Ho "finalmente" osato guardare X-Factor per almeno 30 minuti, o meglio, ho visto le selezioni.
L'ho fatto sia per sentirmi inserito in società (ma và, và!), sia perchè sono affascinato dalla ICS, essendo fin dai tempi scolastici degli esercizi algebrici una lettera che sanciva il mistero da scoprire e una lettera che ho scelto anni fa per il nickname, "Danx".
Sinceramente, non mi aspettavo niente di meglio, sapevo già che questo programma mi avrebbe deluso, sia a causa dei cantanti in prova che della giuria (Morgan, Arisa, Ventura, Elio, l'unico che sempre sia lodato), ma forse, prima di tutto, perchè la musica in Tv è sempre peggio: negli anni '80, a parte le puttanate di Sabrina Salerno & company, passavano i Vanadium di Pino Scotto, mentre dagli anni '90 ad oggi è tutto un profluvio di boy-band e gente che non ha nulla di particolare, ma che sa solo cantare bene per farsi apprezzare dalla massa, proprio come certi cantanti melodici anni '50-'60.
I cantanti, al di là dall'essere intonati o no, dall'avere un timbro forte o dall'essere dei lassativi, puntano molto se non tutto sull'apparenza (essendo un programma televisivo, come non potrebbero..) e alcuni se non molti (per fortuna non tutti) sono molto presuntuosi, forse sono il frutto del nostro benessere/avere che al posto del karaoke dovrebbe invece regalare tante vispe serate con la pala in mano, che fra sale da spargere e detriti da levare, qualcosa da fare non manca, ihihih.
I giudici si fanno influenzare dall'abbigliamento, specie Morgan (che reputa "new wave" uno che è tale solo nell'abbigliamento e che stravede per una 18enne, lui dice per la voce soul con qualcosa di speciale, mentre io credo per il suo abbigliamento da cowgirl), e dalle urla del pubblico. La Ventura sembra sfottere con lo sguardo i cantanti appena entrano e allora nascono poi dei diverbi con lei che miracolosamente passa dalla parte della ragione (dice: "Mi mancate di rispetto con questi gesti", ecc.). Ma si fanno anche influenzare dai pezzi che cantano: se il pezzo è famoso, orecchiabile, metà del problema è risolto!
E poi, ultima cosa ma non per ordine d'importanza, cosa può importare come canta una persona se non propone pezzi propri? Di gente intonata e piaciona ce n'è già fin troppa.
Di sicuro da questi programmi non uscirà mai un Bob Dylan, un Eric Clapton, un Axl Rose. Di Pino Scotto neanche a parlarne: se vede la Ventura le mozza la testa con un colpo di stivalazzo super-appuntito!