Secondo alcuni italioti filoputiniani, gli ucraini non avrebbero rispettato gli accordi di Minks.
A quanto pare, invece, sono stati i separatisti a non averli rispettati.
In realtà, le cose sono bel più complesse come ben spiegato da questo articolo del Corriere:
Ad esempio l'Ucraina voleva rientrare in possesso dei confini internazionali ad Est con la Russia, prima delle elezioni locali nel Donbass, così come voleva l'uscita delle truppe russe, la cui presenza venne negata da Mosca. Mosca, d'altro canto, voleva che le elezioni si fossero tenute con i separatisti ancora e con certezza al comando della regione.
Insomma, tutto un insieme di aspetti che paiono a noi poco importanti, ma che per loro erano (e chissà, saranno?) molto importanti, anzi, fondamentali. Perché giustamente l'Ucraina non può accettare la presenza di soldati stranieri nel proprio territori che "gentilmente" concede ai criminali separatisti.
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