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25 maggio 2018

In ITALIA non esiste il pensiero critico

Secondo Gilberto Corbellini, docente di Storia della Medicina e Bioetica all'Università La Sapienza di Roma, solo il 20% della popolazione residente in Italia è capace di pensare criticamente.

Questa notizia l'ho trovata sul quotidiano La Stampa di inizio maggio 2018 a proposito dei creduloni-cospirazionalisti.

"Sono pochi gli italiani in grado di analizzare informazioni, situazioni ed esperienze in modo oggettivo, distinguendo la realtà dai propri pregiudizi. Secondo l'OCSE, una larga fetta della popolazione è funzionalmente analfabeta".

Cos'è il pensiero critico? Mi è piaciuta la definizione data da Severina De Biasi su Quora.

Cos'è l'analfabetismo funzionale? Mi è piaciuta la definizione data da Wikipedia nel paragrafo denominato "Caratteristiche".

Come si ottiene il pensiero critico? Secondo il professore in questione, è necessario imparare il pensiero ipotetico (capacità di ragionare sulla base di ipotesi) e astratto (metodo logico per ottenere concetti universali, partendo da oggetti particolari, sfruttando le caratteristiche note a tutti e mettendo da parte quelle che appaiono solo in alcuni), oltre ad acquisire nozioni di statistica che consentano di capire l'analisi dei rischi e le probabilità.

Lo sapevate? "Gli adulti andrebbero dati per persi, perché difficilmente cambiano le loro credenze".

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