Per una volta la scuola serve a qualcosa: in futuro avremmo ragazzi avventurosi e non solo schifosi truzzi da discoteca e centro commerciale.
Certo, se non ci fosse questi bambini non rischierebbero la vita e potrebbero studiare ciò che più li aggrada a scuola.
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13 ottobre 2012
11 ottobre 2012
Con l'auto piccola sembriamo poveri
Ognuno di noi vive per sè o al massimo per la propria famiglia che non è altro che una sua proprietà privata (ovviamente nel caso fossimo il marito/padre di turno).
Ciò che ne consegue è il guardare alla società non come ad un'amica (si sta assieme, si accettano le regole, ecc.) o nemica (si disprezzano le masse, il pecorismo, le convenzioni, le leggi ideate da pochi che stanno in alto e si divertono a comandare, ecc.), ma come un capo a cui ubbidire per farsi accettare.
Il caso emblematico e altamente rappresentativo di questa degenerazione comportamentale (?) ci viene dalle automobili, non tanto in quanto tali, ma dal perchè certe vengono acquistate.
Moltissime persone, e chissà quante ne conoscete che s-ragionano così, inizialmente acquistano ciò che possono permettersi, per poi, nel corso degli anni facendo magari carriera, acquistarne di sempre più grandi, anche quando la comodità è ormai un fatto assoldato, infatti mi capita di sentire gente affermare:
"Ma se vendiamo questa e compriamo quella che è più piccola, che figura ci facciamo? Poi pensano che ci siamo impoveriti!"
Questa è una frase molto diffusa, provate a contraddirmi, e racchiude la schiavitù mentale che ho menzionato prima:
per colpa degli altri non possiamo comprare ciò che ci piace e ci serve, o che ci possiamo permettere (la schiavitù mentale purtroppo poi diventa generale), e tutto perchè dobbiamo badare alla nostra patetica proprietà privata, come se la ricchezza esposta (o la finta ricchezza testimoniata da un'auto popolare prodotta in milioni di esemplari) sia un testimone del nostro benessere psicofisico.
Come potete vedere/immaginare, le nostre proprietà private non solo limitano le nostre scelte indirizzandole, guarda caso, verso ciò che costa di più (o che va di moda e molto spesso le due cose sono combinate, giusto per renderci schiavi anche del lavoro nel quale dover rendere di più per avere più soldi..), ma ci limitano anche nel rapporto col prossimo, infatti da questo verremo giudicati in base agli oggetti comprati e noi stessi faremo lo stesso s-ragionamento, odiandolo, inviandolo, denigrandolo, schifandolo.
Lavoriamo per noi stessi, spendiamo per espandere il nostro ego, ma alla fine la nostra vita non risulta migliorata, ma peggiorata, gli unici ad averci guadagnato sono i produttori e i pubblicitari che non sono certo nostri amici!
Anzichè badare al proprio risparmio, alla diminuzione delle emissioni novice, anzichè spendere soldi per altre cose belle, ecco che molti sono costretti a comprare cose sempre più grandi e sicuramente al passo con la tecnologia del momento (doppiamente pecoroni!) per sentirsi ben inseriti in società.. talmente ben inseriti che all'interno di questa si parla solo dei soldi di Tizio o Caio e chi ne ha di meno viene deriso..
Ciò che ne consegue è il guardare alla società non come ad un'amica (si sta assieme, si accettano le regole, ecc.) o nemica (si disprezzano le masse, il pecorismo, le convenzioni, le leggi ideate da pochi che stanno in alto e si divertono a comandare, ecc.), ma come un capo a cui ubbidire per farsi accettare.
Il caso emblematico e altamente rappresentativo di questa degenerazione comportamentale (?) ci viene dalle automobili, non tanto in quanto tali, ma dal perchè certe vengono acquistate.
Moltissime persone, e chissà quante ne conoscete che s-ragionano così, inizialmente acquistano ciò che possono permettersi, per poi, nel corso degli anni facendo magari carriera, acquistarne di sempre più grandi, anche quando la comodità è ormai un fatto assoldato, infatti mi capita di sentire gente affermare:
"Ma se vendiamo questa e compriamo quella che è più piccola, che figura ci facciamo? Poi pensano che ci siamo impoveriti!"
Questa è una frase molto diffusa, provate a contraddirmi, e racchiude la schiavitù mentale che ho menzionato prima:
per colpa degli altri non possiamo comprare ciò che ci piace e ci serve, o che ci possiamo permettere (la schiavitù mentale purtroppo poi diventa generale), e tutto perchè dobbiamo badare alla nostra patetica proprietà privata, come se la ricchezza esposta (o la finta ricchezza testimoniata da un'auto popolare prodotta in milioni di esemplari) sia un testimone del nostro benessere psicofisico.
Come potete vedere/immaginare, le nostre proprietà private non solo limitano le nostre scelte indirizzandole, guarda caso, verso ciò che costa di più (o che va di moda e molto spesso le due cose sono combinate, giusto per renderci schiavi anche del lavoro nel quale dover rendere di più per avere più soldi..), ma ci limitano anche nel rapporto col prossimo, infatti da questo verremo giudicati in base agli oggetti comprati e noi stessi faremo lo stesso s-ragionamento, odiandolo, inviandolo, denigrandolo, schifandolo.
Lavoriamo per noi stessi, spendiamo per espandere il nostro ego, ma alla fine la nostra vita non risulta migliorata, ma peggiorata, gli unici ad averci guadagnato sono i produttori e i pubblicitari che non sono certo nostri amici!
Anzichè badare al proprio risparmio, alla diminuzione delle emissioni novice, anzichè spendere soldi per altre cose belle, ecco che molti sono costretti a comprare cose sempre più grandi e sicuramente al passo con la tecnologia del momento (doppiamente pecoroni!) per sentirsi ben inseriti in società.. talmente ben inseriti che all'interno di questa si parla solo dei soldi di Tizio o Caio e chi ne ha di meno viene deriso..
ILVA. La storia
Nel 1905 viene fondata da alcuni industriali italiani (gruppo Elba, Terni e famiglia Bondi) l'ILVA, azienda dedita all'estrazione del ferro nell'Isola d'Elba (Toscana) e poi alla lavorazione dell'acciaio in quel di Bagnoli (Napoli).
Nel 1934 viene acquistata dallo Stato per mezzo dell'IRI e tre anni dopo passa sotto la direzione della Finsider. Nel1961 l'impianto di Taranto prende il nome di Italsider, fino agli anni Ottanta.
Nel 1988 si torna al vecchio nome, ILVA, e comincia in parte la cessazione dell'attività e in parte la privatizzazione: l'impianto di Genova venne ceduto al gruppo Riva, quello di Napoli venne chiuso e l'acciaieria di Piombino venne venduta al gruppo Lucchini. Nel 1995 i Riva si impossesseranno anche di quello di Taranto.
L'impianto di Cornigliano (Genova), sito nel quartiere che ha sofferto di un tasso di mortalità superiore alla media del resto della città, è stato spento nel 2005, mentre rimane attivo quello di Taranto (quartiere Tamburi, definito il quartiere delle polveri prodotte dalle cokerie), oggi al centro di indagini della Magistratura per inquinamento ambientale.
Vediamo in breve l'azione dei magistrati:
nel 2012 due perizie (chimica ed epidemiologica) sono state depositate presso la Procura di Taranto e sono state usate per accusare Emilio e Nicola Riva, Luigi Capogrosso e Angelo Cavallo di disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari (si pensi ai campi agricoli intorno all'impianto che ogni giorno ricevono la diossina), omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato dei beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose e inquinamento atmosferico.
Infatti, negli animali abbattuti perchè gravemente ammalati, è stata riscontrata la stessa diossina emessa dai camini del polo siderurgico. Le emissioni nocive che hanno superato i limiti di legge, hanno causato invece fra gli umani, sempre secondo le perizie, ben 11.5500 morti (1.650 l'anno!) per cause cardiovascolari e respiratorie (tumori maligni ad esempio alla laringe e ai polmoni che hanno colpito anche umani in età pediatrica, bambini, ragazzini e ragazzi, che è come se avessero ingerito e come se ingerissero le sostanze nocive di decine di sigarette al giorno).
Nonostante l'inquinamento (la percentuale del totale italiano di diossina prodotto dall'impianto di Taranto, una volta chiuso l'impianto di Genova, s'è impennata al 92%!) il cibo contaminato e le migliaia di morti, sia gli operai che gli industriali e i ministri, vogliono che l'ILVA continui ad operare.
Al momento i due Riva e Capogrosso sono agli arresti domiciliari, perchè, secondo il GIP Patrizia Todisco, coloro che gestivano l'impianto agivano solo in nome del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza.
Il piano aziendale di bonifica ambientale, è stato recentemente bocciato sia dallo stesso GIP che dai custodi giudiziari dell'impianto.
Nel 1934 viene acquistata dallo Stato per mezzo dell'IRI e tre anni dopo passa sotto la direzione della Finsider. Nel1961 l'impianto di Taranto prende il nome di Italsider, fino agli anni Ottanta.
Nel 1988 si torna al vecchio nome, ILVA, e comincia in parte la cessazione dell'attività e in parte la privatizzazione: l'impianto di Genova venne ceduto al gruppo Riva, quello di Napoli venne chiuso e l'acciaieria di Piombino venne venduta al gruppo Lucchini. Nel 1995 i Riva si impossesseranno anche di quello di Taranto.
L'impianto di Cornigliano (Genova), sito nel quartiere che ha sofferto di un tasso di mortalità superiore alla media del resto della città, è stato spento nel 2005, mentre rimane attivo quello di Taranto (quartiere Tamburi, definito il quartiere delle polveri prodotte dalle cokerie), oggi al centro di indagini della Magistratura per inquinamento ambientale.
Vediamo in breve l'azione dei magistrati:
nel 2012 due perizie (chimica ed epidemiologica) sono state depositate presso la Procura di Taranto e sono state usate per accusare Emilio e Nicola Riva, Luigi Capogrosso e Angelo Cavallo di disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari (si pensi ai campi agricoli intorno all'impianto che ogni giorno ricevono la diossina), omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato dei beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose e inquinamento atmosferico.
Infatti, negli animali abbattuti perchè gravemente ammalati, è stata riscontrata la stessa diossina emessa dai camini del polo siderurgico. Le emissioni nocive che hanno superato i limiti di legge, hanno causato invece fra gli umani, sempre secondo le perizie, ben 11.5500 morti (1.650 l'anno!) per cause cardiovascolari e respiratorie (tumori maligni ad esempio alla laringe e ai polmoni che hanno colpito anche umani in età pediatrica, bambini, ragazzini e ragazzi, che è come se avessero ingerito e come se ingerissero le sostanze nocive di decine di sigarette al giorno).
Nonostante l'inquinamento (la percentuale del totale italiano di diossina prodotto dall'impianto di Taranto, una volta chiuso l'impianto di Genova, s'è impennata al 92%!) il cibo contaminato e le migliaia di morti, sia gli operai che gli industriali e i ministri, vogliono che l'ILVA continui ad operare.
Al momento i due Riva e Capogrosso sono agli arresti domiciliari, perchè, secondo il GIP Patrizia Todisco, coloro che gestivano l'impianto agivano solo in nome del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza.
Il piano aziendale di bonifica ambientale, è stato recentemente bocciato sia dallo stesso GIP che dai custodi giudiziari dell'impianto.
10 ottobre 2012
Irpef, Iva, Imu
Ottima mossa del governo per far piagnucolare di giuoia le vecchiette ed esclamare i cafoni: Oh, era ora che pensassero a noi mortaccioni!
E invece subito dopo, SBAM, l'aumento anche se solo di un punto, dell'IVA.
Vorrei sapere in media la quantificazione del risparmio dell'IRPEF per i poveri, per capire se l'aumento della seconda cosa genererà un'inc.. o meno.
E poi ecco finalmente, a scoppio ritardato l'IMU ai beni immobili della Chiesa. Se n'era parlato l'anno scorso, scatenando una sorta di battaglia verbale fra chi ha interessi in Vaticania e chi è un cittadino comune che quindi dei privilegi e della ricchezza da mantenere dei venditori di fumo in nero (o in porpora o in rosso o in bianco) se ne frega.
Per sapere qualcosa di più a riguardo dell'IMU alla Chiesa, ecco il sito Apocalisse Laica che ci dice che l'Unione Europea non ha ancora ritirato la "procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia".
Ovviamente il TG1 non l'ha detto, infatti per far esultare i laicisti ha sbolognato la questione dicendo che anche la Chiesa la pagherà e stop.
E invece subito dopo, SBAM, l'aumento anche se solo di un punto, dell'IVA.
Vorrei sapere in media la quantificazione del risparmio dell'IRPEF per i poveri, per capire se l'aumento della seconda cosa genererà un'inc.. o meno.
E poi ecco finalmente, a scoppio ritardato l'IMU ai beni immobili della Chiesa. Se n'era parlato l'anno scorso, scatenando una sorta di battaglia verbale fra chi ha interessi in Vaticania e chi è un cittadino comune che quindi dei privilegi e della ricchezza da mantenere dei venditori di fumo in nero (o in porpora o in rosso o in bianco) se ne frega.
Per sapere qualcosa di più a riguardo dell'IMU alla Chiesa, ecco il sito Apocalisse Laica che ci dice che l'Unione Europea non ha ancora ritirato la "procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia".
Ovviamente il TG1 non l'ha detto, infatti per far esultare i laicisti ha sbolognato la questione dicendo che anche la Chiesa la pagherà e stop.
Lunghe e inutili cause a Forum
Ma quanto diavolo durano le finte cause (realistiche, però) di Forum?
Nel tempo in cui ho letto 3-4 articoli di giornale, loro erano ancora lì a discutere di una stupidissima causa di un tradimento.. Oh poverina, la mogliettina s'è offesa perchè il maritino ha fatto sesso (manco l'avesse uccisa!) con un'altra donna. Robe mai viste, imperdonabili, prrrrrrrr
Nel tempo in cui ho letto 3-4 articoli di giornale, loro erano ancora lì a discutere di una stupidissima causa di un tradimento.. Oh poverina, la mogliettina s'è offesa perchè il maritino ha fatto sesso (manco l'avesse uccisa!) con un'altra donna. Robe mai viste, imperdonabili, prrrrrrrr
8 ottobre 2012
Amore becero al TG4
Giacomettina sei mia ti amo, più o meno recita così un poster riprodotto in mille angoli di Roma Nord da un certo Pirlone detto er Pippone e il Tg4 che fa? Lo stesso di quel che penso abbiano fatto tutti gli altri tiggì, ovvero ha chiamato una giornalista per mandarle nel "luogo del delitto" intervistando, pensate un po' che fantasia, i passanti, il popolino bue che dice solo luoghi comuni!
Grandissima domanda: Lei lo perdonerebbe un marito fedifrago se le chiedesse perdono in questo modo?
Tutto ciò, anzichè parlare delle malattie mentali prodotte dalla monogamia!
Finito questo siparietto demenziale, ecco la mezzo busto dire: "Un'altra bella (BELLA???) storia d'amore finita (aaah, proprio bella allora)" E chi riguardava? Ma 2 uips è ovvio, immancanbili su Merdaset. La Marcuzzona e Facchetti, "coppia che ha fatto sognare (SOGNARE?? VOMITARE!) l'Italia s'è lasciata, eppure sembravano inseparabili, avevano anche fatto un figlio, frutto del loro amore".
E certo, perchè se due si amano, non possono non produrre un altro essere. E' ovvio: io ti amo.. facciamo un figlio. Ma se amo una persona (o anche più di una, sempre che riesca a trovarne di non stronze, s'intende), perchè mai dovrei produrre qualcos'altro? Non ci si basta?
Vedete comunque che prima si amano, si promettono eterno amore, poi però il futuro li frega e vanno con altri come natura vuole che sia.
Grandissima domanda: Lei lo perdonerebbe un marito fedifrago se le chiedesse perdono in questo modo?
Tutto ciò, anzichè parlare delle malattie mentali prodotte dalla monogamia!
Finito questo siparietto demenziale, ecco la mezzo busto dire: "Un'altra bella (BELLA???) storia d'amore finita (aaah, proprio bella allora)" E chi riguardava? Ma 2 uips è ovvio, immancanbili su Merdaset. La Marcuzzona e Facchetti, "coppia che ha fatto sognare (SOGNARE?? VOMITARE!) l'Italia s'è lasciata, eppure sembravano inseparabili, avevano anche fatto un figlio, frutto del loro amore".
E certo, perchè se due si amano, non possono non produrre un altro essere. E' ovvio: io ti amo.. facciamo un figlio. Ma se amo una persona (o anche più di una, sempre che riesca a trovarne di non stronze, s'intende), perchè mai dovrei produrre qualcos'altro? Non ci si basta?
Vedete comunque che prima si amano, si promettono eterno amore, poi però il futuro li frega e vanno con altri come natura vuole che sia.
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