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29 novembre 2014

Il malcontento della superficialità

LE NOSTRE VITE DA CITTADINI SI BASANO SUI SOLDI.

Pensateci bene: 20 o 30 anni fa i rapporti umani hanno subito un deficit di qualità perché si basavano su ciò che uno comprava e da come uno mostrava la roba acquistata. 


Più uno era ricco e più spendeva e più poteva apparentemente ergersi sopra la massa, quando in realtà costui era semplicemente il più stupido perché sprecava la propria avita lavorando per i soldi, per poi spenderli, mentre una persona normale lavora per aiutare sé stesso, la propria famiglia, ma anche la società (ad es. il netturbino è un lavoro nobilissimo e importantissimo, ma viene snobbato perché manuale, perché lo stipendio è basso e perché non ci sono opportunità di carriera, ma almeno lo spazzino può tornare a casa orgoglioso di ciò che ha fatto, perché se ha lavorato bene ha fatto del bene alla società, mentre chi lavora per i soldi e basta rischia o di fare un lavoro noioso pensando solo allo stipendio e quindi vivendo da schiavo dei soldi anche se vorrebbe fare altro e incassare di più, oppure sta in una posizione privilegiata e pensa a come fregare il prossimo per incassarne di più).


La gente era stupida però abbastanza pacifica, aiutata dai programmi trash e dalla VHS porno, tranne quando giustamente se la prendeva coi politici ladri come Craxi.

27 novembre 2014

Un po' di numeri sull'amianto

AMIANTO

CASALE MONFERRATO: dei due milioni di metri quadrati di tetti da bonificare, ne sono stati rimossi solo 6 mila. Servono soldi e una nuova discarica, perché la prima è quasi colma.
Il picco di morti causati dal polverino è atteso dal 2015 al 2020.

ITALIA: sono 33.610 i siti di amianto censiti. In Calabria e Sicilia persiste un vuoto di informazioni.
La maggiore concentrazione è nelle Marche e nell'Abruzzo.
La mappa sullo stato delle bonifiche indica che solo 832 sono i siti bonificati, 339 quelli parzialmente bonificati e 30.309 quelli ancora da bonificare.

Inoltre, secondo Alberto Oggé, ex presidente della Corte d'Appello, il disastro ambientale non deve andare in prescrizione perché gli effetti mortali delle fabbriche chiuse nel 1986, ma anche prima, non si sono conclusi allora, infatti le malattie come l'asbesto e il mesotelioma hanno un decorso molto lungo e il picco di mortalità non è ancora stato raggiunto. Ciò viene affermato basandosi sull'epidemiologia, scienza medica che studia le cause di una patologia e la sua incidenza. Si fonda su regole che definiscono la portata di un fenomeno e le sue cause.

Fonte: LA STAMPA

23 novembre 2014

Lavoro per chi ha sonno

Ho un problema: quando ho sonno e ho voglia di fare meno di niente, mi viene la paura di rimanere stanco per sempre, per cui io mi e vi chiedo:

"Ma se uno ha sempre sonno, come diavolo fa a lavorare? 
E anche se riuscisse ad avere voglia di cercare un lavoro, nel caso venisse assunto, può nascondere questo difetto, questa particolarità, o deve per forza lavorare 8-10 ore filate come tutti gli altri schiavetti? 
E nel caso non trovasse lavoro o venisse giustamente licenziato, come diavolo farà a mantenersi?"

Vigili Torino: ma quale anarchia!

Dopo i tristi fatti di Roma (Tor Sapienza, dove la gente fascista ce l'ha coi neri in quanto neri, pensando che prima del loro arriva il loro bel quartierino fosse una linda e solare zona di Stoccolma), è stato dato molto risalto ai vigili di Torino che son stati assaliti da automobilisti e clienti di una panetteria in una zona semi centrale della città.

Spiego per chi non ne ha saputo nulla: arrivano 2 vigili, multano le auto in sosta vietata (doppia fila in una via alquanto stretta), alcune auto non le multano perché arrivano i proprietari che ringraziano e se ne vanno, ma ad un certo punto un tizio prende la multa ma lascia lì l'auto e torna in panetteria. A questo punto i vigili lo seguono ma vengono insultati dal panettiere e dalle altre persone.
Vista la rissa, i vigili chiamano rinforzi e da 2 si passa a 6 vigili urbani.
Questi devono fare fronte alla protesta e alla violenza di queste persone (?), cosicche passano anche loro alle vie di fatto tirando qualche scappellotto e mettendo le manette al più iracondo, ovvero il panettiere.

Insomma, con sta gente esasperata che ci sta in giro e che se ne frega del prossimo e delle leggi, che si sente vittima quando invece è carnefice, non ci si può aspettare di meglio.

Ma perché parlo di questo tristo fatterello?
Perché ho letto su un giornale il commento di un signore che, tra le varie cose giustissime, ha scritto anche che "faccio fatica ad accettare questa anarchia".
Ma quale anarchia? Anarchia significa semplicemente non accettare l'architettura sociale, per cui chi è contro può o attaccare o starsene per i fatti suoi cercando di non farsi incasellare/imprigionare dalle convenzioni sociali che impongono a tutti noi di rivestire dei ruoli ben precisi e definiti, ecc., ecc.
In questo caso non si ravvede alcun tipo di anarchia: non c'è nessun anarchico sceso in strada per distruggere le istituzioni, soltanto normalissimi cittadini incazzati, ma non incazzati giustamente contro, che ne so, consiglieri regionali ladroni, poliziotti assassini o Equitalia, no, cittadini incazzati in quanto STRONZI di natura o di educazione, ma educazione non anarchica, bensì educazione italica dove viene insegnata la legge del più furbo e stronzo che la fa franca perché sa sempre come intimidire l'onesto.

Spero di essermi spiegato.
Nel caso non ci fossi riuscito, ribadisco che non c'è stata alcuna anarchia in quel frangente in quella via, ma soliti battibecchi e litigi tra gente stronza che diventa ancora più stronza quando il proprio menefreghismo e la propria inciviltà vengono evidenziati da chi di dovere.
Secondo voi tutti quelli che litigano, insultano e picchiano sono anarchici? ahahahah ma dai, ma se la pensate davvero così sparatevi in bocca e per sicurezza pure in testa!