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13 aprile 2020

L'ottima tesi di Barbero sulla Regina Morte nel Medioevo

Oggi, mi è capitato di sfogliare un giornale di 2 anni fa in cui ho trovato un articolo del famosissimo storico Alessandro Barbero intento a spiegarci da cosa derivava il profluvio di dipinti inerenti la Regina Morte.

Praticamente tutti sono portati a credere che ciò fosse dovuto alla peste che flagellava tutta Europa.

Invece no, invece il primo dipinto con la Morte come protagonista è di qualche anno prima.
Allora il motivo è un altro. Scopriamolo.

Con lo sviluppo dell'economia, la società era abituata a comprare e vendere di tutto e alla fine anche la Salvezza entrò nel mercato. Non si poteva però vendere e acquistare l'accesso al Paradiso, per cui si decise di creare il Purgatorio, che fino ad allora non esisteva, non comparendo nè nel Vecchio nè nel Nuovo Testamento.

Questa fu una grande invenzione che non ha smesso di affascinarci, infatti ancora oggi la maggioranza pensa di finire proprio lì: tutti sono pieni di peccatucci, ma in pochi ne hanno combinate di così grosse da finire all'Inferno. Insomma, il Purgatorio è il posto ideale per la massa piena di alti e bassi.

Così facendo, però, venne meno la paura del Giudizio Universale: se prima si viveva per accedere al Paradiso e per scampare all'Inferno, da un certo momento in poi l'attenzione fu tutta per la morte.

Insomma, se prima la Chiesa intimoriva i fedeli attraverso le immagini delle pene infernali, dopo l'invenzione del Purgatorio ebbe comunque ancora il bisogno di terrorizzarli.
Come dire, va bene pagare e salvarti a metà, però ricordati che sei un mortale, che devi morire e che se ti comporterai in maniera diversa da quella da me imposta, il tuo viaggio non sarà dei migliori, oppure che morirai anzitempo.

"A lungo si è creduto che la diffusione di questi temi fosse dovuta alla peste che spopolò l'Europa nel 1348 e continuò a infierire a più riprese fino al XVII sec., finché non è stato dimostrato che il grandioso Trionfo della Morte, dipingo da Buffalmacco nel camposanto di Pisa, risale a qualche anno prima della grande epidemia".

"...la Chiesa si è accorta che la contabilità del Purgatorio aveva distrutto la paura dell'aldilà, e ha dovuto riorientare la sua pedagogia del terrore".

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