In questo articolo comparso nel blog InsideOver de Il Giornale, vengono menzionati diversi giornalisti e funzionari russi dediti alla progapaganda a favore del Cremlino e totalmente contro l'Occidente.
Vediamo i nomi e cosa fanno:
Solovev, giornalista, dice che la carneficina di Bucha potrebbe essere stata organizzata dall'intelligence straniera;
Peskov, beh lo conosciamo tutti, parla ogni giorno al pari di Lavrov;
Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri, ha prima minacciato Finlandia e Svezia nel caso volessero entrare nella NATO e poi ha accusato gli USA di crimini di guerra in Jugoslavia e Iraq;
Nebenzya, ambasciatore russo all'ONU, nega le accuse rivolte all'esercito russo e le rigira ai nazisti ucraini (sono loro che massacrano gli ucraini!);
Medinsky, per 8 anni dal 2012 al 2020 ministro della Cultura, si erge a professorino nazista di Storia asserendo in pratica che lo Stato moderno chiamato Ucraina non esiste per quella, questa e quest'altra ragione (cit.).
Avete presente le teorie di Putin su Lenin, crollo dell'URSS e balle varie? Ecco.
Poi troviamo l'ormai famosissimo Dugin, che parla anche in italiano,
Berdyaeve, filosofo religioso;
Gumilev, etnologo sovietico.
Mentre i riferimenti intellettuali del passato sono:
Uvarov, ministro dell'Istruzione a fine '800 (il fautore della trinità imperiale russa);
Ilyin, filosofo.
Ci sarebbero da aggiungere i giornali, i siti, i canali tv, i censuratori, i social gestiti da società russe, ecc.
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