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11 agosto 2011

Ecco la società dei valori

Ciò che sta avvenendo in Inghilterra, ovvero una rivolta politica sfociata poi solamente in vili saccheggi, è sintomo, per il premier David Cameron, "che qualcosa non va in questa società".

Che perspicacia, che sagacia, che intelligenza acuta e illuminata!
Sarà il mio candidato al premio Nobèl per la pace!


Ma come? Tutti i leader politici ed economici sempre pronti a parlare di valori e di etica presenti in questa società, grazie a loro ovviamente, delle nostre radici piene di bontà, amore e pietà (AH AH AH AH AH AH, oh cazzo e tutte le guerre anche fra comuni vicini figlie della brama di possesso, dominio, ovvero figli della proprietà privata? E gli schiavi in fabbrica figli della nostra intelligenza tecnico-scientifica? E le puttane figlie dei matrimoni?) e poi improvvisamente eccoli paventare una distruzione della società senza mai accusare qualcuno d'importante o il sistema, c'è solo qualcosa che non va, non tutto, no, solo qualcosa!
Cos'è, una tattica per farci sorbire ancora le loro frasi fatte, per porsi ancora una volta come guide, perchè noi, popolo bue, non abbiamo ancora capito bene come ci si deve comportare?

Ma se questi leader non conoscono la storia, non sanno come si è sviluppata la nostra società, da cosa deriva (dal millenario Patriarcato!), se non hanno quindi strumenti per idearne una nuova e migliore (distruzione del Patriarcato creando una società non di sudditi ma di persone attive che decidono fra di loro senza fasulli rappresentanti), perchè mai dovremmo seguirli, che autorità possono mai avere?
Per quel che mi riguarda, i politici e industriali, badando solo ai numeri e alla quantità, hanno instillato anche nelle masse questa mania, grazie alla pubblicità (arte faziosa che non critica, ma ci illude della bontà del sistema) plasmando generazioni atte al mero consumo, il quale non serve per soddisfare i nostri bisogni naturali, ma per dividerci creando tante piccole "classi sociali" all'interno delle classi medie e basse in base alla quantità di oggetti nuovi fatti propri. Più vengono prodotti strumenti tecnologici, più ne si hanno, maggiori saranno le possibilità che questi vengano usati senza uno scopro preciso, ma giusto come passatempo e come status symbol, perciò io non mi stupisco dei ragazzi rapinati da bande di 12enni. Chi ha avuto 12 anni sa quanto i bambini/ragazzini in quell'età siano tremendi, dei veri delinquenti.
E come ho già scritto in altre recenti occasioni, è anche la gerarchia sempre più totalitaria (più progrediamo tecnologicamente, più i potenti hanno strumenti per controllarci e punirci) a creare questi conflitti, poichè a furia di essere comandati e segregati, la gente dopo poco si inalbera e le continue rivolte/rivoluzioni che abbiamo studiato a scuola e quelle più recenti del Nord-Africa lo dimostrano.

Se quindi si eliminasse la pubblicità, plasmatrice dei nostri comportamenti sempre più individualisti (l'individualismo è una grande cosa, quando un singolo fa sì che il proprio pensiero non venga influenzato, mentre quello di cui parlo è un individualismo che porta la gente a comportarsi da automa in nome del profitto...altrui) che creano un violento uno-contro-uno e se si eliminassero le gerarchie (sono più le occasioni in cui un singolo è costretto a subire ordini che quelle in cui può prendere decisioni all'unisono col prossimo), la società sarebbe certamente migliore, ma ormai, essendo queste due tossicità ben radicate nel nostro mondo urbano, è impossibile farle scomparire, soprattutto senza tristi conseguenze.

Concludo affermando che inizialmente la rivolta fu politica, contro gli assurdi omicidi della polizia, ma nè i mass-media nè i cittadini vittime di questi abusi sono stati furbi, anzi i primi (i mass-media) furbi lo sono stati, essendo al soldo del sistema che sarebbe così bello (?), tollerante (?), pacifico (?), progredito moralmente, socialmente (?) se solo non fosse per le masse di poverazzi, perchè ci propongono immagini delle case a fuoco, dei negozi saccheggiati portando alla nostra attenzione i problemi creati dalla popolazione e non dalla polizia.

Io me ne frego delle violenze della popolazione, perchè questa non può fare altro che sfogarsi in un modo o nell'altro contro un sistema che li segrega in ghetti, che gli impone una vita da sfruttati facendogli sognare una vita da nababbi (è questo il trucco che ci impone di sudare ogni giorno a lavoro per 40 anni filati, non certo la necessità di sopravvivere, infatti si può campare benissimo da eremiti), da star che mai avranno.
Purtroppo non tutti arrivano a pensare che si può vivere serenamente e vicini alla felicità con poco (basta abitare lontano dall'urbe o allontanarsene appena se ne ha l'occasione), così non gli resta che cadere nel tranello del consumismo che genera violenza anche quando la roba non la si ruba: avete presente le file bibliche di persone che, davanti ai supermercati, spingono come forsennati litigando di brutto quando ci sono delle super offerte? Eh no, lì non c'è violenza, lì c'è solo la sana e giusta corsa alla felicità!

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