Il Governo arcorpiduista ha trovato al suo interno l'accordo per l'ennesima legge vergogna, l'ennesima legge ad personam (19, come ci ricorda Antonio Padellaro, notizia a fondo post), ovvero una legge che riforma la Giustizia cancellando dopo 2 anni ogni processo, non ancora terminato, su reati sotto i 10 anni (stupro, sequestro di persona, corruzione, associazione mafiosa), grazie alla prescrizione dei processi.
I dati sono tanti? I faldoni sono tanti? Ovvero, la mole di lavoro è gigantesca?
Bene, basta lavorare, tutti a casa, compresi i presunti criminali. Questa è l'illuminante idea di Ivstitia del Governo Berlusconi!
Ovviamente questa è una conseguenza che al premier e ai suoi avvocati non interessa, essendo lui sullo scranno per meri interessi personali (e loro lì per lui, non per noi), ovvero per evitare caterve di processi e probabili condanne.
Questa riforma, salvando politici, dirigenti ed imprenditori, i cui processi sono solitamente e notoriamente molto lunghi, non cambierà la vita ai piccoli delinquenti (piccola consolazione e forse ennesima dimostrazione di leggi varata da una Casta) per i quali, invece, i processi sono velocissimi, avendo, i giudici, poche e schiaccianti prove tangibili.
C'è una particolarità in questa legge che forse la renderà incostituzionale. Infatti i censurati (ovvero coloro già condannati per reati passati), a differenza degli incensurati, non avranno diritto al processo brev (come ci spiega qui sotto Bruno Tinti). Eppure, sia i primi che i secondi, durante il processo, prima della sentenza, sono entrambi presunti innocenti e questa legge andrebbe contro gli articoli 3 (per il quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla Legge) e 111 (per il quale tutti i cittadini hanno diritto ad un processo veloce) della Costituzione Italiana.
Contro questa legge vergogna, l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro è pronta a tornare nelle piazza italiane per raccogliere milioni di firme (come successo la scorsa estate per dire no alla Legge Alfano e alla sua immunità per le quattro più alte cariche dello Stato):
"Dal 5 dicembre dobbiamo manifestare per raccogliere firme per un referendum per abrogare questa legge, e contestualmente fare un blocco di disegni di legge di iniziativa popolare per proporre un sistema di processi piu' rapidi" dice il leader molisano (link AdnKronos)
Gli ultimi tre articoli comparsi nel blog del quotidiano Il Fatto Quotidiano sono molto tosti a riguardo e mi preme copiare ed incollare alcune loro parti:
Bruno Tinti
Incostituzionale e pericoloso il processo breve
13 novembre 2009
Censurati e incensurati: la legge non sarà uguale per tutti.
"Berlusconi & C. hanno pensato: un po’ di delinquenti la faranno franca ma non proprio tutti; insomma, io speriamo che me la cavo e per non farla cavare a tutti gli altri ho fatto il possibile.
Forse si sono fatti male da soli.
Il problema di B&C è sempre lo stesso: la Costituzione; e più in particolare quel rompiscatole dell’articolo 3 con la sua assurda pretesa che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge. Sicché, se i cittadini hanno diritto al “processo breve”, come del resto dice anche l’articolo 111 della Costituzione, per quale motivo chi non è incensurato non dovrebbe godere di questo diritto?
L’essere pregiudicati comporta effetti sulla pena (sei proprio incorreggibile, già condannato e continui a delinquere, ti meriti una pena più grave) ma non sul tempo necessario per accertare l’innocenza o la colpevolezza: prima della condanna, un incensurato e un pregiudicato sono entrambi presunti innocenti, non c’è nessuna differenza tra loro.
Dunque un pregiudicato ha diritto di vedersi processato con gli stessi strumenti e negli stessi tempi di chiunque altro; e termini di “estinzione del processo” differenziati sono incostituzionali".
Peter Gomez
Tutti gli uomini di B.: sette avvocati un magistrato e dieci senatori
13 novembre 2009
"Piero Longo avvocato principe del foro padovano, gran maestro (di diritto) di Niccolò Ghedini e difensore di Silvio Berlusconi, per dimostrare che lui è davvero un uomo di parola, non tenta di rallentare il corso delle udienze contro il premier. Le elimina.
Longo è infatti uno dei sette avvocati (più un ex magistrato) che hanno firmato, assieme ad altri dieci senatori Pdl-Lega, il disegno di legge sul processo breve presentato ieri a Palazzo Madama. Sia lui che i suoi colleghi sono dei tecnici del diritto.
Nell’elenco dei firmatari figurano nomi di celebri professionisti: da Giuseppe Valentino, in passato legale del furbetto del quartierino Stefano Ricucci e del produttore Vittorio Cecchi Gori, fino a quello di Alberto Balboni che a Ferrara assiste anche indagati per tangenti.
Tutti loro, insomma, sanno benissimo quali saranno le conseguenze del provvedimento che vogliono approvare: condanne solo per i poveracci pizzicati in flagranza di reato e prescrizioni a ripetizione per tutti gli altri.
In due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio tutto si prescrive, chiunque se lo potrà permettere andrà in aula a testa alta rinunciando a patteggiamenti e riti abbreviati. E ogni indagato facoltoso avrà un motto solo: resistere, resistere, resistere. Ovviamente al fianco del suo celebre legale".
Antonio Padellaro
Oltre ogni limite
13 novembre 2009
"Basta con l’ennesimo provvedimento ad personam, il diciannovesimo in quindici anni. Basta con i trucchi e con il ricorso a tutti i possibili imbrogli legislativi per consentire l’impunità di un premier che se ne frega di tutto e di tutti. Basta con le leggi che per salvare uno soltanto cancellano centinaia di migliaia di processi. Assicurano la prescrizione a fior di corrotti e corruttori. Basta con il Parlamento svilito, svuotato, usato solo per soddisfare le necessità del padrone.
Possibile che una intera nazione debba essere tenuta in ostaggio da gente simile?"
Link:
Anm: "Con riforma salterebbero 70% dei processi" (L'Unità)
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13 novembre 2009
12 novembre 2009
L'immunità parlamentare è ancora presente
Il PDL, oltre ai processi brevi, si fa promotore del ripristino dell'immunità parlamentare.
Questa, agli inizi della Repubblica, serviva per garantire alle opposizioni in Parlamento piena libertà di opinione, potendo infatti la maggioranza legiferare ogni tipo di legge ed essendo la Repubblica comparsa subito dopo il ventennio fascista.
La versione originale dell'articolo 68 della Costituzione prevedeva l'arresto solo nel caso in cui il parlamentare veniva colto nell'atto di commettere un delitto.
Nel 1993, in seguito allo scandalo denominato "Tangentopoli", l'immunità venne soppressa tramite votazione in Parlamento, ma non totalmente, a differenza di ciò che certi esponenti del PDL e giornalisti vogliono farci credere.
Se la più recente versione prevede la possibilità dell'arresto, oltrechè della perquisizione personale e domiciliare, solo nel caso di una sentenza irrevocabile di condanna, non v'è, per la Giustizia, alcuna possibilità di compiere ciò detto sopra ed altro di entità minore come le intercettazioni, senza l'autorizzazione della Camera nei casi in cui non c'è una condanna.
I parlamentari grazie all'articolo 68 non corrono alcun pericolo ed il caso di Nicola Cosentino (PDL) lo dimostra: i magistrati fanno la richiesta di autorizzazione per l'esecuzione di una misura cautelare, la camera legge i documenti e dopo approva o meno la possibilità di mettere il dato politico parlamentare nelle mani della Giustizia.
Quindi, chi vuole l'immunità totale, o è un criminale o amico di colleghi criminali.
Cosa dovremmo pensare, noi cittadini vogliosi di avere politici parlamentari, quindi nostri rappresentanti, completamente puliti come noi onesti votanti siamo, quando un parlamentare come Margherita Boniver (PDL) afferma che l'abolizione dell'immunità (in realtà l'immunità c'è ancora, lo ripeto, come loro continuerano a ripetere il contrario per convincere il popolo di essere delle vittime dei magistrati "rossi" che, guarda caso, dan fastidio anche ai mafiosi) fu un atto vigliacco?
Come si apprende dal IlVelino.it, "Margherita Boniver, deputata del Pdl, ha presentato una proposta di legge costituzionale per il ripristino dell’immunità parlamentare. Un istituto - spiega l’esponente del centrodestra - che esiste in molti ordinamenti europei, nonché al Parlamento europeo e che rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana. Fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in clima di pesante intimidazione. La proposta di legge composta di un solo articolo ripristina un istituto volto a tutelare l'interesse della collettività, prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politica"
Replica alla Boniver:
C'è poco da ripristinare siccome vengono arrestati solo i condannati e siccome nessun parlamentare subisce processi nel momento in cui prende posto in Parlamento, senza l'autorizzazione della Camera. Ma quante volte, questa, ha detto sì dal 1993 ad oggi? Forza, che lei sembra essere ferrata in questa materia..
Se è presente in varie nazioni (molte? Ci dica l'esatto numero e percentuale, senza giocare col fatto che tanto la gente che la ascolta dalla televisione, ma anche dai quotidiani, non cercherà l'esatto numero e quindi la veridicità della sua informazione, sicuramente faziosa), non lo è in tutte ed è in base a ciò che prevedono le varie Costituzione che il Parlamento Europeo si regola (da Wikipedia: "Il Protocollo di Bruxelles dell'8 aprile 1965 ha riconosciuto ai parlamentari europei le medesime immunità e prerogative di cui godono gli appartenenti al Parlamento del loro Paese"). Esempio: se in Italia vige, il parlamentare di cittadinanza italiana Caio non sarà processabile, se in Spagna non esiste, il collega Tizio, spagnolo, potrà starsene comodamente a Strasburgo.
Cancellata con atto di vigliaccheria nel 1993? No, fu modificata (non cancellata) dal Parlamento intiero, destra e sinistra unite, quando l'MSI plaudiva a Di Pietro (Gasparri: "Per noi Di Pietro è mejo de Mussolini!")per le sue investigazioni. Nessuno è stato vigliaccio, ovvero nessuno s'è piegato ai voleri di certa magistratura, ma sembra invece che tutti votarono con grande orgoglio.
Link:
Immunità parlamentare. Com'era, com'è oggi (La Stampa).
Chiesta misura cautelare per Cosentino. La richiesta sarà inoltrata alla Camera (Il Messaggero).
Nicola Cosentino vuole imbavagliare Annozero (Il Fatto Quotidiano).
Immunità parlamentare. La Boniver apre la partita alla Camera (Il Velino).
Immunità parlamentare europea (Wikipedia).
Questa, agli inizi della Repubblica, serviva per garantire alle opposizioni in Parlamento piena libertà di opinione, potendo infatti la maggioranza legiferare ogni tipo di legge ed essendo la Repubblica comparsa subito dopo il ventennio fascista.
La versione originale dell'articolo 68 della Costituzione prevedeva l'arresto solo nel caso in cui il parlamentare veniva colto nell'atto di commettere un delitto.
Nel 1993, in seguito allo scandalo denominato "Tangentopoli", l'immunità venne soppressa tramite votazione in Parlamento, ma non totalmente, a differenza di ciò che certi esponenti del PDL e giornalisti vogliono farci credere.
Se la più recente versione prevede la possibilità dell'arresto, oltrechè della perquisizione personale e domiciliare, solo nel caso di una sentenza irrevocabile di condanna, non v'è, per la Giustizia, alcuna possibilità di compiere ciò detto sopra ed altro di entità minore come le intercettazioni, senza l'autorizzazione della Camera nei casi in cui non c'è una condanna.
I parlamentari grazie all'articolo 68 non corrono alcun pericolo ed il caso di Nicola Cosentino (PDL) lo dimostra: i magistrati fanno la richiesta di autorizzazione per l'esecuzione di una misura cautelare, la camera legge i documenti e dopo approva o meno la possibilità di mettere il dato politico parlamentare nelle mani della Giustizia.
Quindi, chi vuole l'immunità totale, o è un criminale o amico di colleghi criminali.
Cosa dovremmo pensare, noi cittadini vogliosi di avere politici parlamentari, quindi nostri rappresentanti, completamente puliti come noi onesti votanti siamo, quando un parlamentare come Margherita Boniver (PDL) afferma che l'abolizione dell'immunità (in realtà l'immunità c'è ancora, lo ripeto, come loro continuerano a ripetere il contrario per convincere il popolo di essere delle vittime dei magistrati "rossi" che, guarda caso, dan fastidio anche ai mafiosi) fu un atto vigliacco?
Come si apprende dal IlVelino.it, "Margherita Boniver, deputata del Pdl, ha presentato una proposta di legge costituzionale per il ripristino dell’immunità parlamentare. Un istituto - spiega l’esponente del centrodestra - che esiste in molti ordinamenti europei, nonché al Parlamento europeo e che rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana. Fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in clima di pesante intimidazione. La proposta di legge composta di un solo articolo ripristina un istituto volto a tutelare l'interesse della collettività, prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politica"
Replica alla Boniver:
C'è poco da ripristinare siccome vengono arrestati solo i condannati e siccome nessun parlamentare subisce processi nel momento in cui prende posto in Parlamento, senza l'autorizzazione della Camera. Ma quante volte, questa, ha detto sì dal 1993 ad oggi? Forza, che lei sembra essere ferrata in questa materia..
Se è presente in varie nazioni (molte? Ci dica l'esatto numero e percentuale, senza giocare col fatto che tanto la gente che la ascolta dalla televisione, ma anche dai quotidiani, non cercherà l'esatto numero e quindi la veridicità della sua informazione, sicuramente faziosa), non lo è in tutte ed è in base a ciò che prevedono le varie Costituzione che il Parlamento Europeo si regola (da Wikipedia: "Il Protocollo di Bruxelles dell'8 aprile 1965 ha riconosciuto ai parlamentari europei le medesime immunità e prerogative di cui godono gli appartenenti al Parlamento del loro Paese"). Esempio: se in Italia vige, il parlamentare di cittadinanza italiana Caio non sarà processabile, se in Spagna non esiste, il collega Tizio, spagnolo, potrà starsene comodamente a Strasburgo.
Cancellata con atto di vigliaccheria nel 1993? No, fu modificata (non cancellata) dal Parlamento intiero, destra e sinistra unite, quando l'MSI plaudiva a Di Pietro (Gasparri: "Per noi Di Pietro è mejo de Mussolini!")per le sue investigazioni. Nessuno è stato vigliaccio, ovvero nessuno s'è piegato ai voleri di certa magistratura, ma sembra invece che tutti votarono con grande orgoglio.
Link:
Immunità parlamentare. Com'era, com'è oggi (La Stampa).
Chiesta misura cautelare per Cosentino. La richiesta sarà inoltrata alla Camera (Il Messaggero).
Nicola Cosentino vuole imbavagliare Annozero (Il Fatto Quotidiano).
Immunità parlamentare. La Boniver apre la partita alla Camera (Il Velino).
Immunità parlamentare europea (Wikipedia).
11 novembre 2009
I quotidiani e la riforma golpista della Giustizia
Berlusconi e l'avvo-deputato Ghedini (purtroppo il Parlamento è strapieno di avvocati. Chissà se legiferano per il bene nostro e del Paese o dei loro clienti, molte volte anch'essi parlamentari?) avevano ideato pochi giorni fa la prescrizione dei processi (link mio blog), per liberare il primo dalle sue beghe giudiziarie, dopo il fallimento della Legge Alfano, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale (legge peraltro condivisa da ben 6 giudici).
Come se non bastasse già la Legge Ex-Cirielli (ex perchè Cirielli alla fine se ne dissociò), l'invenzione arcoriana dei processi con una durata massima di 6 anni, farebbe piazza pulita di tantissimi processi (infatti la durata media è di 7 anni e mezzo) riguardanti casi con pena massima di 10 anni, quindi reati come la corruzione, la rapina, il sequestro di persona, la violenza sessuale e l'associazione mafiosa.
Si rischierebbe così di rilasciare a piede libero tantissimi criminali (o presunti tali), alla faccia della tanto conclamata "questione sicurezza", grazie alla quale il PDL e la Lega hanno vinto le scorse elezioni.
Liberare persone come politici ed imprenditori collusi con la mafia significa fare un passo indietro, un pauroso passo indietro, se non 10.
Ecco perchè io, seguendo i timori di Marco Travaglio (link video), parlo di Colpo di Stato.
Ora sembra che Berlusconi e Fini (quest'ultimo non in sintonia con le nuove idee del premier) abbiano trovato un accordo (link UltimeNotizie.tv), ma sinceramente non capisco perchè si dica sì ai processi con una durata massima di 6 anni (solo per gli incensurati e guarda caso Silvio lo è, grazie alle amnistie e prescrizioni varie) e allo stesso tempo si dica no alla prescrizione.
I titoli del momento della stampa sono:
"Intesa fra Berlusconi e Fini. Sì a processi brevi, no a prescrizione".
Ma per fare i processi brevi non sarà necessario ricorrere alla prescrizione processuale, la cui "bozza prevede una durata massima di 6 anni dei processi, due anni per grado"?
Torniamo al discorso principale, ovvero golpismo e giornalismo.
Il "colpo di Stato" non sembra essere stato recepito da tutti igiornalisti. Basta infatti vedere le prime pagine dei principali quotidiani di questi giornali per vedere come la questione sia passata sotto gamba.
Corriere della Sera:
Giustizia. Le condizioni del patto (Lunedi 9 novembre 2009).
Patto, come se in ballo ci fosse solo la solidità della maggioranza e non gravi conseguenze per tutti.
Richiesta d'arresto per Cosentino (Martedi 10 novembre 2009).
Non si parla più di riforme della giustizia e patti vari.
Accordo sul processo breve. Esclusi interventi sulla prescrizione. (Mercoledi 11 novembre 2009).
Ma la prescrizione processuale che vuole processi lunghi massimo 6 anni e poi tutti a casa?
La Repubblica:
Fini: Il Pdl non va. C'è aria di caserma (lunedi 9 novembre 2009).
Sembra che il problema, anche su questo giornale, sia interno e basta.
Processi veloci. Ultimo trucco (martedi 10 novembre 2009).
Trafiletto.
Processi veloci. Via libera da Fini. Il Presidente della Camera: No alla prescrizione breve. (mercoledi 11 novembre 2009).
E i 6 anni?
La Stampa
Giustizia non firmo nulla. Rosy Bindi: no alle leggi che servono al Cavaliere (lunedi 9 novembre 2009).
Solo a lui? Sicura?
Fini e Berlusconi restano lontani sulla Giustizia (martedi 10 novembre 2009).
Giustizia. Compromesso nel PDL. Fini: Una legge sul processo breve (mercoledi 11 novembre 2009).
Il Sole 24 Ore
Accordo sul processo breve. Vertice teso Berlusconi-Fini. Si prepara un Ddl (mercoledi 11 novembre 2009).
Il Giornale
Il nodo Giustizia. Prime aperture di Fini a Berlusconi (lunedi 9 novembre 2009).
Fini vuole affossare Berlusconi. Alla fine il premier strappa al recalcitante alleato soltanto un disegno di legge che pone un limite di sei anni alla durata dei processi (mercoledi 11 novembre 2009).
Soltanto? La gente muore di fame, muore tra l'altro pure in carcere, e Berlusconi vuole processi brevi e prescrizioni per farla franca (assieme a tanti altri "furbetti" tra cui i malavitosi) e dite soltanto?
L'Unità
Berlusconi dà l'ultimatum: o mercoledì gli alleati firma la prescrizione o sono fuori (lunedi 9 novembre 2009).
Fini: Non siamo una caserma (lunedi 9 novembre 2009).
Giustizia. Accordicchio tra Fini e premier (mercoledi 11 novembre 2009).
Titolo in basso a sinistra.
Nessuno ha intravisto il pericolo di una legge che ci costringerà a vedere liberi da processi, e da probabili condanne, una miriade di criminali, cosa che comunque accadrà in futuro grazie alla prescrizione processuale (6 anni)? Possibile per i giornalisti tutti si riduca ad una "lite condominiale"?
Possibile che i giornalisti debbano fermarsi solo alla frase del giorno, senza analizzare, se non nelle pagine interne? Le copertine sono importanti, sono viste da tutti, anche da chi in edicola compra altro e sono viste anche dai giornalisti stranieri e dagli internauti di tutto il mondo.
Come se non bastasse già la Legge Ex-Cirielli (ex perchè Cirielli alla fine se ne dissociò), l'invenzione arcoriana dei processi con una durata massima di 6 anni, farebbe piazza pulita di tantissimi processi (infatti la durata media è di 7 anni e mezzo) riguardanti casi con pena massima di 10 anni, quindi reati come la corruzione, la rapina, il sequestro di persona, la violenza sessuale e l'associazione mafiosa.
Si rischierebbe così di rilasciare a piede libero tantissimi criminali (o presunti tali), alla faccia della tanto conclamata "questione sicurezza", grazie alla quale il PDL e la Lega hanno vinto le scorse elezioni.
Liberare persone come politici ed imprenditori collusi con la mafia significa fare un passo indietro, un pauroso passo indietro, se non 10.
Ecco perchè io, seguendo i timori di Marco Travaglio (link video), parlo di Colpo di Stato.
Ora sembra che Berlusconi e Fini (quest'ultimo non in sintonia con le nuove idee del premier) abbiano trovato un accordo (link UltimeNotizie.tv), ma sinceramente non capisco perchè si dica sì ai processi con una durata massima di 6 anni (solo per gli incensurati e guarda caso Silvio lo è, grazie alle amnistie e prescrizioni varie) e allo stesso tempo si dica no alla prescrizione.
I titoli del momento della stampa sono:
"Intesa fra Berlusconi e Fini. Sì a processi brevi, no a prescrizione".
Ma per fare i processi brevi non sarà necessario ricorrere alla prescrizione processuale, la cui "bozza prevede una durata massima di 6 anni dei processi, due anni per grado"?
Torniamo al discorso principale, ovvero golpismo e giornalismo.
Il "colpo di Stato" non sembra essere stato recepito da tutti igiornalisti. Basta infatti vedere le prime pagine dei principali quotidiani di questi giornali per vedere come la questione sia passata sotto gamba.
Corriere della Sera:
Giustizia. Le condizioni del patto (Lunedi 9 novembre 2009).
Patto, come se in ballo ci fosse solo la solidità della maggioranza e non gravi conseguenze per tutti.
Richiesta d'arresto per Cosentino (Martedi 10 novembre 2009).
Non si parla più di riforme della giustizia e patti vari.
Accordo sul processo breve. Esclusi interventi sulla prescrizione. (Mercoledi 11 novembre 2009).
Ma la prescrizione processuale che vuole processi lunghi massimo 6 anni e poi tutti a casa?
La Repubblica:
Fini: Il Pdl non va. C'è aria di caserma (lunedi 9 novembre 2009).
Sembra che il problema, anche su questo giornale, sia interno e basta.
Processi veloci. Ultimo trucco (martedi 10 novembre 2009).
Trafiletto.
Processi veloci. Via libera da Fini. Il Presidente della Camera: No alla prescrizione breve. (mercoledi 11 novembre 2009).
E i 6 anni?
La Stampa
Giustizia non firmo nulla. Rosy Bindi: no alle leggi che servono al Cavaliere (lunedi 9 novembre 2009).
Solo a lui? Sicura?
Fini e Berlusconi restano lontani sulla Giustizia (martedi 10 novembre 2009).
Giustizia. Compromesso nel PDL. Fini: Una legge sul processo breve (mercoledi 11 novembre 2009).
Il Sole 24 Ore
Accordo sul processo breve. Vertice teso Berlusconi-Fini. Si prepara un Ddl (mercoledi 11 novembre 2009).
Il Giornale
Il nodo Giustizia. Prime aperture di Fini a Berlusconi (lunedi 9 novembre 2009).
Fini vuole affossare Berlusconi. Alla fine il premier strappa al recalcitante alleato soltanto un disegno di legge che pone un limite di sei anni alla durata dei processi (mercoledi 11 novembre 2009).
Soltanto? La gente muore di fame, muore tra l'altro pure in carcere, e Berlusconi vuole processi brevi e prescrizioni per farla franca (assieme a tanti altri "furbetti" tra cui i malavitosi) e dite soltanto?
L'Unità
Berlusconi dà l'ultimatum: o mercoledì gli alleati firma la prescrizione o sono fuori (lunedi 9 novembre 2009).
Fini: Non siamo una caserma (lunedi 9 novembre 2009).
Giustizia. Accordicchio tra Fini e premier (mercoledi 11 novembre 2009).
Titolo in basso a sinistra.
Nessuno ha intravisto il pericolo di una legge che ci costringerà a vedere liberi da processi, e da probabili condanne, una miriade di criminali, cosa che comunque accadrà in futuro grazie alla prescrizione processuale (6 anni)? Possibile per i giornalisti tutti si riduca ad una "lite condominiale"?
Possibile che i giornalisti debbano fermarsi solo alla frase del giorno, senza analizzare, se non nelle pagine interne? Le copertine sono importanti, sono viste da tutti, anche da chi in edicola compra altro e sono viste anche dai giornalisti stranieri e dagli internauti di tutto il mondo.
Il personaggio della settimana
Scioccanti le ultime rivelazioni su Nicola Cosentino, esponente del PDL candidato a Governatore della Campania.
Campania, regione che dopo essere stata governata a lungo da Bassolino (PD), è un pò come gli States dopo 8 anni di George W. Bush.
Uomo al soldo dei casalesi a cui deve la sua fortuna grazie ad una marea di voti durante le varie tornate elettorali dopo aver riciclicato i soldi dei mafiosi, uomo che promise ai camorristi un alleggerimento della pressione posta loro dai giudici considerati di sinistra, le famose "Toghe Rosse".
Questo emerge dalle rivelazioni (le prime del 1996) dei pentiti e dalle intercettazioni (link La Repubblica e Libero News)
Quando Berlusconi accusa i magistrati e i giudici di sinistra (senza mai menzionare quelli che accusano e condannano i suoi avvocati, garantendo invece impunità a lui con vari metodi e dichiarazioni stralunate) e quando allo stesso tempo afferma che sconfiggerà la Mafia, cominciate a tremare perchè, dopo aver stretto probabili accordi coi mafiosi per non farsi ammazzare (o per non far ammazzare il figlio, minacciato negli anni '80) è e rimarrà sotto ricatto tutta la vita. Lui continua a dire di non esserlo mai stato, ma è risaputo che dice sempre bugie.
Se è vero che Dell'Utri (condannato a più di 9 anni di carcere per concorso in associazione mafiosa più 2 di libertà vigilata. Link Narcomafie.it) strinse accordi coi mafiosi per ottenere successi elettorali sicuri (al cento pecciento) per Forza Italia, Berlusconi, coi suoi sgherri, rischia grosso nel caso non rispettasse i patti.
E allora ecco che lancia messaggi alla criminalità organizzata colpita dai magistrati "malati di mente" (Link Il Messaggero) o "cospiratori" (link. Con un colpo solo ottiene innumerevoli vantaggi:
1) voti sempiterni dai mafiosi (altro che i voti "rubati" da Prodi nel 2006);
2) potere che gli consente, anche tramite il guardasigilli, di spostare magistrati scomodi
3) opinione pubblica che, non sapendo nulla delle vicende "dellutresche", si stringerà attorno al "povero Silvio";
4) opinione pubblica che, sentendo i successi del Governo (o della Polizia???) contro la Mafia, non crederà alle accuse contro di lui e contro i suoi sgherri e che quindi continuerà a votarlo con piena ed infinita fiducia.
Gianfranco Fini non vuole Nicola Cosentino come candidato.
Mi chiedo perchè, nel caso sia contrario ai politici collusi, continui a rimanere nel PDL.
Ma, si sa, essendo Cosentino il personaggio della settimana, ci si deve riferire solo a lui per ottenere plausi e far finta che tutto il resto che si ha intorno sia lindo e pulito.
Se Fini si smarca, c'è un direttore di un TG, un certo Scondinzolini, ehm no, Minzolini, che fa il gioco di Berlusconi (non a caso da lui scelto proprio per il ruolo di direttore del TG1 pochi mesi fa), : nell'editoriale del 9 novembre 2009 ha attaccato il magistrato Ingroia (dell'antimafia, mica uno che porta le veline a Silvio) per aver affermato ad un convegno dell'IDV (Minzolini è contrario ai magistrati che partecipano ad incontro politici e ai partiti che hanno fra le loro fila dei magistrati. Peccato che anche nel PDL ve ne siano) di essere contro l'immunità parlamentare e di pensare che l'Italia stia correndo grossi pericoli (link Rai.it).
L'intervento di Ingroia, che al TG1 non ha avuto modo di replicare, lo trovato qui su Youtube.
Se il giornalista più seguito dagli italiani (ma purtroppo non da questi scelto nè direttamente finanziato, come invece accade, almeno in parte, al momento dell'acquisto di un quotidiano, scelto liberamente) fa editoriali contro un magistrato coraggioso, senza menzionare le collusioni mafiose dei politici al Governo, terrà nell'ignoranza tutta la popolazione, la quale verrà spinta ancora una volta a pensare male dei magistrati. Farà, insomma, lo sporco gioco dei Berlusconi e de mafiosi. E' questo che vogliamo? Fatevi un favore: spegnete la tv!
Campania, regione che dopo essere stata governata a lungo da Bassolino (PD), è un pò come gli States dopo 8 anni di George W. Bush.
Uomo al soldo dei casalesi a cui deve la sua fortuna grazie ad una marea di voti durante le varie tornate elettorali dopo aver riciclicato i soldi dei mafiosi, uomo che promise ai camorristi un alleggerimento della pressione posta loro dai giudici considerati di sinistra, le famose "Toghe Rosse".
Questo emerge dalle rivelazioni (le prime del 1996) dei pentiti e dalle intercettazioni (link La Repubblica e Libero News)
Quando Berlusconi accusa i magistrati e i giudici di sinistra (senza mai menzionare quelli che accusano e condannano i suoi avvocati, garantendo invece impunità a lui con vari metodi e dichiarazioni stralunate) e quando allo stesso tempo afferma che sconfiggerà la Mafia, cominciate a tremare perchè, dopo aver stretto probabili accordi coi mafiosi per non farsi ammazzare (o per non far ammazzare il figlio, minacciato negli anni '80) è e rimarrà sotto ricatto tutta la vita. Lui continua a dire di non esserlo mai stato, ma è risaputo che dice sempre bugie.
Se è vero che Dell'Utri (condannato a più di 9 anni di carcere per concorso in associazione mafiosa più 2 di libertà vigilata. Link Narcomafie.it) strinse accordi coi mafiosi per ottenere successi elettorali sicuri (al cento pecciento) per Forza Italia, Berlusconi, coi suoi sgherri, rischia grosso nel caso non rispettasse i patti.
E allora ecco che lancia messaggi alla criminalità organizzata colpita dai magistrati "malati di mente" (Link Il Messaggero) o "cospiratori" (link. Con un colpo solo ottiene innumerevoli vantaggi:
1) voti sempiterni dai mafiosi (altro che i voti "rubati" da Prodi nel 2006);
2) potere che gli consente, anche tramite il guardasigilli, di spostare magistrati scomodi
3) opinione pubblica che, non sapendo nulla delle vicende "dellutresche", si stringerà attorno al "povero Silvio";
4) opinione pubblica che, sentendo i successi del Governo (o della Polizia???) contro la Mafia, non crederà alle accuse contro di lui e contro i suoi sgherri e che quindi continuerà a votarlo con piena ed infinita fiducia.
Gianfranco Fini non vuole Nicola Cosentino come candidato.
Mi chiedo perchè, nel caso sia contrario ai politici collusi, continui a rimanere nel PDL.
Ma, si sa, essendo Cosentino il personaggio della settimana, ci si deve riferire solo a lui per ottenere plausi e far finta che tutto il resto che si ha intorno sia lindo e pulito.
Se Fini si smarca, c'è un direttore di un TG, un certo Scondinzolini, ehm no, Minzolini, che fa il gioco di Berlusconi (non a caso da lui scelto proprio per il ruolo di direttore del TG1 pochi mesi fa), : nell'editoriale del 9 novembre 2009 ha attaccato il magistrato Ingroia (dell'antimafia, mica uno che porta le veline a Silvio) per aver affermato ad un convegno dell'IDV (Minzolini è contrario ai magistrati che partecipano ad incontro politici e ai partiti che hanno fra le loro fila dei magistrati. Peccato che anche nel PDL ve ne siano) di essere contro l'immunità parlamentare e di pensare che l'Italia stia correndo grossi pericoli (link Rai.it).
L'intervento di Ingroia, che al TG1 non ha avuto modo di replicare, lo trovato qui su Youtube.
Se il giornalista più seguito dagli italiani (ma purtroppo non da questi scelto nè direttamente finanziato, come invece accade, almeno in parte, al momento dell'acquisto di un quotidiano, scelto liberamente) fa editoriali contro un magistrato coraggioso, senza menzionare le collusioni mafiose dei politici al Governo, terrà nell'ignoranza tutta la popolazione, la quale verrà spinta ancora una volta a pensare male dei magistrati. Farà, insomma, lo sporco gioco dei Berlusconi e de mafiosi. E' questo che vogliamo? Fatevi un favore: spegnete la tv!
Minzolini e la storia rivoltata come un calzino
Minzolini
Magistrato antimafia Ingroia (all'incirca il nuovo Falcone o Borsellino)
Costituzione
A breve...
Magistrato antimafia Ingroia (all'incirca il nuovo Falcone o Borsellino)
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10 novembre 2009
Ultimi capolavori de Il Giornale
Il Giornale diretto da Vittorio Feltri, quotidiano edito da Paolo e Silvio Berlusconi, anzichè portare a conoscenza dei suoi lettori, tramite una degna copertina, l'importanza della prescrizione dei processi ed altre amenità inventate dal fido Ghedini, preferisce mettere in copertina nel numero odierno il ministro Gelmini, ed in quello di ieri l'ex parlamentare Santanchè (link mio articolo).
Mettere la foto grande in prima pagina di un battibecco televisivo è uno scandalo.
Ecco alcuni titoli di articoli da leggere tutti d'un fiato:
Elezioni in vista: scattano le manette (Napoli: il Tribunale vuole in cella Cosentino)
La qualità di Rai Tre? Sputi, Wc e volgarità
(NB: Wc deriva da "Lost in WC", gag del programma comico "Parla con me" di Serena Dandini. Il giornalista forse non è venuto a conoscenza del fatto che, nel bagno della villa del premier, alcune ragazze invitate si facevano belle e si fotografavano)
Il razzismo sociale di Scalfari
La mia riforma ha convinto i contestatori
L'ora di educazione civica è una truffa idelogica (I bambini addestrati a venerare lo Stato)
La verità che fa male (riguardante le verità su Maometto)
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G8 2001: solo 1 anno per il criminale in divisa Perugini
Altro che i giustizialisti e i manettari alla Don Tonino Di Pietro: oggi dei giudici sadici hanno inflitto la pena della Sedia Elettrica per Perugini (magari, chissà se si farai mai un processo in stile Norimberga per questi nazisti italioti)!
No, scherzo, la violenza spetta alla Polizia, mica a me.
Veniamo ai fatti.
L'ex vice della Digos di Genova, ovvero Perugini, è stato condannato ad un anno di galera (dopo 8 anni e quasi 4 mesi dall'accaduto. Capite ora perchè qualcuno vuole la prescrizione dei processi che durano oltre i 6 anni?) per violenza su minore ed arresti illegali.
Son state inflitte pene anche ad Antonio Del Giacco (2 anni e 3 mesi in primo grado), Sebastiano Pinzone, Enzo Raschellà (8 mesi) e Luca Mantovani (1 anno e 10 mesi).
Il minorenne venne conciato davvero male: venne preso a calci in faccia da Perugini e ovviamente tenuto fermo e poi bloccato a terra vilmente da altri uomini in divisa, diventati per l'occasione perfetti malavitosi. Come potete vedere dalla fotosequenza in basso, Perugini era vestito con polo e sembra mocassini, non anfibi, in pratica da buon padre di famiglia che si reca sempre a messa e torna a casa con Il Giornale sotto al braccio. Questo per farvi capire cosa può nascondersi dietro un'apparenza considerata normale.
Ecco cosa scrivere La Repubblica Genova.it
"La condanna è arrivata anche in appello, ma con lo sconto della prescrizione".
"Perugini - allora numero 2 della Digos ligure e responsabile dell'antiterrorismo - arrestò a modo suo il giovane no-global, che insieme ad altri ragazzi partecipava ad un pacifico sit-in davanti alla questura di Genova. Otto finirono in manette".
"I filmati dimostrarono però che il gruppo di no-global era innocente: i ragazzi erano seduti a terra con le gambe incrociate e le braccia in alto, quando furono trascinati via dagli uomini della Digos".
"Durante il trasferimento in macchina al carcere, due dei no-global furono minacciati con una pistola: Vi ammazziamo, bombaroli di merda".
Ora, non voglio difendere questi "poliziotti", ma io in 2^ superiore avevo un compagno di classe che mi minacciava sempre di morte. Sono vivo. Lui invece ora sarà morto per overdose. C'est la vie.
Perugini certamente non è l'unico da condannare (come si evince e dalle foto e dalle condanne), ma ormai è diventato famoso da svariati anni (c'è chi diventa famoso per aver vomitato in diretta TV, perchè non può esserlo diventato anche lui?) e quindi mi concentro sul suo caso umano e mi chiedo se i suoi familiari, amici e conoscenti lo abbiano cacciato di casa, snobbato e auguratogli le peggio cose o meno. Ripeto: ha pestato con violenza inaudita un minorenne. Se un padre picchia un figlio senza fargli uscire sangue e compromettergli la vista viene condannato subito a un sacco di anni con un sacco di soldi come risarcimento danni!
Spero che stasera il TG1 ne parli di questo scandalo.
Scandalo dell'arresto illegale, delle botte, delle minacce e della lieve condanna.
Spero inoltre che il minorenne, di cui non so il nome, si vendichi e possa un giorno "massacrare" o "ammazzare di botte" (termini usati con solerzia dai rottweiler in divisa che prendo per l'occasione in prestito. Grazie.) il sicuramente cristiano Perugini. Se ad un adulto con responsabilità istituzionali gli viene dato 1 anno di carcere per aver pestato e arrestato illegalmente un minorenne, che condanna potranno mai infliggere ad un ragazzo che si vendica? 6 mesi.
Concludo con una buona notizia:
"Quando i poliziotti son quelli buoni"
Questa mattina all'alba, il presidio dei lavoratori dell'Eutelia (azienda che non paga gli stipendi da mesi, questo il motivo dell'occupazione) è stato attaccato, col piede di porco, da guardie private portate in loco dall'amministratore delegato dell'azienda le quali hanno svegliato i dipendenti puntandogli negli occhi il fascio luminoso delle torce, minacciandoli e spacciandosi per poliziotti. Prontamente sono intervenute delle pattuglie della Polizia di Stato.
Link L'Unità
Link:
Il Secolo XIX
La Repubblica
Quando i poliziotti son quelli buoni:
PS: ma questa gente al povero Gesù capellone, barbone e dalle idee sovversive cosa avrebbe fatto? Non è che ora lo venerano per partito preso, per convenzione, per tradizione, per convenienza?
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Son state inflitte pene anche ad Antonio Del Giacco (2 anni e 3 mesi in primo grado), Sebastiano Pinzone, Enzo Raschellà (8 mesi) e Luca Mantovani (1 anno e 10 mesi).
Il minorenne venne conciato davvero male: venne preso a calci in faccia da Perugini e ovviamente tenuto fermo e poi bloccato a terra vilmente da altri uomini in divisa, diventati per l'occasione perfetti malavitosi. Come potete vedere dalla fotosequenza in basso, Perugini era vestito con polo e sembra mocassini, non anfibi, in pratica da buon padre di famiglia che si reca sempre a messa e torna a casa con Il Giornale sotto al braccio. Questo per farvi capire cosa può nascondersi dietro un'apparenza considerata normale.
Ecco cosa scrivere La Repubblica Genova.it
"La condanna è arrivata anche in appello, ma con lo sconto della prescrizione".
"Perugini - allora numero 2 della Digos ligure e responsabile dell'antiterrorismo - arrestò a modo suo il giovane no-global, che insieme ad altri ragazzi partecipava ad un pacifico sit-in davanti alla questura di Genova. Otto finirono in manette".
"I filmati dimostrarono però che il gruppo di no-global era innocente: i ragazzi erano seduti a terra con le gambe incrociate e le braccia in alto, quando furono trascinati via dagli uomini della Digos".
"Durante il trasferimento in macchina al carcere, due dei no-global furono minacciati con una pistola: Vi ammazziamo, bombaroli di merda".
Ora, non voglio difendere questi "poliziotti", ma io in 2^ superiore avevo un compagno di classe che mi minacciava sempre di morte. Sono vivo. Lui invece ora sarà morto per overdose. C'est la vie.
Perugini certamente non è l'unico da condannare (come si evince e dalle foto e dalle condanne), ma ormai è diventato famoso da svariati anni (c'è chi diventa famoso per aver vomitato in diretta TV, perchè non può esserlo diventato anche lui?) e quindi mi concentro sul suo caso umano e mi chiedo se i suoi familiari, amici e conoscenti lo abbiano cacciato di casa, snobbato e auguratogli le peggio cose o meno. Ripeto: ha pestato con violenza inaudita un minorenne. Se un padre picchia un figlio senza fargli uscire sangue e compromettergli la vista viene condannato subito a un sacco di anni con un sacco di soldi come risarcimento danni!
Spero che stasera il TG1 ne parli di questo scandalo.
Scandalo dell'arresto illegale, delle botte, delle minacce e della lieve condanna.
Spero inoltre che il minorenne, di cui non so il nome, si vendichi e possa un giorno "massacrare" o "ammazzare di botte" (termini usati con solerzia dai rottweiler in divisa che prendo per l'occasione in prestito. Grazie.) il sicuramente cristiano Perugini. Se ad un adulto con responsabilità istituzionali gli viene dato 1 anno di carcere per aver pestato e arrestato illegalmente un minorenne, che condanna potranno mai infliggere ad un ragazzo che si vendica? 6 mesi.
Concludo con una buona notizia:
"Quando i poliziotti son quelli buoni"
Questa mattina all'alba, il presidio dei lavoratori dell'Eutelia (azienda che non paga gli stipendi da mesi, questo il motivo dell'occupazione) è stato attaccato, col piede di porco, da guardie private portate in loco dall'amministratore delegato dell'azienda le quali hanno svegliato i dipendenti puntandogli negli occhi il fascio luminoso delle torce, minacciandoli e spacciandosi per poliziotti. Prontamente sono intervenute delle pattuglie della Polizia di Stato.
Link L'Unità
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Siamo un popolo di fessi: per noi la modernità non sta nelle idee atte a concepire uno stile di vita diverso, ma nei gingilli tecnologici (per vedere e sentire le solite cretinate).
Da decenni ci vendono il mito della (omicida) velocità attraverso spot di automobili che corrono libere in posti magnifici o attorniate da belle pupe, così noi, popolo italiota, le acquistiamo sentendoci felici e finalmente liberi, quando invece le useremo 9 volte su 10 per viaggiare, ehm per spostarci, ehm per rimanere bloccati nel traffico cittadino.
E cosa penseremo, noi popolo fesso, in automobile, sentendo le frivole notizie di molte radio? Che le donne son tutte puttane perchè le veline si mettono assieme ai calciatori o altri vip ricconi. Peccato che anche questi calciatori e vip ricconi si mettano con le prime e non con stagiste e precarie.
Da quasi 90 anni, per colpa di Mussolini e contro le idee di liberali di destra, abbiamo nei luoghi pubblici il crocifisso. Cresciamo in scuole che lo mettono ben in vista sopra o a fianco alla lavagna. Maturiamo "pensando" (tra virgolette perchè è un pensiero imposto, passivo) che tutti debbano crederci, che sia un simbolo normale e che sia giusto che ci segua in ogni tappa della nostra vita. Penso sia una cosa pazzesca ed allucinante, è come essere marchiati a fuoco: dover vedere sempre il crocifisso porta l'utonto pubblico a pensare sempre ai dogmi e via dicendo, portandolo ad avere un pensiero unico e chiuso verso altre religioni e idee.
Ma siamo soprattutto dei fessi quando per noi democrazia significa votare ogni tanto uno dei due soliti partiti (ora PDL e PD).
I partiti sono come delle lobbies, delle massonerie con capi quasi eletti divinamente o, se eletti dal popolo come accade nel PD, che vengono fuori dalla punta della piramide.
I giovani, in tutti i partiti, non hanno spazio o se ce l'hanno è perchè sono ubbidienti e chi si mostra contrario a certe idee del grande capo che l'ha tirato fuori dall'anonimato, ci ritorna.
Purtroppo sono poche le persone attive che leggono per informarsi e cercano di capire e di controbattere e che, soprattutto, vanno a votare non sentendo quel momento come un dovere banale, ma come un diritto, scegliendo dunque i suoi candidati ideali. Bisogna sbarazzarsi di questa chiusura mentale che non ci fa indagare sui tanti possibili candidati, sui piccoli partiti che davvero potrebbero cambiare la società in meglio.
Purtroppo, per la stragrande maggioranza degli italiani (ma direi degli abitanti di tutto il mondo), esistono solo pochi partiti, mentre gli altri, quelli che non passano in TV, non hanno chances, sono uno scherzo. Certo, finchè si voterà ciò si vedrà e basta, non ci saranno cambiamenti, perchè la TV è in mano ai soliti noti che, vedendo il successo ad esempio di Grillo e Di Pietro, vogliono distruggere la Par Condicio (che comunque vale solo durante la campagna elettorale).
Mi fan morire dal ridere tutti i sostenitori duri e puri del PD (così come di tutti gli altri partiti) che quando si ritrovano in piazza o a votare si sentono unici e rivoluzionari, non capendo che invece sono solo una massa di pecore che starà tutta la vita sotto il simbolo (che a volte cambierà contro il loro volere) del Partito, cosi come tutti vivranno la loro vita sotto il simbolo della Chiesa Cattolica S.p.a.
W l'Italia che..resiste? Ah Ah Ah
Da decenni ci vendono il mito della (omicida) velocità attraverso spot di automobili che corrono libere in posti magnifici o attorniate da belle pupe, così noi, popolo italiota, le acquistiamo sentendoci felici e finalmente liberi, quando invece le useremo 9 volte su 10 per viaggiare, ehm per spostarci, ehm per rimanere bloccati nel traffico cittadino.
E cosa penseremo, noi popolo fesso, in automobile, sentendo le frivole notizie di molte radio? Che le donne son tutte puttane perchè le veline si mettono assieme ai calciatori o altri vip ricconi. Peccato che anche questi calciatori e vip ricconi si mettano con le prime e non con stagiste e precarie.
Da quasi 90 anni, per colpa di Mussolini e contro le idee di liberali di destra, abbiamo nei luoghi pubblici il crocifisso. Cresciamo in scuole che lo mettono ben in vista sopra o a fianco alla lavagna. Maturiamo "pensando" (tra virgolette perchè è un pensiero imposto, passivo) che tutti debbano crederci, che sia un simbolo normale e che sia giusto che ci segua in ogni tappa della nostra vita. Penso sia una cosa pazzesca ed allucinante, è come essere marchiati a fuoco: dover vedere sempre il crocifisso porta l'utonto pubblico a pensare sempre ai dogmi e via dicendo, portandolo ad avere un pensiero unico e chiuso verso altre religioni e idee.
Ma siamo soprattutto dei fessi quando per noi democrazia significa votare ogni tanto uno dei due soliti partiti (ora PDL e PD).
I partiti sono come delle lobbies, delle massonerie con capi quasi eletti divinamente o, se eletti dal popolo come accade nel PD, che vengono fuori dalla punta della piramide.
I giovani, in tutti i partiti, non hanno spazio o se ce l'hanno è perchè sono ubbidienti e chi si mostra contrario a certe idee del grande capo che l'ha tirato fuori dall'anonimato, ci ritorna.
Purtroppo sono poche le persone attive che leggono per informarsi e cercano di capire e di controbattere e che, soprattutto, vanno a votare non sentendo quel momento come un dovere banale, ma come un diritto, scegliendo dunque i suoi candidati ideali. Bisogna sbarazzarsi di questa chiusura mentale che non ci fa indagare sui tanti possibili candidati, sui piccoli partiti che davvero potrebbero cambiare la società in meglio.
Purtroppo, per la stragrande maggioranza degli italiani (ma direi degli abitanti di tutto il mondo), esistono solo pochi partiti, mentre gli altri, quelli che non passano in TV, non hanno chances, sono uno scherzo. Certo, finchè si voterà ciò si vedrà e basta, non ci saranno cambiamenti, perchè la TV è in mano ai soliti noti che, vedendo il successo ad esempio di Grillo e Di Pietro, vogliono distruggere la Par Condicio (che comunque vale solo durante la campagna elettorale).
Mi fan morire dal ridere tutti i sostenitori duri e puri del PD (così come di tutti gli altri partiti) che quando si ritrovano in piazza o a votare si sentono unici e rivoluzionari, non capendo che invece sono solo una massa di pecore che starà tutta la vita sotto il simbolo (che a volte cambierà contro il loro volere) del Partito, cosi come tutti vivranno la loro vita sotto il simbolo della Chiesa Cattolica S.p.a.
W l'Italia che..resiste? Ah Ah Ah
9 novembre 2009
Maometto pedofilo. In compagnia di Dio e Giuseppe.
Considerando che nel mondo, anzi un pelo più sopra, Dio è uno solo, vorrei unire la sua storia di 2 millenni fa a quella di Maometto, accusato dalla signora Santanchè (partito extraparlamentare del Movimento per l'Italia), invitata per parlare della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, contro la presenza nelle scuole pubbliche del crocifisso, ad una trasmissione Mediaset (Domenica Cinque, ovvero la nuova Buona Domenica, ovvero una di quelle trasmissioni dove vip, esperti e tuttologi infondono le loro convinzioni e, il più delle volte, luoghi comuni a milioni di persone inermi), di essere poligamo (embè? Noi occidentali riteniamo normale la famiglia composta da un solo marito e da una sola moglie perchè siamo stati educati con la favola della Sacra Famiglia composta da Giuseppe e Maria, più il divino Gesù) e pedofilo (peccato che non sia più possibile processarlo!). Link Universy.
Appreso chi fosse Maometto (sull'enciclopedia Wikipedia vengono menzionate una dozzina di spose e 16 concubine, ma senza alcun riferimento all'età sia sua che loro), mi domando chi è Dio?
E' quell'entità astratta a cui inizialmente decine e poi migliaia ed infine milioni e miliardi di persone han cominciato a credere vedendo cose, per l'epoca, sovrannaturali ed inspiegabili, come fulmini, terremoti (religioni pagane) e poi come "miracoli", mentre probabilmente erano solo giochi di prestidigitazione.
Dopo aver scovato la presenza di Dio, entità nascosta per miliardi di anni, il popolo ha purtroppo appreso il suo ruolo di spacca famiglie. Infatti chi mise incinta Maria non fu Giuseppe (un povero vecchio), ma lo Spirito Santo. Essendo santo e soprattutto essendo uno spirito (l'unico spirito fino ad allora conosciuto apparteneva appunto a Dio), fregò davvero poche persone: tutte sapevano che si trattava di lui.
Ma quanti anni aveva Maria quando contrasse matrimonio col falegname Giuseppe? Secondo Wikipedia (pagina probabilmente scritta da un fedele o da un teologo, data l'ingente mole di dati), leggendo i Vangeli aprocrifi, si apprende che "Maria, che imparò a camminare a sei mesi, rimase nel tempio dall'età di tre anni fino al periodo della pubertà e poi venne data in sposa a Giuseppe che fu miracolosamente designato dalla fioritura di una verga". Fino al periodo della pubertà, quindi fino agli 11-12 anni, potremmo dire che rimase a scuola, dopodichè divenne moglie all'incirca a 13 anni.
Quindi, Maria sposa a 13 anni (probabilmente contro la sua volontà, siccome mi viene arduo pensare che una bambina possa desiderare un uomo anziano, anzichè un suo coetano. Purtroppo i matrimoni combinati sono una tradizione da sempre vigente in Italia fino a pochi anni fa).
Giuseppe invece, diventò il suo sposo da anziano (secondo la tradizione apocrifa, quando si unì ad altri celibi della Palestina, era già in età avanzata. Link Wikipedia).
All'epoca si poteva essere considerati anziani a 50-55 anni. Probabilmente l'unione, all'epoca, badando solamente all'età (e non all'obbligo, nel caso ci fosse stato), non era scandalosa, ma 12-13 anni son sempre 12-13 anni, pochissimi. Non penso di dover spiegare cosa possa significare diventare sposa a 13 anni con tutti i doveri da sopportare (diritti all'epoca ce n'erano? Non c'erano quasi negli anni 50 e 60 in Italia con la DC, figurarsi 2.000 anni fa).
Ovviamente penso che la discussione del "cattivo salotto" televisivo avrebbe dovuto vertere sulla sentenza, cercando di capire se rispetta o meno la libertà di culto e di pensiero, se è per un'Europa laica come vuole la Costituzione italiana ed europea, o se invece è una sentenza anticlericale, bolscevica e contro le tradizioni italiane. Il mio pensiero l'ho già scritto su questo mio blog, quindi non mi ripeto.
Ringrazio la signora Santanchè per avermi stimolato nel compiere questa piccola ricerca che, spero, scandalizzerà i cristiani italiani allo stesso identico modo nel quale si sono scandalizzati nel momento in cui han appreso che Maometto, il profeta degli invasori, era poligamo e pure pedofilo (sono in attesa di prove di deflorazione per un processo).
Secondo me la Santanchè, per apprendere questa importantissima nozione sull'età di una delle mogli di Maometto, avrà appena finito di leggere uno di quei libri sui misteri religiosi in stile Dan Brown o Roberto Giacobbo che han scoperto questo dato analizzando un crop circle.
Queste discussioni sono inutili, perchè il fatto che il capo di una religione sia pedofilo non implica che anche i seguaci (futuri) lo siano e difatti noi, pur avendo fatto santo il vecchietto Giuseppe, non sposiamo bambine.
Il problema dei profeti, dei capi delle religioni, dei santi, ecc., è l'insieme di azioni che arrivano fino ai giorni nostri sotto forma di tradizioni che inspiegabilmente dobbiamo rispettare, tradizioni in certi ambienti impossibili da "processare", come quella del matrimonio combinato accettata in Italia fino a pochi anni fa.
La signora Barbara D'Urso, conduttrice del programma di Canale 5, si è subito dissociata dalle affermazioni della leader politica nostrana, e ne sono contento, ma mi chiedo perchè invitare due fondamentalisti anzichè, magari, quattro pacati (forse se ne trovano ancora) politici parlamentari come ad esempio 1 laico del PDL e del PD o dei Radicali, ed 1 cattolico più tradizionalista del PDL o della LEGA e dell'IDV o del PD.
Appreso chi fosse Maometto (sull'enciclopedia Wikipedia vengono menzionate una dozzina di spose e 16 concubine, ma senza alcun riferimento all'età sia sua che loro), mi domando chi è Dio?
E' quell'entità astratta a cui inizialmente decine e poi migliaia ed infine milioni e miliardi di persone han cominciato a credere vedendo cose, per l'epoca, sovrannaturali ed inspiegabili, come fulmini, terremoti (religioni pagane) e poi come "miracoli", mentre probabilmente erano solo giochi di prestidigitazione.
Dopo aver scovato la presenza di Dio, entità nascosta per miliardi di anni, il popolo ha purtroppo appreso il suo ruolo di spacca famiglie. Infatti chi mise incinta Maria non fu Giuseppe (un povero vecchio), ma lo Spirito Santo. Essendo santo e soprattutto essendo uno spirito (l'unico spirito fino ad allora conosciuto apparteneva appunto a Dio), fregò davvero poche persone: tutte sapevano che si trattava di lui.
Ma quanti anni aveva Maria quando contrasse matrimonio col falegname Giuseppe? Secondo Wikipedia (pagina probabilmente scritta da un fedele o da un teologo, data l'ingente mole di dati), leggendo i Vangeli aprocrifi, si apprende che "Maria, che imparò a camminare a sei mesi, rimase nel tempio dall'età di tre anni fino al periodo della pubertà e poi venne data in sposa a Giuseppe che fu miracolosamente designato dalla fioritura di una verga". Fino al periodo della pubertà, quindi fino agli 11-12 anni, potremmo dire che rimase a scuola, dopodichè divenne moglie all'incirca a 13 anni.
Quindi, Maria sposa a 13 anni (probabilmente contro la sua volontà, siccome mi viene arduo pensare che una bambina possa desiderare un uomo anziano, anzichè un suo coetano. Purtroppo i matrimoni combinati sono una tradizione da sempre vigente in Italia fino a pochi anni fa).
Giuseppe invece, diventò il suo sposo da anziano (secondo la tradizione apocrifa, quando si unì ad altri celibi della Palestina, era già in età avanzata. Link Wikipedia).
All'epoca si poteva essere considerati anziani a 50-55 anni. Probabilmente l'unione, all'epoca, badando solamente all'età (e non all'obbligo, nel caso ci fosse stato), non era scandalosa, ma 12-13 anni son sempre 12-13 anni, pochissimi. Non penso di dover spiegare cosa possa significare diventare sposa a 13 anni con tutti i doveri da sopportare (diritti all'epoca ce n'erano? Non c'erano quasi negli anni 50 e 60 in Italia con la DC, figurarsi 2.000 anni fa).
Ovviamente penso che la discussione del "cattivo salotto" televisivo avrebbe dovuto vertere sulla sentenza, cercando di capire se rispetta o meno la libertà di culto e di pensiero, se è per un'Europa laica come vuole la Costituzione italiana ed europea, o se invece è una sentenza anticlericale, bolscevica e contro le tradizioni italiane. Il mio pensiero l'ho già scritto su questo mio blog, quindi non mi ripeto.
Ringrazio la signora Santanchè per avermi stimolato nel compiere questa piccola ricerca che, spero, scandalizzerà i cristiani italiani allo stesso identico modo nel quale si sono scandalizzati nel momento in cui han appreso che Maometto, il profeta degli invasori, era poligamo e pure pedofilo (sono in attesa di prove di deflorazione per un processo).
Secondo me la Santanchè, per apprendere questa importantissima nozione sull'età di una delle mogli di Maometto, avrà appena finito di leggere uno di quei libri sui misteri religiosi in stile Dan Brown o Roberto Giacobbo che han scoperto questo dato analizzando un crop circle.
Queste discussioni sono inutili, perchè il fatto che il capo di una religione sia pedofilo non implica che anche i seguaci (futuri) lo siano e difatti noi, pur avendo fatto santo il vecchietto Giuseppe, non sposiamo bambine.
Il problema dei profeti, dei capi delle religioni, dei santi, ecc., è l'insieme di azioni che arrivano fino ai giorni nostri sotto forma di tradizioni che inspiegabilmente dobbiamo rispettare, tradizioni in certi ambienti impossibili da "processare", come quella del matrimonio combinato accettata in Italia fino a pochi anni fa.
La signora Barbara D'Urso, conduttrice del programma di Canale 5, si è subito dissociata dalle affermazioni della leader politica nostrana, e ne sono contento, ma mi chiedo perchè invitare due fondamentalisti anzichè, magari, quattro pacati (forse se ne trovano ancora) politici parlamentari come ad esempio 1 laico del PDL e del PD o dei Radicali, ed 1 cattolico più tradizionalista del PDL o della LEGA e dell'IDV o del PD.
+ TV - Internet
In questo 2009 ricco di...leggi vergogna e poco altro, in alcune regioni italiane, i canali televisivi son stati spostati sul Digitale Terrestre (TDT o DTT all'inglese). Qui il calendario per tutte le regioni, da qui al 2012.
Dobbiamo giustamente equipararci al resto dell'Europa e il termine ultimo per completare lo switch-off è il 2012. La prima regione a passare al TDT fu la Sardegna con gravi problemi di ricezione. Anche adesso, dopo un anno dai fatti sardi, vi sono piccoli ma persistenti problemi. Infatti alcuni canali vanno a scatti con la visione duratura di cubettoni (oltre al video, ne risente anche l'audio) e può addirittura capitare che scompaia il segnale. Ciò è strano che succeda ancora, siccome è dal 2005 che si parla di TDT per l'Italia.
Ma quali sono le novità apportate dalla televisione digitale (ordine casuale)?
1) Grandi affari per i produttori di decoder. Siamo 60 milioni di persone con, ognuna, una propria camera. Vi è poi chi ha una seconda ed addirittura una terza casa.
2) Grandi spese per i poveri vecchietti che speravano di poter mangiare un pò di più grazie alle ridicole Social Card (alcuni truffati nei supermercati che gli vendono da €100 con l'ingresso per le schede delle pay-tv, anzichè quelli base da €30 circa).
3) Tanti canali in più (Rai e Mediaset hanno moltiplicato infinitamente la loro offerta, anche con canali gratuiti, come ad esempio RaiSat Cinema, Boing, ecc.). Ma già con quelli pre-esistenti ci si rincoglioniva bene, non era il caso di questa gentilezza, siccome non si moltiplicheranno i Report e gli Annozero.
4) Grandi affari per quelle aziende televisive che ora potranno vendere alcuni loro programmi come le dirette dei reality shows, eventi sportivi, film, ecc. Mediaset con Mediaset premium su tutte. Al posto di CartaPiù di La7, invece ora c'è Dhalia Tv.
Cosa non offre?
1) Interattività, come denunciato da Renato Soru (link Giornalettismo).
Il fondatore di Tiscali, ed ex governatore della Sardegna, sperava infatti di poter unire Internet e TV, ovvero rendere fruibili a tutti i cittadini (inclusi quindi adulti ed anziani che non utilizzano Internet), pagine e documenti per poter dialogare con la Pubblica Amministrazione.
2) Tetti. Il tetto antitrust, grazie alla Legge Gasparri, è passato da 12 miliardi di euro di allora a 26 miliardi oggi (link Wikipedia). E', come dicevo prima, un grande affare per le aziende.
Spregiudicato questo digitale terrestre, infatti con noncuranza verso gli indifesi minori, vi sono canali il cui nome riporta spudoratamente al sesso, come quelli di Dhalia TV, in bella mostra nella home page del sito dell'azienda.
Aspetto che scemi l'attenzione verso YouTube, per vedere un servizio in merito di Studio Aperto :)
Perchè + TV e - Internet?
Più tv per i motivi scritti sopra, meno Internet perchè, nonostante le parole di Brunetta di qualche settimana fa (link Reuters), i fondi di 800 milioni di Euro per la banda larga non si sbloccano (link DinoXPc).
Certo, non si può accusare il Governo di operare a favore della TV, siccome il passaggio al digitale terrestre è obbligato, ma un piccolo sforzo per migliorare la vita delle persone che con Internet possono lavorare, comprare, acquistare, scaricare moduli, documenti e dialogare, non sarebbe male.
Dobbiamo giustamente equipararci al resto dell'Europa e il termine ultimo per completare lo switch-off è il 2012. La prima regione a passare al TDT fu la Sardegna con gravi problemi di ricezione. Anche adesso, dopo un anno dai fatti sardi, vi sono piccoli ma persistenti problemi. Infatti alcuni canali vanno a scatti con la visione duratura di cubettoni (oltre al video, ne risente anche l'audio) e può addirittura capitare che scompaia il segnale. Ciò è strano che succeda ancora, siccome è dal 2005 che si parla di TDT per l'Italia.
Ma quali sono le novità apportate dalla televisione digitale (ordine casuale)?
1) Grandi affari per i produttori di decoder. Siamo 60 milioni di persone con, ognuna, una propria camera. Vi è poi chi ha una seconda ed addirittura una terza casa.
2) Grandi spese per i poveri vecchietti che speravano di poter mangiare un pò di più grazie alle ridicole Social Card (alcuni truffati nei supermercati che gli vendono da €100 con l'ingresso per le schede delle pay-tv, anzichè quelli base da €30 circa).
3) Tanti canali in più (Rai e Mediaset hanno moltiplicato infinitamente la loro offerta, anche con canali gratuiti, come ad esempio RaiSat Cinema, Boing, ecc.). Ma già con quelli pre-esistenti ci si rincoglioniva bene, non era il caso di questa gentilezza, siccome non si moltiplicheranno i Report e gli Annozero.
4) Grandi affari per quelle aziende televisive che ora potranno vendere alcuni loro programmi come le dirette dei reality shows, eventi sportivi, film, ecc. Mediaset con Mediaset premium su tutte. Al posto di CartaPiù di La7, invece ora c'è Dhalia Tv.
Cosa non offre?
1) Interattività, come denunciato da Renato Soru (link Giornalettismo).
Il fondatore di Tiscali, ed ex governatore della Sardegna, sperava infatti di poter unire Internet e TV, ovvero rendere fruibili a tutti i cittadini (inclusi quindi adulti ed anziani che non utilizzano Internet), pagine e documenti per poter dialogare con la Pubblica Amministrazione.
2) Tetti. Il tetto antitrust, grazie alla Legge Gasparri, è passato da 12 miliardi di euro di allora a 26 miliardi oggi (link Wikipedia). E', come dicevo prima, un grande affare per le aziende.
Spregiudicato questo digitale terrestre, infatti con noncuranza verso gli indifesi minori, vi sono canali il cui nome riporta spudoratamente al sesso, come quelli di Dhalia TV, in bella mostra nella home page del sito dell'azienda.
Aspetto che scemi l'attenzione verso YouTube, per vedere un servizio in merito di Studio Aperto :)
Perchè + TV e - Internet?
Più tv per i motivi scritti sopra, meno Internet perchè, nonostante le parole di Brunetta di qualche settimana fa (link Reuters), i fondi di 800 milioni di Euro per la banda larga non si sbloccano (link DinoXPc).
Certo, non si può accusare il Governo di operare a favore della TV, siccome il passaggio al digitale terrestre è obbligato, ma un piccolo sforzo per migliorare la vita delle persone che con Internet possono lavorare, comprare, acquistare, scaricare moduli, documenti e dialogare, non sarebbe male.
Legge salva Mondadori, salva Silvio e salva mafiosi
Incredibile: Berlusconi, il mai domo cavaliere, tramite la mente e l'arguta penna dell'avvo-deputato Ghedini, cerca ancora una volta di essere "più uguale degli altri", grazie al Lodo Cassazione ed una legge "ammazza processi". Uguale insieme ad altri, non normali cittadini, ma criminali.
Ecco dunque le probabili novità:
1) Possibilità di chiudere i processi tributari pagando il 5% (cifra ricorrente, siccome è famosa per essere l'aliquota dello Scudo Fiscale che favorisce gli evasori e i criminali ripulendo i loro capitali illegalmente custoditi all'estero). Link La Repubblica. Link Julie News.
Guarda caso la Mondadori, della famiglia Berlusconi, deve dare allo Stato ben 200 milioni di Euro di imposte non pagate, oltre ai 750 milioni di euro da versare alla Cir di De Benedetti. Da 200 si passerebbe, dunque, a soli 10 milioni.
Considerando che ciò varrà per ogni altra sentenza, Berlusconi non può certo affermare di legiferare per il bene delle casse dello Stato, come disse giorni fa per giustificare lo scandaloso Scudo Fiscale.
2) Prescrizione di 6 anni per ogni processo.
Se i processi durano in media 7 anni e mezzo (parole del guardasigilli Angelino Alfano), ora si punta ad abbreviarli a 6 anni, usando semplicemente la prescrizione che li cancellerebbe.
Due anni per il primo grado, due per l’appello e due per la cassazione: oltre i sei anni, il reato si prescrive. Link Giornalettismo.
Prescrizione tagliata alla grande per i processi su reati (secondo Ghedini di non grave entità) con pene massime inferiori ai 10 anni, fra i quali quindi ricade anche il reato di associazione mafiosa.
Guarda caso Berlusconi ha 3 processi in corso: Mills, Mediatrade e Mediaset.
Senza questa legge ha affermato che andranno tutti a casa e si indiranno nuove elezioni.
Sembra però che non tutti nella maggioranza siano favorevoli a ciò, e quindi Ghedini ne avrebbe escogitata una delle sue: prescrizione che si bloccherebbe non ad ogni stop del processo, ma solo per i giorni in cui l'imputato non può presentarsi in Aula, anche nel caso in cui i giudici abbiano stabilito l'udienza per molti giorni a venire. Quindi, nei giorni liberi dell'imputato, ma non liberi per i giudici, i tempi si accorcerebbero inesorabilmente (link La Repubblica).
Ovvio che l'ennesimo taglio della prescrizione favorirà tantissimi criminali, come ad esempio sequestratori, violentatori e mafiosi, che vedranno cancellati i loro processi. Sarà un'amnistia di massa! Eppure Alfano sta cercando di riaprire il carcere di Pianosa...
3) 750 milioni di euro: sentenza del giudice Mesiano sospesa.
La Corte d'Appello di Milano ha disposto la sospensione,in via provvisoria,della esecutivita' della sentenza del cosiddetto Lodo Mondadori.
La Corte d'Appello ha fissato al 1 dicembre prossimo l'udienza in Camera di Consiglio per la decisione definitiva sulla istanza di sospensione presentata da Fininvest.
Link Ansa.
Grazie a La Repubblica (link), si apprende che il provvedimento del Presidente della Seconda Sezione della Corte d'Appello, che ha sospeso l'efficacia della sentenza, ha agito su richiesta di Fininvest e senza contraddittorio (che invece ci sarà il 1° dicembre, ma comunqe tenetelo a mente quando Berlusconi o un Gas-parri qualsiasi lo nominano invano).
Ecco dunque le probabili novità:
1) Possibilità di chiudere i processi tributari pagando il 5% (cifra ricorrente, siccome è famosa per essere l'aliquota dello Scudo Fiscale che favorisce gli evasori e i criminali ripulendo i loro capitali illegalmente custoditi all'estero). Link La Repubblica. Link Julie News.
Guarda caso la Mondadori, della famiglia Berlusconi, deve dare allo Stato ben 200 milioni di Euro di imposte non pagate, oltre ai 750 milioni di euro da versare alla Cir di De Benedetti. Da 200 si passerebbe, dunque, a soli 10 milioni.
Considerando che ciò varrà per ogni altra sentenza, Berlusconi non può certo affermare di legiferare per il bene delle casse dello Stato, come disse giorni fa per giustificare lo scandaloso Scudo Fiscale.
2) Prescrizione di 6 anni per ogni processo.
Se i processi durano in media 7 anni e mezzo (parole del guardasigilli Angelino Alfano), ora si punta ad abbreviarli a 6 anni, usando semplicemente la prescrizione che li cancellerebbe.
Due anni per il primo grado, due per l’appello e due per la cassazione: oltre i sei anni, il reato si prescrive. Link Giornalettismo.
Prescrizione tagliata alla grande per i processi su reati (secondo Ghedini di non grave entità) con pene massime inferiori ai 10 anni, fra i quali quindi ricade anche il reato di associazione mafiosa.
Guarda caso Berlusconi ha 3 processi in corso: Mills, Mediatrade e Mediaset.
Senza questa legge ha affermato che andranno tutti a casa e si indiranno nuove elezioni.
Sembra però che non tutti nella maggioranza siano favorevoli a ciò, e quindi Ghedini ne avrebbe escogitata una delle sue: prescrizione che si bloccherebbe non ad ogni stop del processo, ma solo per i giorni in cui l'imputato non può presentarsi in Aula, anche nel caso in cui i giudici abbiano stabilito l'udienza per molti giorni a venire. Quindi, nei giorni liberi dell'imputato, ma non liberi per i giudici, i tempi si accorcerebbero inesorabilmente (link La Repubblica).
Ovvio che l'ennesimo taglio della prescrizione favorirà tantissimi criminali, come ad esempio sequestratori, violentatori e mafiosi, che vedranno cancellati i loro processi. Sarà un'amnistia di massa! Eppure Alfano sta cercando di riaprire il carcere di Pianosa...
3) 750 milioni di euro: sentenza del giudice Mesiano sospesa.
La Corte d'Appello di Milano ha disposto la sospensione,in via provvisoria,della esecutivita' della sentenza del cosiddetto Lodo Mondadori.
La Corte d'Appello ha fissato al 1 dicembre prossimo l'udienza in Camera di Consiglio per la decisione definitiva sulla istanza di sospensione presentata da Fininvest.
Link Ansa.
Grazie a La Repubblica (link), si apprende che il provvedimento del Presidente della Seconda Sezione della Corte d'Appello, che ha sospeso l'efficacia della sentenza, ha agito su richiesta di Fininvest e senza contraddittorio (che invece ci sarà il 1° dicembre, ma comunqe tenetelo a mente quando Berlusconi o un Gas-parri qualsiasi lo nominano invano).
Ecco com'è morto Stefano Cucchi
Stefano Cucchi fu arrestato la sera del 15 ottobre dai Carabinieri per spaccio di droga e processato il giorno dopo. Dopo 15 giorni uscì dal carcere (sotto quindi la "scorta" della Polizia Penitenziaria), ma da morto.
Morto per le ossa rotte e per denutrizione (quindi per mancate cure).
Ora scattano i primi avvisi di garanzia, ma solo per il personale dell'ospedale Pertini (link Adnkronos).
A riguardo del primo problema, sembra che si sia giunti ad una svolta, infatti è probabile che venne pestato dopo la sentenza del giudice che gli inflisse come pena il carcere, (link La Repubblica).
Secondo il diario clinico proveniente dal carcere Regina Coeli, invece, le ferite se le "autoinflisse" cadendo per le scale, link TGCOM.
Per quanto riguarda invece il secondo problema, i dubbi persistono: si dice che Cucchi rifiutò il cibo e le cure in assenza del suo avvocato (link) e si dice anche che lo stesso Cucchi non volle far sapere a nessuno (inclusa la famiglia) delle sue condizione, cosa ovviamente molto strana.
Si indaga quindi su una manomissione dei documenti del Dipartimento amministrazione penitenziaria e del Pertini (link TGCOM).
Non si capisce perchè non volle far sapere alla famiglia le sue condizioni di salute, se poi chiese la presenza del suo avvocato (subito negata).
Come se non bastassero i misteri di questa ingiusta morte, ripeto MORTE, M - O - R - T - E, ci pensa Giovanardi (ex DC, CCD, UDC, ora nel PDL) a dare un pò di pepe alla vicenda.
Secondo l'esimio avvocato e politico di fama mondiale, Cucchi sarebbe morto perchè drogato ed anoressico (link Il Sole 24 Ore).
Così risponde la sorella di Stefano: "A Giovanardi che fa queste dichiarazioni a titolo gratuito, rispondo semplicemente che il fatto che Stefano avesse problemi di droga, noi non l'abbiamo mai negato, ma questo non giustifica il modo in cui e' morto". "Non voglio aggiungere altro, la cosa che ha detto si commenta da sola" (link Adnkronos).
Nessuna menzione, da parte di Giovanardi, alle (molto) probabili botte (qua denunciate da un suo vicino di cella) ed alla cure negate, per la volontà del giovane di vedere il suo avvocato.
Con questa sua dichiarazione agghiacciante, i massacratori di Stato, avranno l'ennessima scusa (o motivazione) per continuare il loro sporco lavoro di pulizia per il bene della razza italica (?), liberandoci dai parassiti drogati ed anoressici.
Giovanardi, per chi ancora non lo sapesse, è il famoso Premio Nobél per la Medicina e la Ivstitia (scherzo, mica ci eravate cascati?), secondo cui le droghe leggere devono essere (e dal 2006 lo sono) equiparate alle droghe pesanti (link Wikipedia).
Giovanardi, però, è anche un ottimo "garantista", come si evince dal suo libro chiamato "Storie di straordinaria ingiustizia" (link Wikipedia). Come possa addolorarsi per le incredibili indagini di Mani Pulite che colpirono "molti politici onesti" e non per questa morte senza spiegazione (ah già, lui sa già tutto), è in-spiegabile.
L'ennessima dichiarazione vergognosa che farà il giro del mondo, assieme a quella di La Russa (link Agenzia Radicale) che augura la morte ("Possono morire") ai giudici della Corte europea di Diritti dell'Uomo (da lui considerata un'istituzione inutile, complimenti. Il fascismo è sempre vivo e purtroppo legifera per noi) per la loro sentenza contro la presenza del crocifisso nei luoghi pubblici.
Certo che questi cattolici sono uguali ai talebani: stessa gentilezza, ampiezza di veduta e grande elargizione di libertà altrui. Grandi sommovimenti contro gli aborti e tutti zitti poi per questi omicidi. Certo che questi cattolici hanno una fede così profonda, al punto che han paura di perderla senza il loro macabro simbolo.
Vorrei chiedere ai vari internauti che passano da questo blog se, secondo loro, è giusto ricordare un personaggio così particolare e diverso come Gesù (per alcuni il Cristo), tramite il suo supplizio e non tramite un suo gesto rappresentativo dei suoi ideali. Lo chiedo perchè, evidentemente per alcuni, la morte è giusta se ci si droga e si sà, Gesù era un capellone barbuto...
Morto per le ossa rotte e per denutrizione (quindi per mancate cure).
Ora scattano i primi avvisi di garanzia, ma solo per il personale dell'ospedale Pertini (link Adnkronos).
A riguardo del primo problema, sembra che si sia giunti ad una svolta, infatti è probabile che venne pestato dopo la sentenza del giudice che gli inflisse come pena il carcere, (link La Repubblica).
Secondo il diario clinico proveniente dal carcere Regina Coeli, invece, le ferite se le "autoinflisse" cadendo per le scale, link TGCOM.
Per quanto riguarda invece il secondo problema, i dubbi persistono: si dice che Cucchi rifiutò il cibo e le cure in assenza del suo avvocato (link) e si dice anche che lo stesso Cucchi non volle far sapere a nessuno (inclusa la famiglia) delle sue condizione, cosa ovviamente molto strana.
Si indaga quindi su una manomissione dei documenti del Dipartimento amministrazione penitenziaria e del Pertini (link TGCOM).
Non si capisce perchè non volle far sapere alla famiglia le sue condizioni di salute, se poi chiese la presenza del suo avvocato (subito negata).
Come se non bastassero i misteri di questa ingiusta morte, ripeto MORTE, M - O - R - T - E, ci pensa Giovanardi (ex DC, CCD, UDC, ora nel PDL) a dare un pò di pepe alla vicenda.
Secondo l'esimio avvocato e politico di fama mondiale, Cucchi sarebbe morto perchè drogato ed anoressico (link Il Sole 24 Ore).
Così risponde la sorella di Stefano: "A Giovanardi che fa queste dichiarazioni a titolo gratuito, rispondo semplicemente che il fatto che Stefano avesse problemi di droga, noi non l'abbiamo mai negato, ma questo non giustifica il modo in cui e' morto". "Non voglio aggiungere altro, la cosa che ha detto si commenta da sola" (link Adnkronos).
Nessuna menzione, da parte di Giovanardi, alle (molto) probabili botte (qua denunciate da un suo vicino di cella) ed alla cure negate, per la volontà del giovane di vedere il suo avvocato.
Con questa sua dichiarazione agghiacciante, i massacratori di Stato, avranno l'ennessima scusa (o motivazione) per continuare il loro sporco lavoro di pulizia per il bene della razza italica (?), liberandoci dai parassiti drogati ed anoressici.
Giovanardi, per chi ancora non lo sapesse, è il famoso Premio Nobél per la Medicina e la Ivstitia (scherzo, mica ci eravate cascati?), secondo cui le droghe leggere devono essere (e dal 2006 lo sono) equiparate alle droghe pesanti (link Wikipedia).
Giovanardi, però, è anche un ottimo "garantista", come si evince dal suo libro chiamato "Storie di straordinaria ingiustizia" (link Wikipedia). Come possa addolorarsi per le incredibili indagini di Mani Pulite che colpirono "molti politici onesti" e non per questa morte senza spiegazione (ah già, lui sa già tutto), è in-spiegabile.
L'ennessima dichiarazione vergognosa che farà il giro del mondo, assieme a quella di La Russa (link Agenzia Radicale) che augura la morte ("Possono morire") ai giudici della Corte europea di Diritti dell'Uomo (da lui considerata un'istituzione inutile, complimenti. Il fascismo è sempre vivo e purtroppo legifera per noi) per la loro sentenza contro la presenza del crocifisso nei luoghi pubblici.
Certo che questi cattolici sono uguali ai talebani: stessa gentilezza, ampiezza di veduta e grande elargizione di libertà altrui. Grandi sommovimenti contro gli aborti e tutti zitti poi per questi omicidi. Certo che questi cattolici hanno una fede così profonda, al punto che han paura di perderla senza il loro macabro simbolo.
Vorrei chiedere ai vari internauti che passano da questo blog se, secondo loro, è giusto ricordare un personaggio così particolare e diverso come Gesù (per alcuni il Cristo), tramite il suo supplizio e non tramite un suo gesto rappresentativo dei suoi ideali. Lo chiedo perchè, evidentemente per alcuni, la morte è giusta se ci si droga e si sà, Gesù era un capellone barbuto...
Ombre su Di Pietro
Sul mensile del gruppo L'Espresso, MicroMega (link), Salvatore Borsellino e Andrea Scanzi pongono 10 profonde domande al partito dell'Italia dei Valori, in seguito ad alcune "scoperte".
Queste le più interessanti:
1) Di Pietro ha detto in una intervista che nelle liste di IDV non c'è un solo caso di incandidabilità, di immoralità e che tutti gli eletti e i candidati hanno il certificato penale al seguito, precisando che si intende per "immoralità" l'essere condannato con sentenza definitiva. Si rende conto l’Idv che, secondo questa lettura, un personaggio come Marcello Dell'Utri, non ancora condannato in via definitiva, sarebbe da ritenersi candidabile? S.B.
2) Nella stessa intervista Di Pietro ha affermato che Orazio Schiavone non è "neanche più condannato" perché il suo reato, secondo la "normativa successiva non è più neanche reato". Lei ritiene che l’Idv possa candidare persone che hanno commesso reati che tuttavia, grazie alle depenalizzazioni del governo Berlusconi – ad esempio il falso in bilancio – "non sono più neanche reati"? Per quanto riguarda Porfidia, Di Pietro dice che non è vero che è indagato per il 426 bis, ma per un "banalissimo abuso d'ufficio" di quando era sindaco. Non pensa che la base di IDV, soprattutto i giovani, vogliano essere rappresentati da persone che non abbiano commesso neanche dei "banalissimi abusi"? S.B.
9) Il momento più basso dell’Idv è stato il voto contrario alla Commissione d’Inchiesta sulle mattanze a Bolzaneto e Scuola Diaz, quando il vostro partito era al governo. E’ di queste settimane il calvario di Stefano Cucchi. L’impostazione “poliziottesca” dei quadri dirigenziali dell’Idv (emblematico il caso Giovanni Palladini) può portare a una sottovalutazione di vicende analoghe? La vostra attenzione alla legalità contempla anche il garantismo e il coraggio di non reputare intoccabili magistrati e forze dell’ordine? A.S.
10) L’Italia dei Valori prospera per la risibile debolezza del Pd e perché il bipolarismo italiano è drammaticamente atipico: non centrosinistra e centrodestra, ma berlusconiani e antiberlusconiani. Questa radicalizzazione avvantaggia un partito di lotta come l’Idv: di lotta, ma non di governo. Cosa farà l’Italia dei Valori quando Berlusconi non ci sarà più? Non è un partito che, paradossalmente, per prosperare ha bisogno anzitutto del Nemico? A.S.
Queste le più interessanti:
1) Di Pietro ha detto in una intervista che nelle liste di IDV non c'è un solo caso di incandidabilità, di immoralità e che tutti gli eletti e i candidati hanno il certificato penale al seguito, precisando che si intende per "immoralità" l'essere condannato con sentenza definitiva. Si rende conto l’Idv che, secondo questa lettura, un personaggio come Marcello Dell'Utri, non ancora condannato in via definitiva, sarebbe da ritenersi candidabile? S.B.
2) Nella stessa intervista Di Pietro ha affermato che Orazio Schiavone non è "neanche più condannato" perché il suo reato, secondo la "normativa successiva non è più neanche reato". Lei ritiene che l’Idv possa candidare persone che hanno commesso reati che tuttavia, grazie alle depenalizzazioni del governo Berlusconi – ad esempio il falso in bilancio – "non sono più neanche reati"? Per quanto riguarda Porfidia, Di Pietro dice che non è vero che è indagato per il 426 bis, ma per un "banalissimo abuso d'ufficio" di quando era sindaco. Non pensa che la base di IDV, soprattutto i giovani, vogliano essere rappresentati da persone che non abbiano commesso neanche dei "banalissimi abusi"? S.B.
9) Il momento più basso dell’Idv è stato il voto contrario alla Commissione d’Inchiesta sulle mattanze a Bolzaneto e Scuola Diaz, quando il vostro partito era al governo. E’ di queste settimane il calvario di Stefano Cucchi. L’impostazione “poliziottesca” dei quadri dirigenziali dell’Idv (emblematico il caso Giovanni Palladini) può portare a una sottovalutazione di vicende analoghe? La vostra attenzione alla legalità contempla anche il garantismo e il coraggio di non reputare intoccabili magistrati e forze dell’ordine? A.S.
10) L’Italia dei Valori prospera per la risibile debolezza del Pd e perché il bipolarismo italiano è drammaticamente atipico: non centrosinistra e centrodestra, ma berlusconiani e antiberlusconiani. Questa radicalizzazione avvantaggia un partito di lotta come l’Idv: di lotta, ma non di governo. Cosa farà l’Italia dei Valori quando Berlusconi non ci sarà più? Non è un partito che, paradossalmente, per prosperare ha bisogno anzitutto del Nemico? A.S.
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