Conte prima stronzo coi lockdown e le sue multe di merda, poi schiavo verso Putin da vero grullino del cazzo
Neppure la Cina, uno stretto partner del Cremlino anche in campo militare, ha permesso l'accesso agli specialisti russi: si sono limitati a fornirgli consigli per teleconferenza. Invece l'Italia, storico membro della Nato, gli ha aperto le porte senza porre condizioni. Senza neppure avere garanzie sulla condivisione delle ricerche: gli studi realizzati dagli scienziati della brigata di Mosca non sono mai stati comunicati alle istituzioni italiane. La direzione dell'ospedale Giovanni XXIII e il ministero della Salute hanno confermato a Repubblica di non avere ricevuto nulla dagli epidemiologi e dai virologi dell'ex Armata Rossa, attivi per un mese e mezzo in Lombardia. Che invece sulle riviste pubblicate in patria hanno poi spiegato di avere fatto tesoro delle lezioni apprese in Italia, usandole per allestire terapie, farmaci, macchinari, piani d'azione.
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