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18 aprile 2020

NIENTE ESAMI IN OSPEDALE

Una lettrice de La Stampa scrive:

«Breve riflessione:

in questo periodo di emergenza tutti gli ospedali sono dedicati al Covid, e non è possibile effettuare visite mediche o esami specialistici di alcun genere, né con il servizio sanitario né privatamente.

Eppure ci è sempre stato detto che la prevenzione è fondamentale, e che un ritardo in una diagnosi può essere fatale.

Finirà che ci salveremo dal virus ma moriremo di tutte le altre patologie non diagnosticate in tempo? 

Forse tra il bloccare e il lasciare aperto tutto potevano essere previste ampie vie di mezzo».

Claudia M.

17 aprile 2020

Il PREMIER NON può limitare la nostra libertà di MOVIMENTO e di RIUNIONE

Per colpa di questi DECRETI di CONTE non possiamo andare oltre il nostro isolato, non possiamo incontrare i nostri parenti, amici, colleghi, collaboratori, non possiamo avere vita sociale, non possiamo ovviamente vedere dei posti e paesaggi diversi da quelli del nostro isolato appunto (neanche quartiere, dato che non possiamo allontanarci più di 200 metri), non possiamo prendere l'aria e il sole in faccia, non possiamo riunirci col prossimo col quale abbiamo ideali e obiettivi comuni, non possiamo raccogliere firme, discutere e manifestare/protestare contro il governo.

L'ultimo decreto è un DPCM e un presidente del Consiglio dei Ministri, 4^ carica dello Stato, tra l'altro, non può certamente limitare alcuna libertà di movimento/spostamento e riunione. Se potesse farlo, la Costituzione e il nostro Stato liberale sarebbero deboli, fragili e pronti a sottomettersi ad un nuovo duce.

E, se questo tipo di decreto non può limitare queste nostre libertà, lo stesso non possono fare le Regioni e i sindaci, in quanto possono legiferare in merito solo se autorizzate dal Parlamento tramite una legge nazionale che ad oggi non esiste.

Insomma, questi decreti sono ILLEGALI.

16 aprile 2020

CORONAVIRUS: quello che i TG non dicono

Ogni giorno vediamo i soliti dati: nuovi contagiati, morti e ogni tanto i guariti. I numeri positivi non vengono evidenziati, chissà perchè.

E ho notato un'altra cosa:

il numero dei morti viene sì localizzato spesso e volentieri, ovvero si fa cenno alla Lombardia o al Piemonte, ecc., però i giornalisti e telegiornalisti non evidenziano che nel Sud Italia i morti sono relativamente pochi e che quindi le istanze del volgo sono legittime e sarebbero da prendere in considerazione, in virtù anche della devastante situazione economica.

Vediamo questi dati relativi al Centro e Sud Italia.

In Umbria sono morte 55 persone e 149 sono in ospedale, di cui 33 in terapia intensiva;

in Abruzzo i morti sono 243, in ospedale troviamo 366 persone, 42 in terapia intensiva;

in Molise sono morte 16 persone, in ospedale ce ne sono soltanto 29 e 4 in ter. int.;

in Campania non ci sono molti morti in più rispetto all'Abruzzo: 286; in ospedale ce ne sono però 694 (76 in ter. int.);

in Basilica i morti sono 22, persone in ospedale 69, di cui solo 9 in ter. int.;

in Puglia record di morti: 299 (ma i lombardi, emiliani, piemontesi e veneti firmerebbero subito per questa cifra), in ospedale 661, di cui 58 in ter. int.;

in Calabia troviamo 72 morti e 166 ospedalizzati, e soltanto 9 in ter. int.;

in Sicilia ci sono stati 187 morti e in ospedale ci sono 573 persone, di cui 48 in ter. intens.;

in Sardegna 85 morti, 133 ospedalizzati di cui 24 in ter. int.

Questo non per sminuire i numeri del Settentrione o la gravità del virus, ma per farvi capire che la situazione per fortuna non è tragica dappertutto allo stesso modo e che, con un minimo di prevenzione (blocchi dei mezzi di trasporto, stop ad eventi e acquisto in quantità industriale di mascherine e guanti) e prudenza nel periodo invernale (cosa che io applico sempre nei miei confronti, evitando di stare in mezzo alla massa, evitando dunque mezzi pubblici, stadi, discoteche, feste, riunioni, ecc.), i numeri avrebbero potuto essere nettamente inferiori.

Un altro dato che io menziono spesso e che in TV non passa mai, sui giornali ogni tanto (ma ci sono più telespettatori che lettori perché siamo degli analfabeti), è quello legato all'età media dei morti e alle patologie pregresse.

Bene, nel 61,6% dei casi, i poveri morti aveva 3 o più patologie pregresse e l'età media è di 79 anni.

Alla radio ho poi sentito che una ricerca internazionale ha posizionato l'Italia al 32° posto su 33, per quanto riguarda la capacità di gestire l'emergenza. Alla faccia del grande modello italiano!

15 aprile 2020

NAPOLITANO E THOMAS MANN ricordano il nostro CUPO presente

Nel libro di Thomas Mann, Moniti all'Europa, c'è l'introduzione scritta da Giorgio Napolitano, da me tanto criticato anni fa su questo blog per aver firmato le leggi-vergogna di Silvio, ma che, questa volta, ho apprezzato.

Mi sono segnato 2 punti:

"L'emergere in Europa di tendenze autoritarie (il libro è composto di testi scritti tra gli anni Venti e Quaranta, ndb) di estrema destra ferisce mortalmente la dimensione e la valenza dell'individuo, sacrificate all'esaltazione della vita collettiva
Mann vi reagisce, e splendida appare la sferzante valutazione dell'abbandonarsi alla suggestione della ebbrezza collettivistica come liberazione dall'Io ... da ogni responsabilità individuale".

Ricorda ciò che sta accadendo in questo periodo di crisi sanitaria, ad opera però non di un governo estremista, ma progressista, non trovate?

L'individuo non può mettere in discussione nulla e non può praticare alcuna attività individuale all'esterno, perchè ora sono diventate individualistiche ed egoistiche - come se davvero il virus si potesse diffondere stando per i fatti propria, maaah - , altrimenti viene additato come insensibile o addirittura come nemico di medici, infermieri, fdo, malati, morti e di tutti gli altri che hanno paura di ammalarsi, e quindi, in buona sostanza, come nemico della Patria.
Patria che, non a caso, viene esaltata con tanto di bandieroni e inni dai balconi e pure dentro gli ospedali, come se il virus fosse un esercito nemico che vuole sconfiggere l'Italia, e non da cellule che vagano per il mondo moltiplicandosi all'interno di organismi di mammiferi, senza conoscere razze e confini.


"Un'esperienza che in qualche modo appartiene alla guerra. Egli non esita a difendere e valorizzare l'eredità dell'800, di quell'idealismo, di quella democrazia liberale che rischiano di essere travolti dalla enorme ondata di barbarie eccentrica e di triviale volgarità primitiva democratico-plebea, che è stata sollevata dalla guerra e passa ora sul mondo".

Ancora affinità con il nostro presente:

noi resistenti che, pur consapevoli dei pericoli del virus, non vogliamo morire soffocati da una vita da reclusi pur essendo sani e pur non avendo commesso alcun reato, in questo caso di tipo sanitario in quanto sani e fino a prova contraria non contagiosi, vogliamo vivere in pace facendoci i fatti nostri, ma veniamo bombardati da una terminologia che prende spunto dalla guerra, dalle guerre, terminologia che vuole unire il popolo, perchè tutto il popolo rischia, secondo loro, di fare una brutta fine.

Per cui, chi non prende parte alla guerra, viene visto come un disertore da multare, per ora.
Ma per farlo, per sanzionalo, ecco intervenire miriadi di pattuglie mai viste prima, droni ed elicotteri, che puntano addirittura singoli che camminano, corrono o prendono il sole in spiaggia da soli!

Il singolo, l'individuo, viene criminalizzato a volte solo sull'intenzione: "Eh no, non puoi andare oltre 200 metri (distanza prima valevole solo in Lombardia, ora a quanto pare in tutta Italia, ogni giorno le misure sono sempre più dure, ci stiamo abituando a tutto!), non si sa mai che stando troppo in giro contagi qualcuno o non si sa mai che vai magari a casa di qualcuno".

E, proprio come nella guerra, ecco le delazione e sistemi tecnologici per sorvegliare (ovvero spiare, controllare), senza trascurare altri metodi vecchi come il divieto di uscire coi figli o coi cani all'infuori di certi orari come accaduto in un paese in provincia di Bari.

Regioni dove diminuiscono i contagi

Il numero dei nuovi positivi sta scendendo alla grande dall'11 aprile: 4.694, mentre oggi 15 aprile solo 2.667.

Sta salendo anche il numero dei guariti, mentre è piuttosto stabile la curva dei morti.

Ora andiamo a vedere le Regioni.

Quelle in cui il numero non sta crescendo molto:
Valle d'Aosta
Veneto (c'è una recente flessione)
Friuli Venezia Giulia
Emilia Romagna
Umbria (stabile)
Abruzzo (piano piano sta calando)
Basilica (come Umbria)


Quelle in cui non sta calando:
Piemonte
Lombardia
Trentino Alto Adige
Liguria
Marche (ma sta flettendosi)
Lazio
Puglia
Calabria (dopo un calo, si è impennato negli ultimi giorni)
Sardegna

Il vero impatto del virus

MORTI AL 13 APRILE 2020: 18.641

MORTI IN LOMBARDIA: 10.625

MORTI RESTO D'ITALIA: 8.016

Perché menziono il resto d'Italia?

Perché il caso Lombardia è eccezionale, ci sono diverse cause che hanno ingigantito il problema e che hanno portato al lockdown nel resto d'Italia dove l'emergenza non è così seria come la dipingono (tranne in alcune Regioni dove proprio le Regioni e le ASL hanno lavorato male, facendo ammalare e morire CENTINAIA di anziani nelle case di riposo, per non parlare delle infezioni ospedaliere in tutta Italia che certificano ogni anno la nostra Malasanità conclamata...).


8.000 persone su 50 milioni e 200 mila abitanti circa: tasso di mortalità generale del 0,016%.

Se a questi 8.016 morti togliamo il 61,6%, percentuale relativa ai deceduti che avevano 3 o più patologie pregresse scendiamo a: 3.079 (0,006%).

Oggi, tutti questi morti li possiamo evitare perchè sappiamo che il virus è mortale per un certo tipo di persone, anziani e adulti gravemente malati (cosa che comunque valeva anche prima con gli altri virus influenzali che fanno tra 6.000 e 8.000 morti l'anno...), per cui prendiamo ogni dovuta precauzione sia in ambito pubblico (ospedali, ecc.) che privato (nelle nostre vite).

Per cui non fatemi ridere dicendo che per il nostro bene è vietato correre e tornare alla vita di prima.
Le persone non si contagiano correndo, ma stando in luoghi affollati. Ora tutti sono per il distanziamento fisico e possiamo tornare a lavorare e viaggiare almeno nelle nostre province tanto per iniziare senza troppi problemi.

14 aprile 2020

DIO è CATTIVO

In un inserto culturale di fine 2017, ho trovato un pezzo firmato da uno scrittore sloveno, tale Alojz Rebula, ahimè morto l'anno successivo a 94 anni, che ha detto delle cose per me totalmente folli, che dimostrando l'illogicità della religione, in questo caso cristiana.

Questo scrittore è riuscito a giustificare l'assenza di Dio mentre gli umani si scannavano l'un l'altro, perché, dice, se Dio Padre che era uno solo con Cristo (eh?, ma non era suo figlio? Mah, classici misteri della fede) ha dovuto subire il Calvario, può permttere assolutamente tutto.

E ha fatto l'esempio delle bombe atomiche.

Ma io dico, se Dio è l'essere perfettissimo, onniscente e onnipotente e se noi siamo le sue creature fatte a sua immagine e somiglianza, le cose sono due:

o è menefreghista e cattivo

o è totalmente cattivo.

Poi, vabbè, c'è sempre una terza, ovvero: NON ESISTE.

L'EUROPA CI VUOLE SEGREGATI IN CASA?

Pazzesco, la signora o signorina Ursula invita, o obbligherà?, gli anziani a stare a casa fino a dicembre.

Capisco che siano i più deboli, ma non tutti gli anziani sono deboli allo stesso modo e non tutti i giovani sono in salute. Quindi la sua idea di legge è totalmente insensata.

E poi, anche se io fossi anziano e debole, perchè dovrei stare obbligatoriamente in casa considerando che posso morire da un momento all'altro? Userei il mio tempo per farmi una bella nuotata al mare alla facciazza di Ursula la borghesuccia.

Questa news l'ho letta ieri.

Oggi invece eccone un'altra:

"La Commissione Ue chiede di continuare a monitorare l'evoluzione della situazione e prepararsi a ritornare a misure di contenimento più stretto in caso di nuovo aumento dei tassi d’infezione"

Capito?

Basterà poco per farci ripiombare nell'incubo dal quale non siamo ancora usciti.
Cioè, neanche ci hanno ridato un minimo di libertà ma, anzi, ce le hanno tolte, e vogliono farci già pregustare un fantastico futuro di MERDA.

Vediamo alcune libertà che sono andate a fare in culo:

i bambini possono uscire.. ehm no, abbiamo detto una minchiata;

potete uscire coi cani... sì, ma non oltre 200 metri;

avete piena libertà di parola ehm insomma, non proprio, perché abbiamo istituito una commissione di esperti contro le fake-news (loro invece che a febbraio ci invitavano ad abbracciare i cinesi, a fare gli aperitivi e che la situazione era sotto controllo, possono dire e fare quello che vogliono col massimo risalto mass-mediatico)

BAR SPORT meglio dei SOCIAL

Negli ultimi 10 anni, quante volte, tu caro lettore, hai riflettuto sui social network?

A me è capitato, però raramente, e il pensiero è uguale a quello che si è palesato nella mia mente questa mattina: un mucchio di persone che non ho mai visto e che non si sono mai incontrate, che campeggiano in un sito in cui io dovrei essere il protagonista, e che commentano le più diverse notizie, pensando che le loro reazioni e testi trovino diffusione e rimangano nella storia, seppur con la S minuscola.

Puoi ben capire come entrare nei social sia totalmente stupido: ci sono già io, i miei familiari e i miei amici che ci lamentiamo, mi basta aprire il portone del palazzo dove risiedo per sentire lamentele.

BASTA!

E, come dicevo poc'anzi, nei social campeggiano persone che non conosci e che non vedrai mai dal vivo. Persone con cui tutto ciò che fai è scambiarti commenti non sulle vostre vite, passioni e riflessioni, ma su notizie. Nella maggioranza dei casi questo è ciò che succede.

Ma non finisce qui, infatti non solo elargisci commenti inutili a piccole notizie, ma valuti il prossimo in base ai suoi commenti, tralasciando la sua interezza e la possibilità di conoscerlo, per magari passarci del tempo insieme, proprio come si sarebbe fatto una volta.

Perchè è così che funziona:

anzichè vedere nel mondo fisico gli amici e i conoscenti, ecco che entriamo nei social pensando di trovare qualcosa che non si sa cos'è. Forse i famosi 15 minuti di notorietà che invece sono meno di 5, per poi scomparire sommersi da altri post.

Se anche tu te ne sei reso conto, puoi salvarti e usare meglio il tuo tempo.

Purtroppo la massa a questi pensieri non ci arriva e continua imperterrita a commentare ogni notizia dei giornali senza prima approfondire e dopo argomentare. Solo urla e insulti.

Viene voglia di rivalutare il buon vecchio BAR SPORT!

13 aprile 2020

Coronavirus: ecco dove ha sbagliato la Regione Piemonte

Luigi La Spina, giornalista de La Stampa, ha compiuto un'analisi delle azioni intraprese da Cirio % Co. contro il nuovo coronavirus.

La giunta regionale piemontese viene critica perché "ha pervicacemente imitato la ricetta di quella lombarda. Peccato che la presunta prima della classe abbia sbagliato il compito, così ai danni si è aggiunta la beffa, perchè i colleghi veneti, del medesimo schieramento di centro-destra, hanno scelto la strada giusta, e i risultati si vedono".

"Il confronto con il Veneto, l'Emilia-Romagna e la Toscana è assai amaro e basta un dato a segnalarlo: i guariti sono meno die morti e la curva dei contagiati scende in modo molto meno sensibile di qualle delle altre regioni italiane".

Questa parte è molto importante:

"Invece di puntare sulle cure preventive territoriali, il Piemonte ha limitato i tamponi ai casi già piuttosto gravi (e l'assenza dei tamponi nelle residenze per gli anziani), intasando gli ospedali e mettendo a rischio medici, infermieri e personale sanitario, data la scarsità di protezioni individuali".

Al termine del suo articolo, scrive che il Piemonte sta pensando già a ridurre i reparti di cura per il Covid. Ma se si teme una seconda ondata di contagi, perché diminuire i posti in terapia intensiva?

In un altro articolo, leggo che i medici piemontesi sono convinti che le morti nelle case di riposo potevano essere evitate "con una strategia preventiva che non è mai stata attuata ed è in cima alla lista delle falle nella gestione dell'epidemia in Piemonte".

Anche se la Regione risponde affermando di aver distribuito le mascherine e di essersi attivata per soccorrere le varie strutture, "i dispositivi sono arrivati soltanto ad aprile e i tamponi sui casi sospetti sono stati eseguiti in ritardo".

A

I famosi aiuti dell'Europa

In Italia come nelle altre nazioni, c'è una grande diatriba sul ruolo dell'Europa: ci aiuta o ci fa solo perdere miliardi, obbligandoci a rispettare leggi che non vogliamo, che il famoso popolo non vuole?

Sicuramente per certe nazioni è un modello che fa spendere più soldi di quanti se ne incassino, però consente di sviluppare progetti comuni e di ottenere aiuti quando le cose vanno male.

Ad esempio, in questo periodo di crisi sanitaria ed economica, leggo che il SURE, ovvero il meccanismo anti-disoccupazione ha stanziato 100 miliardi, seppur di prestiti, ai governi nazionali bisognosi, tra cui rientra sicuramente l'Italia. Troviamo anche i 200 miliardi della BCE, col suo fondo per l'emergenza per aiutare le imprese, e gli altri 200 del MES, che li presterà in una misura pari al 2% del PIL dello Stato richiedente.

Cosa ne pensate?

L'ottima tesi di Barbero sulla Regina Morte nel Medioevo

Oggi, mi è capitato di sfogliare un giornale di 2 anni fa in cui ho trovato un articolo del famosissimo storico Alessandro Barbero intento a spiegarci da cosa derivava il profluvio di dipinti inerenti la Regina Morte.

Praticamente tutti sono portati a credere che ciò fosse dovuto alla peste che flagellava tutta Europa.

Invece no, invece il primo dipinto con la Morte come protagonista è di qualche anno prima.
Allora il motivo è un altro. Scopriamolo.

Con lo sviluppo dell'economia, la società era abituata a comprare e vendere di tutto e alla fine anche la Salvezza entrò nel mercato. Non si poteva però vendere e acquistare l'accesso al Paradiso, per cui si decise di creare il Purgatorio, che fino ad allora non esisteva, non comparendo nè nel Vecchio nè nel Nuovo Testamento.

Questa fu una grande invenzione che non ha smesso di affascinarci, infatti ancora oggi la maggioranza pensa di finire proprio lì: tutti sono pieni di peccatucci, ma in pochi ne hanno combinate di così grosse da finire all'Inferno. Insomma, il Purgatorio è il posto ideale per la massa piena di alti e bassi.

Così facendo, però, venne meno la paura del Giudizio Universale: se prima si viveva per accedere al Paradiso e per scampare all'Inferno, da un certo momento in poi l'attenzione fu tutta per la morte.

Insomma, se prima la Chiesa intimoriva i fedeli attraverso le immagini delle pene infernali, dopo l'invenzione del Purgatorio ebbe comunque ancora il bisogno di terrorizzarli.
Come dire, va bene pagare e salvarti a metà, però ricordati che sei un mortale, che devi morire e che se ti comporterai in maniera diversa da quella da me imposta, il tuo viaggio non sarà dei migliori, oppure che morirai anzitempo.

"A lungo si è creduto che la diffusione di questi temi fosse dovuta alla peste che spopolò l'Europa nel 1348 e continuò a infierire a più riprese fino al XVII sec., finché non è stato dimostrato che il grandioso Trionfo della Morte, dipingo da Buffalmacco nel camposanto di Pisa, risale a qualche anno prima della grande epidemia".

"...la Chiesa si è accorta che la contabilità del Purgatorio aveva distrutto la paura dell'aldilà, e ha dovuto riorientare la sua pedagogia del terrore".

Complottisti: il VIRUS non nasce dai PIPISTRELLI

Alcuni potrebbero criticare il mio blog in quanto i miei recenti post sono alquanti ostili alle misure adottate da governo e regioni, ma non sono certo un complottista, anche perché le loro tesi sono indimostrabili, mentre io scrivo le mie opinioni sulle misure restrittive e sui numeri, non su cose fantasiose (e chi ha più successo? Questi ultimi, anche perché nel mondo ci sono milioni di persone che si interessano alle storie fantasy e horror, tra cui troviamo le religioni che io aborro).

C'è ad esempio chi afferma che il virus sia stato creato in laboratorio.

Bene, lo possono dire tutti, suona misteriosamente e tecnologicamente bene, ma sanno dove si trova, sanno cosa si fa e chi ci lavora?

Non sanno nulla, ma basta che uno trovi indicazioni riguardanti un sito militare o chimico, che si scatena il passaparola perché hanno, e abbiamo, bisogno di trovare un nemico, meglio se straniero e lontano come appunto il regime cinese.

Ora ho sentito dire da un tipo, che sta avendo successo su YouTube, che i pipistrelli non centrano nulla con il virus Sars-Cov-2. La realtà è ben diversa: è stato creato in un laboratorio di Harvard e i pipistrelli sono solo una favola per bambini...

Mah!

Poi fai una ricerca e cosa scopri?

Scopri ad esempio che il virus HcoV-229E, del 1965, scaturì dai pipistrelli;
il Sars-CoV del 2003 idem;
il HcoV-NL63 del 2004 pure;
infine, anche il MERS-CoV del 2012.

E con questo ho detto tutto.

12 aprile 2020

IL CAPRAVIRUS E IL NON SENSO DELLA QUARANTENA

Qualcuno sa dirmi come mai qualche settimana fa era possibile andare dove si voleva, i parchi erano aperti ed erano solamente vietati gli assembramenti, mentre col tempo hanno chiuso pure i giardinetti e non ci si può allontare di 200 metri dalla propria abitazione?

Le cose sono 2:

o il legislatore ha sottovalutato il virus che ora viene visto come mefistofelico...

o, pur essendo a a conoscenza della sua virulenza, ha preferito toglierci di giorno in giorno diverse libertà trattandoci come dei bambini e dei sudditi incapaci di replicare, reagire e proporre modifiche.

Grazie a questo decretINo sono vietati gli assembramenti, quindi zero manisfestazioni politiche, zero incontri, zero raccolte firme, ecc.

Non era meglio chiudere tutto per ad esempio 2 o 3 settimane tra metà febbraio e metà marzo?
Non si capisce perchè le fabbriche lombarde siano rimaste aperte fino all'altro giorno senza curarsi di misure cautelative, mentre la gente comune e i professionisti non possono incontrare amici e clienti e andare dove vogliono pur indossando la mascherina.

Purtroppo questo legislatore è composto da politici di tanti partiti, quindi non possiamo neanche puntare su qualche altro partito, visto che sono implicati M5S, PD, Lega e Forza Italia (Cirio). Anche F.lli d'Italia e Liberi e Uguali puntano sulla quarantena e riaperture prudenti.

Che poi non basterebbe stare distanti ed evitare di tossirsi addosso?

Un conto è la quarantena per la peste che ad esempio a Torino, nel 1630, uccise 8.000 persone su 20.000 abitanti, un altro per un virus che, in quanto nuovo, avrebbe già mandato in ospedale milioni di persone se davvero resistesse in aria col pieno della sua carica infettiva.

E i bambini? Non si capisce se possono fare un giretto o no. Ma si può? Facile dire che i bambini si abituano e possono giocare a casa. Ma voi quando eravate piccole resistevate? No, perché non vi è mai capitato.

Mascherine per tutte, distanza e possiamo essere liberi.

Invece godono a inscatolarci, generando panico e instillando nel volgo il desiderio di scovare furbetti che in realtà tali non sono, ma semplicemente esseri umani che vogliono usare i muscoli delle gambe e prendere un po' di sole in faccia come natura vuole.

Se tutti quanti evitassimo di pagare multe insulse fatte a chi stava per i fatti propri, vorrei proprio vedere cosà si inventeranno (trovo invece giustissime le multe fatte a chi sta insieme a tante persone senza alcuna prudenza). In molti casi si tratta di multe fatte per una SUPPOSTA INTENZIONE (quella ad esempio di incontrare qualcuno), non per aver causato un danno dimostrabile.
Un conto è essere multati se si va a casa di qualcuno, un altro è essere multati quando si è da soli.

NON HA SENSO.

Un po' di confusione sul MES

Che dire del MES? Non ne so nulla, non è un argomento che mi attira, e me ne guardo bene dal parlarne.

Però ho sentito pronunciare da Conte, Salvini e Meloni alcune inesattezze.

Conte ha detto che il MES venne approvato dal governo italiano di centro-destra (senza nominare il presidente del Consiglio) nel 2012, con Meloni ministro.

Sbagliato: nel 2012 c'era il governo Monti in carica dal novembre 2011, e la Meloni, ai tempi di Berlusconi, lavorò da ministro/a della Gioventù (mah!).

Salvini e Meloni hanno replicato affermando che loro son sempre stati contrari al MES, ma ci sono 2 sottigliezze mica da ridere:
a quanto pare, in Europa, Salvini non votò perchè assente e soprattutto il MES venne preparato dall'ultimo governo Berlusconi, così ha detto Monti questa mattina.

I VERI NUMERI DEL CAPRAVIRUS

Voglio utilizzare, come ho sempre fatto, i numeri ufficiali evitando dunque di... dare i numeri, ovvero di dire balle solo perché a me sta sulle palle, appunto, questo decretino che limita insensatamente la mia libertà di spostamento/movimento e di riunione.

Allora, in Italia sono morte per ora 19.468 persone malate di Covid-19. 10.511 nella sola Lombardia.

Dunque, escludendo la Lombardia, in Italia sono morte di questa nuova malattia 8.957 persone, per una media di 172 persone morte al giorno (la notizia del 1° morto per Covid-19 è del 21 febbraio).

In Italia, ogni anno, muoiono circa 620.000 persone, diviso 365 giorni = 1.699 al giorno.
Vogliamo aggiungere, al calcolo di prima, la Lombardia? La media di prima diventa di 374 al giorno.

Sinceramente, non mi pare un numero così gigantesco, considerando la media di quasi 1.700 al giorno e considerando soprattutto il fatto che la maggioranza dei morti arriva da una sola Regione (nel caso del virus).

Ma non finisce qui il mio facile calcolo.

Infatti, prendendo spunto da un mio recente post in cui ho inserito i dati dell'ISS, possiamo togliere il 61,8% di morti perché questi avevano 3 o più gravi patologie.

Si tratta di persone che sarebbero comunque morte nel giro di pochi mesi. Per carità, meglio vivere anche solo un giorno in più, ma noi ora dobbiamo considerare la gravità del virus. E un virus che ammazza principalmente persone anziane (ah, si parla di 450 morti nelle case di riposo piemontesi, su un totale di 1.600 morti col virus, quindi i runner non centrano un caxxo, e di 1.800 in Lombardia) afflitte da gravi problemi, non mi pare un virus così potente e preoccupante per tutti, specie se prendiamo le dovute precauzioni:

mascherine, distanza sociale non annullamento dei rapporti sociali, ottimo e frequente lavaggio delle mani, evitare di tossire in faccia al prossimo, ecc.

Torniamo alle cifre e arrotondiamo pure per difetto a 60, e scopriamo quante persone (40%, dunque) sono morte con poche patologie:

7.787 considerando la Lombardia, 3.583 escludendo questa regione, per una media di 69 morti al giorno, non 500 o 700 come siamo soliti sentire dire dalla TV.

Questi sono i numeri. Vedete voi se è il caso di rinchiuderci in casa e di vietarci di incontrare colleghi, clienti, famigliari, amici, amanti, ecc.