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7 dicembre 2009

Nel PDL manca solo Mangano

"AMICI DI SPATUZZA"
Amici di Spatuzza. Di questo rapporto (ovviamente falso) la "piazza viola" viene accusa ingiustamente e diffamatoriamente, da quel servo miliardario (caso, purtroppo, più raro che unico) che prende il nome di Vittorio Feltri ("Quereliamo Il Giornale", iniziativa nata su Facebook).

Dopo il No B Day di Roma, svoltosi il 5 dicembre e che ha visto coinvolte centinaia di migliaia di persone da tutta Italia, si sono scatenate le polemiche dichiarazioni dei politici del centro-destra e della destra, con addirittura accuse infamanti lanciate da Il Giornale.

Il Giornale: "In piazza gli amici di Spatuzza"
La Russa: "
Volevano partecipare anche Nicchi e Fidanzati" (Link Il Messaggero)
La Russa, basta con le tue schifose esternazioni (link), tanto lo sanno tutti che l'unico amico mafioso ce l'ha avuto Berlusconi in casa. Il suo nome era Mangano.
Calderoli: "Se dovessimo prendere per buono questo dato, dei 350 mila partecipanti al corteo, allora significa che i contrari sono 350mila e i favorevoli al governo Berlusconi sono piu' di 59 milioni e mezzo di cittadini italiani!"
Ebbè, allora lo stesso esempio facciamolo per i ritrovi in piazzia dei leghisti o pidiellini.
Storace: "Nella piazza di Roma manca solo Spatuzza" (Link Il Messaggero).
Per fortuna mancavano anche i fascisti come te.

Purtroppo, come si evince da questa foto, i manifestanti erano per in buona sostanza i soliti dipietristi e comunisti. Purtroppo, perchè mi piacerebbe vedere nuove bandiere rappresentanti persone di altri partiti che non si sentono rappresentate da un premier con una storia da brividi e che attua una politica contro i poveri e la classe media, ovvero i nuovi poveri, senza azioni che riescano ad andare oltre il breve periodo. La maggior parte della gente, purtroppo, non capisce che la sua è una politica liberista, loro infatti badano solo al termine "libertà" e son felici, non capendo che è riferita alle libertà delle aziende, specie se grosse e multinazionali, di fare quello che vogliono distruggendo le nostre comunità, le nostre attività e, perchè no, anche le nostre tradizioni (altro che musulmani e croci da levare).

Come sicuramente saprete, il giorno prima c'è stata, presso il Tribunale di Torino, l'udienza che ha visto coinvolti il pentito Spatuzza e l'onorevole Marcello Dell'Utri (PDL), già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.
Questo pentito, a differenza di ciò che dicono altri mafiosi come Filippo Graviano e Brusca, afferma di essere a conoscenza di un patto nato nel 1993, fra la Mafia da una parte e due politici dall'altra ovvero, secondo lui, Berlusconi e Dell'Utri dall'altra, anche se all'epoca nè Berlusconi nè Dell'Utri lo erano.

La gente scesa in piazza, forse convinta dalle dichiarazioni di Spatuzza fornite il giorno prima a Torino (identiche a quelle rilasciate nei mesi scorsi a Firenze), s'è sentita ancora più unita, accusando Berlusconi di amicizie mafiose, se non, addirittura, di essere un mafioso.
Gli impiegati del brianzolo non potevano che trovare pane per i loro denti, infatti, nonostante il passato di Berlusconi, son riusciti a rivoltare la frittata accusando la gente di essere amica di un mafioso, noto pluri-omicida come questo Gaspare Spatuzza.
Peccato che la gente sia scesa in piazza per la legalità e la vera libertà (mica quella fornita da Berlusconi solo alle aziende e ai grandi gruppi internazionali), per avere una persona degna del ruolo di Presidente del Consiglio.

"MANCAVA SOLO SPATUZZA"
Allora, se vogliamo completare l'opera, dobbiamo dire che mancava anche Mangano, ospite per anni ed anni in una delle ville brianzole del nostro attuale premier, Silvio Berlusconi. E che dire poi delle amicizie, tavolta per lavoro, talvolta no, di Cosentino ("Nuove accuse", La Repubblica) di Schifani (link per un articolo dei quattro comparsi sul Fatto Quotidiano), Dell'Utri (link La Repubblica) e D'Alì (accusato dall'ex moglie di aver ricevuto regali dal mafioso latitante Messina Denaro, link Il Fatto Quotidiano)?
Queste sono provate, mentre nessuno può accusare, nè provare che la gente, scesa in piazza per protestare contro i reati presunti o reali di Berlusconi (oltrechè contro la sua politica distruttiva della divisione dei poteri, del rispetto del Parlamento e di onesti lavoratori super-partes, dell'impiego pubblico e dei serzivi pubblici, ecc.), abbia amicizie mafiose. Infatti dal palco, ha parlato fra gli altri anche il fratello di Paolo Borsellino, Salvatore, il quale invita Schifani a non recarsi alle commemorazioni del povero fratello e della sua scorta morta con lui.

Una vignetta, presente nell'odierna prima pagina de Il Giornale, raffigura una "toga rossa" che emette contro Berlusconi una condanna di morte mediante scioglimento nell'acido.
Questo, solo perchè dei giudici si son permessi di ascoltare un pentito.
Ma ai pidiellini i pentiti non vanno bene, perchè secondo loro parlano per liberarsi dal 41bis, parlano per buttare giù il Governo che fa tanto contro la Mafia (peccato che con tutte le ultime leggi, stiano brindando ininterrottamente assieme a imprenditori, criminali, ecc.), tanto che reputano più affidabili i mafiosi tutti d'un pezzo, come appunto Mangano e i Graviano, non questi traditori.


Link:
Non può governare (La Repubblica/Financial Times)
Appello di Saviano - FIRMA! (La Repubblica)

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