Clamoroso: tutti assolti i carabinieri e poliziotti accusati di aver picchiato fino alla morte Giuseppe Uva a Varese nel 2008. L'uomo, arrestato e poi portato in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio (devo ancora scoprirne il motivo), morì proprio qui il giorno dopo a causa di un arresto cardiaco che, secondo il pm Gaballo, fu la conseguenza di una sua patologia aggravata dalle 'condotte illecite' degli 8 imputati.
Per i giudici invece il fatto non sussiste.
Un articolo del novembre 2015 parla dell'autopsia compiuta dal dr. Motta per conto del pm Abate, nel quale non si parla di lesioni e fratture, ma di una patologia cardiaca. La dott.ssa Celli affermava che le lesioni erano lievi ed ininfluenti.
Insomma, si può parlare di.. normale collutazione, anche se non si capisce perché mai un così alto numero di agenti abbia dovuto malmenare un singolo tratto in arresto. Dal mio punto di vista e spero anche da quello della Legge, una punizione ci deve per forza essere.
Il caso Cucchi continua anch'esso a fare discutere, grazie a nuove dichiarazioni in cui alcuni carabinieri buoni accusano i carabinieri cattivi, rei di aver "combinato una persona in una maniera mai vista prima". Il principale accusato è tale Roberto Mandolini, da tempo accusato da Ilaria Cucchi per aver cercato di scaricare le colpe del massacro sulla Polizia penitenziaria (agenti assolti).
Inoltre, evidentemente per giustificare gli ematomi, un carabiniere (D'Alessandro) qualche ora dopo l'arresto (scherzo: qualche ANNO dopo, ovvero nel 2015), chiamò un collega per dirgli di aggiungere nel verbale che il Cucchi era impazzito e che aveva cominciato a tirare testate contro il muro, fatto smentito dallo stesso destinatario (Aristodemo) di questa falsa notizia.
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