa nasce questa amicizia, da lui definita proprio così, è arduo a sapersi, ma possiamo farci un'idea da alcuni dati di dominio pubblico, diffusi ad esempio da La Stampa ad inizio Marzo 2021:
"Export di armi, record del governo Renzi e boom di commesse dall'Arabia Saudita".
Pensate che nel 2016 l'A.S. spese 855 milioni di €, mentre dal 2017 al 2019 scese a 171...
Capito amici? Renzi faceva tanto il rottamatore, poi invece si comportava come il peggior affarista che bada solo ai soldi e non ai diritti umani.
A parte l'Arabia, mai come nel 2016 l'Italia ha venduto così tante armi in giro per il mondo:
in quell'anno, infatti, si superarono i 15 miliardi di ricavi, mentre nel 2014 la cifra era intorno ai 3 e nel 2018 poco oltre i 5.
Questi soldi si riferiscono non ad armi generiche come che ne so pistole, ma anche a BOMBE e MISSILI, la cui autorizzazione alla vendita venne revocata nel Gennaio 2020 dal governo Conte grazie all'intervento di Ehm e Quartapelle, del M5S e del PD.
Il quotidiano torinese fa notare come se non ci fosse stata questa revoca, l'Arabia avrebbe acquistato altri 12.700 ordigni, il che fa capire la dimensione dell'accordo tra lo Stato teocratico e il nostro. Per ora i sauditi sono riusciti ad acquistare 1/3 della commessa.
CHE SCHIFO!
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