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1 febbraio 2011

La dichiarazione di guerra del Cav.

Da oggi, 1° febbraio 2011, questo blog cambierà leggermente.

Quello che avevo da dire l'ho detto, ora lascerò spazio agli articoli più interessanti (e con questo termine mi riferisco anche a quelli più faziosi) che trovo nella Rassegna Stampa, perchè penso che possa essere un servizio utile per chi non ha tempo di cercarli.

Sul Foglio di questa mattina c'è una lettera, senza commenti dei giornalisti, firmata Silvio Berlusconi, pensa che fortuna. Clicca qui.
Certi passaggi sono da non perdere, è un Berlusconi-Messia, è un Berlusconi-Buddha pronto ad arrivare alla Liberazione:

"Prendo atto delle risposte propagandistiche e degli atteggiamenti irresponsabili e insolenti di una parte delle opposizioni di fronte all'UNICA proposta seria in campo per rilanciare l'economia e la società italiana e per curare nel solo modo possibile, e cioè con un grande piano nazionale per la crescita, il debito pubblico.
Venerdì prossimo iscriverò all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri la proposta di riforma costituzionale in senso LIBERALIZZATORE dell'articolo 41, già definita dal ministro dell'Economia: in 6 mesi dobbiamo arrivare a stabilire che E' LECITO INTRAPRENDERE E FARE TUTTO QUELLO CHE NON E' ESPRESSAMENTE VIETATO DALLA LEGGE.
Bisogna liberare definitivamente l'Italia dalla mentalità assistenzialista e statalista che deprime lo sviluppo, ostacola gli investimenti e la CREATIVITA' DEI MERCATI, distrugge ricchezza e LAVORO, MINACCIA IL FUTURO DELLE GIOVANI GENERAZIONI.
A questo si aggiungerà un piano di immediata DEFISCALIZZAZIONE e DEREGOLAMENTAZIONE per la rinascita del Mezzogiorno, per il quale si stanno approntando da mesi gli strumenti operativi.
..obiettivo di raggiungere entro 5 anni livelli di incremento del prodotto interno lordo del 3-4 per cento.
IL PARTITO DELL'IMPOSTA PATRIMONIALE e dell'ipoteca pubblica sul patrimonio immobiliare, che si organizza con ogni evidenza per un nuovo esproprio di ricchezza a vantaggio della CASTA STATALISTA e CENTRALIZZATRICE, non deve prevalere.
Questo partito riceverà un primo, decisivo colpo con il varo dei decreti sul federalismo fiscale.
Dopo 150 anni dall'Unità il futuro di questo paese è affidato non già alle ristrette oligarchie di un establishment che il debito pubblico lo ha creato, coccolato e accresciuto irresponsabilmente nei decenni ma alla capacità immensa della sua società civile, alla volontà di vita e di futuro di chi lo abita e lo ama: all'operosità e libertà concorde di tutti gli italiani."

L'unico piano per far tornare a crescere l'economia è abolire l'articolo 41 che fino ad ora non aveva creato alcun problema (a parte per chi era munito di mazzette che spero anche dopo la sua revisione siano sempre illegali) e lui se ne vede bene dall'assumersi responsabilità sia per quanto riguarda il PIL che il debito pubblico. No, la colpa è sempre degli altri, eppure proprio quando governa il debito pubblico cresce inesorabilmente.
Ma ha ragione, le oligarchie sono ristrette, meglio le ampie "orgettarchie" arcoriane.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

CON QUESTO GOVERNO LA PRESSIONE FISCALE è AUMENTATA DEL 40%. Se passa il federalismo sarà peggio (almeno da Bologna in giù).
Mi fa rabbrividire "ciò che non è espressamente vietato dalla legge" ci manca solo che dica "qualunquemente".

Dobbiamo svegliarci

Danx ha detto...

"E' vietato deflorare le bambine"
Allora è possibile incularle!!
Sta gente ragiona così mi sa!

Danx ha detto...

Aumentate tasse varie e debito pubblico, oltre al numero di disoccupati!